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Autore: TeskY    08/08/2008    3 recensioni
Alessia, Giada e Talia sono tre amiche conosciutesi su internet e insieme vedranno spettacoli magnifici e incontreranno i loro idoli, beh è ancora tutto da decidere...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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~ There was a terrible... Boom! ~


''Uff, me dura!'' Disse Alessia aprendo la porta della propria camera, e con ''me dura'' intendeva dire che aveva i muscoli contratti e non riusciva a muoversi come voleva, così iniziò a fare qualche esercizio di stretching e una cinuquantina di adominali.
Qualce minuto dopo si era già lavata e adesso moriva di fame così si sazio con un pacchetto di grissini, intanto, tra un grissino e l'altro, si mise alla ricerca del telecomando e si immaginò un cartellone simile ad una locandina di un film cons critto in caratteri cubitali ''il mistero di Alessia, alla ricerca del telecomando perduto'', beh per la precisione si era quasi inventata tutta la locandina, con l'immaginazione che aveva sarebbe anche riuscita a farla nel giro di venti minuti al computer...
''Eccolo!'' esclamò e si muttò sul divano ormai mezzo sfondato, iniziando a cambiare canale ogni mezzo secondo, film, telefilm, ''programmi per vecci'' come li chiamava lei, niente di niente, solo pubblicità, così mise sul primo canale musicale che trovò.
Su quel canale stavano trasmettendo un video che non aveva mai visto, ma così a pelle capì che non era nulla di speciale, si insomma... non le sarebbe mai piaciuto!
Così cambiò canale; pubblicità, ''e che palle! ma perchè non ci mettono mai un bel video dei-'' Panic?
La ragazze cadde sulle ginocchia, nemmeno lei sapeva che movimento aveva fatto, ma chi diavolo se ne importava!
''Back to the street, back to the place, Back to the room where it all began! na na narana na na narana!'' le bastartono meno di un millisecondo per capire di che canzone si trattava e già la cantava a voce spezzata, come se fosse troppo difficile da cantare con naturalezza.
La canzone finì dopo pochi minuti e la ragazza si meravigliò di come si divertiva con poco, ''che diavolo! una canzone! dei panic, però una canzone... e mi son pure fatta male! come cazzo ho fatto???'' così prese il primo cerotto che trovò nell'armadio dell'antibagno e se lo mise al ginocchio destro dove si era procurata un piccolo taglio, non faceva male ma non voleva lasciare macchie di sangue in giro per casa.
Notò solo più tardi che il cerotto ora verde con un Topolino che giocava a tennis disegnato sopra.
''BOOM''
''Oddeo'' disse, che cavolo era? una bomba? una aereo caduto? no... non quel giorno! non quel giorno che doveva partire proprio in aereo! beh forse tutta la sfortuna dei passeggeri italiano del giorno si era racchiusa in quel singolo aereo caduto... naaa che stupidata che aveva appena pensato! un fulmine, ecco cos'era quel rumore.
Non ne aveva mai sentito così forti, ma non se ne preoccupò più di tanto.
Ormai era quasi mezzo giorno, si mise a fare l'unico piatto che conosceva, la pasta.
''cento grammi? io mica c'ho fame... facciamo 80...''
Qualche minuto dopo, mentre scolava la pasta tornò sua madre, Teresa.
Indossava jeans a mezza gamba e una maglietta azzurra con delle perline dorate come ricamo principale. ''ciao madre!'' disse la ragazza con un sorriso stampato in faccia che voleva dire solo una cosa ''Guarda! Guarda! Guarda! Ho fatto la pasta! E non mi hai nemmeno aiutato! E non ho nemmeno bruciato la casa! E non sono nemmeno svenuta per una fuga di gas!''
La madre la guardò pensando ''eh sai che ci vuole! io lo faccio tutti i giorni!... vabbè dai, però questa soddisfazione oggi te la dò''


Erano le quattro del pomeriggio e Alessia non faceva altro che organizzare un countdown alle 9 di sera, quando sarebbe partita in aereo.
''Allora, chitarra? C'è, valigia? C'è, Alessia? C'è, Cervello? Manca... beh ovvio...'' la stanza era quasi ordinata, beh doveva partire e tutte le cianfrusaglie che erano in giro non gli sarebbero servite per due settimane... due settimane.. troppo poche!


''Aleeeeeeeessiaaaaaaaa!!! La smetti di truccarti e ti metti le scarpe che dobbiamo andare???'' Gridò Teresa dalla cucina, vicino alla porta per uscire con una valigia arancione in mano e la borsa sulla spalla destra.
''Arrivoooooo'' Fù l'unica risposta della figlia, ma tanto mancavano un ora, ventisei minuti e cinque secondi alla loro partenza!
Beh alla loro partenza prevista...


  
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