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Autore: Audrien    11/06/2014    10 recensioni
Storia ambientata nell'estate dopo il 5° anno del trio.
Tratto dal primo capitolo: -Abbraccio?- propose Fred aprendo le braccia. Hermione lo guardò con un sopracciglio alzato, ma poi sorrise e lo strinse all'altezza della vita, con l'orecchio appoggiato sul suo petto sentiva i battiti del suo cuore. La testa aveva smesso di girare.
Dal capitolo 11:
–Ho bisogno di parlarti.- annunciò quando Molly uscì fuori in giardino per posare degli utensili.
-Credo che tu abbia già detto abbastanza.-
La ragazza restò a guardarlo mentre si portava il pollice tra le labbra e leccava un po’ di marmellata rimasta attaccata al polpastrello. Arrossì, lui lo notò e le fece l’occhiolino. –Vuoi favorire anche tu, Granger?- indicandosi il dito.
-No, grazie. Weasley.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Il liquido nel pentolone aveva preso un bel color ocra ed era denso al punto giusto.
-Hey Georgie! Ho finito, è pronta! Dove hai messo i tubetti?- disse Fred, mescolando ancora una volta la pozione per controllare se fosse davvero perfetta.
George prese alcuni tubetti da pomata da un armadietto e li consegnò al suo gemello. -Dovremmo provarla non credi?- domandò.
-Nhaa, è uguale a quella che abbiamo fatto l'altra volta, ne sono sicuro.- rispose lui.
-Se lo dici tu Freddie, dài riempili e sigillali.- consentì George.
Fred odiava riempire i tubetti di quella pomata, la sostanza era appiccicosa e poi era un'operazione estramamente noiosa, non sapeva perché toccasse sempre a lui compierla. Decise di chiederlo al fratello ma si udì un Toc-Toc!  e si fermò. 
Ron, affiancato da Harry, bussò dinuovo alla porta -Possiamo entrare?- chiese.
-Identificatevi.- rispose George.
Ron aprì lo stesso la porta dicendo -Ha-Ha. Che stupidaggine.-
-E se fossimo stati nudi? Ci avresti turbato nell'intimo!- scherzò Fred -Cosa vuoi comunque?- continuò.
-Volevamo solo dirvi che domani verremo a dare un'occhiata al vostro negozio- disse Harry.
-Verranno anche mamma e papà, e Ginny ed Hermione.- aggiunse Ron.
-Va bene vi aspetteremo lì.- confermò George.
Harry e Ron andarono via e Fred ricominciò ad inserire la crema nei tubetti in modo molto più allegro di prima, cosa che non sfuggì a George, che glielo fece notare. -Come mai sei allegro? Pensavo odiassi fare questa cosa- 
-Infatti è così, però non so..mi sento motivato. Quando penso al nostro negozio sai..- rispose Fred, con entusiasmo superiore alla norma.
-Giusto- disse George, ma poco convinto. Era la persona che conosceva Fred meglio di chiunque altro, e sentiva quando lui mentiva o era insicuro su qualcosa. Comunque preferì non approfondire l'argomento e lasciò passare la cosa dedicandosi ad altro.
"Perché mi sento così euforico e impaziente?" si ritrovò a pensare Fred. Non era per il negozio e lo sapeva, ma non riusciva a capire cosa realmente lo rendesse eccitato. "O forse non voglio capirlo" pensò ancora. Un impeto di rabbia improvviso gli fece strizzare il tubetto di crema che aveva in mano e si schizzò tutto di quella sostanza appiccicosa, decise quindi di lasciar perdere e di finire in fretta quella faccenda.

Hermione si alzò dal letto decisa ad andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Nel pomeriggio aveva fatto tutti i compiti di trasfigurazione e si era avantaggiata sul nuovo programma come suo solito. Quindi uscì dalla sua stanza e mentre stava per scendere le scale vide una scena che la incuriosì, ma che al tempo stesso la fece rientrare in camera: Harry e Ginny erano molto vicini, lui le teneva le mani e aveva la bocca molto vicina all'orecchio di lei, che invece teneva gli occhi chiusi e sorrideva. "Forse le stava dicendo qualcosa" pensò Hermione sedutasi di nuovo sul letto. Si sentì un tonfo provenire dal piano di sopra e Hermione sentì la voce di Ron che diceva -Le ho trovate Harry!- per poi scendere pesantemente le scale. La ragazza aprì il libro in una pagina a caso proprio mentre Ginny entrava. Quest'ultima gettò la testa indietro e si massaggiò il collo, strizzava gli occhi per la rabbia. -Perché deve essere così maledettamente impiccione?! Come fa a piacerti Herm? Non capisco!- disse.
Hermione arrossì perché sapeva a chi si riferiva. Decise di dire la verità -Ho visto cosa è successo.-
-Come?- chiese Ginny
-Ho visto te e Harry qui fuori, e poi ho sentito Ron che scendeva...mi dispiace, non ho spiato, ma non volevo interrompervi..-  si scusò Hermione.
-Peccato che in questa casa tu sia l'unica a sapere le buone maniere!- disse Ginny quasi urlando.
-Ne vuoi parlare?- domandò l'amica.
Ginny sospirò, si sedette sul letto sorridendo e confessò.
-Harry ha nascosto la scopa sua e di Ron per fargliele cercare e avere cinque minuti di tempo per parlarmi, mi ha preso da parte e mi ha detto che provava qualcosa per me, ma aveva paura della reazione di mio fratello perciò è sempre restio nel cercare contatto con me...- fece una pausa poi continuò -Stava per baciarmi Herm e quello stupido ha rovinato tutto! Sono arrabbiata!- 
-Posso immaginare, mi dispiace. Ron è proprio uno stolto alcune volte...- disse Hermione per consolarla.
-Solo alcune? Ahh! Che idiota! Ti piace ancora?- domandò l'altra.
Hermione ci mise un po' a rispondere. Le piaceva ancora? Di getto avrebbe detto sì, ma perché questa volta non aveva funzionato il solito meccanismo? E poi ci arrivò. Era proprio quello il suo, un meccanismo. Per qualche ragione a lei ignota si era costruita la convinzione che le piacesse Ron, ma adesso qualcosa le aveva fatto aprire gli occhi. O meglio, qualcuno.
-Non so Ginny... in realtà sono molto confusa.. Non sono in grado di affrontare quest'argomento al momento, scusa.- rispose la ragazza un po' afflitta.
-Certo non preoccuparti Hermione, scusami, non volevo metterti in difficoltà- disse Ginny.
-Non devi scusarti di niente. Comunque io avrei una certa sete.. sai quando ho visto te e Harry era perché stavo per andare a bere un bicchiere d'acqua..Ti dispiace se scendo un attimo in cucina?- chiese Hermione.
-Figurati, ragazza a cui stanno bene le camicie!- esclamò Ginny scoppiando in una risata che contagiò anche l'amica.
-Ti voglio bene Ginny.- disse lei.
-Anche io Hermione.-

Arrivata in cucina, Hermione incontrò Fred che mangiava una cioccorana. Prese il suo bicchiere d'acqua e iniziò a sorseggiare appoggiandosi al tavolo. 
-Non dovresti essere al negozio?- gli chiese.
Lui la guardò come se solo allora avesse notato la sua presenza. -Ci vado fra poco- rispose infilandosi l'ultimo pezzo della merendina in bocca.
Hermione annuì. 
Ci fu un lungo silenzio in cui i due non interrupero mai il contatto visivo fra loro: Fred si leccava dalle dita il cioccolato scioltosi della cioccorana molto lentamente, lei finì la sua acqua e si passò la lingua sulle labbra secche.
Ad un  certo punto Fred scoppiò a ridere e disse -Va bene dài hai vinto!-
Hermione lo guardò confusa. -Di che parli?- domandò.
-Non stavamo facendo quella specie di gioco in cui ci si deve guardare senza interrompere mai lo sguardo e riuscire a non ridere? Be', hai vinto!- disse Fred ancora sorridente.
-Oh.. Si certo, il gioco. Ho vinto, sono un mito!- esclamò Hermione ancora confusa. Aveva creduto che Fred fosse stato serio in quei due minuti di sguardi in silenzio e invece aveva preso la cosa come un gioco. Del resto faceva sempre così, che si aspettava? Perché, proprio in principio, si aspettava qualcosa di diverso?
"Perché ridi sempre Fred?" pensò guardandolo di nuovo negli occhi.
-Che domanda è?- rispose lui ricambiando lo sguardo e ricominciando a sorridere.
Hermione spalancò gli occhi. -L'ho detta ad alta voce?- chiese.
-Cosa? La domanda? Sì- disse Fred ridendo di gusto.
La ragazza si coprì il volto con le mani emettendo gemiti di rabbia. Poi vide la faccia di Fred rossa, simile ai suoi capelli, per le risate e scoppiò a ridere anche lei. Dopo cinque minuti si calmarono e Hermione si scusò per la domanda.
-Comunque non lo so.. Credo sia carattere. Mi impegno a prendere la vita così com'è cercando sempre, però, di renderla più vivace con una risata. Ma alla fine ci ho fatto l'abitudine e rido sempre, come hai detto tu.- disse Fred rompendo il silenzio creatosi.
Hermione intenta ad asciugarsi le lacrime con un fazzoletto, lo guardò e sorrise. -Non avevo mai riso così tanto in vita mia- confessò.
-Mi sento onorato di essere il responsabile del tuo divertimento.- scherzò il gemello. -Però, sul serio, dovresti farlo più spesso.. Sei sempre così composta, sciogliti che in fondo sei divertente anche tu!- continuò, facendole un sorriso a trentadue denti.
Lei fece una risatina e arrossì leggermente. -Grazie- mormorò. -Vedrò cosa posso fare- aggiunse a voce più alta.
-Domani verrai al nostro negozio, ne avrai da ridere. E comunque io ti ho detto la causa del mio riso continuo, adesso è d'obbligo che tu mi dica perché cerchi sempre di essere una so-tutto-io.- disse Fred dandole una leggera spinta sulla spalla.
-Come hai detto tu credo sia carattere. Ho paura di fare una cosa in modo sbagliato, ne ho il terrore. Non so il perché ma è così. Per questo studio tantissimo, perché cerco sempre di avere un'ampia gamma di informazioni che potrebbero essermi utili in contesti diversi. E poi è molto soddisfacente.- rispose lei riacquistato l'equilibrio e ricambiando la spinta.
-Capisco.. Be' guardala in questo modo: siamo due universi diversi che si incontrano in un punto.- affermò lui.
-E quale sarebbe questo punto? Perché intendi l'insieme dei nostri interessi comuni, vero?- domandò Hermione.
-Ok, ok. La conversazione sta diventando troppo complicata e mi sono perso.- annunciò Fred.
Hermione tirò un sospiro e si preparò a spiegargli la situazione nel modo più semplice, ma fu interrotta da Fred che la prese per le braccia e disse -Hey, hey lo stai facendo di nuovo. Siamo a casa e questo non è un esame con giudici stupidi. Volevo solo dire che in qualunque caso abbiamo sempre qualcosa di cui parlare.-
La ragazza all'inizio lo guardò seria, poi sorrise. -Hai detto una cosa geniale eppure in modo così semplice.- notò.
Fred alzò le sopracciglia. -Vedi? Non sono poi così stupido come credevi.- ribattè.
-Mhm, va bene. Allora ti informo ufficialmente che ho cambiato giudizio su di te.- disse Hermione.
-E dovrei esserne felice?- domandò lui.
-Non so, penso di sì.- rispose lei.
-Uoho, la Granger insicura su qualcosa! Chiamate la Skeeter!- scherzò il gemello. Risero entrambi e dopo alcuni minuti Fred annunciò che doveva andare ad aiutare il fratello.
-Va bene- disse Hermione sorridendo.
-Ci vediamo signorina-sono-sempre-composta.- disse lui, e senza dire altro uscì fuori dove poco dopo si smaterializzò.
Ciaoo! Vi chiedo scusa per il ritardo, ho avuto problemi di connessione e poi mi si è cancellato il capitolo, una confusione enorme :/ 
Questo è un capitolo di passaggio ma spero vi piaccia lo stesso ^_^ 
Scusate ancora, al prossimo capitolo!! <3
  
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