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Autore: Sayan_lover    02/06/2014    4 recensioni
Ok! Prendiamo i personaggi di One Piece e sbattiamoli sui banchi di scuola! Ma non basta! Aggiungiamo anche...delle nuove allieve! Inoltre ho deciso di ringiovanire barbabianca ed i suoi generali! be ne vedrete delle belle!! Si ed ora via! In una storia un po' strana per uscire dai soliti schemi. E allora via!! Tutti a liceo One Piece 
Spero di avervi incuriositi ^^
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eustass Kidd, Killer, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Leggete le note dell'autore, sono importanti per favore!!! Da quelle dipenderà il futuro della fiction!! 

I dialoghi saranno scritti tra " e "
I pensieri saranno scritti tra - e -
Quando si passerà da un personaggio o una situazione ad un'altro/a ci saranno delle divisioni (____)   


La mattina seguente la ragazza non si svegliò prima delle undici, per fortuna era domenica. Al suo risveglio si avviò barcollando verso il salotto, dove i cinque ragazzi stavano discutendo

"Allora? La one-chan si è svegliata?" Chiese Luffy

"Non ancora" fu la risposta di Law

"Che ne devo fare del cavallo?" Chiese un perplesso Killer

"Per ora tienilo lì" rispose un preoccupato Ace

"Ma non sta calmo!! Ha già distrutto la siepe!" Ribattè il biondo

"Taci! Ti aiuterò a rimetterla a posto, ma ora sta zitto!!" Gli sbraitò contro Kidd

Era una scena abbastanza divertente vederli discutere tra di loro in quel modo e alla ragazza sfuggì un sorriso. Decise quindi di entrare

"Buongiorno..." Disse con la vocina 

"Ben alzata!!" Esclamarono gli amici, che si girarono verso di lei, restando a bocca aperta. 

"Che avete?" Chiese lei perplessa

"C-cam-i-cia..." Balbettarono

La giovane li fissava con lo sguardo perplesso, ma abbassandolo notò di non avere il reggiseno addosso, lasciando scoperto il seno, coperto in minima parte da una giacca di sconosciuta provenienza. Arrossì e gridò, accucciandosi a terra con le gambe al petto.

"Ma che diamine?!" Gridò

I ragazzi si guardarono perplessi, poi Ace andò a prendere una delle sue maglie e la porse alla giovane rosso come un peperone

"T-tieni!" Disse

La mora non ci pensò neanche, afferrò la maglia e se la mise a velocità della luce. Osservandola meglio, era una maglia rossa, sulla quale vi era disegnato un cartone animato, Goku di Dragon Ball per l'esattezza. Sorrise e gli diede un bacio sulla guancia 

"Grazie!" 

Il moro dal canto suo arrossì e le sorrise come un ebete

"D-di nulla" 

Si sedette poi sul divano, osservando i ragazzi, che la gurdavano preoccupati

"Stai bene..? Ieri sera..." Stava chiedendo Law, ma alla parola 'sera' gli occhi della giovane si spalancarono, lei sbiancò, si alzò e si nascose sotto il tavolo, rannicchiandosi e tremando.

"I-io..." Balbettò

I giovani erano scattati in piedi, ma non si erano mossi, solo Ace si era avvicinato con calma al tavolo, come se avessero a che fare con un'animale randagio

"Ann...posso avvicinarmi..?"

"Sta lontano!" 

"Ann...è tutto finito...non ti farà mai più del male...ormai..."

"Taci! Mi ha...lui...mi ha..." La ragazza singhiozzava

Il moro con cautela l'abbracciò, inizialmente lei cercò di respingerlo, ma poi lo ricambiò, lasciando le lacrime sgorgare. 

"Mi dice che è successo...per favore?" Chiese titubante

"Be'...mentre ti strappava i vestiti è arrivato un ragazzo moro, che ha fermato quel maiale schifoso, non ci ha detto il suo nome, ma quando gli abbiamo chiesto perché l'ha fatto lui ci ha risposto che era in debito con te..."

La giovane parve pensarci, poi scrolló le spalle e si strinse di più nell'abbraccio del fratello, piantando la testa nella sua spalla.

"Grazie di esserci...fratello" sussurrò prima di ricadere nell'oblio

"Di nulla...sorella" le rispose il fratello.

Uscì poi da sotto il tavolo e la prese in braccio, era così sottile...tornò dagli amici e la rimise in camera

"È ancora sotto shock..." Disse uscendo dalla stanza

"Mi sembra anche normale" esclamò Law.

"Che si fa?" Chiese Kidd

"Per ora nulla, la cosa si è sistemata nel migliore dei modi." Esclamò Ace.

Se ne andarono tutti a casa, era chiaro che la nera aveva bisogno di tempo per riprendersi, era meglio non stressarla e lasciarla riposare. 

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Quando Killer rientrò a casa trovò sua madre intenta a drogarsi, come spesso accadeva, subito le tolse la siringa e la donna irritata gli mollò uno schiaffo

"Che fai?! Ridammela!!" Esclamò furiosa 

"Mamma smettila con questa roba!!"

"Non sono affari tuoi!"

Il figlio non rispose, si limitò a buttare il contenuto della siringa nel lavandino e la siringa vuota nel cestino, poi andò nella sua stanza e si mise a studiare per il giorno dopo. 

Sua madre aveva iniziato a drogarsi dopo che aveva perso il secondo figlio per un' incidente, il piccolo aveva solo cinque anni, il marito aveva rinunciato all'idea di farla smettere ed aveva iniziato a dedicarsi solo al lavoro, ma dopo che fu licenziato smise di interessarsi a tutto e li lasciò, non si fece più sentire neppure per una chiamata. 
Come risultato la casa era uno schifo, toccava a Killer occuparsene, erano sul lastrico ed  riuscivano a sopravvivere solo grazie alla pensione della madre ed al lavoro part time del giovane. Il ragazzo lavorava come meccanico in una ferramenta dei dintorni, infatti quando le cose andavano 'bene' il padre gli aveva insegnato alcune cose sulle auto. 

Quella sera dopo aver preparato dato da mangiare al cavallo che gli avevano rifilato, aver preparato la cena ed essersi fatto una doccia, si mise a pensare alla sua vita, alle sue amicizie, ai suoi hobbie e si disse

-be' tutto sommato non sta andando poi così male-

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Luffy arrivò a casa e si dovette sorbire le sgridate da parte di suo nonno, che come punizione gli fece fare centocinquanta flessioni, Garp voleva infatti che il nipote entrasse nell'esercito e così sarebbe stato, non gli avrebbe permesso di scegliere altro, non avrebbe rifatto lo stesso errore fatto con Ace e suo figlio Dragon, non sapeva però che al giovane moro non importava nulla di quello che lui aveva in mente per lui, anzi lui voleva diventare un acher, no, non è una battuta. Anche il fratello maggiore voleva diventarlo, i due infatti fin da piccoli avevano avuto la passione per i computer e con il tempo erano diventati molto bravi, erano riusciti addirittura a violare il sistema della loro scuola delle medie senza farsi beccare. Il problema era il fatto che essere dei 'pirati informatici' fosse inlegale, non che hai due importasse, però avevano già troppi problemi con la polizia a causa delle loro scorribande.

"Fila in camera a fare i compiti!" 

Gridò il tutore, al più giovane non restò che obbedire, il nonno non gli permetteva di vedere Ace se non in rare occasioni, anzi voleva separarli, ma non sapeva che i due si incontravano spessissimo. 

-Devo resistere tra due anni potrò andarmene-

Si ripetè mentalmente, a sedic'anni avrebbe infatti potuto lavorare e di conseguenza mantenersi ed andare a vivere con il fratello. Doveva solo aspettare.

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Il rosso era stato via tutto il pomeriggio per poter rientrare sul tardi, quando entrò in casa vide che era di nuovo un disastro.
Kidd non ne poteva più, era stufo di rientrare in casa e dover fare lo schiavo di quel b******o. Decise che quel giorno avrebbe messo le cose in chiaro. Si avviò verso sala, sicuro di trovar lì il padre, fece centro, a passo deciso gli si parò davanti

"Levati bamboccio! Sto guardando la partita!" 

Esclamó irritato l'uomo

"No!" 

Rispose secco il figlio

"Cosa!? Levati subito!" 

"No!"

"Levati! Si può sapere che vuoi?!"

"Volevo dirti che me ne vado!! Addio vecchio di m***a!! Sono stufo di vivere con un'ubriacone come te!!" 

Il ragazzo salì in camera e dopo pochi minuti scese con una valigia, nel quale aveva messo le sue cose.
L'uomo si alzò e gli sferrò un pugno, quello era l'apice, avrebbe ucciso quel bamboccio impertinente, era stufo della sua 'maleducazione' e dei suoi capricci! L'uomo estrasse dalla cintura una pistola, dove l'avesse presa era un mistero, e la puntò contro al rosso, che scattò in piedi e corse in cucina, chiedendogli la porta in faccia

-ma che diamine?! Dove l'ha trovata un'arma!!? Quello è pazzo!!- 

Kidd era spaventato, non si aspettava una reazione del genere da parte del padre, barricò la porta, che poteva fare?! Prese uno dei coltelli che c'erano nel cassetto, si mise dietro al tavolo ed aspettò. L'uomo intanto cercava di sfondare la porta, senza successo, decise che avrebbe rimandato tutto al giorno dopo e se ne andò in camera. 
Verso le tre di notte il ragazzo tolse gli sbarramenti ed uscì in silenzio, fu in quel momento che si ritrovò a dover scegliere: scappare e ricominciare tutto da capo oppure vendicarsi e segnare per sempre la sua vita? 


Angolo autore: 

Salve!! Lo so, questo capitolo non ha senso, è troppo corto e non piacerà a nessuno...
Ho deciso che potrei cambiare il rating ad arancione, perché l'idea iniziale è mutata molto, quindi lascerò scegliere a voi. 

Volete che continui con la strada iniziale, ossia quello del racconto scolastico oppure volete che lo muti in una fiction di natura più...cruenta (ossia passerà sul mondo della mala vita...si una roba senza senso...)?

Vi prego di rispondermi, al momento sono confusa. Chiedo il vostro aiuto. Grazie a chi mi aiuterà in questa scelta.

Aspetteró fino a sabato, poi a seconda delle vostre risposte deciderò. 

Grazie a tutti. Al prossimo capitolo


Angolo ringraziamenti 

Ringrazio Bisca88 e zorina98 per aver aggiunto la storia alle seguite 


  
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