Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: ILoveRainbows    06/06/2014    4 recensioni
Le coincidenze non esistono. O sbaglio? E se non ci credete... Se per due giorni di seguito incontraste il vostro idolo non in mezzo alla folla, ma relativamente da solo, non smettereste di crederci pure a voi alle coincidenze?
Dal primo capitolo:
Quasi inchioda dallo spavento e poi accosta la macchina guadagnandosi la rabbia e le grida degli automobilisti.
Si gira verso di me. - Che c'è?! -
- Torno subito. - Senza altre parole scendo dall'auto con un balzo, sotto lo sguardo pesante di mio zio.
Ho visto la Perfezione più tre suoi amici.
Faccio una breve corsa fino ad essere davanti all'entrata di Radio Deejay e pochi passi dietro di loro.
Solo a quel punto realizzo che non ho la più pallida idea di cosa dire. Purtroppo le mie gambe godono di vita propria e prima di riuscire a fermarle mi trovo spiaccicato sulla schiena di una persona molto magra, ma muscolosa, e decisamente alta.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 10

DRIIIIIIIIN
DRIIIIIIIIN
DRIIIIIIIIN
Sento Mika drizzarsi di colpo con le orecchie praticamente tese in direzione della porta.
Risveglio traumatico.
Ma d'altronde è lunedì, potrei veramente aspettarmi di meglio da un lunedì? Non credo.
Il mio cervello sta fischiando mandando segnali preoccupanti al mio corpo che vengono bellamente ignorati.
Dopo un momento in allerta Mika crolla di nuovo sul letto dove sono evidenti i segni della notte precedente e chiude gli occhi.
Ancora nudo mi sporgo verso di lui e gli lascio un bacetto umido sulle labbra.
- Non devi aprire se non vuoi. - gli suggerisco.
- I have to, non smeterà presto. -
Lo guardo interrogativo.
- Morgan - sospira a metà fra lo sconsolato e il divertito. - Non cambierà mai. -
Infatti dopo qualche secondo di pausa il campanello ricomincia a suonare.
Si alza rischiando di ammazzarsi nel lenzuolo ammassato a un lato del letto e cerca qualcosa da mettersi.
Essendo le sette del mattino può permettersi di non essere al massimo dell'eleganza (anche se è elegante con tutto) e si limita a infilare dei jeans e una canotta.
Lo seguo a ruota però indosso un paio di pantaloni" a sigaretta e una sua maglia bianca.
Infine usciamo dalla stanza socchiudendo la porta alle nostre spalle.
Lui si ferma alla porta e fa un sospiro profondo preparandosi all'uragano e io proseguo verso la cucina alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
Dopo pochi secondi sento la voce di Morgan dal soggiorno. 
Roca e mascolina. Sì, mi fa ancora effetto. È Morgan dopotutto e non posso negare assolutamente che sia sexy.
Sento Mika e Morgan che chiacchierano. Non si è ancora accorto che mi trovo in casa. Dopo qualche istante trovo una mela e le dò un morso tornando in salotto.
Mi fermo sullo stipite della porta della cucina dato che nessuno dei due sembra essersi accorto della mia presenza.
Morgan è impeccabile come sempre. Indossa dei pantaloni a sigaretta simili ai miei, ma neri. Una giacca color rame e un cappello nero che gli copre mezzo volto. I capelli ribelli sono lasciati al loro destino e svolazzano in giro, tenuti fermi solo dal cappello.
Stanno parlando del fatto che Michael deve guardare avanti e non può stare ad aspettarmi in eterno e il mio fidanzato sembra alimentare le sue parole in attesa che io ritorni e faccia cadere con un soffio tutte le carte del castello che stanno costruendo.
Tossisco leggermente e Morgan si gira verso di me mentre Mika fa un sorrisetto compiaciuto.
Lo sguardo di Marco è impagabile. Inizia a balbettare parole incomprensibili che dopo un po' portano a una frase di senso compiuto che suonava tanto come "Voi state insieme?! Mika, perché cazzo non mi hai detto niente?!"
Commento sarcastico - Sempre delicato come uno scaricatore di porto. -
Si rigira leggermente indispettito verso di me.
Prima di poter ribattere però si ritrova stritolato nel mio abbraccio sotto lo sguardo indagatore del mio fidanzato un pochino geloso.
Accosto la sua bocca al suo orecchio e i suoi capelli brizzolati mi solleticano il naso. - Grazi per avermi convinto a parlare di nuovo con lui. -
Ripreso dal leggero shock ricambia calorosamente il braccio. - Sarebbe stato un errore se non vi foste più parlati. -
Mi carezza la schiena energicamente prima di lasciarmi e ci scambiamo uno sguardo d'intesa.
Ecco il lato dolce e più personale di Morgan.
Mika non ha sentito quello che ci siamo detti ed è evidentemente curioso di saperlo, ma io e Morgan lo lasciamo a bocca asciutta.
Riprendendosi dal momento di sdolcinatezza Morgan fa uno sguardo malizioso. - Allora Daniele, hai dormito qui stanotte? -
Ecco che la mia baldanza di prima sparisce e torna il vecchio Daniele che arrossisce per nulla.
Morgan e Mika ridacchiano alla mia reazione.
Mika mi salva dalla situazione, mettendomi in una quasi peggiore. - Yes. Ha dormito qua. Una notte di fuoco. - finisce guardandomi maliziosamente.
Perché si diverte a mettermi in imbarazzo?! Cervello dammi una mano almeno tu...
Ridono nuovamente.
- Igitur, - inizia Morgan - ego edere volo et necesse est vos cum me venire. -
Mika ha un'aria sconvolta.
Io intervengo prontamente - Che vuol ch'io faccia del suo latinorum? -
- Bravo, vedo che li ha studiati i Promessi Sposi. - dice a metà fra il sarcastico e lo scoppiare a ridere per la farsa che stiamo mettendo in piedi.
- Grazie professore - dico con un cenno della testa.
- Se un complimento è meritato va fatto - fa l'occhiolino. - Sa anche dirmi da dove deriva il termine "professore"? -
Se Mika prima non capiva niente ora sembra su un altro pianeta.
- Suppongo derivi dal latino. -
- Ah bene, molto bene. Da professor, professoris per l'esattezza, che a sua volta viene da profiteri che oltre che "dichiarare" significa anche: insegnare pubblicamente. -
- Lei mi ha aperto un mondo, mi ha proprio fatto vedere la luce. -
Non resistiamo più e scoppiamo a ridere. Quasi mi tengo la pancia (che non ho esattamente) dal ridere.
A lato Mika ci guarda leggermente scioccato.
- Voi non avete tute le rotele apostò. -
- No - rispondiamo in coro.
Con un cenno della mano lascio via libera a Marco - Lo sappiamo, - dice - ma d'altronde abbiamo fatto il classico e siamo artisti. -
- Anche io sono an artist! - dice indignato.
Sostituisco Morgan. - Sì, ma non hai fatto il Classico. -
Si arrende.
Riprendiamo la serietà.
- Dicevo, - interviene Marco - io ho fame e voi verrete con me a cercare cibo. -
- Ma sono le sette e mezza. - brontola Mika che da parte sua sembra aver molta voglia di dormire.
- Beh, - dice pensieroso - io però ho fame anche se ho fatto colazione. -
Mika gli indica l'orologio con insistenza e uno sguardo greve.
- Allora facciamo così - dice infine Morgan giungendo a un compromesso. - Voi vi cambiate con calma, poi usciamo e andiamo a fare la spesa. -
Io e il Riccio (molto disordinato al momento) ci guardiamo e decidiamo che è una situazione accettabile.
Mika si incammina verso il bagno. Io mi fermo ancora un attimo, chiedo a Morgan di allungarmi la mano, gli do il torsolo di mela e senza una parola vado a cambiarmi. 
- Grazie eh! - sento alle mie spalle.

Dopo mezz'ora siamo pronti e docciati. Indosso dei vestiti di Mika, non mi vanno benissimo, ma sono accettabili.
In strada Morgan si avvia verso una Mercedes nera con le chiavi in mano.
Bene, niente autista per oggi, meglio, più tranquillità.
Sale al posto dell'autista e Mika a quello del passeggero. Io mi imbuco dietro al centro in modo da vedere la strada.
Dopo molto tempo, o almeno così pare a me, arriviamo davanti a quello che sembra essere il più grande supermercato di sempre.
Avete presente i supermercati che si vedono nei film americani? Quelli con scaffali veramente molto alti, corridoi infiniti, un sacco di stand per provare lnovità, una gigantesca zona piena di oggetti per la casa perfettamente inutili, ma che non puoi fare a meno di comprare? Insomma, quel tipo di supermercato dove puoi trovare di tutto! Anche cose che non ti aspetteresti mai di trovare lì.
All'entrata prendiamo un carrello e partiamo alla volta del negozio...
Mika tiene il carrello e io e Morgan stiamo ai suoi lati.
Una bottiglia di coca-cola, muffins, caramelle, noccioline (con tanto di faccia disgustata di Mika), zucchero, pancetta, arance, un'anguria gigantesca, fagioli, salsa di pomodoro, salmone affumicato, aglio, purea di mele, cibo per Mel (da notare che si trova a Londra...), sciroppo d'acero, tonnellate di gelato alla vaniglia, banane, uva passa.... E via dicendo per il reparto di cibo.
Ah, è da notare che si tratta di un negozio all'ingrosso. Quindi pensate alle normali confezioni di un supermercato, moltiplicatele per cinque, più o meno, e capirete le situazioni del nostro carrello. Un pericolo ambulante.
Infine, finiamo il reparto cibo e arriviamo in quello di casa e altre cose.
Dopo tre secondi che ci entriamo vedo il carrello, un attimo prima alla mia sinistra, partire in quarta verso i quaderni e i colori.
Mika ovviamente.
Io e Morgan prendiamo a girovagare abbandonando il terzo della "Banda Bassotti" insieme ai colori.
C'è veramente di tutto. Da soprammobili a strani oggetti in ceramica. Da lenzuola a cassettiere.
Dopo un po' anche Mika resuscita con qualche decina di blocchi. No beh dai, non sono così tanti.
Poco prima di andare alle casse passiamo per una zona dove ci sono un po' di cose per il giardino e Mika sembra adocchiare subito un dondolo. Un divano a dondolo.
Bene, inutile dire che dopo essercisi accasciato sopra per provarne la morbidezza ha deciso di comprarlo.
Arrivando alla cassa sembriamo pronti per un viaggio in Siberia di tre mesi. Mancherebbero soltanto vestiti molto pesanti.
Siamo in coda. È quasi il nostro turno. Abbiamo tutto ciò che ci serve (più o meno). E...
Morgan vede le gomme da masticare.
Non possiamo non prenderle!
Ovvio, certo che no!

Dopo un po' riusciamo finalmente uscire dal negozio.
Non so come ci facciamo a farci stare tutto in macchina.
Quando arriviamo a casa di Mika saliamo e riempiamo qualsiasi mobile disponibile di cibo!
Infine usciamo sul grande terrazzo pieno di fiori e piante e iniziamo a montare il dondolo. O meglio, Morgan, inizia a montare il dondolo mentre io e Mika lo guardiamo senza sapere esattamente cosa fare. Non appena è pronto Mika ci si sdraia sopra facendomi segno di raggiungerlo.
Nel frattempo Morgan mette via gli attrezzi e quando si rigira pronto per provare la sua "costruzione" si accorge che non c'è posto.
Scuote leggermente la testa. - Ho capito. Siete stati chiarissimi. Me ne vado. Ci vediamo domani. -
- Grazie Marco - sussurra quasi Mika abbracciandomi da dietro la vita con le braccia.
Il suo viso si raddolcisce. - Vi lascio un po' da soli. Passo in cucina a prendere dei muffins e tolgo il disturbo. -
- Ok, lo rassicura Mika, - vai tranquilò. Ci sentiamo via phone domani. -
- Ok. - Fa per andarsene e poi si gira di colpo fermandosi. Mi rivolge uno sguardo un po' truce. - Tu - inizia indicandomi, - Domani ricordati che devi andare all'università -
- Ok, ciao. -
- Ciao. -
Così dicendo se ne va e io mi abbandono del tutto fra le braccia di Mika sotto un tiepido sole.

ANGOLO SCRITTRICE: perdonatemiiii, è stato un parto! Prima non avevo ispirazione e poi avevo ispirazione, ma non tempo.
È uno schifo, lo so
Prima di mercoledì non so se riesco ad andare avanti, ma vedo che posso fare perché vado a Bologna a vedere le audizioni, poi ho un'interrogazione vitale per me, esce il singolo... Vedrò.
Intanto tanti saluti
ILoveRainbows
  
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