CAPITOLO 25
–
“La
febbre mi è passata…”
“Tutto
è bene quel che finisce bene…”
“Tra
poco torneremo nella nostra dimensione…”
“Ma
cosa è successo?”
Gli echi delle
loro ultime parole risuonavano ancora nella mente di
Trunks. La testa gli girava ancora ed era come se non fosse
più nel suo corpo,
era inconsistente e lieve come l’aria, era…
sospeso.
Come
un’anima fuori dal proprio corpo.
“Sono
morto?”
Aprì
gli occhi e fu abbagliato dal bianco che lo circondava.
Un’immensa distesa di bianco… come quello della
Stanza dello Spirito e del
Tempo.
“Allora
se non è il Paradiso è
un’altra dimensione…”
Si
guardò intorno, scocciato.
“Basta:
con le dimensioni ho
chiuso.”
Cominciò
a vagare senza metà per quello strano luogo. Niente di
niente. Non vedeva niente eccetto il bianco, non sentiva niente, era
tutto
impalpabile e il silenzio era dei più completi.
“Forse
è così che si sentono le
anime che vagano per l’Altro Mondo. Che triste
destino…”
Poi
notò qualcosa di diverso. Un’ombra scura si
profilava
all’orizzonte. Trunks ne gioì, avvertendo un
cambiamento. L’ombra si avvicinava
sempre più, diventando sempre più grande e
definita. Assunse un profilo slanciato,
sottile, come quello di un serpente. Quando fu sopra al ragazzo, egli
si
accorse che non era un serpente, ma un gigantesco drago.
I suoi occhi
rossi si accesero nel bianco.
–
Salve a te, Saiyan. Se sei
arrivato sin qui, vuol dire che nel tuo mondo è successo
qualcosa di terribile.
Qualcosa di
terribile… sì, ricordava vagamente un mostro
dagli occhi
color sangue, ricordava suo padre, Goten, Gohan, Goku, Chichi,
Bra… Dov’erano?
Si guardò intorno spaesato.
–
Dove sono i miei amici? E mio padre? E io sono morto?
Il Drago lo
fissò negli occhi.
–
Non sei né morto né vivo. Ma i
tuoi amici e tuo padre sì, sono morti.
Trunks ebbe un
tuffo al cuore.
–
Ma… non c’è nessun modo per riportarli
in vita?
Il suo
interlocutore tacque. Il ragazzo era così agitato che il
sangue
gli rombava nelle orecchie. Si sentiva ancora più girare la
testa.
“Ora
basta, sta calmo…”
–
Sì.
I suoi occhi
si accesero di speranza.
– Se
vuoi puoi esprimere tre
desideri. Ma stai attento a sceglierli bene.
–
Che vuoi dire?
– I
desideri sono solo tre.
–
Tre desideri basteranno.
–
Ma…
Il ragazzo
alzò lo sguardo.
–
… potresti anche morire.
Un sudore
freddo, molto sgradevole, inumidì le mani del giovane
Saiyan. Ecco dov’era la fregatura.
–
E… perché potrei morire?
–
Perché passare da una dimensione
all’altra è sempre pericoloso. Inoltre
qualcos’altro stava per accadere.
Paradossalmente, Razor ti ha salvato la vita, pur sconvolgendo la tua
vita.
–
Com’è possibile?
Il Drago
ignorò la domanda.
–
Allora, vuoi rischiare?
Non avrebbe
mai voluto fare quella scelta.
La sua vita o
la vita degli altri?
– E
se… decidessi di rimanere qui?
– In
questo caso vagheresti in
questa dimensione per l’eternità.
Trunks si
morse a sangue il labbro. Una goccia cadde a terra,
macchiando quell’immacolato biancore.
–
Penso che la risposta sia scontata.
Gli occhi del
Drago si accesero.
–
Scelgo di tornare nel passato.
Silenzio.
– Ne
sei veramente sicuro?
–
Certamente. Mi stai chiedendo di passare la vita in questo luogo
deserto? Che esistenza sarebbe? Voglio tornare nel mio mondo, anche se
per poco
tempo. Voglio ritrovare mio padre, parlare con mia madre, che non vedo
da tre
anni, voglio crescere con Bra. E ridere con Goten, Goku, Gohan e
Chichi,
infastidire mio nonno per le sue ricerche, prendere in giro il Genio.
Allenarmi. Anche se dovessi morire, morirei contento. Inoltre,
scegliere di non
tornare per paura di andare all’Altro Mondo sarebbe da
egoisti. Ho deciso:
torno nel passato. Non importa quel che sarà di me. Non
posso lasciarli vagare
nel nulla.
Il Drago lo
fissò per qualche secondo. Poi sentenziò:
–Ho
visto raramente un animo
altruista come il tuo. Mi stupisci, Erede dei Saiyan.
Trunks
aspettava il suo verdetto.
– E
sia. Ma dimenticherai tutto
quello che è successo.
–
Non chiedo niente di meglio.
Di botto,
tutta la sua baldanza se ne andò. Tornò un
quindicenne
spaventato, incerto sul proprio futuro. Mille dubbi lo assalirono: era
davvero
convinto di quello che aveva detto? Davvero era disposto a tornare
indietro,
rischiando in ogni caso di non vedere mai più i suoi
genitori?
Il suo respiro
era irregolare. Non vedere mai più suo padre. Sua
madre. Bra. Goten. Gohan. Goku. Era un pensiero insopportabile.
Ma se fosse
rimasto lì non li avrebbe visti comunque, no?
Stava facendo
la cosa giusta.
Ne era certo.
Avrebbe
riabbracciato i suoi genitori.
Una lacrima
corse lungo la sua guancia.
“Perché?
Sto per rivedere i miei…”
Le lacrime gli
avevano bagnato completamente il viso. I singhiozzi gli
mozzavano il respiro.
“Mamma…
papà… non ho mai smesso di
volervi bene. Potrei non rivedervi mai più, ma non importa.
Non riesco a
sopportare il pensiero della vostra morte. Ci ho sofferto per troppo
tempo.”
–
Sei pronto? Esprimi i tuoi
desideri.
Il ragazzo si
asciugò gli occhi con un braccio e rifletté.
–
Come prima richiesta, vorrei che ripristinassi la mia vecchia
dimensione.
Gli occhi del
Drago si illuminarono.
–
Desiderio esaudito. Il prossimo.
–
Vorrei che le essenze di tutti i morti della dimensione creata da
Razor venissero trasferite nella vecchia dimensione e resuscitate.
Il luccichio
sanguigno segnalò che il desiderio era stato avverato.
– E
infine… voglio essere trasferito io nella vecchia
dimensione.
Prima che Razor ci trascinasse nel suo Inferno. Anche gli altri saranno
lì,
vero? Sarebbe come tornare indietro nel tempo…
–
Sì, ci saranno anche loro.
Avvererò il tuo desiderio, ma ci vorrà un
po’.
–
Grazie di tutto.
La commozione
della sua voce era evidente. Attese il momento del suo
ritorno al passato.
–
Fatto. Ti sentirai un po’ strano…
Non fece in
tempo a dirlo. Sentì la testa girare, crollò a
terra. Il
suolo lo inghiottì, mentre lui tornava a casa.
Forse era
l’ultima occasione per pensare. Rifletté su cosa
valesse la
pena ricordare in quei (forse) ultimi istanti di vita.
Revisionò a lungo ogni
suo ricordo.
Ma scelse che
non ce n’era uno adatto per quel momento.
Troppe cose da
ricordare, tutte troppo importanti.
Sorridendo tra
sé e sé, si lasciò andare, mentre
scompariva nella
luce.
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NA: Capitolo
strano. Non era questo il finale che avevo programmato,
in verità. Ma a me piace di più questo. Beh,
siamo arrivati al penultimo
capitolo. Nel prossimo si scoprirà se Trunks
sopravvivrà o no.
monicar92: Grazie per i
complimenti! ^^
Spero ti sia piaciuto questo capitolo!
Vegeta4ever: Difficile
che Vegeta dica a Trunks
che è fiero di lui: è morto. Sì, lo
so, la febbre era il mio colpo di genio *ç*
Adoro quel capitolo!
vivvina: Gli altri
forse torneranno… Trunks
non si sa.
nightwish4ever: Mi dispiace,
ma non so più cosa
far succedere >.< Anche a me mancherà tanto
questa fanfiction.
bellissima90: Potevo
lasciare in vita Razor? XD
SweetGirl91: Certo!
Trunks è il mio
personaggio preferito, sia da bambino sia da ragazzo (ma è
meglio il Mirai XD).
E poi ero stufa del solito finale in cui Goku sconfigge tutti i
nemici… perché se
ci si fa caso è sempre lui a fare la parte del leone (anche
nella saga di Cell,
quando aiuta Gohan a sconfiggere quel mostro >.<).
E–mail? O.o No, non l’ho
ricevuta, altrimenti te l’avrei detto… Dannato
Hotmail. Comunque, se non ho
risposto e se non te l’ho chiesto prima è
perché quando me l’hai chiesto non
avevo letto bene ^^’’ non sapevo nemmeno della sua
esistenza… però se me la
rimandi (e se mi arriva) ti rispondo di sicuro!
Bacioni
DarkMartyx