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Autore: ___Page    07/06/2014    6 recensioni
"-Giovanotto, vuole provare il mio profumo?!-
-Uh?!?-
...
-È un profumo speciale che viene dalla mia isola… Rende irresistibili nei confronti dell’altro sesso… Un'annusata di questo e avrà qualunque donna ai suoi piedi!-"
*Fan Fiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan*
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A cena mangiò poco, evitando per tutto il tempo di incrociare lo sguardo di Nami.
La spensieratezza e tranquillità con cui si comportava gli avevano da subito confermato il suo sospetto. Non ricordava niente.
Non faceva altro che maledire quel farabutto di un mercante, per il tiro mancino che gli aveva giocato, e se stesso, per aver ceduto pur sapendo che poco di spontaneo c’era nelle azioni della sua Nakama, quel pomeriggio.
Finì il pezzo di pane che teneva tra le mani per poi alzarsi, grugnendo delle scuse, e dirigersi verso la palestra. Voleva stare solo. Ma non era nemmeno a metà del ponte che dei passi svelti e una voce che lo richiamava lo fecero arrestare. Si voltò e vide Nami andargli incontro, illuminata dal sole al tramonto, che giocava coi riflessi dei suoi capelli, moltiplicandoli all’inverosimile e producendo una tale quantità di sfumature di rosso, difficili da catalogare.
-Qualcosa non va?!- chiese notando il respiro affannato della ragazza e l’espressione di lieve sofferenza che attraversava la sua fronte e i suoi occhi.
-Perché te ne sei andato oggi?! Perché non sei rimasto con me dopo che mi sono addormentata?!-
Sgranò l’occhio sano, incredulo.
Ma… allora… ricordava?!
Non sapeva cosa dire. Rimase un attimo in silenzio per poi affermare, deciso e determinato.
-È stato solo uno sbaglio, mi dispiace…-
Delusa e ferita, Nami distolse lo sguardo, infossando gli occhi nelle travi di legno del ponte.
Lo aveva temuto, che per lui fosse stata solo la foga del momento. A dire il vero non si era spiegata quell’improvvisa perdita di autocontrollo, quell’urgente bisogno di baciarlo, toccarlo, averlo. Sapeva solo che non era riuscita a resistere, trascinata da una forza che aveva vinto la sua volontà e il suo smisurato orgoglio. Ma poi, mentre si univano in una cosa sola, nudi e sudati tra le fresche lenzuola del suo letto, era stata felice che fosse successo. Temeva che non sarebbe mai riuscita a lasciarsi andare ai sentimenti che da tanto, troppo tempo provava per lui.
Solo che, a quanto pareva, Zoro non ricambiava e così avrebbe dovuto mettere a tacere nuovamente il suo amore, sebbene lo avesse appena liberato. Nemmeno 24 ore di vita gli erano state concesse.
Fece per voltarsi e tornare da dov’era venuta, senza accorgersi che anche lui aveva distolto lo sguardo, perdendosi a fissare la distesa d’acqua e impedendosi così di vedere la reazione eloquente di lei, che lasciava trapelare tutta la speranza infranta di essere ricambiata dallo spadaccino.
Si bloccò quando lo sentì mormorare una frase che lui credeva di avere solo pensato.
-Non era così che dovevi diventare mia…- disse, con tono sconsolato.
Tornò a guardarlo, bocca e occhi spalancati.
Aveva sentito bene?! Lui la voleva?! La voleva davvero?!
Trattenne a stento una risata di pura gioia.
Era davvero un baka senza cervello!
Diventare sua?! Come se non lo fosse già!
-Zoro!- lo chiamò senza riuscire a celare una nota di felicità nella voce.
Lui si voltò di nuovo a guardarla.
Si stava rammollendo a vista d’occhio dannazione! Adesso gli pareva che gli occhi di Nami brillassero di una luce particolare! Su Zoro, riprenditi!
-Posso respirare ancora un po’ il tuo profumo?!- chiese, lasciandolo di stucco.
La fissò interdetto per qualche secondo per poi sospirare, sconsolato. Senza riuscire a credere a ciò che stava per fare, allargò le braccia in un gesto di consenso.
-Temo che resterai delusa però…- sussurrò a mezza voce mentre una nuova ondata di tristezza lo investiva.
Il cuore prese a batterle all’impazzata quando sentì le sue forti braccia avvolgerla in quella calda coccola rassicurante.
Zoro la strinse, beandosi di quel contatto insolitamente intimo che, ne era certo, sarebbe stato l’ultimo.
Poi la sentì inspirare a pieni polmoni, ma non contro al suo collo, alla ricerca dell’irresistibile aroma del mercante che, in ogni caso, non c’era più, bensì contro il suo petto, come se stesse prendendo una boccata d’aria fresca dopo mesi trascorsi al chiuso. Sgranò l’occhio quando la sentì abbandonarsi contro di lui, completamente rilassata nel suo abbraccio.
Ma che stava succedendo?!
-Hai incontrato il mercante di profumi oggi vero?!- chiese, la fronte appoggiata alla sua spalla e le mani aggrappata ai baveri della camicia, lasciata aperta sul torace.
Rimase interdetto.
-Come fai a…?!-
-Me l’ha detto Robin!- lo interruppe sollevando il viso per guardarlo negli occhi. -Le ho parlato di oggi pomeriggio, di quello che mi è successo e mi ha spiegato di avere incrociato uno strano mercante che vendeva questo profumo definendolo un’arma di seduzione infallibile e che forse poteva c’entrare qualcosa. Allora lo hai incontrato o no?!-
Annuì con il capo, senza accennare a lasciarla andare. Era troppo bello sentire il calore di quel prosperoso corpo contro il suo.
-Mi ha spruzzato addosso il profumo a tradimento. Diceva che voleva usarmi come dimostrazione. Non ho capito perché proprio io.-
-Perché il meccanismo di quel profumo non è così semplice come lui dichiara. Robin mi ha detto che non rende irresistibili ma si limita ad amplificare in chi lo respira le sensazioni che già prova.-
Zoro sbatté le palpebre un paio di volte, continuando a non capire.
-Ma perché proprio io?!-
-Oh kami! Ma ti sei mai guardato allo specchio?!  È ovvio che, per ottenere nelle donne del mercato una reazione sufficiente ad invogliare all’acquisto del prodotto in poco tempo, dovesse scegliere qualcuno di estremamente bello e virile!-
L’occhio gli uscì quasi dall’orbita, mentre un leggero rossore gli imporporava le guance.
Nami lo trovava bello e virile?!
Sentì la bocca piegarsi, suo malgrado, in un ghigno soddisfatto.
-Sai… Sono felice che sia successo…- sussurrò Nami abbassando lo sguardo sui suoi pettorali -… Anche se per tutto il tempo in cui io e te… sì insomma… per tutto il tempo sono stata come immersa in una specie di trance… Secondo Robin, quando la sensazione che viene amplificata dal profumo è già forte di suo, può succedere di cadere in uno stato di seminconscienza… ma ero lì per davvero Zoro! Devi credermi! Ho sentito tutto, lo volevo anch’io…-
Non poteva credere alle sue orecchie, il samurai. Però, effettivamente, alla luce della spiegazione di Robin, la reazione di Nami poteva significare solo che lo voleva davvero.
Un piacevole tepore lo pervase, mentre la tristezza lo abbandonava, sostituita da una voglia matta di mettersi a ridere, correre e saltare per la felicità.
-…Poi quando mi sono svegliata e non ti ho trovato… ho pensato non te ne importasse niente, che fosse stato solo sesso… Ma non riuscivo a togliermi il tuo odore di dosso… E non parlo del profumo di quell’idiota di un mercante… parlo del tuo odore… - sollevò di nuovo lo sguardo mentre posava le mani sui suoi pettorali -… Sale e tequila…- mormorò, inspirando a pieni polmoni e occhi chiusi -…questo è davvero irresistibile per me…-
Non riusciva a non fissarla con un’espressione incredula, Zoro. Gli sembrava così impossibile che stesse accadendo davvero.
Che Nami lo desiderasse, che lo amasse!
Perché di una dichiarazione d’amore si trattava, per forza, che altro poteva essere altrimenti?! Si capiva dalle sue parole che non era stato solo sesso per lei.
E l’idea che gli bastasse un alito del suo odore per mandarla in estasi lo faceva letteralmente impazzire.
Se la strinse al petto, che si alzava e abbassava affannato dall’emozione e contro cui il cuore stava sbattendo, euforico, con forza inaudita.
Si abbassò sul suo orecchio e inalò il suo aroma di mandarino prima di sussurrarle con voce roca.
-E allora respirami Nami… Respirami ogni giorno…-


 
…ciascun profumo contiene 3 note: […]la nota di testa racchiude la prima impressione, dura pochi minuti prima di lasciare il posto alla nota di cuore, il tema dominante del profumo, che dura alcune ore e, infine, la nota di fondo, la scia del profumo che dura alcuni giorni…”
[Profumo, Süskind]
  
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