ANDARE AVANTI


-Mamma, Papà svegliatevi o faremo tardi al binario nove e tre quarti, Forza-
Harry e Hermione furono svegliati dalla voce del Piccolo James Ronald Potter entusiasta come non mai, quel giorno.
Il piccolo James era in procinto di frequentare il suo primo anno a Hogwarts e cercava disperatamente di svegliare i suoi genitori,
che non ne volevano sapere di alzarsi.
-mamma, Papà dai, vi prego-
-James sono solo le sette, e il treno parte alle nove, su solo altri cinque minuti- disse Hermione ancora con la voce visibilmente assonnata.
Ma il piccino non si diede per vinto,
continuo a chiamarli finche i suoi genitori decisero che era meglio alzarsi.
-Allora, amore, io vado a preparare la colazione, tu aiuta James a sistemare a Bagagli.-disse harry cercando i suoi occhiali.
Così Harry scese in cucina a preparare la colazione,
mentre Hermione andò a preparare i bagagli seguito a ruota da James entusiasta.
Mentre preparava i bagagli Hermione soffermò il suo sguardo su suo figlio.
James era identico a Harry quando aveva undici anni.
Anche lui come suo padre portava gli occhiali, l'unica differenza stava nel fatto che i capelli di James erano castani come i suoi.
-Mamma c'è qualcosa che non va?- chiese James sentendosi osservato,
-No, No tesoro è solo che somigli moltissimo a tuo padre quando aveva la tua età-
-Dici davvero mamma?-chiese orgoglioso James, perchè suo padre era colui che aveva sconfitto Voldemort e per questo si sentiva orgoglioso della somiglianza con il suo papà.
-Gia, sei tutto tuo padre tranne i capelli che sono del mio stesso colore e......-si fermò Hermione trattenendo una risata
-E- domandò James  dubbioso.
-I tuoi capelli sono più ordinati, e non sempre scompigliati come i suoi-
-State parlando di qualcuno che conosco-la voce di Harry fece capolineo dalla porta
-No di un ragazzo che amo, con i capelli ribelli e gli occhi verdi-
-Davvero- fece Harry avvicinandosi a Hermione e cincedogli i fianchi con le mani.
-Ti amo, lo sai mia so-tutto-io-
-Ti amo anche io ragazzo dai capelli impossibili.-
E tutti quanti scoppiarono in una fragorosa risata che venne interrotta dalla voce di james che li pregava di fare colazione.
Dopo aver fatto colazione tutti e tre si smaterializzarono al binario Nove e tre quarti.
Tutto era rimisto uguale,
c'era sempre il solito via vai di gente  e di studenti che affollavano la stazione,
e Harry e  Hermione sorrisero in modo malinconico pensando che tanto tempo fa in quella stessa stazione c'era anche il loro migliore amico che ora giageva in una bara.
-Mi raccomando, fai il bravo, segui le lezione e soprattutto cerca di non cacciarti nei guai, come faceva tuo padre-
-Io saro un Malandrino-rispose il piccino con orgoglio.
E i due coniugi a quella frase si guardarono sorridendo tra loro.
-Mamma, Papà credo che ora debba andare, Ciao-.
-Ciao james e fai il bravo- dissero in coro Harry E Hermione guardando il loro piccolo avviarsi verso Hogwarts Expres.
James era contento di iniziare queta nuova avventura,
consapevole del fatto di Portare un nome importante nel mondo dei Maghi,
Consapevole di non voler deludere i propri genitori.
Consapevole di voler essere come suo padre.
E con questi pensieri salì a bordo dell'Hogwarts Express.










ECCO QUA IL CONTINUO DELLA STORIA.QUESTO CAPITOLO E' AMBIENTATO SEI ANNI DOPO LA VISITA DI HARRY ALLA TOMBA DEI SUOI GENITORI.
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO RECENSITO O CHE LO FARANNO LEGGENDO QUEST'ALTRO CAPITOLO.