Non abbiamo bisogno di un omicidio.
Tutti si girarono a guardarla; aveva interrotto una battaglia di cuscini dove i ragazzi erano tutti in boxer.
Li osservò, ghignando; così ricevette addosso tutti i cuscini.
Solo Seamus le si avvicinò.
«Ti sembra il modo di entrare nei nostri dormitori?», chiese aiutandola ad alzarsi.
Lei accettò volentieri la mano che le porse, alzandosi e passando subito al sodo.
«Daphne ha accettato di uscire con te», disse decisa, mentre tutti si girarono a guardarli.
«C-cosa?», balbettò il ragazzo, non sapendo come reagire.
Poi prese la bacchetta appoggiata al comodino, e cercò in tutti i modi di schiantare la ragazza, mentre imprecava ed arrossiva violentemente.
«Eh dai, ti ho solo dato una mano! Lei ama il cibo pieno di grassi e sale, proprio come te! Ed ha accettato, avrai la ragazza che ti piace finalmente!», disse Hermione, facendosi scudo con un ‘protego’ non verbale, imparato da uno dei suoi innumerevoli tomi.
«E va bene, quando avete deciso?», disse infine sconfitto, ma con una punta di gioia nella voce.
«Sabato ad Hogsmeade, vedi di non fare tardi. Ti aspetta alle cinque lì davanti ai Tre Manici Di Scopa. Ah, lei ama la Burrobirra.»
Gli diede un suggerimento lei, scoccandogli uno sguardo malizioso ed abbandonando il dormitorio.
-È fatta. Ti aspetta sabato alle cinque da Madama Rosmerta, non fare tardi. Bene, ora dimmi: in che dormitorio sei?-.
Scrisse frettolosamente Hermione, incamminandosi nuovamente verso la Sala Comune, e sedendosi sulla poltrona di fronte al caminetto.
Ghignò nel silenzio, mentre il fuoco scoppiettante del camino faceva benissimo notare che le parole erano scomparse dal bigliettino.
Daphne, ancora ridacchiante, rischiò di strozzarsi con le parole lette nel bigliettino. Cosa aveva intenzione di fare quella Grifondoro folle e senza scrupoli?
-Buono a sapersi anche questo, si. Comunque io intendevo che avrei accettato solo se c'erano possibilità che ti colpisse una maledizione.
Ma, dato che hai fatto tutto tu, posso solo sperare che sia stato così.-
E così sarebbe uscita con Finnigan? Non che le dispiacesse, ma Hermione non poteva organizzarle appuntamenti con chiunque.
E poi quella sera si stava annoiando particolarmente, così ghignando aggiunse:
-Qualunque cosa tu stia tentando o pensando di fare, NON FARLA. Ascolta, te lo sto dicendo perché non ti voglio sulla coscienza.
Ci dipingono già abbastanza cattivi, non abbiamo bisogno di un omicidio. Comunque è a sinistra, quinto anno, il numero sette.-
Sbuffò; le raccomandazioni erano inutili, Hermione era pur sempre una Grifondoro.
Ma se l'avesse trovata morta sotto un divano l'indomani mattina, almeno avrebbe avuto la coscienza pulita.
Hermione rise a quell'affermazione; aveva solo organizzato un appuntamento ad uno dei suoi amici, che c'era di male?
Dopo un paio di minuti d'attesa rispose alla Serpe, che le sembrava fin troppo seria.
-Ehi, che ne dici di vederci fra dieci minuti davanti alla porta della Sala Grande? Vorrei fare una passeggiata-.
Dieci minuti. Cazzo, ma era scema? Doveva fare anche una doccia e togliersi la divisa della scuola, almeno per un po'!
Senza rimuginarci troppo su, si fiondò nel suo dormitorio e occupò il bagno; si rilassò sotto l'acqua calda, che sembrò levarle via tutti i pensieri.
Mise dei jeans a vita alta, un maglione e, come sempre, la sciarpa della sua Casata.
Soddisfatta, notando però di essere in ritardo, uscì dal suo dormitorio, ricevendo occhiate eloquenti dai suoi compagni di casa.
Fece finta di ignorarli, e si diresse verso la Sala Grande, sperando di non aver fatto attendere troppo l'amica.
Spazio dell'autrice:
Scusate per l'immenso ritardo, ma è stato un anno difficile, ed anche se avevo il capitolo pronto mi è stato impossibile pubblicarlo!
Spero vi piaccia, ci tengo particolarmente a questa storia...ogni volta rido da sola!
Se volete lasciate un parere, così vedrò se continuarla o meno c:
A presto,
S e r e n a ♥xx