Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: lacla32    08/06/2014    1 recensioni
Una missione, un punteggio ed un ragazzo da aiutare... riuscirà il nostro angelo a cavarsela? o cadrà ancora nell'oblio del fallimento?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Poggiai il vassoio sul tavolo e mi stravaccai sulla sedia.
“Dovresti essere un po’ più fine” mi rimproverò Mimi appoggiando il suo vassoio sul tavolo.
Le feci un gesto con la mano e comincia a mangiare.
“Ho visto Madison… mi ha detto di dirti che Lui ancora non è arrivato nel suo distretto” aggiunse piano Mimi guardandomi di sottecchi, alzai lo sguardo fulminandola.
“Scusa, pensavo volessi saperlo” fece spallucce incominciando a mangiare
Io mi alzai lasciando il vassoio pieno sul tavolo e uscì dal locale sbattendo la porta, mi diressi alla mia solita panchina sotto il grande albero.
Erano passati cinque anni oramai e Gale non era passato di qua, all’inizio quando Sam mi aveva detto che era morto ero caduta in una sorta di disperazione, vagavo per le strade poi ebbi un’illuminazione, se era morto doveva essere da qualche parte. Esclusi subito l’inferno,  quindi rimanevano due possibilità.
Lo cercai in ogni distretto di questo dannato posto, ma lui non c’era, Sam continuava a ripetere che dovevo lasciar stare e andare avanti e mi proibì di andare a Lexton.
Alla fine ero arrivata alla conclusione che era finito in Paradiso e che quindi, dopo tutto, prima o poi lo avrei incontrato.
Fissai le foglie scosse dal vento, c’era pace, calma e tranquillità.
“Avevi ragione, qui la temperatura è sempre uguale” bofonchiò qualcuno
Subito mi alzai, avrei riconosciuto quella voce ovunque “G-gale?” balbettai
“Mi hanno sempre chiamato cosi… quindi immagino sia il mio nome” sorrise lui
Rimasi pietrificata, se era qui c’era solo e un’unica spiegazione, strinsi gli occhi “Bastardo” sibilai prima di scomparire per poi riapparire nell’ufficio di Sam.
Lo trovai seduto alla scrivania, mi stava aspettando.
“Bastardo!” urlai scaraventando tutti gli oggetti della sua scrivania per terra “Come hai potuto!”
“Amy calmati” disse alzandomi
“Calmarmi?” domandai sarcastica afferrando la sua adorata lampada di Murano “Io.Dovrei.Calmarmi?” scandii parola per parola “Va al diavolo” lanciai la lampada contro di lui, addio stupido oggetto inutile.
“Ti dobbiamo delle spiegazioni” disse Gale dietro di me
“Sta zitto!” strillai lanciando il posacenere verso di lui
Approfittando della mia distrazione Sam mi afferrò da dietro e mi bloccò, iniziai a urlare e a dimenarmi.
“Se ti calmassi un attimo, ti potremmo dare una spiegazione” disse calmo Gale
“Mi aveva detto che eri morto!” iniziai a piangere più per la rabbia che per la disperazione
“Lo so, è stata una mia idea” sorrise triste
Sam mi lasciò e mi accasciai a terra fissandolo incredula “ Io ti ho cercato”
“Lo so”
“Ho girato ovunque cercando la tua anima” singhiozzai “ E tu eri vivo!”
Si accucciò vicino a me “Puoi lasciarci soli?” domandò a Sam
Lui annuì “ Però potreste andare da un’altra parte” disse indicando il suo ufficio distrutto “Sai, ho una collezione di libri piuttosto costosa non vorrei…”
“Va bene”
 
Mi ritrovai sulla mia solita panchina mentre Gale mi teneva la mano.
“Quando sei svenuta, Jack mi ha colpito e sono caduto, Sam mi ha soccorso e poi abbiamo soccorso te”
“Jack è morto” sussurrai, poi aggiunsi “ Credo”
Gale sorrise “è stato incredibile sono arrivati una decida di angeli e hanno iniziato a combattere…”
Mi lanciò un’occhiata accarezzandomi la guancia “Ho chiesto a Sam di dirti che ero morto”
“Questo si era capito” dissi scostando il viso
“Non essere arrabbiata, per favore” disse in tono implorante
“Mi hai fatto credere che eri morto! Hai la minima idea di quello che ho passato?” sbottai
“Amy, ascoltami, volevi stare con me ogni giorno, volevi proteggermi!”
“Avrei fatto questo e altro! Ma evidentemente a te non andava bene, io ero innamorata di te” strillai spintonandolo
“Non ti avrei mai permesso di restare con me, ti ricordi cosa hai detto sulla seconda opportunità?” mi domandò avvicinandosi
Annuì
“Ecco, restando con me avresti privato altre persone di questa possibilità… non era corretto” sentenziò abbracciandomi, rimasi inerme “Probabilmente ora sarai arrabbiata ma prima o poi, capirai che tutto questo è giusto”
 
Rimanemmo abbracciati per un po’ poi chiesi “ Se sei qui significa che sei morto… come?”
Sospirò “Ho avuto un incidente…”
Alzai lo sguardo “Tu...”
“Nevicava e la strada era ghiacciata, ho solo sbandato… dovrei essere morto sul colpo” disse tranquillo
“Come puoi essere così tranquillo?” sbottai spintonandolo e alzandomi
“Sapevo che ti avrei rivista” fece spallucce e mi raggiunse, in un attimo mi afferrò e ci spostammo in camera mia, con un sorriso malizioso disse “Allora… dove eravamo rimasti?”
Scoppiai a ridere e afferrai la sua maglia e lo attirai in un bacio che sarebbe durato per l’eternità.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lacla32