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Autore: SofyRockPrincess    05/06/2014    4 recensioni
Serena si sedette sulla panchina di legno scuro che ormai era diventata il suo angolo di scrittura ufficiale dopo scuola. Dallo zaino quasi vuoto tiró fuori il suo quaderno nero e una penna.
[...]
Da quando aveva conosciuto Francesco aspettava volentieri l´autobus fino a tardi, le piaceva parlare con lui, era sempre molto gentile e sembrava volerle bene.
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-sono venuta a salutarti, credo che non ci rivedremo- disse Serena.
[...]
-questo non è un´addio!- mormoró il ragazzo prima di lasciarla andare.
[PROFUMO DI VANIGLIA- PARTE SECONDA]
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Profumo Di Vaniglia'
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Questo non è un Addio
 
Serena si sedette sulla panchina di legno scuro che ormai era diventata il suo angolo di scrittura ufficiale dopo scuola. Dallo zaino quasi vuoto tiró fuori il suo quaderno nero e una penna. Si guardò intorno, erano le 13:20, la campanella per la fine della scuola era appena suonata ma molti alunni erano giá in giro da un pó, quel giorno il liceo aveva assemblea di istituto e l´aria che si respirava nell´edificio scolastico sapeva giá di vacanze. Serena iniziò a giocherellare con la penna tra le dita, troppo agitata per scrivere davvero qualcosa.
Sua madre la sarebbe venuta a prendere da scuola a poco, e lei voleva aspettare un amico prima di tornare a casa. Da quando aveva conosciuto Francesco aspettava volentieri l´autobus fino a tardi, le piaceva parlare con lui, era sempre molto gentile e sembrava volerle bene. Era stato proprio in una delle loro chiacchierate il ragazzo le aveva detto che non sapeva se l´anno seguente sarebbe stato ancora in quel convitto. Forse sarebbe tornato in Calabria, a casa sua.
Serena pensó alla data, tre giorni e sarebbe finita la scuola e, anche se era strano, a lei dispiaceva. Guardò l´orologio, erano le 13:25, pian piano il corridoio si andava svuotando della gran parte degli alunni ma la persona che lei aspettava ancora non era comparsa.
Una donna si fermó davanti a lei, la preside.
- io ti vedo ogni pomeriggio ma poi non mi fermo mai… ma che fai tutto questo tempo?- le domandò guardandola con quegli occhi blu intensissimi che aveva.
-aspetto il pullman, fino alle due- spiegò la ragazza.
-fino alle due? Capisco, Tu sei…-
-Serena- l´attenzione e lo sguardo della furono attirati da Francesco che passava di lí diretto a mensa. Il ragazzo le fece un sorriso a cui lei rispose prima di concentrarsi di nuovo sulla preside.
- ah e che classe fai?- le domandò la donna.
- 2A - rispose lanciando un´occhiata all´amico che stava in fila per il pranzo. Le faceva piacere parlare con la preside ma in quel momento avrebbe voluto poter raggiungerlo.
- quindi resti qui anche oggi?- le chiese. Serena scosse la testa.
-no, in realtà oggi mi viene a prendere mia madre ma volevo salutare Francesco!- disse seguendo la Preside verso la sala da pranzo.
-Ah Francesco, ciao Serena- si congedó raggiungendo un professore che faceva segno di doverle parlare urgentemente.
-Arrivederci!- rispose Serena al vuoto, poi si avvicinó all´amico.
-Fra, Francesco!- lo chiamò comparendogli alle spalle. Il ragazzo sorrise e si chinó per darle un bacio sulla guancia. Serena ricambió poi si scostò i capelli dagli occhi.
-sono venuta a salutarti, credo che non ci rivedremo, domani esco prima da scuola con mio padre e sabato…- non riuscì a continuare oltre e abbracció il ragazzo che le teneva il polso.
Avrebbe voluto che quell´abbraccio non finisse mai, amava la sensazione che le dava sentirsi cosí protetta da lui ma doveva accettare la realtà.
-ciao Francesco!- concluse inspirando un´ultima volta il suo profumo che tanto le ricordava la vaniglia.
-questo non è un´addio!- mormoró il ragazzo prima di lasciarla andare.


Serena si voltó per uscire dalla scuola. Solo davanti al portone si voltó indietro e trovó Francesco a guardarla dal fondo del corridoio. Lo saluto di nuovo con un gesto al quale il ragazzo rispose soffiandole un bacio.
No, non avrebbe permesso che quello diventasse un addio! Decise che appena arrivata a casa avrebbe fatto un suo account di Facebook, di nascosto dalla madre, che per qualche oscuro motivo non voleva, e sarebbe rimasta in contatto con il ragazzo.
Scese le scale che portavano al parcheggio dove sua madre l´aspettava, con una insolita lentezza. Quando salí in macchina sua madre la inondò di chiacchiere ma Serena fece solo finta di ascoltarla mentre ripensava alla prima volta in cui aveva parlato con il ragazzo.

Erano passate alcune settimane da quando aveva fatto amicizia con Francesco ma come sempre si era affezionata troppo al nuovo amico. Nonostante una tristezza disarmante le invase il cuore, represse la voglia di piangere per tutto il viaggio in macchina e solo in camera sua, la testa seppellita tra i cuscini, permise alle fredde lacrime di uscire e scioglierle il trucco.
La speranza che lui fosse lí anche l´anno seguente sembrava averla abbandonata del tutto ma forse era nascosta da qualche parte nel profondo del suo cuore, insieme ai suoi desideri.



Angolo Autrice://
per chi non l´avesse letta, questa one-shot é il seguito di Profumo di Vaniglia, ma é perfettamente comprensibile anche se non avete letto la prima one-shot!
spero vi piaccia anche se é un pó piú triste... fatemi sapere cosa ne pensate!!! 

ringrazio inoltre le persone che hanno recensito Profumo di Vaniglia:
Sophie_Saphira_Secretly
funnyforever
Eldest93
louislove


Un Bacio
Sofy. #PrincipediNapoli
  
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