Il mio cuore è di ghiaccio e nessuno potrà mai scioglierlo. Almeno così credevo…..
 
“Fermatevi giovane e bella fanciulla!”
Cavolo era proprio bella! Si guardava intorno, ma non mi trovava.
“Non mi vedi? Sono proprio qui!”
Decido di spuntare fuori dal cespuglio dietro al quale mi ero nascosto. Elsa indossava un abito color ghiaccio che aderiva perfettamente al suo corpo in modo da renderla leggiadra e meravigliosa. Una vera principessa… O meglio Regina!
“Chi sei?” mi chiede con voce confusa.
“Mi chiedi davvero chi sono?” non potevo trattenermi dal ridere.
“Non sto giocando! Dimmi chi sei o chiamerò le guardie!”
“Ehi ehi calmati, ora ti dico chi sono: il mio nome è Jack, Jack Frost.”
“Aspetta un momento, tu sei…”
“Si cara, io sono lo spirito dell’inverno. E tu sei la regina delle nevi, giusto Elsa?”
“Come fai a sapere come mi chiamo?” parla con una voce tremolante.
“La risposta è molto semplice: noi due abbiamo gli stessi poteri Elsa, io so tutto di te, ma volevo conoscerti di persona.”
“Perché? E come fai a sapere tutto di me?”
“Ti vedo agitata Vostra Maestà. Non dovete temere. Io non sono qui per farvi del male, ma per aiutarvi a controllare i vostri poteri. Lo so che avete paura di usarli.”
“Non avete risposto alla mia domanda precedente!”
“Oh davvero. Allora ecco la risposta: essendo lo spirito dell’inverno controllo tutto ciò che è ghiaccio, neve e robe simili. Ma ultimamente molte cose non le controllo. Come se stesse facendo qualcun altro al posto mio. Allora mi sono messo in viaggio per trovarvi, quando ho sentito parlare di te. Sei molto famosa Elsa. Quello che hai fatto è incredibile: l’inverno gelido, il castello, l’atto di vero amore…. Sì mia cara so tutto!”
La ragazza era molto confusa. In fondo che avevo fatto: le avevo detto di essere una leggenda e che la potevo aiutare a controllare i suoi poteri… Tutto qui!
“È vero che puoi insegnarmi a controllarlo? Puoi farlo davvero?”
“Se ti fidi davvero vieni qui domani mattina all’undicesimo rintocco di campana. Io ti aspetterò”
Me ne andai subito, forse per paura o forse per ansia. Quando mi voltai indietro lei era scomparsa, forse era ritornata a palazzo. Non potevo aspettare fino al giorno successivo per rivederla. E se non sarebbe venuta? Se non si fidasse di me?
Dai Jack! Lei tornerà! Deve farlo! Hai bisogno di lei, come lei ha bisogno di te…
 
La notte non dormii… Lei era così bella. Sarei rimasto ore a guardare i suoi occhi. Lo ammetto: sin da quando mi avevano parlato di lei me ne ero innamorato, anche senza conoscerla. Avevamo bisogno uno dell’altra.
Aspettai il suo arrivo dall’alba, sperando che sarebbe venuta…
Eccola, è lei!
“Avevo paura che non ti saresti presentata.”
“Potrei dire la stessa cosa! Ma andiamo dritti al punto: come faccio a controllare i miei poteri?”
Mi avvicinai a lei. I suoi occhi, cavolo, i suoi occhi!
“La risposta è molto semplice e non c’è molto da sapere perché lo hai già fatto una volta.”
“Cosa?” era confusa.
“Devi utilizzare la stessa forza che hai utilizza quando hai salvato tua sorella e il tuo regno. Dovresti averlo imparato: solo una atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio!”
“Non riesco proprio a capire…” era decisamente confusa.
“Ti darò una dimostrazione pratica…”
Le tappai la bocca con la mano e con l’altra non ho iniziato a giocherellare con la treccia. Lei aveva capito cosa intendessi, ma volevo esserne sicuro, così le sussurrai vicino all’orecchio :”La dimostrazione te la darò solo se sarai tu a chiederla”.
I suoi occhi parlavano chiaro: aveva capito e lo voleva. Mosse la testa per dirmi “sì” e io le tolsi la mano dalla bocca per avvicinarmi sempre di più.
Le sue labbra erano calde, al contrario delle mie gelide. Avevo capito ciò che mi mancava. Lei: una ragazza da amare. Ma non potevo restare ancora attaccato a lei. Mi staccai e lei parve infastidita. Mi avvicinai all’orecchio per sussurrarle:”So che ci rivedremo mia cara. Grazie Elsa: ci siamo resi più forti a vicenda!”
Scappai. Non so il perché. Ma ero certo che ci saremmo rivisti. Io lo volevo e lo voleva anche lei. Ne ero certo. Ad un certo punto la sentii gridare:”Alla prossima Jack Frost!”
“Alla prossima Elsa! Ci rivedremo molto presto. Ne sono sicuro!” mormorai.