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Autore: Monique94    02/06/2014    2 recensioni
La mia storia inizia con un grande sogno che diventa realtà,andare al concerto dei miei idoli.
Il concerto di quei cinque ragazzi che con le loro voci mi rendono più spensierata la vita e mi fanno sorridere davanti al computer anche quando mi sento triste.
Dal Quinto capitolo- "Li guardai e non potevo crederci..nella mia testa mille pensieri prendevano vita, loro erano davanti a me e cantavano. Troppo reali...troppo loro. Mi venne da piangere, ma non lo feci perché sapevo che quando piangevo nel mio viso usciva una smorfia che aveva dell'incredibile.Risi tra me e me.. e poi mi resi conto che lui era davanti a me!cantava,prendeva la rincorsa e saltava..guardai l'ora nel cellulare, aspettavo questo momento da sempre e sarebbe finito tutto tra 35 minuti,scossi la testa, guardai in alto e vidi le stelle, brillavano sulle nostre teste, in una notte che noi Directioners ricorderemo per sempre come Midnight Memories".
Questa storia si basa sulle nostre reali vite, sulle nostre reali esperienze e su i nostri sogni...ma una semplice Directioner potrà vivere più in là di un sogno?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PROV HARRY
Della sera prima non ricordavo un bel niente, avevo bevuto come una spugna.
Sapevo solo che dovevo delle scuse a Niall.
Ma scuse per cosa?
Provai a ricordare la serata, Louis che mi evitava, io che mi incazzavo e Niall che ci passava di mezzo come al solito… a quel biondo lo dovrebbero fare santo, povero. Ma c’era qualcos’altro che cercava di uscire dalla mia mente. Mi rotolai nel letto. Non riuscivo neanche a capire come ero riuscito ad arrivare a casa.
La mia stanza è azzurra con tutto il mobilio bianco, le mie coperte sapevano di pulito e freschezza, inspirai profondamente l’odore di pino e piano piano incominciai a cercare il mio telefono.
“CAZZO CHE TARDI”
erano già le 11, ma notai qualcos’altro nel mio telefono, avevo un messaggio…ma di chi?
Presi bene il cellulare e mi misi seduto comodo sul letto, mi strofinai un po’ il viso e selezionai il messaggio.

Thanks for last night.
xoxo.
Barbara.


Tutto d’un tratto mi scorsero davanti agli occhi tutte le immagini della sera precedente. Che cazzo avevo combinato? Il cuore incominciò a galoppare sul petto, non potevo averle detto tutto.
Devo chiamare Niall.
Nessuno a parte noi sa che oggi arriva Asia a Londra…
“Dio ti prego dimmi che non l’ho detto a quella troia”
Ormai parlavo da solo, cercavo disperatamente il numero del biondo ma mi tremavano le mani, quella mattina io e il mio iphone non andavamo per niente d’accordo.
Solitamente sono sempre calmo ma questa volta l’avevo combinata grossa, sapevo che Barbara avrebbe combinato qualcosa, spero di non aver detto nulla….chi cazzo se lo ricorda? Trovai finalmente il numero di Niall e avviai la telefonata.
Uno squillo.
Il secondo.
Il terzo..
Continuavo ininterrottamente a chiamarlo e richiamarlo ma non rispondeva mai.
“che cazzo hai Niall? MERDA RISPONDI”
Ormai urlavo.
Mi alzai dal letto e mi infilai velocemente i Jeans, presi la prima maglietta che trovai. Mi guardai un po’ allo specchio…ero proprio uno straccio, andai in bagno mi pettinai un po’ e mi sciaquai la faccia. Cercai le chiavi nel comodino ma c’era davvero un casino della madonna!!! Guardai l’orologio ed erano ormai le 11:40 cazzo Asia stava ormai atterrando. Mi stavo agitando per la stanza ed evidentemente non ero molto delicato visto che la porta si aprì e vidi il vso di Zay sbucare da dietro.
“ehi che succede?”
“Dove sono le chiavi della mia macchina?”
“quale?”
“non lo so una qualunque!!”
“dove devi andare?”
“in aeroporto…e urgentemente”
“come mai?”
“Niall non risponde e devo avvisarlo di una cosa”
“cosa?”
“Non ho tempo di spiegare ZAAAY!!” ero incavolato, ovviamente lui non centrava nulla, ma non trovavo quelle cazzo di chiavi e lui mi stava solo distraendo dalla ricerca.
“ti accompagno con la mia e mi racconti tutto”
Lo guardai, si sarebbe incazzato anche lui se avesse saputo quello che avevo combinato.
“accetto solo perché non trovo le mie chiavi”
“devi essere proprio nella merda eh?”
“non sai quanto”
Scendemmo le scale insieme e finchè non mise in moto la macchina non fece nessuna domanda.
Grande Zay.
Sentimmo il rombo del motore e partimmo dal parcheggio, il suo volto era serissimo e  si girò verso di me.
“Dai spara Harry, cosa hai combinato di così grave?”
“Ieri ero ubraco Zay”
“lo so, quando sei rientrato ormai non ti reggevi in piedi…come cazzo avrai fatto a guidare”
Si rigirò di scatto e disse:
“non avrai mica ucciso qualcuno?”
“ma che cazzo dici!”
“giusto non avrebbe senso andare in aeroporto…continua”
“Ero al pub Neeve…e ho incontrato qualcuno”
“oh bene Haz fai progressi! È normale che hai incontrato qualcuno, sai che la ge..”
Lo interruppi.
“…e ho parlato di Niall e Asia, del fatto che domani si sarebbero rivisti, e che ormai non la voleva più tra i piedi”
Zayn si gelò, tutti sapevamo quando Niall tenesse a questa storia ma soprattutto che rimanesse segreta…o per lo meno discreta fino a quando non sarebbe diventato tutto più serio.
“chi cazzo hai incontrato?a chi cazzo l’hai detto Styles”
Odiavo quando mi chiamava per cognome, ogni volta lo seguiva un pugno in faccia.
“Zay io ero ubriaco, fino a quando non ho visto il messaggio stamattina neanche me lo ricordavo”
“non mi interessa dimmi a chi cazzo l’hai detto….a chi non vuole più tra…”
Si bloccò.
Capì Da solo di chi parlavo.
Della vipera. Lei non faceva per niente bene a Niall, lui faceva cazzate e si comportava malissimo quando c’era profumo di lei nell’aria. Zayn si stava agitando e ingranò la sesta, accellerò e capì l’importanza di arrivare prima di lui in aeroporto,non mi guardava più,sistemò bene lo specchietto retrovisore e si grattò la barba nervosamente,sentì rigare i denti tra di loro penso che nonostante tutto, anche se fossimo riusciti a bloccare tutto…un pugno me lo sarei preso lo stesso.
“Spera di arrivare in tempo”



PROV ASIA

 Indossavo dei jeans stretti strappati,una maglietta nera con le borchie sulle spalline,le converse nere, Ray ban scuri e portavo i capelli sciolti. Mi sentivo nervosa all’idea che tra poco avrei rivisto Niall. Provavo ad immaginare la scena, come lo avrei salutato? Gli sarei corsa incontro e gli avrei dato un bacio tenero?...aspetta ma ci sarà lo spazio per farlo? O sarà pieno di fotografi?
Ero dubbiosa perché non sapevo se ci avrebbero visti, se mi aspettava in macchina e se ci fosse stato qualcun altro insieme a lui.
Mia purtroppo è stata male e non ha preso il volo, meno male che ha fatto il volo assicurato e potrà chiedere una percentuale di rimborso. Mi dispiace dirlo ma penso proprio che non gliene freghi più tanto di Harry, la sera mi prima mi rivelò che non era come se lo aspettava.
Anche se le pensavo e basta queste cose roteai al cielo gli occhi. Nonostante la nostra amicizia ho sempre pensato che fosse un po’ troppo superficiale, Harry era un ragazzo dolcissimo e molto semplice ma soprattutto non gli piaceva dare troppo nell’occhio nonostante i paparazzi di tutta l’Inghilterra gli diano la caccia.
Mi illuminai in visto quando finalmente tra tutte le valigie di ogni colore vidi la mia lilla Carpisa. Adoravo quella valigia ma cazzo se era pesante! Non riuscivo a sollevarla dal nastro e piano piano mi stavo sempre più spostando per prenderla. Fortunatamente un ragazzo molto gentile (forse anche troppo) la prese e me la porse per poi fare il cretino con me.
No grazie caro, non sai che biondo mi aspetta fuori!!
Mi guardai un po’ intorno, il posto era davvero gigantesco,allora incominciai un po’ a vagare nel gate ma evidentemente mi stavo solo perdendo. Mi avvicinai in un muro dove cera la tipica mappa à tu sei qui. GRAZIE A DIO. Dovevo fare parecchia strada per andare alla Hall principale, la stanchezza però si faceva sentire…e non poco!
Decisi di andare in un bar e mi presi un cappuccino da portar via, adoro il cappuccino caldo con uno stato di circa due centimetri di schiuma con una spolverata di cacao sopra. Lo odorai e il profumo del caffè ormai mi stava inebriando, mi sollevai gli occhiali a mò di cerchietto e iniziai a sorseggiare quella bontà, mi sentivo proprio una turista spaesata…e la cosa mi piaceva assai!
Salì nel primo tram che mi avrebbe portato nel secondo edificio che poi si collegava con il principale. In quel momento mi ricordai che non avevo ancora acceso il mio telefono. Lo acchiappai da dentro la borsa e incominciai a frugare tra le mille notifiche che mi impallarono subito il telefono.
Aiuto! Ce l’ho sempre acceso e non succede un cazzo, lo spengo per due orette e mi cerca il mondo! La prima cosa che mi venne da pensare fù di twittare e così feci.


Asia @Asia_94

ASIA WELCOME TO LONDON!


Ero davvero felice, non vedevo l’ora di vedere Londra e fare un bel giro per i negozi!

Il tram si fermò e quasi cadevo a terra visto che non mi stavo per niente tenendo. Che palle cazzo.
Stava incominciando a venirmi l’ansia perché non mi sentivo pronta per rivedere Niall, era passato quasi un mese dall’ultima volta che ci eravamo visti e nonostante ci fossimo sentiti spesso la paura di non essere abbastanza era sempre dietro l’angolo. Comunque diciamocelo pure…lui ha sempre avuto delle gran fighe intorno! Da Barbara Palvin, alla presunta Selena Gomez, per non parlare di tutte le altre di cui non hanno parlato! E’ normale ce non mi sento proprio la più bella di tutte, solo il pensiero che ci stiamo ancora sentendo mi permette di non farmi prendere completamente dal panico. Gli mandai un messaggio su whatsapp.

Asy:3
Waaaa Niall I arrived! I really nervous!

Niall
Me too!I I’ll wait, Where are u?

Asy:3
Quiet. Arrival!

Ci divideva solo un altro tram e finalmente avrei ripreso in mano questo sogno, che passo dopo passo mi sembra che mi stia sfuggendo di mano, ogni giorno sentivo come se mi stessi per svegliare da tutto questo, ma in senso fisico! Avete presente la sensazione di cadere dal letto? Ma in realtà non succede nulla? La stessa cosa in più mi si sfoca la vista, forse sono dimagrita troppo e sono troppo debole. Devo incominciare a mangiare di più! Questo è poco ma sicuro!!
Presi per un pelo il secondo tram e il mio cuore ormai non sopportava quest’ansia, non voleva più stare dentro il mio petto, voleva subito arrivare a lui,.
Questa volta mi sedetti nel tram e sbirciai le sue ultime foto, era così bello.
Ha un sorriso contagioso e non puoi non essere felice con lui intorno! Poi le sue gambe mi fanno impazzire, ora che usa i jeans più stretti non riesco a non guardargli il culo.
 (Scusate ma non penso che non lo facciate anche voi!!)
Quasi mi imbarazzavo a pensare queste cose ma primo o poi qualche pensierino lo fai! Incominciavo a ridacchiare da sola e non sapevo se era il nervosismo o la stanchezza che ormai si faceva sentire a grandi misure.

Scesi dal tram.
Le gambe mi tremavano, mi guardavo intorno e non sapevo davvero cosa fare, quindi feci la cosa che mi sembrò più sensata e seguì tutte quelle persone che scesero con me fino all’entrata dell’edificio.
Non sentivo più il mio corpo e stringevo forte la valigia, le mani mi sudavano e incominciavo a guardarmi ripetutamente intorno tabto da attirare lo sguardo di una Hostess che venne in mio soccorso.
“Ti serve aiuto?”
“si grazie! Dove devo andare per uscire da qui?”
Lei rise e penso che mi trovò molto dolce da come mi guardava…non sono una bambina che si perde eh!...sono una ventunenne…che si perde.
Mi indicò la via, la ringraziai circa venti volte e finalmente vidi le porte scorrevoli che si aprivano ad ogni passaggio delle persone e poi si richiudevano alle loro spalle.
Man mano che mi avvicinavo a quelle porte,che si aprivano per altra gente,scorgevo sempre di più un viso conosciuto, Certo un po’ imbacuccato con occhiali e felpone con cappuccio, ma era il suo viso..il cuore mi palpitava, toccava finalmente a me ad aprire quelle porte ma un omone groasso e pelato mi tranciò la strada scansandomi di lato.
“stronzo” mi scappò.
Chissà se era italiano.
Lo guardai malissimo.
Ma quando passò e si aprirono le porte vidi una scena che non mi sarei mai…e dico mai immaginata.
Il mio cuore si bloccò.
Lasciai cadere a terra la valigia.
Lui era molto sorpreso ed aveva un sorriso enorme stampato in faccia…si prima.. prima che fù coperto da labbra…labbra che non erano le mie.
Mi guardò ma non fece nulla, anzi i suoi occhi mi trapassarono semplicemente.
…con tanto di flash dei fotografi, per me poteva bastare.
Ma passò una donna a riaprire le porte…e loro non c’erano più.
Lui non era realmente li per me.
Cosa voleva dimostrarmi con questo? Che non poteva continuare?
Mi ritrassi in dietro e le portine di chiusero, feci dietro front velocemente mi incamminai verso l’hostess di prima, non riuscivo a piangere, è stato tutto così veloce che ancora non mi resi conto di quello che era appena successo. Guardando in terra  con il cuore a mille chiesi se ci fosse un’altra uscita.

Mentre mi incamminavo scossa e stanca verso un’altra uscita la scena si ripeteva svariate volte nella mia testa, finalmente realizzai che la ragazza che baciava era Barbara Palvin, anche lei aveva una valigia da quel poco che ho potuto notare oltre il bacio...
Forse non aveva il coraggio di scaricarmi e questo era un modo per farlo senza che io ribattessi? Le lacrime calde e sofferent mi rigarono il viso, non sapevo dove andare, con chi parlare e avevo pochi soldi in tasca per alloggiare da qualche parte.
Mi misi bene gli occhiali e attraversai le porte dell’uscita vedendo una valanga di fotografi super eccitati per quello che era appena accaduto.
Sapessero cosa era appena accaduto a me ci avrebbero quasi scritto un libro.
Dio santo che stupida.
Asia Di Miao la nuova ragazza di Niall Horan dei One Direction, certo cazzo, peccato che ha trovato una regina di nome Barbara.
Non ero neanche gelosa, ero sconfitta e demoralizzata, sapevo che non ero abbastanza ma sbattermelo così in faccia non era stato molto gentile, il mio cazzo di biglietto scadeva tra tre settimane e mezzo e cambiare la data mi sarebbe costato pià di quanto avevo in tasca.
Mi sedetti in una sporgenza in cemento dell’edificio e presi il cellulare, purtroppo con le lacrime insistenti non riuscivo neanche a pensare, non sapevo se scrivere a quancuno…ma a chi? Strano ma vero le uniche persone che conosco qua a Londra sono i One Direction.
Mi guardai in torno per poi riabbassare le sguardo e mettermi le mani in faccia per piangere, sbattacchiai in cellulare tra le mani che incominciò a vibrare insistentemente per le notifiche di twitter. Evidentemente tutto il mondo già sapeva cos’era successo tra quei due.

Ormai era passata quasi  un ora da quando era successo e di Niall neanche l’ombra.
Neanche della mia forza di volontà e del mio coraggio c’era ormai qualche traccia, tanto che ero ancora li fuori aspettando cosa? Non lo so neanche io.
Ero completamente nel panico tanto da non sentire un clakson che suonava a ripetizioni di tre penso ormai da qualche minuto, Non riuscivo a capire da dove veniva il suono finchè mi arrivò un messaggio privato su twitter.
Guardai avendo paura che fosse lui,,,non volevo proprio vederlo, sapeva che ero li davanti a lui e non si è mosso, non si è neanche fatto sentire.
Mi scappò il primo sorriso quando lessi, dopo un ora e mezzo di incubo.

Harry Styles
or are u deaf, or you did not
understand that it’s me and
Zayn to rescue u. Black car
at nine o’clock.
[o sei sorda, o non hai
capito che ci siamo io
e Zayn a soccorrerti.Macchina
nera a ore nove]

Ero pittosto scossa quindi guardai prima il mio orologio per capire dov’erano le ore nove e poi cercai la macchina nera quando la vidi mi scappò un sorrisone.
Erano loro.
Pensai che fossero molto dolci.
Presi la valigia e quasi mi misi a correre verso di loro.
  
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