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Autore: Keyra96    11/06/2014    6 recensioni
- Stai bene? – mi chiese lei. Annuii con vemenza, abbassando poi il capo poiché la vista mi si era offuscata.
- Oh Amy vieni qui – mi strinse di nuovo a se.
- Piccola, non ne vale la pena, lui non ti merita, non sa nemmeno cosa si sta perdendo – mi disse Ivan carezzandomi la schiena.
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- Da quando Ivan si divide in cinque persone? – chiese Giorgia impaurita. Cercai di capire chi erano quei cinque che stavano vicino alla finestra della casa. Poi li riconobbi.
- Non può essere – sussurrai
- Che diavolo ci fate voi qui? – alzai il tono di voce attirando l’attenzione dei ragazzi.
- Amy – disse lui abbozzando un sorriso.
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- Va tutto bene? – sussurrò. Annuii solamente, spostando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra. Deglutii cercando di reprimere la voglia di baciarlo.
- Amy – mi chiamò. Rialzai lo sguardo puntandolo sui suoi occhi. Mi guardò un attimo prendendomi il mento fra le mani. Si avvicinò ancora un po’.
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Bene sono tornata e vi posso assicurare che questa storia la completerò, è sicuro al 200% =) Spero vi piaccia grazie ad una ragazza sono riuscita ad avere anche il trailer http://www.youtube.com/watch?v=fds_3cYFSjg&feature=youtu.be spero leggerete e guarderete il trailer =)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMY
 
Era si e no la quarantesima volta che provavamo a chiamare Giorgia e puntualmente scattava la segreteria. Giuro che la uccido, quando la vedo la uccido! Pensai fra me e me, sbuffando furiosa. Era l’ora di pranzo e ancora non era tornata.
- Allora? – mi chiese Niall sedendosi accanto a me.
- Nulla, ce l’ha ancora staccato! – risposi.
- Ma si può sapere dove si è cacciata? – domandò Alessio.
- Se lo sapessi te lo direi no!? – feci acida, ricevendo una boccaccia in risposta. Il telefono prese a squillarmi e lessi il nome di mia madre. Mi rabbuiai, ma poi risposi.
- Pronto – fui fredda.
- Ciao – disse lei.
- Ti serve qualcosa? – domandai, alzandomi e entrando in casa, mentre gli altri continuavano a mangiare.
- Volevo dirti che ho incontrato Giorgia – rispose.
- Dove? – cambiai tono.
- Da Alex – sentii il tono amaro di mia madre. Un fitta al petto, ecco cosa provai.
- Ho capito, grazie per avermelo detto, stavamo impazzendo non vedendola rientrare –
- D’accordo
- Ci sentiamo mamma – feci per chiudere, ma lei mi bloccò.
- Amy, aspetta, ti va se pomeriggio passo e ci facciamo una passeggiata? Vorrei parlarti – disse. Ci pensai un attimo, prima di rispondere.
- Va bene, vieni per le cinque –
- Okay, ci vediamo allora! – chiuse lei. Guardai un attimo il telefono prima di uscire in veranda dagli altri.
- Chi era? – chiese Ivan.
- Mia madre – risposi. Lui annuì non aggiungendo altro. Non dissi nulla di Giorgia, sapevo per certo che se non mi aveva detto dove andava, era perché voleva che nessuno lo sapesse. Finimmo di mangiare e mentre stavamo sparecchiando, vedemmo la macchina di Alessio fermarsi nel vialetto.
- Era ora! – disse Imma vedendo scendere dall’auto Giorgia.
- Scusate avevo da fare – rispose solamente.
- Beh potevi almeno rispondere alle duecento chiamate che ti abbiamo fatto! – la rimproverò Laura. Fece finta di niente, entrando in casa e salendo le scale.
- Vado io – dissi seguendola. Salii dietro di lei ed entrai nella sua stanza.
- Sei una stupida, ci hai fatto spaventare, hai idea di quanto fossimo in pensiero per te? –
- Amy non è il momento –
- So dove sei stata! – dissi e lei alzò lo sguardo verso di me.
- Me lo ha detto mia madre – risposi prima che lei potesse pormi la domanda.
- Perché non me lo hai detto? – chiesi cambiando tono.
- Non volevo, avevo bisogno di farlo, sentivo che dovevo andare da lui –
- C’entra Zayn? –
- N-no, non c’entra. Ora per favore mi puoi lasciare da sola? – domandò. La guardai incerta.
- Amy, sto bene ho bisogno solo di riposare, sono stanca! – disse
- Va bene, ci vediamo più tardi – risposi uscendo dalla stanza, tornando giù dagli altri.
- Che facciamo? – domandò Gabriele.
- Io vado a riposare sono distrutto! – disse Andrea, assecondato da Ivan.
- Noi intanto laviamo i piatti – rispose Alessio, guardando Imma.
- Anch’io vado a riposarmi – si aggiunse Laura. Io annuii avvicinandomi a Lucas, che parlava con i ragazzi.
- Voi che fate? – chiesi.
- Pensavamo di iniziare a buttare giù qualche idea per la canzone – rispose Harry, mentre Niall mostrò la chitarra.
- Okay, ma cercate di non fare troppo rumore, a quest’ora di solito le persone riposano – dissi.
- D’accordo – rispose il biondo.
- Noi? – chiese Lucas, prendendomi la mano.
- Qui vicino c’è una pineta, ti va di andare a fare una passeggiata? – domandai. Lui mi sorrise annuendo.
- Okay, allora ci vediamo dopo, ciao – salutai i ragazzi, prendendo il cellulare e gli occhiali da sole.  Woody, mi venne dietro incominciando a piangere e scodinzolare, con in bocca il guinzaglio.
- Ti dispiace se lo portiamo con noi? – chiesi a Lucas. Lui sorrise annuendo, Mi chinai ad agganciare il guinzaglio al cucciolo e poi mi avvicinai a Lucas. Mano nella mano incominciammo ad avviarci verso la pineta. Woody annusava a destra a sinistra mentre noi due parlavamo.
- Ti piace qui? – chiesi a Lucas.
- Sì è molto bello, sono sempre voluto venire in Italia. – rispose sorridendomi.
- Sono contenta –
- Con te poi, tutto è ancora più bello – mi fece voltare verso di lui, chinandosi a baciarmi. Quando ci staccammo mi guardò dritto negli occhi facendosi serio.
- Amy, so che è troppo presto, ma io sono convinto di amarti! – disse. Sentii il cuore bloccarsi. Oh no, e adesso che gli rispondo? Io non credo di amarlo, non so assolutamente cosa provo per lui, mi piace stare in sua compagnia, ma i miei pensieri volano sempre verso qualcun altro. Oh Lucas, perché mi metti in crisi. Mi detesto per questo!
- C’è qualcosa che non va? Non avrei dovuto dirtelo per caso? – iniziò a tempestarmi di domande.
- No è che sono confusa! – dissi allontanandomi da lui e guardando verso la linea del mare, che si vedeva dalla pineta.
- Confusa? – chiese. Liam! Pensai in quel momento
- Sì, sono confusa! – risposi prima di voltarmi verso di lui.
- In che senso? –
- Nel senso, che non so cosa provo veramente! – sospirai, lui corrucciò lo sguardo. Mi avvicinai a lui prendendogli le mani nelle mie.
- Lucas, non sono ancora sicura di ciò che provo per te. So che mi piaci, adoro stare in tua compagnia, mi fai ridere e mi rendi felice. Ma non sono ancora sicura di amarti – dissi sinceramente. Lui mi sorrise e mi abbracciò.
- Allora aspetterò – rispose. Sorrisi nel suo abbraccio e poi continuammo la nostra passeggiata.
 
I giorni passarono velocemente, fra una risata e l’altra. I ragazzi componevano quasi tutti i pomeriggi, ancora non sapevamo che tipo di canzone fosse. Il resto del tempo lo passavamo sulla spiaggia a giocare, scherzare e a fare gli scemi. Quasi tutte le sere uscivamo tutti insieme. Quella sera invece, io e Lucas uscimmo per i fatti nostri, così come anche Lou ed El e Liam e Danielle. Era l’ultima sera che passavamo insieme, poi Lucas, sarebbe tornato a Londra, così come anche Danielle. Aveva ricevuto un chiamata di lavoro e si doveva andare a preparare per uno spettacolo. Mi chiedo solo, cosa sarebbe successo fra me e Liam, con Lucas e Danielle lontani. Da quando eravamo arrivati in Italia non avevamo più parlato, ogni tanto mi capitava d’incontrare il suo sguardo, ma lo vedevo distante e questo mi faceva male. Mentre con Lucas passeggiavamo sul lungo mare, mano nella mano ripensavo a Liam e alla giornata di domani. Avevo accettato ad andare al matrimonio di Marco e Ornella, seppur riluttante. Saremmo andati tutti eccetto i ragazzi che sarebbero rimasti alla villa a completare la canzone.
- Amy, qualcosa non va? – mi chiese Lucas, bloccandomi per un braccio.
- Perché? – domandai.
- Ti vedo molto pensierosa e non mi stavi ascoltando – disse.
- Pensavo a domani. Al fatto che tu parti e…. –
- Al matrimonio! – concluse lui per me. Annuii chinando il capo.
- Dimmi la verità, provi ancora qualcosa per il tuo ex? – domandò. Alzai lo sguardo sbigottita.
- Certo che no! – risposi ovvia.
- E allora perché continui a pensarci? – chiese.
- Perché, diciamo che non sono ancora pronta a rivederlo – risposi con il capo chino.
- Sono sicura al cento per cento, di non provare più nulla per lui, ma sono anche sicura che rivederlo mi farà male e non voglio soffrire ancora una volta per lui. È stato il mio primo amore, il primo ragazzo a cui abbia detto ti amo, il primo per il quale abbia provato qualcosa di veramente forte, che non si poteva paragonare alle altre stupide storielle che ho avuto in passato! – mentre dicevo queste parole mi sentivo strana.
- Possiamo tornare a casa per favore? – dissi alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi. Mi sembrarono tristi.
- D’accordo! – annuì. Ci girammo e tornammo alla villa. Gli altri non erano rientrati. Salimmo in camera nostra mano nella mano. Lucas prese le sue cose ed andò nel bagno a cambiarsi, io invece mi buttai sul letto sospirando e guardando il soffitto.
- Questa sera fa d’avvero caldo! – disse rientrando in camera. Mi tirai su a sedere poggiandomi sui gomiti e fissandolo, arrossendo leggermente.
- Ti da fastidio se dormo così? – chiese, sorridendo leggermente. Era a petto nudo con addosso solo i bermuda.
- Ehm.. – provai a parlare ma non ci riuscii.
- Se vuoi posso mettermi una maglia –
- No, no tranquillo se hai caldo…. – alzai le spalle, spostando lo sguardo da un’altra parte. Avevamo dormito per quattro notti insieme, ma non avevamo mai combinato nulla, anche perché in casa c’erano gli altri e mi vergognavo anche troppo. Si stese accanto a me e mi lasciò un bacio sulle labbra. Un bacio che da semplice si trasformò in qualcosa di più spinto.  Si staccò da me e mi sorrise.
- Vado a cambiarmi anche io – dissi. Mi alzai ma lui mi bloccò per un braccio.
- Amy – mi chiamò. Mi voltai e lui si avvicinò a me.
- Fa l’amore con me – sussurrò ad soffio dal mio viso. Mi guardò supplichevole e poi mi baciò. Mi baciò con tanta passione e cedetti, cedetti ai suoi baci ritrovandomi distesa sul materasso, fra le sue braccia non capendo più niente, ma pensando costantemente a Liam e sentendomi in colpa nei suoi confronti. La mattina seguente mi alzai prima di tutti. Lucas dormiva ancora, mi vestii in fretta e scesi giù. Perché mi sentivo così male. Perché continuavo a pensare a Liam?
- Dannazione – sbattei un pugno sul tavolo.
- Che succede? – mi voltai trovando Liam a fissarmi stranito. Diventai rossa iniziando a sentirmi peggio di prima. Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
- Ti senti bene Amy? – si avvicinò a me sfiorandomi il braccio ma io mi tirai indietro come scottata.
- Sto bene – dissi fissando il pavimento.
- Preparo il caffè – rispose facendo finta di niente. Mi sorpassò avvicinandosi alla cucina e iniziando a trafficare con la caffettiera e le tazze. Sentivo il cuore esplodere per il senso di colpa e chiudendo gli occhi parlai senza capirne il perché.
- Sono andata a letto con Lucas! – dissi tutto d’un fiato. Ci fu un silenzio glaciale, rotto dal rumore di un tazzina che s’infranse sul pavimento. Chiusi gli occhi facendo scorrere le lacrime sulle guance.
- Liam io… - provai a parlare ma fui bloccata dalla porta della cucina che sbatteva. Sobbalzai a quel rumore, cominciando a singhiozzare. Stupida! Stupida! Stupida!

Angolo autrice

Buon pomeriggio a tuttiiiiiiii... finalmente la scuola è finita... c'è qualcuno che ha gli esami quest anno?? Io ancora no per fortuna, ma manca poco e poi dovrò scegliere l'univeristà e addio al mio sogno di andare ad X-Factor :'( sigh.... ora però parlando del capitolo... ahia ahia sembra che Amy l'abbia fatta grossa questa volta... vi avviso che le cose stanno per cambiare radicalmente e ne scoprirete delle belle, spero che la storia continui a piacervi ora vado... buona giornata a tutti e al prossimo capitolo!!!

 
  
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