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Autore: lucyTVDTW    08/06/2014    0 recensioni
Non siamo tutti uguali. tra noi ci sono persone con poteri speciali. si allenano da bambini e crescendo diventano sempre più belli, più forti, più abili, ma anche più letali. non tutti vorrebbero queste persone vicino a loro. ma la maggior parte di questa gente non fa nulla di male. Alie, si ritroverà a dover lottare tra la vita e la morte. lei è molto speciale, sono che ancora non lo sa...
leggerete una storia piena di intrighi, amore, odio e molti colpi di scena.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Charlie, perché mi hai portata qui? >> lui mi guardò sbuffando. Era sempre stato come un padre per me, ma ora era troppo...misterioso. << tranquilla Alie, tua madre, nel testamento, mi aveva chiesto che a diciassette anni ti avrei dovuta portare qui >> io scossi la testa. << lo so, ma perché in un college? dovrei stare in un orfanotrofio >> non mi era mai piaciuta la famiglia a cui mi avevano affidata, stavo insieme a loro da dieci anni, ma non riuscivo comunque a fidarmi. ultimamente ero troppo sospettosa. << potete entrare >> disse la vecchia segretaria che ci aveva accolti all'ingresso. << andiamo >> disse Charlie, guidandomi nell'ufficio della preside. << ciao tesoro >> disse la donna davanti a me. << io sono la preside Thompson, ma puoi chiamarmi Anna >> perché avrei dovuto chiamare la mia preside per nome? Era una donna molto bella, non doveva avere più di quarant'anni. i capelli rossi erano raccolti in uno chignon e indossava un completo bianco che faceva spiccare la sua pelle olivastra. << ti devo avvertire che questo abbigliamento qui non è concesso, mi dispiace >> disse indicando i miei anfibi e i miei shorts neri, piuttosto corti. << e il tuo trucco, temo che dovrai farne a meno e dovrai dare via il tuo cellulare, qui non c'è nulla di elettronico >> cosa? niente ventunesimo secolo? mi girai verso Charlie supplicandolo con gli occhi ma lui alzò semplicemente le spalle. consegnai il mio cellulare a lui, la preside ci diede alcuni minuti per salutarci. << comportati bene piccola >> io annuii, quasi mi veniva da piangere, ma io non ero un tipo da lacrime. << ti voglio bene lo sai, ma devo lasciarti qui, come avrebbe voluto tua madre >> << lo so Charlie, devi fare il tuo lavoro, ma non puoi lasciarmi qui, in mezzo a tutti questi ricconi e snob >> << ehi, ragazzina anche tu sei ricca >> la mamma infatti alla sua morte mi aveva lasciato una fortuna. << lo so, ma non c'entra nulla, è una cosa diversa >> << no, tesoro, tu sei diversa, per questo devi stare qui >> io iniziai ad arrabbiarmi. << cosa? sono diversa? sul serio Charlie, sono giorni che sei così misterioso, e poi mancano ancora delle settimane al mio diciassettesimo compleanno perché mi lasci qui ora? >> << perché è questo il momento giusto >> disse lui semplicemente. << oh già, questa è la cosa giusta da fare Charlie, lasciarmi in un istituto in mezzo ad un bosco >> << non trattarmi così, è per il tuo bene, ti voglio bene, ti contatterò in qualche modo >> disse. mi abbracciò e si dileguò senza che io potessi dirgli nulla. << vieni cara >> disse Anna, prendendomi sottobraccio. << ti mostrerò il college e la tua camera >> questo di sicuro era l'inizio di un incubo.
  
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