Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: ivi87    07/06/2014    10 recensioni
Un pò di gelosia va bene.. ma bisogna stare attenti Castle... :)
Timeline: dopo la 6x13
Se state cercando una fanfic seria, angst, introspettiva e strappalacrime... beh, passate oltre! xD
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





# 3 – Acqua americana

 

Dopo la chiacchierata con Lanie e due ore di indagini pressoché inutili alla risoluzione del caso, Beckett si convince che sì, forse la sua amica ha ragione, si stava preoccupando troppo.

C’erano di gran lunga problemi peggiori al mondo, no?

E comunque restava ancora la possibilità che Castle non lo scoprisse mai.

Può sempre dirglielo con calma, più avanti, quando Mathieu se ne sarà andato.

Oppure non dirglielo affatto. In fondo lei non sa chi sia stata la prima ragazza di Castle e nemmeno le interessa saperlo.

Cercando di auto convincersi che andrà tutto bene, si avvia verso l’entrata del locale dove  Rick le ha scritto che la stavano aspettando per pranzo.

Matt la nota e le fa un cenno per farsi vedere.

Quando Kate lo raggiunge lo trova al tavolo da solo “Dov’è Castle?” domanda allarmata.

Lui le scosta la sedia per farla accomodare “Al telefono con sua figlia” e lo indica qualche tavolo più in là, mentre con la mano sinistra si tappa l’orecchio per isolarsi dal chiacchiericcio del ristorante.

“Oh, meno male” sospira sollevata “È tutta la mattina che ho un brutto presentimento”.

Matt tossicchia “E fai bene...”.

Kate spalanca gli occhi “Come, prego?”.

“Lui... lo sa...” inizia, incerto, Mathieu.

Beckett stringe involontariamente la tovaglia tra le mani “Che cosa sa?”.

“Quello...” dice lui, solamente.

“Quello?!!” esclama alzando la voce.

“Shhh, sì, quello!” Matt le fa segno con le mani di non urlare.

“C-come diavolo... no lascia stare non me lo dire...” Kate si accascia sul bracciolo della sedia e si sorregge la testa con la mano.

“Mi dispiace, sembrava lo sapesse già...invece no...” la mano di Kate lo ferma.

“Ormai è fatta. Piuttosto, come l’ha presa?”.

Mathieu si stringe nelle spalle “Lui dice che non gli importa”.

Kate lo guarda con scetticismo “Ehi, non guardarmi così, parole sue, Kay!”.

Sta per ribattere quando vede lo scrittore tornare verso il tavolo.

“Eccomi, scusate” Richard si siede e si rivolge alla donna “Ciao, amore”.

Non sono soliti ad usare vezzeggiativi o nomignoli, specie in pubblico, perciò Kate capisce immediatamente che quella è una frecciatina. 

L’ha presa benissimo, sì, sì... pensa immediatamente.

“C-ciao, Castle” Kate deglutisce con forza, poi cerca di darsi un tono. Non ha intenzione di mostrarsi in imbarazzo o a disagio.

È solo seduta allo stesso tavolo con a destra il primo uomo con cui è andata a letto e a sinistra  l’ultimo.

Non ha fatto nulla di male.

“Che dite, mangiamo?” propone per levarsi dall’imbarazzo.

“Non vuoi sapere della nostra passeggiata turistica, tesoro?” le chiede invece Castle, con un sorrisetto strafottente in volto.

Kate assottiglia lo sguardo “Conosco questa città come le mie tasche” risponde, facendosi notare da un cameriere con un gesto del braccio “Ordiniamo?”.

Un giovane ragazzo arriva in pochi secondi “Avete già deciso cosa volete?”.

“Ci può portare i menù, per favore?” domanda veloce Kate per impedire a Castle di fare qualche altra battutina.

“Ma certo, vi porto del pane intanto, magari? Quale tipo preferite?”.

“Baguette” risponde Kate, senza badarci molto.

Il cameriere sorride “Pane francese! Ottima scelta!”.

Un ghigno infastidito si forma sul volto di Castle “Si, Kate, ottima scelta!”.

Beckett sorride al cameriere, ignorando lo scrittore.

“Abbiamo dell’ottima acqua Perrier, se la gradite” prosegue il giovane, che non ha la minima idea di quanto la sua vita sia in pericolo in questo momento.

Castle posa una mano sul braccio del ragazzo, quello che sta reggendo un piccolo taccuino “La nostra cara vecchia acqua americana andrà benissimo, chiaro? Va bene anche dal rubinetto!” poi si volta verso Matt “Sei d’accordo, vero?”.

Mathieu decide saggiamente di non intromettersi in quello strano litigio “L’acqua americana è perfetta. La adoro”.

In imbarazzo, il cameriere sparisce velocemente dalla loro vista.

L’atmosfera che regna è molto io so-che tu sai-che io so.

“Scusate” Matt si alzò in piedi “Non ho molta fame sapete...credo che vi lascerò pranzare da soli...ci sentiamo più tardi”.

I due annuiscono senza distogliere gli occhi l’una dall’altro, mentre Mathieu se ne va.

“Allora...”  mormora lo scrittore.

“Allora...” mormora la detective.

Il cameriere posa i menù e a sguardo basso se ne va, prima di essere nuovamente messo in mezzo.

“L’abbiamo traumatizzato” sorride Kate, cercando di alleggerire la tensione.

Castle strabuzza gli occhi “Lui? Qui quello traumatizzato sono io!”.

“Oh, ti prego, non è che tu sia vergine, Castle!” sbottò lei.

“Si” ammise lui “Ma non ti ho portato in casa Melanie Thompson!”.

Beckett si sporse in avanti “Perché me l’hai detto!! Se mai mi capiterà nella vita di sentire quel nome mi ricorderò immediatamente che è stata la tua prima ragazza! Me l’hai praticamente impresso a fuoco nel cervello!”.

“Non è per niente piacevole, vero?” gongola lui.

“Posso ricordarti che l’anno scorso tu hai lasciato che Meredith stesse in casa con noi?”.

“Non è andata così, è stato tutto un grosso equivoco e ti ho chiesto scusa molte volte per quello!” si difende, Castle “Tu invece hai invitato il francesino a casa nostra tutta contenta e con il sorriso stampato in faccia”.

“Ero solo felice di vederlo! Senti... non penso alla mia prima volta ogni secondo della mia vita, ok? Col senno di poi non lo inviterei, Castle”.

“Perfetto, annulla l’invito!” propone immediatamente.

Beckett sospira “Castle, stai reagendo in maniera esagerata. Sono passati quasi vent’anni ormai”.

“Lo so, lo so...Ascolta, non sono impazzito, ok. È solo che non voglio avere il tuo primo amore sotto il naso a ricordarmi che purtroppo noi due non ci siamo conosciuti al liceo”.

“Sei geloso” sussurra dolcemente a metà tra l’affermazione e la domanda, sorridendogli.

Castle dapprima si finge offeso “Di quei 30 secondi scarsi?” poi getta la maschera “Sì, tantissimo, vorrei essere stato io i tuoi primi 30 secondi scarsi!” ammette con il broncio.

Kate finalmente si rilassa e gli accarezza la mano “Se ti può aiutare ieri sera sei stato i miei 45 secondi scarsi”.

“Davvero?” Castle si illumina come un albero di Natale.

“Possiamo mangiare, adesso? Devo sbrigarmi a tornare al distretto” domanda Kate, mentre ride.

Castle annuisce contento e solleva il menù, coprendosi il volto “Comunque ieri sera saranno stati almeno 2 minuti buoni...”.

 

 

 

 

 

Ivi’s corner:

 

ma ve lo immaginate il povero cameriere?? Ahahahhahaha

non sa a cosa va incontro servendo quel tavolo!!

 
Che ne dite? Volete dell’acqua Perrier? Una baguette?? Ahahahah

 
Ok, non ho cose intelligenti da dire in questo angolo, la storia prosegue....

 

 
Buon weekend a tutti!

 

Ivi87

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87