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Autore: _Hedwig_    11/06/2014    11 recensioni
Dal capitolo 5:
"- Vattene, Fred.
- Che hai?
- Sono malata.
- Non ci credo.
- Fai un po' come ti pare.
- Perché sei scappata ieri sera?
Lo guardo intensamente, concentrandomi solo sul fatto che non devo assolutamente piangere.
- Perché quello che è successo non sarebbe mai dovuto accadere. Tu vuoi divertirti, bene, ma non farlo con me, Weasley."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Piccola parentesi: leggete il mio Angolino fino in fondo, è importantissimo davvero stavolta.
 
EPILOGO
 
Sono passati quattro anni dall’avventura in montagna. Naturalmente nessuno di noi ha dimenticato, ma la vita è andata avanti: i gemelli hanno riaperto il negozio, Harry e Ron sono diventati Auror e io sono diventata una Medimago. Già, nemmeno io l’avrei mai detto. Mi sono sempre vista nei panni di Auror come i miei due migliori amici, ma dopo la mia disavventura in ospedale ho capito qual era la mia vera vocazione: aiutare le persone malate e sofferenti.
Sono anche quattro anni che sto insieme a Fred, e domani è il nostro anniversario. Abbiamo parlato spesso di matrimonio, ma non siamo mai giunti a una conclusione che fosse una. A proposito, George e Angelina sono marito e moglie da due anni, ormai, e saranno genitori a breve. Invece due mesi fa c’è stato il matrimonio di Ron e Lavanda, e la damigella è stata la loro adorabile bambina di tre anni e mezzo, Rose, che a quanto pare avrà presto compagnia.
Che dire più? Ah, sì. Ginny e Harry si sposeranno il mese prossimo, finalmente. Tra le partite della squadra di Quidditch di lei e gli impegni di lui non sono mai riusciti a organizzarsi, ma ora hanno trovato il tempo di preparare tutto per i festeggiamenti.
- Mancate solo tu e Freddie, Mione! - esclama Ginny. Siamo in un negozio per scegliere le bomboniere per gli invitati.
Scuoto lentamente la testa.
- Come se non conoscessi tuo fratello, Gin! Non riuscirò mai a fargli mettere la testa a posto…
Cerco di non darlo a vedere, ma questa cosa mi rattrista. So benissimo che non posso costringerlo a fare un passo del genere, però vorrei tanto che fosse pronto come lo sono io.
- Ne avete parlato, di recente? - domanda la mia amica, comprensiva. Posa l’orribile scatolina che aveva in mano e passa avanti.
- L’altra sera ho provato a tirare fuori il discorso, ma non c’è stato verso. Aveva la testa altrove.
- Forse dovresti fargli capire quanto è importante per te!
Alzo le spalle: ormai temo di aver perso la speranza.
Maschero la tristezza esaminando una bomboniera molto semplice, proprio nello stile del mio migliore amico.
- Questa piacerebbe molto a Harry. - affermo consegnandola a Ginny.
- Sì, gli piacerebbe abbastanza, credo. Poi torno con lui.
Mi prende per il braccio e mi trascina fino ad un bar, dove ci sediamo a un tavolino e ordiniamo due cappuccini.
- Perché mi hai portato qui? - domando confusa.
- Così possiamo parlare senza distrazioni.
Certe volte è proprio strana, ma le voglio bene così com’è.
- Allora, Herm, dobbiamo trovare il modo di far capire a quella testa di Troll del tuo ragazzo che cosa provi. Idee?
La guardo scoraggiata, poi scuoto la testa.
- Secondo me devo aspettare che si decida, ma potrebbero volerci anni!
- O forse possiamo cercare di dargli una spintarella… - insinua lei con un sorrisino che non promette niente di buono. Poi però arriva la nostra bevanda, e l’argomento “matrimonio” viene totalmente eclissato.
Il resto della giornata passa in un momento, tra negozi di abiti da sposa e di bomboniere, per non parlare della lista nozze. Molly non sa niente di questo nostro giro, ma Gin voleva farsi un’idea propria prima di venire rimbambita con quelle della madre.
Quando torno a casa ho i piedi distrutti dalle scarpe con il tacco, e maledico il momento in cui ho deciso di metterle, stamattina. Fred mi viene incontro e mi saluta con un bacio.
- Com’è andata con Gin? - mi chiede appendendo il mio cappotto primaverile.
- Niente male, non so se riuscirò a camminare domani al lavoro…
Lui si blocca un attimo, poi mi segue in cucina dove cominciamo a preparare la cena.
- Come, devi lavorare domani? Io ho preso il giorno al negozio apposta per stare con te… è il nostro quinto anniversario! - protesta Fred, neanche fosse un bambino messo in punizione dalla mamma.
- Già, e ho anche la giornata piena. Avevo preso il giorno anche io, ma poi l’altra Medimago si è rotta una gamba e…
Fred sbuffa rumorosamente affettando una carota con tutta la rabbia di cui è capace. Non faccio nemmeno in tempo a dirgli di stare attento con quel coltello che il sangue comincia a sgorgare dal suo dito e un lamento sfugge al suo controllo.
- Sei un danno, Weasley… - scherzo io prendendolo per il braccio e portandolo in bagno.
- Faccio da solo… - prova a protestare lui, ma non è per niente convinto. Gli piace tantissimo che mi prenda cura di lui come di un bambino piccolo, e io ne approfitto non poco.
- Zitto e dammi il dito, scemo! A che serve avere una fidanzata Medimago se poi non ti fai curare?
Gli disinfetto il taglio (abbastanza profondo, per giunta, ci ha dato dentro con quel coltello!) e poi fascio il dito mentre lui segue attentamente con lo sguardo ogni mia mossa.
In questi due anni di convivenza mi sono abituata a tutto: ai suoi spostamenti silenziosi, alla sua presenza, persino al fatto che quando è in vacanza gira per casa in mutande. Taglio la garza chiudendo la fasciatua mentre continuo a riflettere. L’unica cosa a cui non mi abituerò mai è il suo modo di guardarmi, che ancora riesce a farmi arrossire. Mi fa sentire bellissima, desiderabile, amata, ma anche nuda, vulnerabile. E mentre penso queste cose, le sue parole mi colgono di sorpresa come farebbe una doccia fredda.
- Vuoi sposarmi, Hermione?
Alzo la testa di scatto, lasciando cadere la garza che stavo per mettere a posto.
COSA?! Come… chi… oh, diamine! Devo essermi sbagliata, certo. Di sicuro mi ha chiesto se voglio gli spaghetti per cena.
- Come, scusa? - domando allibita.
- Vuoi che te lo chieda in ginocchio? Va bene.
Si inginocchia davanti a me, qui, nel nostro bagno, proprio come quattro anni fa in quella cameretta.
- Dovevo chiedertelo domani, ma credo che faccia lo stesso a questo punto. - commenta, poi si schiarisce la voce mentre io lo guardo con tanto d’occhi. - Hermione Jean Granger, sei l’amore della mia vita. Non posso stare lontano da te, e perciò… vuoi essere mia moglie?
Il suo sguardo concentrato, la piccola ruga tra le sopracciglia e il mezzo sorriso nervoso mi sciolgono del tutto.
- Ovvio che sì, non desidero altro dalla vita!
Bè, non sarà esattamente la proposta di matrimonio perfetta, qui in bagno e con solo un rocchetto di garza a farci da testimone. Ma è in pieno stile Fred Weasley, e questo basta a renderla la migliore di sempre.
Come al solito, le sue labbra colgono le mie di sorpresa, e il suo sapore si rivela ancora migliore di quanto ricordassi. Quando ci stacchiamo, gli brillano gli occhi.
- Solo una domanda, Weasley. Perché ora e non quando ne abbiamo parlato?
Lui sorride, il sorriso malandrino che amo tanto.
- Solo una domanda, Granger. Te lo aspettavi, qui e ora?
Gli sorrido teneramente, e lui risponde al sorriso.
- Ti amo, Fred.
- Ti amo anch’io, Hermione.
 
 
 
 
Dodici anni dopo
È di nuovo Natale. Quest’anno si festeggia alla Tana, insieme ai nonni. È un anno speciale, perché ci saremo proprio tutti: io e Fred con Jean* e Hugo, Ron e Lavanda con Rose e Rue*, Harry e Ginny con Albus, James e Lily, George e Angelina con Jared*, e in più Bill e Fleur con Victoire, Charlie con sua moglie Claire* e Percy con sua moglie Emma*. In tutto saremo venticinque persone, e c’è un bel po’ da fare qui alla Tana.
I preparativi per il cenone della Vigilia fervono frenetici, e ognuno di noi ha un compito da svolgere. Bè, tutti proprio no, perché Arthur se la spassa con i nipotini mentre noi lavoriamo, ma nessuno si sente di biasimarlo: alla fine non è da tutti arrivare a una certa età ancora pieni di energie, e Molly ovviamente rappresenta l’eccezione che conferma la regola, perché non ha perso neanche un briciolo della sua vitalità. Sinceramente, metterei una firma per arrivare alla sua età nelle sue condizioni.
Tutte noi donne stiamo pressate in cucina per preparare la cena e chiacchierare, quando sento qualcuno tirarmi la gamba dei pantaloni. Abbasso lo sguardo e trovo Jean, cinque anni compiuti a novembre, che cerca di attirare la mia attenzione.
- Cosa c’è, tesoro? - le chiedo prendendola in braccio.
- Hugo è cattivo con me! - si lamenta mia figlia strofinandosi l’occhio destro con il pugnetto chiuso. Oh, i suoi occhi. Tali e quali a quelli del padre.
La sposto sull’altra anca e la porto fuori dalla cucina.
- Cos’è successo con tuo fratello?
Hugo ormai ha otto anni, e i battibecchi con la sorellina sono all’ordine del giorno.
- Lui aiuta papà… non vuole che aiuto pure io...
Mi siedo sul divano tenendola sulle ginocchia.
- Cosa stanno facendo? Puliscono il giardino?
Lei annuisce tristemente. Un senso di tenerezza mi invade, e prendo a farle il solletico per farla sorridere.
- Ma quelle sono cose per maschi, adesso tu vieni ad aiutare la mamma, le zie e la nonna a cucinare, ti va?
Lei sorride, facendomi sciogliere, e annuisce allegramente. Io la faccio scendere tenendola per mano e la porto in cucina con me, dove la lascio pasticciare con un po’ di pasta frolla avanzata dalla crostata. Alla fine crea la propria crostatina, e Molly la aiuta a farcirla con un pochino di marmellata e la mette a cuocere insieme alle altre due fatte da lei.
Finalmente arriva il cenone. Naturalmente mangiamo un sacco, però è tutto così buono che non si riesce a trattenersi. Infine, quando arriva il momento del dolce, Molly porta Jean in cucina con sé. Quando la bambina ne esce, ha il volto illuminato e una crostatina un po’ bruciacchiata in mano.
Si arrampica sulle gambe di Fred e gliela mostra, orgogliosa.
- Guarda papà, l’ho fatta tutta da sola!
Fred esagera con un’espressione sbalordita.
- Tutta tutta? Hai messo anche la marmellata dentro?
- No, no, no, quella l’ha messa nonna!
- Bè, io voglio assaggiarla. Me ne dai un po’?
- A te sì, ma a Hugo no, perché è cattivo.
Hugo mette su il broncio, dicendo che vuole assaggiarla anche lui, ma lei non cede. Alla fine devo intervenire io.
- Jean, dai, danne un po’ a tuo fratello. Fagli vedere come sei stata brava!
Un po’ di moine e il sonno che comincia a invaderla mi aiutano a raggiungere lo scopo, e alla fine tutti e due sono felici e contenti con la loro crostatina.
- Sono due amori! - esclama Ginny, con Lily in braccio che si sta addormentando.
- E invece sono due malandrini, ti assicuro! - esclama Fred.
- Esattamente come il padre e lo zio, fratello! Guarda quanta carne tenera da istruire ai misteri dello scherzo… - ribatte George strofinandosi le mani con aria famelica.
- Ah no! Voglio che i miei figli siano persone perbene! - intervengo io fingendo di proteggere i bambini dai gemelli.
- Ma mamma, gli scherzi sono divertenti! - mi rimbecca Hugo voltando verso di me il volto pieno di lentiggini. Certo che somigliano davvero tanto al padre. Se non fosse per gli occhi di Hugo e i capelli e il fisico di Jean non si direbbe che siano figli miei.
- Ah ah! Visto? I bambini vogliono passare al lato oscuro! - gli dà man forte Fred, e io mi fingo sconsolata.
Continuiamo così fino a quando (abbastanza presto) Jean, Hugo e gli altri bambini non cominciano a sbadigliare.
- Ora di andare a nanna… - cantileno io prendendo Jean in braccio, insensibile alle sue deboli proteste.
Fred intanto prende Hugo, già mezzo addormentato, e insieme li portiamo di sopra, dove li cambiamo e li mettiamo a letto.
- Ti somigliano un sacco, Fred. Sono proprio Weasley fino in fondo. - mormoro guardandoli.
- Mai vista una Weasley bruna… - scherza mio marito accennando ai capelli scuri e ricci di Jean.
- Sono rosso scuro, i suoi capelli!
- Ok, rosso scuro. Però gli occhi di Hugo sono proprio tuoi.
- E quelli di Jean sono tuoi… gli occhi di cui mi sono innamorata…
Mi avvicino a lui e lo bacio teneramente.
- Sei la mamma migliore del mondo. E la moglie più bella che si possa desiderare. - mormora Fred tra i miei capelli.
- Ti amo…
- Anche io.
 
 
 
*Questi personaggi sono stati inventati da me
 
 
 
 
Angolo Autrice
*entra Cris con tanti tanti tanti fazzoletti e soffiandosi rumorosamente il naso**Jimmy e Jenna sono depressi*
Salve, come va? Spero bene… io sono contenta per la fine della scuola…
Scusate tanto per il ritardo ma… potete immaginare come sia difficile chiudere la ff.
E così siamo arrivate alla fine di questa fanfiction. Con questo epilogo ho voluto farvi vedere come tutti si siano sistemati e tutti siano felici e contenti, finalmente. Piccola parentesi: ma la proposta di matrimonio di Fred? A me sembra in pieno stile Weasley, poi non so *^*
Anyway, non pensate nemmeno per un secondo di esservi liberate di me u.u infatti, se vi interessa, sto scrivendo un’altra Fremione, Old life, new loves. Mi farebbe piacere se andaste a dare un’occhiata…
Inutile dire che sono molto triste, perché mi sono affezionata a questa storia e soprattutto a voi, ragazze. Senza di voi questa ff non avrebbe avuto motivo di esistere, e per questo vi ringrazio dal profondo del cuore. Ringrazio tutte quelle che hanno seguito/preferito/ricordato e tutte coloro che hanno letto in silenzio la mia storia.
Non penso che mi biasimerete se ringrazierò una per una quelle che hanno recensito, perché davvero se non avessero commentato - alcune capitolo per capitolo - mi sarei buttata giù del tutto. Quindi, GRAZIE a Like_A_Phoenix, Kendra00, chibinekogirl, Cinthia988, ginevra anne weasley, Fremiona_T irivispi, Silvia_stories, Angel_Mary, Grifona Fremiona, GufoAgrifoglio, Anonimadelirante, Krucci, flightsofantasy, slytherinalways e Giuly Weasley, e se ho dimenticato qualcuna GRAZIE a voi tutte per avermi fatto ridere e a volte anche commuovere ahahah *asciuga lacrimuccia*
Ok, fatemi sapere che ne pensate. Sembra stranissimo non darvi appuntamento alla settimana prossima. Vi amo tutte. Grazie per esserci state, e spero che continuerete a seguirmi nelle altre storie che scriverò. Sarebbe bello far arrivare l’epilogo ad almeno venti recensioni, che ne pensate? Vabbè, sta a voi.
Jimmy e Jenna vi salutano con affetto (?)
A prestissimo, promesso.
Un bacio grande e un abbraccio
Cris
  
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