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Autore: Criscri95    08/06/2014    2 recensioni
Camilla e Mattia, amici da sempre. Ma cosa potrebbe accadere se lei si innamorasse di lui? E se invece succedesse il contrario? E se nessuno dei due avesse il coraggio di rischiare e dichiararsi all'altro?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Camilla’s POV

TOC TOC TOC. Sento bussare alla porta.
Riccardo si stringe a me e si accoccola con la testa contro il mio, ha il braccio che mi cinge la vita.
“Ragazze, apritemi!” si sente urlare dall’altra parte della porta.
Cavolo la prof! Mi alzo di scatto e sveglio Riccardo. Guardo Lotta, mi dispiace svegliarla, sta dormendo sul petto di Mirko. Li tocco sulla spalla, facendoli svegliare. La prof ancora bussa. Indico il balcone ai ragazzi, sussurrando loro
“Uscite fuori!”.
Fanno così. Carlotta chiude il vetro mentre io apro la porta.
“Buongiorno, prof” cerco di fare la faccia più disinvolta del mondo.
“Buongiorno ragazze” entra “dormito bene?” ci chiede, guardandosi intorno e controllando con lo sguardo ogni angolo.
“Sì, benissimo.” Rispondiamo in coro sorridendole.
Si guarda ancora un po’ intorno, poi, più tranquilla, aggiunge. “La colazione è alle 8.30, ci vediamo tra un po’” e esce.
Subito Lotta chiude a chiave la porta, mentre io vado ad aprire a quei due poverini là fuori. Rientrano. Mirko si butta subito sul letto tirandosi per un braccio Carlotta.
“Mi aspettavo un risveglio più tranquillo.” La tira a sè e l’abbraccia.
Tutti ridiamo. Richi mi prende in braccio improvvisamente e mi butta sul letto e viene ad abbracciarmi. Subito mette il viso nell’incavo del mio collo. Sento il suo respiro dolce e mi vengono i brividi.
Mattia ci riporta alla realtà. “Mi sa che dobbiamo andare in camera, prima che qualche prof venga a cercarci.”
Mattia lo guarda e a malincuore si alza. lui mi lascia un bacio sulla guancia prima di uscire.
 
Appena la porta si chiude sento gli occhi della mia migliore amica puntati addosso. Corre ad abbracciarmi.
“E’ fantastico!” mi dice, socchiudendo gli occhi, con aria trasognante. “Dove me l’avevi nascosto tutto questo tempo?”
Rido. “Ma quindi ti sei accorta che era un ragazzo?” Spalanco la bocca, fingendo di essere sorpresa, prendendola in giro. “ Da quanto tempo non facevi quegli occhietti per un ragazzo?” la canzono. Da davvero tanto. Da quando ha conosciuto Luca non ha voluto proprio saperne di ragazzi. E il bello è che quello stupido è l’unico in tutto il mondo che non se la fila. Cose da pazzi!
Lei ride ma capisco che è la prima volta che la vede in questa prospettiva. “In effetti per tutto il tempo che sono stata con lui non ci ho pensato minimamente.” Afferma, quasi per convincere se stessa che per farmelo sapere. Fa un sorriso grandissimo. “Però anche tu non mi sembra che hai pensato a Mattia!” ammicca ridendo.
Divento seria. “Ma a me non piace Mattia!”
“Mettiamola così” mi risponde. “Non vuoi ammettere a te stessa che sia così” diventa seria anche lei.
La guardo negli occhi, capisce che è così ma svia il discorso.
“Sbrighiamoci,che altrimenti finiscono tutto” dice, cominciando a vestirsi.
 
Dopo la colazione, abbiamo cominciato il giro turistico seguendo la guida. Per tutta la mattinata siamo stati lontane dai ragazzi. Mi sono sentita osservata per tutto il tempo, e ogni volta che alzavo lo sguardo verso di lui, trovavo Riccardo che mi fissava. Quando i nostri occhi si sono incontrati, mi ha sorriso. Penso che il mio cuore abbia perso un battito, o forse due.
 
A ora di pranzo io e Lotta andiamo a mangiare al Mc. Qualcuno posa un vassoio sul nostro tavolo.
“Possiamo?” due grandi occhi verdi mi sorridono.
“Ma certo…” ricambio.
Mirko e Mattia si siedono di fronte a noi.
“Cosa ci fanno due dolci donzelle sole solette?” chiede Mirko mentre si siede.
“Mangiano” risponde Carlotta. “ Non hanno bisogno mica della guardia del corpo?” risponde, punzecchiandolo.
“No, di certo. Ma sicuramente necessitano di una divertente compagnia” ammicca.
Io e Riccardo sghignazziamo mentre i nostri amici giocano a chi ha la risposta più pronta.
“Stasera scendiamo in spiaggia” mi dice. Metti il costume e porta il telo.
“Veniamo anche noi!” Mirko interrompe il gioco. “Ti va?” fissa la mia amica negli occhi.
“Certo che mi va.” Gli sorride.
Adesso non vediamo l’ora che venga stasera.
 
Non ho mai visto Carlotta così entusiasta. Appena siamo tornate in albergo è andata a farsi la doccia e poi ha cominciato a mettere il suo telo da spiaggia nello zaino, e così ha fatto con il mio. Dopo cena siamo tornate subito in camera per metterci il costume, così come ci avevano detto i ragazzi.
Il mio cellulare si illumina.
 
“Appena la prof viene a fare il controllo in camera vostra, mandami un mess. <3”
 
Proprio in  questo momento bussano alla porta. Carlotta va ad  aprire raggiante e si ritrova di fronte i capelli tinti e il rossetto troppo forte della prof. Fa fatica a nascondere la sua delusione ma lei non sembra farci caso.
“Ragazze, tutto bene?” chiede, entrando un po’ e perlustrando con gli occhi la camera.
“Si si” rispondo io, sorridendole.
“Perfetto, allora buonanotte ragazze. Andate a dormire, che domani sarà una giornata stancante.” Ci consiglia uscendo.
“Certo prof, ci stavamo giusto preparando per andare a dormire” dico angelicamente e chiudo la porta.
Mi giro verso Carlotta “ti aspettavi altro?” e rido.
Mi lancia un’occhiataccia.
“Manda dal mio cell un messaggio a Riccardo e digli che possono venire” le dico
“Ci stavi parlando?” mi chiede.
“No, mi ha solo chiesto di avvisarlo quando la prof andava via”
 
Dopo pochi minuti sentiamo bussare alla porta. Stavolta Lotta ha ragione ad avere un’espressione raggiante. Mirko e Riccardo entrano in camera. Hanno gli infradito e il pantaloncino del costume, una t-shirt e la felpa. Ci chiedono di mettere i nostri teli nei loro zaini.
Ora dobbiamo scendere nella loro camera, perché da lì poi, uscendo dalla finestra possiamo arrivare in spiaggia.
Decidiamo di scendere prima io e Richi. Si mette lo zaino in spalla e usciamo dalla camera. Mi sembra di essere in un film di spionaggio. Lui mi prende la mano e mi fa scendere giù per le scale, andando avanti per controllare la situazione. Finalmente arriviamo avanti la porta della sua camera ed entriamo.
“Siete più ordinati tu e Mirko che noi ragazze!” rido guardandomi intorno.
Lui ride e mi fa il solletico buttandomi sul suo letto. Io rido e cerco di divincolarmi. All’improvviso si ferma e mi guarda. Mi tira su e dice:
“su, andiamo in spiaggia.”
Sposta una panca e la mette sotto la finestra e mi aiuta a salire per uscire, poi mi segue, lasciando la finestra aperta. Potremmo cacciarci nei guai, ma non mi importa, sono davvero senza pensieri con lui.
Cominciamo a passeggiare sulla spiaggia. Continua a tenermi la mano. La luna piena ci guarda e si riflette sull’acqua.
“Guarda, è bellissima!” esclama indicandomela.
Sì, ha proprio ragione. Arriviamo a un gazebo che deve essere sopravvissuto all’inverno. Sistema i teli e si toglie felpa e maglietta. Poi si ferma a guardarmi.
“allora? Ce lo facciamo ‘sto bagno?”
“Ma mi vergogno!” mi copro il viso con le mani.
“Ti butto in acqua vestita allora.” Ride.
“Fa’ vedere, dai” lo provoco.
Non se lo fa ripetere due volte. Mi solleva a mo’ di sacco di patate e corre verso l’acqua. L’acqua gelida ci avvolge e lui mi lascia. Non mi ero accorta della profondità, così, non trovando sostegno mi abbraccio a lui. Ne approfitta e mi stringe ancora di più. Comincia a farmi il solletico e ride perché cerco di contorcermi in tutte le maniere pur di farlo smettere, ma non molla la presa.
“Facciamo una nuotata fino alla boa” mi porpone.
“Ok” accetto. “Tanto ti batto!” dico sbruffona.
“Pronti, partenza, via!”
Io parto, lui mi lascia un po’ di vantaggio. Appena tocco la boa sento che mi tira verso di lui e mi abbraccia. Gli cingo il collo con le braccia.
“Sei davvero molto veloce!” mi prende in giro. “Ma ora mi vendico…” mi sussurra all’orecchio prima di cominciare a baciarmi sul collo. Un po’ per l’acqua congelata, un po’ perché sapevo che mi separava da lui solo la mia t-shirt leggera ormai zuppa, mi provocò brividi mai avuti prima. Continua a giocare con il mio collo mentre mi stringe ancora di più. Dal collo passa alla guancia, fino a lasciarmi un bacio a stampo sulle labbra. Le sente congelate e si accorge che sto tremando,
“Hai freddo?” mi chiede preoccupato.
“Un po’…” accenno un sorriso.
“Usciamo, dai.” Mi prende la mano e mi porta sotto il gazebo, dove mi copre con il mio telo.
“Ora però dovresti toglierti questa maglietta, tieni, mettiti la mia felpa se hai vergogna.” Me la porge e si gira.
Faccio come mi dice, ma un attimo prima che io riesca a tirare su la zip si volta. Divento tutta rossa e mi affretto a coprirmi e lui ride. Mi fa segno di andare sul suo telo, che è rimasto asciutto. Io mi ci siedo e lui viene al mio fianco e mi abbraccia, dandomi calore.
Mi fa sdraiare e si corica vicino a me. Si volta verso di me e comincia ad accarezzarmi i capelli bagnati.
“Dove eravamo rimasti?” mi sussurra all’orecchio, lasciandomi una scia di baci leggeri fino alle mie labbra. Le mie labbra cercano le sue e vengono accontentate. Si posiziona su di me, con la mano destra fa scivolare giù la zip della felpa e poi la mette accanto alla mia testa, accarezzandomi. Porto le mie braccia dietro la sua nuca, giocando con i suoi capelli. Sento la sua pelle calda contro di me, che mi riscalda e contemporaneamente mi lascia una scia di brividi lungo la schiena.


ANGOLO AUTRICE: Salveee e scusate il ritardo... ma tra esame e altri impegni ho talmente tanta ansia che mi manca l'isporazione. Spero vi piaccia e che ne sia valsa l'attesa! Recensite, recensite e recensite!!! (:
  
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