08/06/2014
0 recensioniSegnava le 10:22:53. Mi alzai di scatto e tutt’un colpo Harry si svegliò violentemente.
Corsi in bagno senza farmi vedere in faccia dal ragazzo. Mi ci chiusi a chiave dentro e mi guardai a lungo allo specchio .
Non mi parevo io, trovavo qualcosa di strano in me e me l’ero dimostrato poche ore prima. Forse il ragazzo riccio non aveva poi così tanto torto.
Ero capace di fare qualcosa? Cosa ? Perché ero così ? Perché proprio io ? Che dovevo fare ? La mia mente era affollatissima di domande…E tutte senza risposta.
Aprii il rubinetto e immersi le mani nell’acqua corrente. La sentivo così strana, ma in tutto quello scompiglio, in mezzo a quella situazione la cosa più strana ero io , mi sentivo davvero strana.
Ad un tratto un rumore assordante sovrastò il piacevole fruscio dell’acqua: Harry stava sbattendo la mano violentemente contro la porta di legno in mogano del bagno. Lo sentivo gridare
“ESCI”TI DEVO PARLARE!”- urlò per l’ennesima volta e io decisi si chiudere il rubinetto e aprire la porta. Rimasi sulla soglia della porta.
Guardai il riccio con aria di sfida
“Cosa vuoi dirmi ?”- dissi evidentemente scocciata
“Hai presente l’uomo a ter…” – non lo lasciai finire e tagliai corto
“Si…Non mi interessa…Non mi apro con gli sconosciuti”
“Io per te sarei uno sconosciuto ?”- domandò lui sbottando dalla delusione
“Che vuoi che ti dica ? Che siamo migliori amici e che ti voglio bene ?” –dissi scavalcandolo per andare in camera mia.
Lui mi afferrò per il polso e mi tirò a se.
“No, ma almeno potresti interessarti di più alla faccenda, visto che ti riguarda!”
“Ok”- dissi Nel frattempo lo guardavo con uno sguardo tagliente
“Almeno potresti dirmi qualcosa di più”
“Per ora non posso dirti nulla”- disse con calma
“E allora ?! Se non ti dipiace ora vado in camera mia”- dissi andandomene per la seconda volta.
Percorsi tutto il corridoio fino ad arrivare ad una porta di ebano.
Aprii la maniglia placata in oro. Davanti a me un'ondata di sole mi travolse gli occhi.
Le tende arancioni legate ad un lato della grande finestra rendevano la camera di un arancione terso.
Mi buttai nel letto dopo aver chiuso a chiave la porta.
D'istinto diedi una manata al mobile affianco al letto facendo cadere una statuetta in porcellana a me cara.
Porsi una mano in avanti per compiangere la rottura della statuetta,ma anzichè vederla frantumarsi sotto i miei occhi , la vidi fluttuare nell'aria .
La feci venire verso di me e la presi.
La guardai . Nemmeno un graffio.
Ora credevo a quello che Harry mi aveva detto : avevo qualcosa di speciale e non lo sapevo .
Ero fuori dal normale.
Mi alzai violentemente dal letto e aprii la porta. Corsi in corridoio
"HARRY!HARRY!HARRY!"- Urlai a pieni polmoni
Lo vidi uscire dalla camera dei miei genitori....Ah! Approposito dei miei genitori apriamo una parentesi.
Sono morti quando avevo 3 anni, così mi hanno detto.Personalmente non ci ho mai creduto .
Benem, riprendendo a raccontare.
Gli corsi incontro.
"HARRY!"
"Dimmi!"-disse stranito
"HARRY1 E SUCCESSA UNA COSA STRANISSIMA. MI E CADUTA LA MIA STATUETTA DI PORCELLANA PREFERITA"- dissi agitatissima*
"Mi dispiace"
"NON SI E ROTTA"
"E...Allora ?"
"HO TESO LA MANO PER NON FARLA CADERE ED E RIMASTA A MEZZ'ARIA!SONO RIUSCITA A PRENDERLA PRIMA CHE CADESSE"- dissi facendo notare quanto ero scossa.
"Avevi ragione, sono una ragazza fuori dal normale..."- lui mi guardò soddisfatto
Cosa voleva dire con quelllo sguardo ?