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Autore: Ilaria_mm_    02/06/2014    1 recensioni
Arrivato a scuola, appena avanti al cancello, vidi la persona più bella che conoscessi. Era più basso di me e di me (forse) conosceva solo il nome.
Avrei voluto sapere molto di più di lui ma era molto riservato.
Mi sorrise e per poco non svenni.
-Larry- -Diall-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Cominciammo a uscire insieme per conoscerci meglio e scoprii un sacco di cose su di loro.
Niall, per esempio, era quello che mangiava di più tra noi cinque, ma non era in carne. Sapeva suonare bene la chitarra ed era irlandese.
Zayn ci disse che fumava, che si mordeva le labbra quando era nervoso, che gli piaceva disegnare e che non sapeva nuotare.
Liam ci disse che aveva paura dei cucchiai e tutti lo guardammo perplessi, ci disse che aveva un rene non molto funzionante e che era stato vittima di bullismo.
Queste furono le cose principali e approfondimmo di tutto.
Parlammo dall’una del pomeriggio fino alle dieci di sera.
Se ne andarono tutti nei rispettivi alberghi ma io e Louis ritornammo a casa essendo quelli che abitavano più vicini allo studio.
 
Cominciammo a fare le prove. La nostra guida all’interno del programma era Simon Cowell, ci disse cos’era meglio fare e cos’era meglio evitare.
Oltre al canto spiegò a me e a Louis che sarebbe stato meglio evitare di parlare della nostra storia e a Zayn che doveva evitare di fumare in pubblico.
Complessivamente dovevamo evitare tatuaggi, piercing e l’abbigliamento non doveva tendere troppo verso alcuni stili ma esseri neutri.. casual!
A me e a Louis dispiaceva non poterci esprimere liberamente sul palco, per la maggior parte delle canzoni mettevano qualcun altro dei ragazzi in mezzo a noi due e anche nelle foto o nelle interviste.
Fortunatamente noi cinque ci ritrovammo davvero molto uniti.
Ci chiesero di trovare un nome e, un giorno, ci ritrovammo a casa di Zayn per deciderlo.
 
[Zayn’s POV]
 
Invitai i ragazzi a casa mia e cercai di mettere in ordine la mia cameretta.
Mia sorella e i miei genitori volevano conoscere i miei ‘nuovi amici’ così li chiamavano.
Mi piacevano davvero tanto!
La dolcezza di Niall era direttamente proporzionale a quanto mangiava.
Vi dico solo che preparai cinque toast con la nutella solo per lui.
Liam era tenero quanto Niall ed era simpaticissimo.
Louis e Harry stavano benissimo insieme, solo mi dispiaceva il fatto che non si potessero esprimere liberamente.
Sentii suonare alla porta.
 
[Harry’s POV]
 
Non facemmo in tempo a suonare che ci aprirono la porta.
Una figura minuta e due più adulte ci accolsero come se ci conoscessero da una vita.
‘Scusate ragazzi’ disse Zayn accompagnandoci alla sua cameretta.
‘Sono simpaticissimi’ disse Niall.
‘Niall lo sappiamo che hai visto una torta sul tavolo…’ disse Liam ridendo.
Niall si limitò a fare un broncio finto e tutti scoppiammo in una fragorosa risata.
Entrammo nella camera.
‘Mettetevi dove vi pare’ disse Zayn.
L’irlandese si mise sulla sedia, Liam su un puffo, Zayn si sdraiò sul letto ed io insieme al mio ragazzo ci mettemmo sul tappeto con la schiena appoggiata al muro.
Cominciammo a parlare delle canzoni, Niall ci fece leggere un paio di sue canzoni. Erano bellissime.
L’obbiettivo principale in giornata però era quello di trovare un nome alla band ma non era cosa semplice.
Ne uscirono di tutti i colori.
Niall propose ‘Unique Selling Point’ e questo penso fu il peggiore.
Uscirono anche ‘Zayn e i ragazzi’, ‘Louis’ boyband’ e altri nomi che non vorrei ricordare.
Non arrivammo ad una conclusione prima di sera quando, a me, venne una specie di intuizione.
Ci saremmo chiamati One Direction.
Le nostre vite, i nostri ostacoli, i nostri traguardi erano sulla stessa via, in un’unica e sola direzione.
 
Uscendo di casa le persone cominciavano a farci foto, chiederci autografi, ci abbracciavano e ci acclamavano. Non era brutto, era solo un po’.. strano.
Simon ci accompagnava alle interviste e alle nostre rispettive città per farci conoscere meglio.
La nostra prima volta sul palco di X-Factor come One Direction fu magnifica.
Ci sentivamo come se avessimo cantato insieme da sempre, come se ci conoscessimo da sempre. Si era creata un’armonia particolare, le nostre voci sembravano fatte apposta per cantare insieme.
Era strano perché fino a qualche settimana prima solo Louis mi aveva sentito cantare, ora invece tantissime persone che nemmeno conoscevo correvano solo per fare una foto con me.
I giudici furono tutti soddisfatti della maggior parte delle esibizioni.
Un giorno sentii urlare fuori dalla porta d’ingresso e riconobbi le voci di Selena e Demi. In casa c’era anche Lou e andammo ad aprire. Aperta la porta non trovammo le facce delle ragazze ma un poster che tenevano in mano che raffigurava noi, il nostro gruppo: i One Direction.
Sel e Demi entrarono, lo appoggiarono sul tavolo del soggiorno e, mentre loro parlottavano delle notizie e dei vari pettegolezzi, io e Louis ce ne stavamo lì impalati a fissare il poster senza emettere alcun suono.
Io avevo dei poster in cameretta ma mai mi sarei immaginato che sarei potuto diventare una delle facce che le ragazzine appendevano nelle loro camere e Lou pensava lo stesso.
 
Proseguì il nostro percorso ad X-Factor e non entrammo mai in ballottaggio con nessuno.
Sembrava avessimo la strada spianata. Partecipavamo a trasmissioni televisive, ci intervistavano e ci acclamavano quando ci vedevano.
Tutti dicevano che saremmo potuti diventare ‘la prima band ad aver mai vinto X-Factor’.
 
Un giorno entrò Simon nella sala prove, ci prese da parte e ci disse che avremmo duettato con il mitico Elton John.
Non ci potevo credere. Non ci potevamo credere.
Duettammo alla finale.
Dovevamo vincere.
Cantammo sulle note di She’s The One e fu un’emozione speciale per tutti.
Eravamo agitati e in ansia, avevamo fatto amicizia con molti di loro e ci dispiaceva essere contro.
Eravamo rimasti in tre: Rebecca Ferguson, Matt Cardle e noi, i One Direction.
 
Il presentatore aveva aperto il tipico televoto e quei minuti furono devastanti per tutti noi. L’ultima cosa che volevamo era sentire il nostro nome perché, se così fosse stato, ce ne saremmo dovuti andare.
 
‘Bentornati signori telespettatori, siamo qui in ansia e sono tutti contenti di sentirci dire che abbiamo chiuso il televoto.’ Disse il presentatore.
 
Eravamo tutti con i nostri rispettivi coach e il nostro ci diceva di stare tranquilli.
 
‘Come sapete ci potrà essere un solo vincitore ma sapete bene che essere arrivati fin qui vuol dire essere già al top –continuò– bene ora sveliamo il terzo classificato di X-Factor UK 2010…’
 
Passarono 10 secondi di silenzio e di ansia e ci abbracciavamo tutti, io cercai di tranquillizzare Louis accarezzandogli la spalla sulla quale era appoggiata la mia mano.
Il presentatore aprii la busta ed esclamò:
 
‘One direction’
 
Riuscimmo tutti e cinque a sentire applausi insieme ad urla di disapprovazione.
Ce ne andammo a testa alta.
Vinse Matt Cardle, era un bravo ragazzo e se lo meritava.
 
Pochi giorni dopo ci riunimmo insieme a Simon, il quale ci disse che i One Direction non avrebbero smesso di essere una band.
Aveva notato i fan in delirio ogni qualvolta ci muovevamo fuori casa, le persone che chiedevano di noi e le case discografiche che chiamavano provenienti da tutto il Regno Unito, così firmammo un contratto con la sua casa discografica: la Syco Records.

 
  
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