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Autore: Audrien    04/06/2014    8 recensioni
Storia ambientata nell'estate dopo il 5° anno del trio.
Tratto dal primo capitolo: -Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
Dal capitolo 11:
–Ho bisogno di parlarti.- annunciò quando Molly uscì fuori in giardino per posare degli utensili.
-Credo che tu abbia già detto abbastanza.-
La ragazza restò a guardarlo mentre si portava il pollice tra le labbra e leccava un po’ di marmellata rimasta attaccata al polpastrello. Arrossì, lui lo notò e le fece l’occhiolino. –Vuoi favorire anche tu, Granger?- indicandosi il dito.
-No, grazie. Weasley.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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-Hey! Allora hai scelto?-
-Scelto cosa, Fred?-
-Hai scelto quale Weasley ti piace?-
-E' sempre lui...-
-Davvero?-
-Che succede alla tua faccia?-
-Hermione...-
-Fred i tuoi capelli e la tua faccia sono diventati come quelli di....GINNY!-
-HERMIONE! SMETTILA DI SCHIAFFEGGIARMI E ALZATI!-
Rimasero lì a fissarsi per tre minuti buoni: Ginny con le mani sui fianchi e gli occhi marroni puntati sulla faccia intontita dal sonno di Hermione.
-Colazione e poi shopping a Diagon Alley, alzati e vestiti.-
Senza aspettare risposta scese in cucina dove poco dopo, l'amica fece il suo ingresso ricevendo un coro di -Buon giorno-. Harry aveva finito ma aspettava che Ron finisse di mangiare, lanciando di tanto in tanto occhiate fugaci a Ginny quando l'amico era impegnato a guardare gli schizzi di cibo che uscivano dalla sua bocca piena ogni volta che parlava.
-Disgustoso... Mamma oggi io ed Hermione vorremmo andare a fare shopping a.. - Ginny venne fermata senza neanche finire la frase dalla risposta della signora Weasley -Non se ne parla nemmeno Ginny. Tu-sai-chi è a piede libero lì fuori e tu vorresti andare a fare "shopping"?-
-Ma mamma..- Ginny tentò di protestare.
-Ho detto no.-  sentenziò la madre.
-Neanche se qualcuno ci accompagnasse?- insistè Hermione.
-Ad esempio chi?- domandò Molly, sull'orlo di una crisi di nervi.
Tutti e quattro i ragazzi si guardarono in silenzio, poi Ron sbottò un -Io non poffo-. In seguito contemporaneamente Hermione sbuffò, Ginny urlò esasperata -Non sappiamo che farcene del tuo aiuto Ronald!-, Harry rise e Ron contestò la sorella scatenando un litigio a base di grida. La signora Weasley, scattata la sua crisi di nervi, prese ad urlare sui loro figli che si calmarono ma continuarono a guardarsi in cagnesco.
-Oh ma quonto baccano qui dontro!- esclamò una voce femminile. Girarono tutti quanti la testa di scatto verso la finestra: Bill e Fleur se ne stavano in piedi, fuori.
-Perché non entrate ragazzi?- buttò lì la signora Weasley.
-Perché c'è l'incantesimo di protezione e voi non sentivate alla porta- rispose Bill.
-Perché litigavate tonto?- S'intromise la ragazza.
-Perché io ed Hermione volevamo andare a fare un giro per negozi babbani e la mamma ha detto no- rispose prontamente Ginny.
-Potremmo accompagnarvi noi, che ne disci Bill, tesoro?- propose Fleur.
-Ehm, non so...- Bill lanciò un'occhiata alla madre per capire se il suo umore fosse migliorato. A quanto pareva no.
-Ti prego Bill!- supplicò la sorella.
-E va bene! Preparatevi partiamo fra dieci minuti.-
Ci fu un altro trambusto, ma Hermione non aveva voglia di seguirlo, così si avviò per le scale per andare in camera sua. Fece due gradini ed andò a sbattere contro qualcosa di morbido e profumato. Fred mancò un gradino e cadde a terra su di Hermione.
-Ahia! Per tutti gli squarci del cappello parlante mi stai facendo male, togliti di dosso!- disse Hermione spingendo Fred.
-Scusa Hermione, è che mi sono comparsi i tuoi capelli crespi nella mia visuale e non ho visto più nulla- rispose quest'ultimo alzandosi e porgendo poi la mano per aiutare la ragazza. Questi non la accettò e si alzò di scatto da sola -Sei sempre il solito stupido, Fred!- esclamò facendo per andare via, ma lui le bloccò la strada mettendole un braccio steso davanti. -Che ho fatto adesso?- domandò sorpreso. Hermione era arrabbiata e sbalordita insieme. Possibile che non si accorgesse che l'aveva offesa?
-Hai detto che i miei capelli sono crespi, be' grazie sei molto gentile!- fu la risposta di Hermione.
-Ho detto che sono crespi non che non siano belli!- si difese Fred mentre l'angolo della sua bocca andava alzandosi.
Hermione sbuffò e spostò il braccio di lui per liberarsi ed andare via, ma il gemello le prese la mano e disse con assoluta disinvoltura -Bel modo di esprimere esasperazione comunque, "per tutti gli squarci del cappello parlante",- imitò con la sua voce  -davvero, dove le peschi queste espressioni?- continuò.
-Per tua informazione mi vengono naturali,- rispose lei e gli mollò un ceffone con la mano libera, per poi aggiungere    -proprio come questo-. Sciolse la presa dell'altra mano e salì le scale col naso per aria, lasciando un Fred confuso che si accarezzava la guancia diventata rossa.

-Per tutti i folletti ma non sta mai zitta?! Per il troppo entusiasmo mi sono completamente dimenticata che avremmo dovuto sopportare anche la presenza di Flebo!- mormorò una turbata Ginny ad Hermione, che a differenza sua non ci badava tanto concentrandosi sulle vetrine del suo mondo. -Uh, guarda com'è carina quella maglia verde rospo!- disse Ginny, indicando con un dito i manichini di un negozio babbano dove poi entrarono, uscendone solo dopo un'oretta poiché Fleur si era innamorata di come i jeans calzavano sulle sue gambe e aveva provato tutti quelli della sua taglia. -Comunque Harry stamattina ti lanciava occhiatine- fece notare Hermione all'amica per far conversazione, mentre Fleur provava gli ennesimi pantaloni.     
-Davvero? Pensavo di essermi impressionata! Pensa, ad un certo punto, ci siamo ritrovati così vicini da sfiorarci le mani, ma poi Fred è passato tra noi e ha interrotto il contatto!- esclamò Ginny.
-Sempre il solito stupido.- borbottò Hermione.
-Questo lo compro assolutamonte, è troppo carino!-
-L'ha già detto per la quinta volta o sbaglio?- domandò Bill, prima di assecondare la fidanzata e convincerla ad andare in un altro negozio.

Tornati a casa la signora Weasley li aspettava con ansia. Bill le raccontò che era andato tutto liscio e che avevano mangiato fuori, tutto sommato si erano divertiti. Fleur intervenne mostrando i suoi acquisti alla sua futura suocera perdendosi in descrizioni dettagliate della moda in Francia e prima di venirne trascinata, Ginny dichiarò che lei ed Hermione andavano su a sistemare i vestiti.
-Ce la siamo scampata, certo lo so che sono grandiosa ma smettila di dirmi grazie Hermione- scherzò Ginny una volta nella stanza.
Hermione rise -Non vedo l'ora di stendermi, mi fanno male i piedi- annunciò.
-Non se ne parla. Non prima di esserti provata LA camicia- disse Ginny, enfatizzando "la".
-Che camicia?-
-Questa-. Ginny mostrò l'indumento all'amica che scosse il capo ripetutamente. -Ginny ha uno scollo pazzesco, non posso.-
-Hermione ti sto chiedendo di provartela non di uscire e sfoggiare il tuo seno al popolo! Dài!- insistè Ginny.
-Se la provo poi mi lasci in pace?- chiese Hermione annoiata.
All'assenso dell'amica indossò la camicia e si guardò allo specchio: era aderente, di un bianco immacolato e aveva uno scollo notevole, da cui si intravedeva il reggiseno di pizzo che indossava.
Si voltò verso Ginny, che fischiò. -Però, guarda come ti scendono i capelli sulle spalle sei proprio..- non completò la frase perché in quel momento si udì un forte CRACK e i gemelli comparvero nella stanza.
-Non c'è Harry, perfetto andiamo- disse George prima di smaterializzarsi di nuovo...e da solo. -Sexy- Fred era rimasto nella stanza e guardava a bocca aperta un punto più in basso del viso di Hermione, che ricordatasi di quel che indossava si coprì con le mani diventando paonazza.
-Fred esci fuori di qui immediatamente!- ordinò la sorella.
Fred si destò da quella specie di incantesimo e la guardò, poi scomparve, lasciando una Hermione che andava schiarendosi man mano che la rabbia verso Ginny aumentava, e quest'ultima con un'espressione di chi sa di essere nei guai.

Era primo pomeriggio e Hermione, non avendo nulla da fare prese uno dei suoi libri e andò in giardino a leggere. Il sole era caldo e dopo un po' la ragazza si assopì. Fu risvegliata bruscamente da uno gnomo uscito dal cespuglio vicino che le tirava i capelli e il naso. Strillò dallo spavento e cercò di allontanare quell'essere piccolo eppure tanto forte, finchè qualcuno prese lo gnomo per i piedi, lo fece roteare in alto e poi lo spedì a circa trenta metri di distanza.
-Gran bel lancio! Ti ha fatto male?-
Hermione era intenta a massaggiarsi il naso e non vide il suo interlocutore, ma riconobbe la voce di Fred. Il suo volto divenne immediatamente rosso per la vergogna. Dopo l'imbarazzo provato in camera aveva fatto a Ginny una sgridata alla Molly, ma restava comunque il fatto che Fred l'avesse vista conciata in quel modo. Il ricordo non avrebbe lasciato la memoria di entrambi tanto velocemente.
-Sto bene, si è solo portato via una ciocca dei miei capelli.- rispose, con il viso basso per non incontrare lo sguardo di Fred. Il ragazzo si avvicinò e carezzò la testa di Hermione e disse -Che coincidenza, forse non gli piacevano i tuoi capelli crespi come piacciono a me.-
Lei corrugò la fronte. Non sapeva mai quando Fred fosse serio oppure no e questo, come tutte le cose che non conosceva, la mandava in bestia. Eppure una parte di lei era attratta da quell'incertezza. Comunque fosse era arrabbiata con lui e non aveva intenzione di fargliela passare liscia. Alzò il capo ancora più rossa.
Come se le avesse letto nella mente, Fred disse -So a cosa stai pensando-
-E sai anche quante maledizioni ti avrei lanciato se avessi potuto usare la magia?- ribattè Hermione con durezza.
-Posso immaginare- fu la risposta di lui. La guardò negli occhi e disse -Mi dispiace, non sapevo che stavi indossando quella merav..ehm quella.. quel.. qualunque cosa sia!-. Aspettò una risposta che non venne perciò cercò di farla ridere dicendo che se avesse saputo che si stava cambiando sarebbe venuto prima. Riuscì a strapparle un sorrisino e conquistò un pugno sulla spalla, che intese come un segnale di "continua così e forse rimedi al danno". Non poté continuare però, perché George lo chiamò e lui gli disse che sarebbe arrivato tra un minuto.
-Allora..scuse accettate? Di nuovo amici?- chiese Fred sorridendo e porgendole il mignolino.
Hermione guardò intensamente negli occhi azzurri di lui e vi lesse sincerità e affetto, così sorrise e intrecciò il mignolo al suo. -Sei sempre..-
-il solito stupido- finì Fred per lei. -Lo so, ed è per questo che mi vuoi bene.- disse. Sciolse il contatto tra loro e dopo averle scompigliato di nuovo i capelli, sorrise e andò via.
Hermione lo guardò allontanarsi finché non sparì dalla sua visuale, poi si alzò e andò in camera sua, lasciando scivolare i capelli tra le dita per tutto il tragitto.

 
Ciaoo, ho aggiornato entro 2 giorni e cercherò di continuare con questo ritmo abbastanza veloce! ^_^ 
Spero che vi piaccia questo capitolo come vi è piaciuto il primo, nel caso fatemelo sapere con una piccola recensione se vi va :33
Per quanto riguarda la storia credo che sarà lunga più o meno altri 6 o 7 capitoli (forse di più), non li ho ancora scritti ma ho la trama ben fissata e continuano a venirmi idee perciò..
Al prossimo capitolo!
  
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