-Non sarai mica imparentata con i Cullen di Forks?-chiese Jacob
-Si, sono la mia famiglia!-risposi io, stupita dal fatto che li conoscesse
-Che bello. I vampiri sono di ritorno. Devo informare Sam!-disse lui in tono sarcastico prima per poi tornare serio- Però è strano: non puzzi di vampiro e non sembri neanche una di loro!-
-Ma io non sono una vampira! Mio padre lo è.-gli spiegai io
-E chi sarebbe tuo padre?-mi chiese lui, con un tono tra l'incredulo ed il divertito
-Edward Cullen-risposi io e subito notai la sua faccia che sbiancava
-E...Edward Cullen? Aspetta: i tuoi occhi. Mi ricordano quelli di...è impossibile. Tua madre non può essere...-
-Isabella Swan?!Invece si e mi sembra di capire che tu la conosca-gli dissi io incrociando le braccia
-E', anzi, era la mia migliore amica. Diciassette anni fa' se ne è andata e non ne ho più sentito parlare-mi spiegò lui
-Se n'è andata per colpa mia, nel senso che era incinta di me e non voleva farlo sapere a mio padre-gli spiegai io
-I vampiri non possono riprodursi!-disse in tono risoluto lui
-Non tra di loro. Ma con gli umani si-dissi io
-Mi sembri tanto lei. Eppure...-mi stava squadrando dall'alto in basso, poi scosse la testa-Devo avvertireil mio gruppo. Se i vampiri sono tornati c'è un'unica cosa da fare-
-Cosa???-chiesi preoccupata dal suo tono
-Combattere!-disse lui
-Non farlo! Ti prego!-lo implorai. Sembrava stupito, shoccato.
-Va Bene-rispose semplicemente lui
-VA bene cosa?-chiesi con le lacrime agli occhi
-Non lo dirò al mio branco-rispose semplicemente, apparentemente sconvolto dalle sue stesse parole. Lo invitai da noi, convinta che mia madre sarebbe stata contenta di rivedere un vecchio amico. In quanto alla reazione di mio padre, me ne sarei occupata più tardi.
-Stupido imprinting-lo sentii mormorare
-Come scusa?-gli chiesi incuriosita
-Niente!!!-mi rispose alzando la voce
Appena mia madre mi vide arrivare con lui a fianco ci corse incontro. Sembrava felicissima di rivederlo e senza neanche parlare lo strinse a se.
-E' meraviglioso rivederti, Jake!-disse lei-A quanto pare non sei neanche invecchiato!-
-Non si può dire la stessa cosa di te. Ma la vecchiaia ti dona!-rispose lui ridendo e facendo si che la mamma gli desse una botta sull'avambraccio.
-Taci, stupido mannaro-disse mamma asciugandosi le lacrime-Vedo che hai già conosciuto mia figlia-
-Tua e di Cullen! Come diavolo è accaduto?-chiese stupefatto
-Non lo so, ma rimane la cosa migliore che mi potesse mai capitare. Hope, tuo padre ti vorrebbe parlare-mi disse alla fine. Vidi lei e Jacob dirigersi verso il giardino sul retro chiacchierando allegramente.
-Mi volevi vedere,papà?-chiesi entrando nello studio di Carlisle
-Ho visto che hai già conosciuto Jacob. E io che speravo di essermi liberato di quel lupo-spiegò lui
-Dunque, ricapitolando: mia madre è umana, mio padre e la sua famiglia vampiri e il migliore amico della mamma è un lupo mannaro. Adesso dovete concedermi di andare in terapia, mi sembra il minimo-dissi in tono sarcastico, roteando gli occhi.
-Forse hai ragione: ci vorrebbe un medico per la tua condizione. Vieni ad abbracciare il tuo vecchio padre-mi disse allargando le braccia.
-Vecchio?-chiesi poco convinta
-Relativamente vecchio. Ecco... adesso vai ad aiutare Esme. Sta cercando di prepararti la cena, ma diciamo che non amiamo molto il contatto con il cibo umano-mi disse poi rilasciandomi.
-Un'ultima cosa papà. Cos'è l'imprinting?-gli chiesi curiosa
-E' la reazione che hanno alcuni lupi mannari quando trovano la loro metà, cioè la loro anima gemella. Chi te lo ha nominato, Hope?-mi chiese curioso
-Niente, ho solo sentito Jacob sussurrarlo quando ci siamo incontrati-risposi io- A dire il vero si è comportato stranamente!-
-Come mai?-mi chiese
-Niente, era fermamente risoluto sull'andare ad avvertire il suo gruppo del nostro ritorno, ma poi non è più andato-gli spiegai iniziando ad avviarmi verso la cucina.
-Come mai non è più andato?-mi chiese, con un tono stranamente preoccupato.
-Gliel'ho chiesto io-risposi io uscendo dalla stanza-
Stranamente la faccia di Edward era diventata ancora più pallida del solito: già gli era difficile pensare che sua figlia presto avrebbe trovato un fidanzato o una cosa del genere, ma pensare che un lupo mannaro se ne fosse innamorata era anche peggio.