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Autore: Nems8    08/06/2014    0 recensioni
Questa è una raccolta di song-fic, slice of lives e qualsiasi cosa mi passi per la mente. Diciamo che è un racconto biografico, ma può anche non esserlo. Ogni canzone è parte della mia vita per un motivo, ed io cercherò di condividerlo con voi stimolando la vostra fantasia e le vostre emozioni. "Contro i sentimenti siamo disarmati, poichè esistono e basta e sfuggono a qualunque censura"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Dopo tutti questi anni

io non smetto di guardarti
qualche volta ancora a bocca aperta
non finisco di capire
non finisci di stupire
come non dovesse mai finire

Vuoi nascondermi i difetti
mentre a me piacciono tutti
ma non te lo vuoi sentire dire

E ti guardo mentre sogni
e mi tocca stare fuori
e mi tocca solo indovinare

Dopo tanti anni e un giorno
quando il mare sembra calmo
vieni fuori ancora tu
con quel nome da straniera
da chi è sempre stata sola
e da un po’ non deve più

Tu sei lei
tu sei lei
fra cosi tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre


Siamo nella mia macchina, lei mi sta a destra
E’ bellissima.

Mi sta parlando di qualcosa che non sto seguendo, ma amo il modo in cui muove le labbra. Si gira verso di me e mi dice “vero?” e si mette a ridere. Rido anche io, anche se non ho capito per cosa. Oggi è il mio compleanno, e diciamo che non è stato come volevo. Sono un po’ su di giri in questi giorni, spesso mi prendo a male per i motivi più stupidi, e me la prendo anche con lei, anche se la realtà è che l’idea che possa farla soffrire mi fa stare male. Non voglio essere un problema per lei, quando faccio così e mi metto sulle mie, io lo vedo che lei ci rimane male, e non voglio farle quest’effetto.

Decidiamo di andare da qualche parte, andiamo al mare. Accendo la macchina e la radio parte da sola, e la canzone che viene mandata in onda è “Tu sei lei” di Ligabue. Odio Ligabue nel profondo, ma a lei piace tanto, alza il volume ed inizia a cantare. Mi accendo una sigaretta ed abbasso il finestrino, lei mi chiede come faccia a fumare con la sinistra. Non so risponderle sul serio, a volte mi fa delle domande che mi lasciano spiazzato, ma non perché sono stupide o altro, ma proprio perché non ho idea di come risponderle. Ci prova anche lei, ma non riesce a ciccare con la sinistra. E’ buffa da morire, e mi fa ridere.
“Non ridere di me”
Io rido perché lei ride a sua volta e mi piace quando ridiamo insieme. Ogni tanto in macchina stiamo in silenzio, ma non perché sono arrabbiato, perché penso molto, e la maggior parte del tempo penso a lei. Lei scrive, ed amo quando lo fa. Amo i suoi baci sul collo. Amo fare l’amore con lei, e lo farei sempre. Io l’amo. Voglio fare tutto quello che posso per dimostrarle quanto la amo.. a volte mi sento di dover mollare tutto e partire via con lei in tutti i posti del mondo, il mondo io e lei.. parlare, stare e tutti gli infiniti del mondo con lei hanno un’accezione diversa e non c’è paragone, qualsiasi cosa è diverso se lei è vicina a me. Ho voglia di passare il tempo con lei a fare quello che vogliamo, guardarla negli occhi e vederla sorridere. Quando ride con me mi piace da morire, anche se questo l’ho detto sopra, ma mi sembra di non ripeterlo mai abbastanza. I suoi occhi quando ride diventano assurdi, tipo con un brillantino.. mi piace quando mi parla di quello che le piace, i vestiti che si vuole comprare, le cose che la fanno ridere, quando giudica le persone, quando è afflitta e cerco di consolarla anche se so che servirà a poco, amo quando si guarda allo specchie si sistema il trucco e strizza gli occhi, quando li chiude mentre mi bacia, quando camminiamo mano nella mano e ridiamo delle persone. E’ un po’ buffa, anche questo l’ho detto prima, è carina quando si veste e dice che lo fa per me ed io penso dentro di me che si potrebbe mettere qualsiasi cosa solo perché è per me anche uno schifossissimo vestito fuxia.
Lei mi scrive perché spesso si vergogna di dirmi le cose faccia a faccia, dice che non trova le parole, che si perdono, che le rimangono incastrate nella gola, e preferisce scriverle. Quando scrive mi lascia senza parole. Lei mi dice che l’ho fatta rinascere, io le rispondo che è il sentimento più sincero che abbia mai avuto nella mia vita, lei è la cosa per la quale vale la pena buttarsi fregandosene di tutto il resto.
 

E quegli occhi li conosco
io li ho visti spesso nudi
ma non si vedeva mai la fine
il tuo cuore accelerato
le pupille dilatate
e non mi restituisci il cuore

Dopo tanti anni e un giorno
quando il vento sembra fermo
vieni fuori semrpe tu
con quel nome da straniera
da chi riesce a stare sola
ma da un po’ non deve più

Tu sei lei
tu sei lei
fra cosi tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre
sei l’universo intero
ci ha fatto rincontrare
qualcosa di sicuro vorrà dire
tu sei lei
come sei
inesorabilmente



Che hai?” mi chiede con un non so cosa nella voce
Niente” rispondo io, mi volto verso di lei mentre la strada sfreccia davanti a noi senza sosta, cambio la marcia e le prendo la mano.
Mi dai un bacio?” le chiedo, anche se i baci non si chiedono, si danno e basta.
Lei non risponde, ma si avvicina a me e mi bacia, poi torna a guardare davanti, ed a sorridere, così senza motivo, solo perché sorridere è parte di lei. Non è mai superficiale, quando mi dice qualcosa lo sento che la dice davvero, di “pancia” come dice lei. Lei dice che quando a teatro le insegnano a recitare le dicono che tutto lo deve sentire nella pancia, non nella testa. E lei anche nella vita reale è così, parla con la “pancia” non con la testa e sente tutto il doppio, perché anche se a volte le dico, un po’ per provocarla, un po’ perché sono giù e mi sento giù in ogni ambito, che in realtà a lei non frega un cazzo di me. Non lo penso davvero, ma lei ci rimane un po’ male. E poi questa cosa mi fa impazzire, perché mi sento colpevole di farla sentire in qualche modo, e io so di non essere una persona stabile; ma lei mi riprende sempre. Mi ha preso dall’inizio, con i suoi occhi. Lei mi dice che il mio sguardo ti rimane dentro come una cicatrice, e io le ho detto che mi è piaciuta inizialmente soprattutto per il modo in cui mi guardava, e in cui ci guardavamo.A volte ho paura di svelarle cose mie che non possono piacerle, ho vergogna a farle sentire una canzone, ho paura di chiudermi troppo, o di aprirmi troppo perché io la amo alla follia, ho paura di fari conoscere troppo, ma allo stesso tempo voglio che lei mi guardi. Lei mi ha insegnato a fare l’amore, ma non solo mentre facciamo l’amore, anche dopo, prima non so come spiegarlo.
Una volta mi disse delle cose bellissime: mi disse che nei suoi occhi c’ero solo io, e anche nelle sue labbra, nella sua carne e nella sua testa. Mi ha detto che non può descrivere cosa prova per me in una parola ma nemmeno in mille, dice che vorrebbe fare a scambio di cuore e cervello per farmi capire cosa prova per me, ma la realtà è che sarebbe la stessa cosa anche da parte mia, perché nemmeno io mi riesco a spiegare cosa provo per lei.
Improvvisamente lei sparisce, tutto intorno comincia a diventare offuscato. Ho paura di andare a sbattere con la macchina. Non controllo i pedali, non vedo nulla. Poi cado, e mi tiro su, stramazzo gli occhi e pensai di essere morto.
Mi metto seduto, ero nel mio letto ed erano le 7:37 di mattina. 
 

E mi hai salvato tante volte
da qualche tipo di altra morte
andando dritta sulla verità
e mi regali un altro giorno
in cui sembra tutto fermo
ma tutto si trasforma
tutto si conferma
e lasci il tuo profumo
come a dirmi ‘io ci sono’

Tu sei lei
tu sei lei
fra cosi tanta gente
tu sei lei
tu sei lei
e lo sei stata sempre
sei l’universo intero
ci ha fatto rincontrare
qualcosa di sicuro vorrà dire
tu sei lei
come sei
inesorabilmente

  
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