Ma salve un'altra volta!
Ecco qui il nuovo capitolo (:
Vi avviso che è molto commovente, quindi vi consiglio di armarvi di fazzolettini...
Per il resto, buona lettura :D
P.S. ringrazio tutte le autrici delle recensioni dei precedenti capitoli. Siete dolcissime e fantastiche, continuate a farmi sapere la vostra opinione <3 <3
III
Ricordi dolci e amari
sono tutto ciò che porto con me.
Whitney Houston(I will always love you)
Blake mi guarda con la bocca spalancata. E' davvero così sorpresa dalla mia reazione? In fondo sono il suo capo, non devo per forza esserle amico. Si vede che questo è il suo primo lavoro.
Mi obbedisce e si posiziona alla sua scrivania, in obliquo, vicino alla porta.
-Che devo fare?- mi chiede, quasi timorosa.
Mi si stringe il cuore. In fondo un po' mi fa tenerezza.
-Devi trascrivere al computer gli appunti di questa documentazione di miss. Reyes.- le allungo il block notes.
-D'accordo-
-Buon lavoro- termino, sgarbato. -Io devo andare ad una riunione, tornerò fra un paio d'ore-
-Okay-
Me ne vado sbattendo la porta.
Credo di essere stato freddo quanto bastava. Alla fine non è una cosa che mi riesce molto difficile.
Non sono molto affabile.
Ripenso ancora una volta a Tris, a quando mi ha parlato per la prima volta e io l'ho zittita sgarbatamente, oppure a quando le ho fatto vedere i miei tatuaggi e le ho detto che la gentilezza non era il mio forte. Sorrdo a questi ricordi. Tris, quanto mi manchi.
Ho detto a Clarke che avevo una riunione, ma non è così. In realtà volevo solo starle alla larga, e so anche dove andare.
Esco dal grattacielo dove lavoro con Johanna, e in breve raggiungo il punto in cui abbiamo sparso le ceneri di Tris, tre
anni fa.
Ricordo la zip-line, ricordo il mio urlo. Ricordo tutti quei momenti che hanno cambiato la mia vita e, soprattutto, ricordo il mio amore per Tris. Dicono che i sentimenti siano qualcosa di astratto, qualcosa che non si può percepire, ma io so che non è così. Il mio amore per Tris è qualcosa di vivo, qualcosa di forte. E' un organo che pulsa di vita, un organo che non vuole – e non può – morire. Non voglio dimenticarmi di lei. All'inizio forse sì, ma adesso non più. Adesso vorrei solo stare con lei. Chiudo gli occhi e sospiro. Non mi viene più da piangere, perchè tutte le lacrime che avevo le ho già versate, ma non per questo sto meglio. Il sole splende stamattina e un vento fresco si insinua tra le fronde degli alberi.
Da qui si vede anche la ruota panoramica.
- Non sei molto affabile.
- Senti chi parla!
- Ehi, io potrei esserlo solo se ci provassi.
- Dì qualcosa di carino, allora.
- Sei bello.
Mi sembra quasi di risentire la sua voce.
Forse sto sbagliando, forse dovrei provare sul serio ad andare avanti, invece di limitarmi a farlo credere a chi mi sta intorno.
-Eaton, marini il lavoro?- mi chiama una voce alle mie spalle. Mi volto di scatto.
-Johanna...-
-Allora, la tua nuova segretaria è così terribile da averti fatto scappare via a gambe levate?-
Abbozzo un sorriso.-No, anzi. Ma non avresti dovuto assumerla. Mi trovo meglio a lavorare da solo...-
-Tobias!- mi richiama piccata.-Ricordati il vero motivo per cui Tris è morta-
Mi irrigidisco.
-L'ha fatto per permettere a te di vivere, e tu invece non lo stai facendo. Non rendere vano il suo sacrificio-
Poi, così com'è arrivata, gira i tacchi e se ne va.