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Autore: ifyoutakemysoul    11/06/2014    0 recensioni
è come stare tra le braccia di un angelo, il mio angelo, o di un diavolo, è il responsabile del dolore che provo, ma anche dell'amore...cosa sei mio amato, un angelo o un diavolo, viaggi valoroso attraverso la luce o percorri il buio e il fuoco, cosa mio amato, cosa sei?
Genere: Dark, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~Ciao Ciao *saluta con la mano* il primo capitolo lo avevo già pubblicato, ma non mi convinceva, così l'ho riscritto, con risultati più soddisfacenti, almeno, secondo me, spero che vi piaccia.
 

"Mamma, guarda chi è arrivato!" entro in casa con Ale al seguito "mamma!" nessuna risposta, chiudo la porta e mi dirigo in cucina "ah, ecco perchè non risponde, è uscita.." fa sempre così, esce la sera e torna il mattino all'alba, alla fine, qui la madre sono io, da quando papà se nè andato via, nessuno qui ha più regole, ormai, oltre a qualche punizione saltuaria dettata dalla voglia di Elena, mia madre, di stabilire il suo ruolo all'interno del nostro rapporto madre-figlia, non ho più limiti, posso fare ciò che voglio, e in parte mi sento fortunata, chi non vorrebbe fare ciò che vuole quando vuole?! Solo che così è troppo, e ciò mi fa riflettere sul fatto che probabilmente ad Elena non importa molto di me...basta.
 
Ale si schiarisce la voce, lo fa perchè ha capito che mi sono persa nei miei pensieri "hai una faccia buffa sai quando viaggi nel tuo mondo" mi sorride dolcemente e poi si avvicina, posa una mano sulla mia spalla, poi la fa scivolare su una guancia, mi guarda con quegli occhi che mi fanno sempre impazzire, dalla voglia, dalla voglia di lui, poi parla " lo sai vero che domani devo ripartire.." si lo so, se proprio lo vuole sapere, ma non voglio ricordarlo, faccio spallucce, e lui mi guarda con un misto di disperazione e rabbia negli occhi, parla di nuovo "ti prego, tu pensi che io non ci stia male, pensi che io sia indifferente, di ghiaccio forse? lo pensi vero?! Bene, ho una notizia per te, io soffro come un cane, come te, ogni singola volta, e poi, come se non bastasse ogni volta che riparto non mi rispondi per giorni, occhei?! Prendi il tuo dolore e moltiplicalo per venti, pensa cosa si prova!" ora più che altro ha un'espressione vuota, triste, mi sento in colpa  "...scusa...scusami Alessandro, ti preparo il divano così ti riposi.." sento gli occhi bruciare, no, non piangere, non devo, cazzo no! "Si, certo, io torno qui per te e tu che fai, mi prepari il divano, oh grazie davvero.." eccole, le sento, una volta che vanno è praticamente impossibile fermarle, mi bagnano le guance, il collo, l'anima "ehi, non piangere...vieni qui" sussurra, la sua voce è quasi impercettibile, mi avvicino e poggio la guancia sul suo petto, mi avvolge con le sue braccia forti, mi fa sentire sempre protetta, mi scocca un bacio sulla fronte, ora lo sto abbracciando anche io, senza accorgermene, un gesto...automatico...parla nuovamente "io non...non volevo farti sentire in colpa, non era il mio obbiettivo, volevo solo che...che tu sapessi che io non sono un insensibile, e che sto male come te, ma ti prego, ti prego amore, devi rispondere quando ti chiamo, sennò io muoio, penso che ti sia accaduto qualcosa e...e..." sento il suo cuore, bum bum, bum bum, regolare, un suono conciso, mi allontano di qualche centimetro da lui, si avvicina, avvicina il suo viso al mio e mi bacia, che bacio dolce, poi retrocede "devo davvero dormire sul divano?.." "no...pensavo volessi i tuoi spazi.." "oh, che vadano a fottersi i miei spazi, io voglio te...ora.." mi guarda, pochi secondi e mi prende la mano, mi porta nella mia camera, mi bacia, passione, mio Dio, esplodo, le sue labbra sul collo, poi giù, la spalla, la pancia, si ferma "questo quando l'hai fatto?" mi guarda curioso, si riferisce alla rosa incorniciata da piccole foglie che mi sono fatta tatuare tra l'inguine e il fianco "un mesetto fa..." "e io non l'ho mai vista?!" "considerando che non non..da un mesetto..." "giusto...è bella, mi piace, ti sta d'incanto" riprende a baciarmi, lascia scie di baci lungo il mio corpo, qualche volta un piccolo morso...sto impazzendo...lui è così...così bravo...io..."Ale" sussurro piano, il mio corpo nudo contro il suo, anch'esso nudo, credo  di avergli conficcato le unghie nella schiena un pò di volte, è sudato, anche io, i nostri corpi si muovono all'unisono, piano, più veloce, i nostri odori si mischiano, siamo una cosa sola ora "piccola io..." geme piano, isieme a me, abbiamo fatto l'amore, così dolce, l'amore. "Hai un buon odore piccola" sono sdraiata su di lui a pancia in giù, lo guardo negli occhi "credo che sia il tuo odore" sorride "è un misto tra il mio e il tuo odore...penso.." "Giulia, tu mi ami vero?" che domande del cazzo "certo, ti amo più della mia vita, non si nota?!" "mmh...allora se mi ami come dici, perchè continui a riempirti di lividi?!" cazzo "non sono scemo Giulia! Lo so che te li fai tu!" merda! Una scusa valida, una scusa valida "li hai sul costato, sulle gambe, sulle braccia..." silenzio "no...io...faccio boxe...si...e, non sono brava a schivare i colpi..." "inventatene una migliore" già, come se fosse facile...l'ho deluso, gli si legge in faccia "perchè lo fai?!" ora sussurra "non lo so..." sposta lo sguardo incerto "Ale io...poco stabile..." "no, cazzate! tu ti fai male, è diverso, magari lo fai sembrare un incidente ma non lo è.." rimango ancora un pò, basta, scendo dal letto e vado in bagno, uno due, chiusa, ora sono sola, lo sento, si avvicina "Giulia..apri..." gli rispondo? "si, un...un attimo" inspiro, espiro, uno, due, aperta, ha una mano sul muro, sembra sorreggersi "dobbiamo...trovare una soluzione, lo sai vero?!" "sei tu la mia soluzione, ma te ne vai" "si, brava, fammi stare male, non è abbastanza tutto ciò?!" "non devi stare male per forza! vai via, lasciami e vivi la tua vita! fatti i cazzi tuoi e vedi che starai meglio!" che merda che sono! "tu non credi nemmeno a quello che dici, non fare la stronza, non ti viene bene!" si, ha ragione "E tu allora  non cercare di aggiustare ciò che è rotto!" "perchè non dovrei?! Perchè una bambina viziata me lo impedisce?! Sappi che non lascerò che tu ti distrugga!" "non mi chiamare bambina viziata!" "ti chiamo come mi pare, e poi, è la verità, sei viziata e lo sai anche tu, fai quello che vuoi, sempre" "credi che questo significhi essere viziata?! EH?! lo credi?! Di me non importa a nessuno! Sono sola, sempre, e tu lo chiami essere viziata?! Allora sei un coglione!" un attimo, succede tutto in un attimo "ALE!" "no, zitta!" mi ha praticamente spinta contro il muro "cazzo ALE!" mi tiene bloccata dalla vita contro la parete "ora ascoltami bene, dato che qui non ti vuole bene nessuno e a nessuno interessa di te, passerai l'estate con me a firenze, dai miei...non posso lasciarti qui a morire, non me lo perdonerei mai" "ah, allora lo fai per la tua coscienza!" "no...lo faccio perchè ti amo" "ne sei sicuro?! è diverso avermi tutti i giorni tra i piedi, è diverso dal rapporto che abbiamo avuto fino ad ora" "e quindi?! Ti amo comunque, sia se ti vedo ogni giorno, sia se ti vedo una volta al mese" "io non ne sarei così certa!"
 
  
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