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Autore: MarieCecile    10/06/2014    1 recensioni
C'è chi, come Asya, non desidera nient'altro che una sigaretta e fanculo tutto il resto.
Oppure c'è chi, come Abelke, non desidera nient'altro che urlare.
Poi, come Lula, c'è chi vive in un mondo tutto suo.
E c'è anche chi è come Niall, che per sentirsi in pace con se stesso ha bisogno soltanto di una chitarra.
E non bisogna dimenticare di quelli come Louis, che si sentono felici solo sui divani o alle feste.
Ma quanti sono come Harry, che pur di vedere il migliore amico felice sarebbero disposti anche ad uccidere?
Oppure quanti, come Zayn, pur di salvare qualcuno, subiscono gravi ricatti senza provare a difendersi?
E nessuno pensa mai a quelli come Maya, che vivono nel terrore di deludere e perdere la gente.
Ma chi, come Liam, è disposto ad aspettare anni pur di ottenere giustizia su un torto ormai dimenticato quasi da tutti?
Ed infine quanti come Naomi sarebbero pronti a diventare un'altra persona per salvare la vita a tantissima altra gente?
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È solo metà ottobre e fa un freddo porco.
Louis e Lula sono seduti ad un tavolino del Ronny, un baretto niente male che prepara delle brioches alla nutella degne da oscar.
È stata la cantante ad invitarlo ad uscire per parlargli di come, quando e soprattutto perché ha iniziato a cantare e dipingere ma poi il discorso è finito sulla sua lenta trasformazione da ragazza qualunque a ‘hippie’ come dicono gli altri o ‘Lula McFly’ come dice lei stessa.
Si sono già visti altre volte da quella sera al Philip’s, Louis è andato ad ascoltare gli altri quattro suoi concerti nelle due settimane trascorse, gli piace sentirla parlare di come fa a comporre un brano, piuttosto che della sua pittura o semplicemente della sua infanzia.
Lo fa sempre con il sorriso e con una semplicità disarmante. Come se non nascondesse niente e fosse per lei un piacere raccontare tutta la sua vita ad uno sconosciuto che a malapena le ha svelato il suo nome.
Louis non sa se adora ascoltarla perché gli piacciono i suoi racconti, per le smorfie che fa quando narra oppure per il suono roco e basso della sua voce, come se fosse si disposta a parlare della sua vita, ma solo a chi ha talmente intenzione di ascoltarla da respirare il più silenziosamente possibile per poterla sentire bene.
-Questo l’ho fatto a tredici anni, questo a quattordici e così via con il tempo che passava.- sta spiegando Lula facendogli vedere la sfilza di anelli che contornano tutto il suo orecchio.
-E qualche tatuaggio ce l’hai?- domanda Louis sorseggiando un The.
-Oh no, non mi piacciono i tatuaggi… E tu?
Il ragazzo arrossisce visibilmente, è la prima volta che gli chiede qualcosa di lui, soprattutto su qualcosa che lei odia e lui adora. -A dire la verità impazzisco per i tatuaggi.- ammette abbassando lo sguardo e provocandole una risata.
-E ti vergogni di questo?-
In parte Louis sente di vergognarsene principalmente perché sente di tenere tantissimo al suo pensiero.
È grazie a lei se ha ripreso a leggere i suoi vecchi libri universitari per rinfrescarsi gli argomenti e buttarsi nel mondo del lavoro, rendendo entusiasta la sorellina.
-Senti un po’, tu hai detto che mentre studiavi aiutavi tuo padre a lavoro organizzando eventi, perché non mi aiuteresti?
All’idea di aiutarla il cuore di Louis fa un balzo, avrebbe potuto vederla più spesso, sarebbe stato utile per quella ragazza che a sua insaputa l’aveva fatto alzare dal divano con il potere di uno sguardo. Si sente la reincarnazione di Werther, il protagonista del romanzo epistolare di Goethe, ma spera che, a differenza della Lotte del libro, lei non lo spinga al suicidio. Sta letteralmente impazzendo per la bella Lula, in pochissimi giorni di conoscenza, lui! Che tra l’altro, considerava le ragazze utili solo per passare piacevolmente l’after dopo le feste.
-Certo, devi organizzare un evento?- rispose abbozzando un sorriso.
-Beh ecco, mi piacerebbe organizzare un’asta con i miei lavori per dare il ricavato a mio fratello che fa il missionario in un paesino in Congo…
Louis si commuove davanti a tutta quella generosità dandosi dell’imbecille da solo.
-Se vuoi puoi venire a casa mia così te li faccio vedere!- dice alzandosi per andare a pagare.
-Aspetta, offro io, andiamo a vedere le tue opere!
 
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Harry è sempre seduto sul marciapiede di fronte alla scuola di Naomi in attesa che la ragazza esca. Si chiede perché la figlia di una persona importante come Rick Hilton sia così trasparente. La cugina, Maya Hasting è tutto fuorché difficile da notare, sempre così perfetta, con i capelli (beh, non solo quelli, tutto!) sempre in ordine e soprattutto rosa.
La conosce di vista più o meno da sei anni e non l’ha mai vista un giorno senza addosso qualcosa di rosa, dagli indumenti più visibili come le scarpe o i pantaloni ai gioielli più nascosti, a lui, che adora il rosa sulle ragazze, viene la nausea ogni volta che la vede, gli da un senso di esplosione perfettamente tenuta a bada e quindi ancora più pericolosa ma soprattutto Maya Hasting è anche fin troppo complessa sotto ogni punto di vista.
Preferisce le ragazze più semplici.
Ma non come Naomi Hilton, che è la semplicità fatta persona. Non indossa un gioiello che sia uno, nemmeno gli stupidi braccialettini portafortuna che ti vendono i marocchini al mare. I colori dei suoi vestiti sono sempre spenti, come per dire ‘ci siamo, ma è meglio se non ci facciamo notare troppo’, ma soprattutto tutto è sempre tinta unita: lo zaino grigio dell’Eastpak senza alcun ciondolo attaccato per renderlo più riconoscibile, il tubo tipico degli studenti di architettura nero e vuoto, a differenza di quelli usati da tutti gli altri che sono sempre decorati da disegni che secondo lui sono straordinari, le All Star che hanno visto tempi migliori in jeans come i pantaloni sempre di una taglia di troppo che le stanno leggermente più morbidi e larghi del dovuto e i maglioni anche quelli più grandi del necessario che variano dal bordeaux al blu al verde.
In effetti nonostante siano due settimane che la osserva non l’ha mai vista vestita diversamente, il che lo sorprende. E non l’ha mai nemmeno vista con i capelli sciolti! Tra code, chignon, trecce e ‘cipollotti’ come dicevano le sue cuginette, non era passato giorno che una molletta o un elastico non li raccogliesse, nascondendo anche quelli.
Se avesse lui i soldi degli Hilton sicuramente non li nasconderebbe così tanto.
Ma lei sembra non interessarsene, preferisce essere anonima, lo si nota dallo sguardo sempre verso il basso, o dalla timidezza che traspare dai suoi occhi mentre si guarda in giro aggiustandosi gli occhiali neri sul naso.
È giunto quindi alla conclusione che quella ragazza vive come segretamente, nascondendo i suoi capelli, i suoi occhi grazie alla montatura scura e spessa e allo sguardo sempre a terra, il suo corpo e la sua voce.
La vede alzare il volto nella sua direzione notando che la sta -ancora- fissando, lei abbozza un sorriso tirato e veloce ricevendo in cambio la solita espressione seria e neutra.
Non lo sa la bella ragazza, ma si vedranno tra poco agli allenamenti perché deve aiutare Liam.
 
Gode come un dannato, infatti, nel vedere l’espressione sorpresa di Naomi quando il migliore amico lo presenta come aiutante allenatore, poiché loro sono troppo scarse e da solo non ci riuscirà mai.
Le divide nei soliti gruppi per farle lavorare, dicendo loro che ci sarà una partita e non ha ancora deciso chi convocare siccome sembra facciano a gara ad essere più imbranate.
Harry si trova ad allenare il gruppo dove c’è Naomi stupendosi nel vederla per la prima volta senza occhiali e con dei pantaloncini blu acceso e una maglia gialla. Ma ciò che lo lascia davvero a bocca aperta sono i due tatuaggi che, si sarebbe aspettato su chiunque tranne che su di lei. Ha una carta da gioco, un due di picche, sulla caviglia lasciata scoperta dai calzettoni che ha dimenticato a casa e ha anche cinque puntini a forma di W sulla spalla. Li nota appena, quando lei si china per posizionare il pallone e la maglia le scivola di lato, potrebbero essere dei nei ma non ne ha mai visti di così scuri.
Non si accorge degli occhi grigissimi della ragazza puntati su di lui in attesa che le dica l’esercizio. Si sente in imbarazzo all’idea di essere stato beccato in quel momento di pura curiosità, gli viene dunque spontaneo risponderle male a quella domanda silenziosa, come per difendersi.
-Beh? Non hai mai fatto questi esercizi? Slalom con i birilli e calcia.
È stupita Naomi dall’acidità di quella risposta, infondo non ha fatto nulla di male per meritarsela, si gira infatti verso Abelke, che ha assistito alla scena che scrolla le spalle in risposta, Harry non era mai stato così maleducato, anzi.
-Insomma Hilton!- la sgrida ancora il riccio. –Hai intenzione di iniziare l’esercizio o facciamo notte?
 
Dall’altra parte del campo Asya è sola con una Lula esausta -quasi quanto lei- e Liam. Anche li l’aria non è delle migliori, l’allenatore continua ad urlare contro la mora perché non riesce a calciare senza usare la punta e anche contro la cantante che è riuscita solo due volte a muoversi in tempo per parare il pallone.
-Insomma Moore, non mi sembra di chiederti tanto. Devi solo calciare una maledettissima cazzo di palla senza usare la punta del tuo dannatissimo piede!- esclama con le mani nei capelli. –È così difficile da capire?
Asya alza lo sguardo menefreghista, ormai ha preso questo Liam Payne in antipatia e si sa, meno le sta simpatica una persona più quella diventa per lei trasparente.
-E smettila di far finta che non esista!- urla ancora l’allenatore dando un calcio, per sfogarsi, talmente forte al pallone da far cadere indietro Lula, avendola presa in pancia. –Hai deciso tu di iscriverti, impegnati, dai solo fastidio alla squadra così.
-Guarda, mister, che il portiere è per terra a causa della tua delicatezza.- gli fa però notare lei ignorando bellamente il discorso.
-Smith! Vieni ad aiutare McFly che si è fatta male!- chiama subito Liam senza prestarle troppa attenzione, infuriato com’è con la mora che c’è davanti a lui. –E con te signorina non ho finito. Appena le altre se ne andranno ti aspetterà una bella mezz’oretta di corsa per punizione e non usare la colpa del fumo, è colpa tua se hai deciso di bruciarti un polmone.- le dice prima di andare a controllare cosa stia combinando Maya Hasting poco più in la.
Asya non è una che si sente vittima del mondo, nonostante abbia molte ragioni per esserlo, ma crede che questo Liam Payne ce l’abbia con lei, infondo Lula ha parato solo due tiri su almeno una cinquantina! Maya non ha ancora capito quale sia il suo ruolo, Naomi ogni volta che prova a sferrare un calcio cade insieme alla palla per non parlare di tutte le sue altre compagne. Perché deve sclerare solo contro di lei?
Non è stupita infatti quando, leggendo l’elenco delle convocate alla partita lei non si trova scritta nella lista, proprio come Maya e Jennifer.
Guarda tutte le altre andare a fare la doccia prima di iniziare a correre ma, per sua gioia, si trova Abelke accanto a farle compagnia.
-Ho sentito l’urlata.- dice prima di ammutolirsi per almeno un quarto d’ora.
Asya e Abelke non hanno bisogno di parlare per dialogare, si conoscono come conoscono loro stesse e la mora capisce subito che qualcosa non va, principalmente dallo strano silenzio della sua amica di solito anche fin troppo logorroica.
-Tuo papà?
Silenzio. La bionda si prende una pausa di riflessione prima di rispondere.
-Peggio del solito e la mamma continua a piangere.
-Vuoi venire a dormire da me sta notte?
-No, domani papà deve alzarsi presto per andare a fare degli esami, la mamma lo accompagna, credo che sia meglio se sto a casa con mia sorella a tenerla d’occhio. Ma grazie comunque.
Senza smettere la corsa –purtroppo per i polmoni di Asya che stanno per esplodere- le due si prendono un attimo per mano, stringendosi a vicenda come per dire ‘siamo sempre qui noi due’.
Rimangono in silenzio anche in doccia, ognuna persa nel suo mondo, tra i pensieri e gli impegni e decidono di uscire a farsi un fish and chips insieme a cena, vista l’ora che han tirato.
E mentre discutono sul luogo migliore dove prendere da mangiare, una ragazza con i capelli rossi e corti compare davanti a loro mostrando un sorriso smagliante.
-Jamie Campbell che sorpresa!- urla Abelke saltandole con le braccia al collo.
-Già, Jamie Campbell, che sorpresa.- la scimmiotta Asya con una faccia tutto fuorché amichevole.
-Ti sono mancata?- chiede la nuova arrivata allargando le labbra colorate da un rossetto rossissimo.
-Come no, la mia vita era vuota senza di te.- continua a rispondere la mora sarcastica guadagnandosi un’occhiataccia da Jamie.
-Cosa ci fai qui!?- domanda Abelke felice come una Pasqua.
-Ero di passaggio e mi son fermata, son passata da casa tua e mi han detto che ti avrei trovata qui. Ti va di andare a ballare questa sera?
-Come no, è tantissimo che non usciamo insieme, Asya ti spiace se io e te…
-Usciamo un’altra volta? Ma va, mica me la prendo io.- risponde acida prendendo la borsa in spalla ed incamminandosi verso il Philip’s desiderosa di una birra.
 
 
 
 
Ciao ragazze<3
Con molta calma ci addentriamo nella storia, scoprendo nuovi lati dei personaggi, come una Naomi trasparentissima, un Louis innamorato, un Liam sempre più mestruato ed un’ Asya che più acida di così non si può.
Ho anche inserito un nuovo personaggio, Jamie Campbell.
Ho grandi progetti per lei, voi che ne pensate così, a pelle, dopo queste poche righe su di lei?
Se vi va di lasciarmi una recensione vi assicuro che non mi offendo!(:
Infine… ho pubblicato una Os su Luke dei 5SOS, chiunque abbia voglia di leggerla (e di farmi sapere cosa ne pensa) beh… è ben accetto, mi renderebbe felicissima!! ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2645928&i=1 )
Detto questo vi lascio con niente di meno della strana Lula McFly un po’ meno ‘hippie’ del dovuto, ma, accidenti! Non ne ho trovata nessuna che corrispondesse al mio pensiero!!
Un bacione ragazze!(:
-Ceci.

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