#
2 - Gli
uomini sono sempre
strani quando si tratta di ex fidanzati
La porte
dell’obitorio si
spalancano al passaggio della dottoressa Lanie Parish.
Con passo deciso
posa il suo
secondo caffè della mattinata e degli appunti sul suo
ripiano di lavoro.
Un’ombra
dai capelli lunghi e
mossi attrae la sua attenzione “Cristo Kate,
perché ti ostini a farmi questo
scherzetto!”.
La detective si
stringe nelle
spalle “Scusa”.
“Ti
dovrò regalare un
campanellino da legare al collo...” borbotta posando le mani
sui fianchi
“Sentiamo, cosa c’è questa
volta?”.
“N-niente”
cerca di convincerla
Kate.
Lanie alza un
sopracciglio “Di
solito vieni da me per i miei saggi consigli. Un momento, non cambi
lavoro di
nuovo, vero?” domanda allarmata.
“No,
tranquilla” la rassicura
subito, Kate.
“Problemi
con Alexis?” chiede
nuovamente Lanie.
Beckett sbuffa
“No, Lanie!
andiamo, non posso più andare a trovare un’amica?
E inoltre abbiamo un nuovo
caso, no?”.
La dottoressa
studia la donna
davanti a se.
È
vero, hanno un caso in corso e
sono amiche, quindi la sua presenza lì è del
tutto giustificata.
Eppure...
“Avanti
sputa il rospo!”.
***
Non sta solo
percorrendo le
strade di New York, riconoscendo qua e là ciò che
nel tempo non era mutato,
Matt sta facendo un vero e proprio viaggio nel tempo sotto il fuoco
incrociato
di domande a cui il fidanzato di Kay lo sta sottoponendo.
“E poi
cos’è successo?” chiede
Castle, quasi scodinzolante, dopo aver sentito il racconto della
tragica festa
a casa di Jess Carter.
“Metà
degli invitati finì
all’ospedale per intossicazione” risponde il
francese.
Castle quasi
esulta
“Fantastico!”.
“Mentre
veniva caricato
sull’ambulanza un ragazzo... poveretto, era in preda a degli
atroci dolori di
stomaco... mi guarda e mi dice che mi ama da morire” prosegue
la storia, Matt.
Rick spalanca
gli occhi “Che
cosa?!?”.
“Te lo
giuro” si
porta una mano al volto, imbarazzato “Mi
chiamava Tracy e mi giurava amore eterno in continuazione!” .
“Che
festa epica!” sentenzia
Castle, immaginandosi la scena.
“Non
per i genitori di Jess
Carter che si trovarono il vialetto pieno di ambulanze” ride
ricordando
“Inutile dire che per il resto dell’anno il mio
soprannome fu ‘Tracy’ e a nulla
valsero le scuse del ragazzo, una volta ripresosi”.
Castle si unisce
alla risata
“Deve essere stato un inferno”.
“Oh,
ma indovina chi è stata la
prima a cominciare a chiamarmi così?”.
A quelle parole,
il sorriso
dello scrittore si spalanca ancora di più, fiero della sua
fidanzata.
***
“Aww
che cosa carina rivedere i
vecchi compagni di scuola” esclama Lanie con fare quasi
materno.
“Si..beh..
non proprio tutti
però...” sussurra Kate, non amando particolarmente
le rimpatriate.
“Ma
Mathieu, sì” la punzecchia la
dottoressa.
Il sorriso di
Kate si allarga
“Mi sono divertita tanto in quel periodo”.
Lanie le afferra
saldamente le
spalle “Ma meno male, tesoro!” le urla praticamente
in faccia “Vorrei ben
vedere che tu non ti sia divertita a sedici anni!” .
“Non
è solo quello...” Kate si
interrompe cercando le parole giuste “È stato
allora che iniziai a capire che
le cose finiscono e basta. Inutile disperarsi perché sai che
sta per finire,
no? Goditi quello che hai fino all’ultimo, senza sprecare
tempo... Sai da
adolescente sei terrorizzato dal futuro e il tuo mondo è
solo il liceo...”.
Lanie annuisce
“Oh, me la
ricordo bene quella sensazione”.
“Sapevo
che Matt sarebbe
restato poco, sapevo che se ne sarebbe andato, ma siamo diventati amici
quasi
subito e il sapere con certezza che l’avrei perso mi ha fatto
vivere appieno il
tempo che ci restava capisci? Da quel momento in poi ho deciso di
provare a
vivere tutto in quel modo”.
“E
poi?” domanda Lanie, presa
dalla storia.
Kate sospira
“Anni dopo è morta
mia madre. E quello no. Non lo potevo accettare. Ha completamente
stravolto il
mio modo di vedere le cose. Il resto lo sai...”
Lanie le sorride dolcemente “Ecco
perché ho davvero un bel ricordo di
quel periodo”.
A Lanie
però sfugge qualcosa
“Mi sembra tutto stupendo, allora perché ti ho
trovata nel mio laboratorio con
quel musetto tirato?”.
“Continuo
ad avere un brutto
presentimento”.
“E...”
la dottoressa prosegue
con aria furbetta.
Beckett
arrossisce “E niente”.
“Con
quegli occhietti lucidi?
Non me la bevo!” aggiunge mentre Kate si morde il labbro, in
imbarazzo.
***
Racconto dopo
racconto, Matt non può tralasciare il primo incontro con
Johanna “Le incontrai per caso alla pista di pattinaggio.
Kate mi vide e si
sbilanciò per salutarmi” ride mentre ricorda “Mi meraviglio che
il ghiaccio non si sia
rotto sotto quel tonfo”.
Castle forza un
sorriso tirato. Una lieve fitta di gelosia lo invade.
Mathieu aveva
conosciuto Johanna.
Fino ad ora,
escluso Jim, non aveva mai parlato con qualcuno che aveva
avuto l’onore di assistere alla mito delle due donne Beckett
assieme.
Ogni aneddoto
che sentiva gli faceva rimpiangere di non averla
conosciuta al liceo.
Sarebbero stati
fantastici insieme.
“Kay
aveva i lacrimoni agli occhi ma non versò nemmeno una
lacrima! Si
rialzò e ci presentò come se niente
fosse”.
Castle non
faticava ad immaginarsela “Ti credo, amico”
risponde con un
sorriso più sincero, ora.
“Ma
ora dimmi di voi” cambia argomento il francese
“Come è andata
veramente? Non credo che la stampa sia informata di tutti i
fatti”.
Castle gli
racconta a grandi linee del loro primo incontro, della
decisione di seguirla come sua musa personale e dei casi che hanno
seguito
assieme.
Ovviamente senza
entrare nei dettagli riservati delle indagini.
Nonostante ci
avesse scherzato su, poco prima, ci teneva a non essere
arrestato. Di nuovo.
La lezione
imparata a Washington era ancora ben impressa nella sua
mente.
Matt resta
affascinato da tutto quello che racconta Castle: omicidi,
difficoltà, insidie, rapimenti, muri, mezze
verità, offerte di lavoro...
“Ne
avete passate così tante” constata Mathieu
“Si vede che siete molto
legati”.
“Già,
ormai non abbiamo più segreti” soprattutto dopo la
storia
dell’offerta di lavoro a Washington. Quella litigata, anche
se li ha condotti
al fidanzamento, li aveva davvero spaventati. Per un istante credettero
di aver
perso tutto quello che avevano costruito fino a quel momento.
“Nessun
segreto?” La domanda di Matt interrompe i pensieri di Rick
“Nessuno, nessuno”.
Castle inclina
la testa “Non vederla come se non ci fossero più
sorprese
o novità nella nostra vita. Ti posso assicurare che non
temiamo la noia!”.
Noia? Loro due?
Giusto la
settimana prima avevano assistito al parto della piccola Sarah
Grace nel retro di un’ambulanza mentre pregavano per Ryan ed
Esposito!
Ma quale noia!
“Oh
no, ti credo! È solo che... quale coppia non ha almeno un
segreto...” insiste
Matt.
***
“Lanie..
davvero, io...”.
“E
su che l’ho capito! Siete stati assieme tu e Mathieu anni fa,
vero?” le dice
Lanie, ammiccando.
Kate
guarda in basso “Lanie...”.
***
L’insistenza
di Mathieu comincia
ad innervosirlo “Nessuno, nessuno. Non più.
Sappiamo bene cosa comportano i
segreti” Castle risponde con sicurezza.
Crede
di capire dove vuole
arrivare il francese.
Non
ci vuole un genio.
Ha
visto come lui guardava Kate e
quanto lei fosse veramente felice di rivederlo.
Non
c’era bisogno che Kate glielo
dicesse apertamente. Non ne avevano avuto nemmeno il tempo, in
realtà.
Lui
l’aveva semplicemente capito.
I dettagli sono il suo pane quotidiano.
Avevano
avuto una storia.
Ma
non era un gran problema.
Erano
solo ragazzini a quel
tempo, impossibile esserne gelosi.
E
tutto sommato gli stava
simpatico.
“Ok,
bene... quindi lo sai...?”
azzarda Matt.
Castle
annuisce.
“E
non tenterai di uccidermi nel
sonno?” prova ancora.
Ora
lo scrittore ride “Per una
storiella da ragazzini? Tranquillo, non sprecherò munizioni
per una cosa così
banale” continuava ridere Castle. Credeva davvero che si
sarebbe arrabbiato per
così poco? “Vi sarete al massimo tenuti per mano o
scambiati un bacetto”.
Mathieu
si schiarisce
vigorosamente la voce “Ehm...Veramente...”.
***
“Non
avrei dovuto lasciarli
da soli... Castle
lo capirà” Kate
cammina avanti e indietro in evidente stato di preoccupazione.
“Tesoro
non esagerare”.
Beckett
scuote la testa “Gli
uomini sono sempre strani quando si tratta di ex fidanzati. Sempre. Non
sai mai
come potrebbero reagire!”.
“Kate,
calmati” ma la dottoressa
viene ignorata.
“Loro
dicono che va tutto bene,
che il passato è passato...che non sono gelosi...ma non
è vero! È una bugia
colossale!!”.
Lanie
la prende per le spalle “Ok,
possiamo calmarci un secondo? Che diamine, te la stai prendendo un
po’ troppo!
È solo un fidanzatino del lice...o...” la
dottoressa sembra aver realizzato
qualcosa di molto importante “Un momento... non è
stato con un francese che tu
hai perso...” Lanie si blocca capendo interamente la
realtà dei fatti.
La
porta dell’obitorio si chiude
con un boato “Perso cosa?”.
“Oh
porca miseria!” sbotta Lanie
per lo spavento “Javier Esposito, ti sembra questo il modo di
entrare nel mio
laboratorio?!!”.
“S-scusa...
Beckett ci stava
mettendo un secolo...” cerca di giustificarsi “Che
hai perso, insomma?”.
Kate
si passa stancamente una
mano sul volto “La ragione, Javi. Ok? Torniamo al caso, va
bene?”.
***
“T-tu...
lei...” Castle sta
boccheggiando “V-voi...”.
“Hai
detto che lo sapevi!” si
lamenta Matt, sentendosi subito in colpa.
“Cristo
santo” mormora tra sé,
Castle. “Va tutto bene, non è successo nulla...
n-non ci pensiamo più, ok?”.
E
nel dirlo una decina di immagini
di loro due, giovani e intimoriti da quel grande passo che stavano per
fare, lo
assale prepotentemente.
Dannata
vivida immaginazione da
scrittore.
Avere
a che fare con uno degli ex
di Kate è una cosa. Essere faccia a faccia con il primo... beh, tutta
un’altra
storia!
“Mi
sento uno schifo, amico” si
scusa Matt “Ma avevi appena detto che non avete segreti e...
io...”.
Castle
solleva una mano per
zittirlo, cercando di sorridere e di mostrare noncuranza.
“Come
se non fosse mai successo”
disse solo, prima di riprendere la loro passeggiata, in silenzio questa
volta.
Doveva
pensare. Metabolizzare.
Appunto
mentale #1: forse qualche segreto sarebbe salutare conservarlo.
Appunto
mentale #2: ESCLUDERE la Francia dal viaggio di nozze.
Appunto
mentale #3: non ucciderlo, non ucciderlo, non ucciderlo, non
ucciderlo...
Ivi’s
Corner:
Toh, guarda... quante cose
spuntano dal passato di Kate...
Certe
cose è sempre meglio non
saperle.. non così ameno ahahahahahah
Esposito entra sempre al momento
sbagliato e poi viene sgridato!! Ahahaha lol!!
Sì,
sì... Kate ha proprio
perso... la ragione! Pensaci bene la prossima volta prima di invitare
qualcuno
a casa!! ^___^
A presto!! :-**