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Autore: aduial    11/06/2014    1 recensioni
Albus Severus Potter ha una gemella. Una gemella che tutti sanno che esiste ma che nessuno, a parte i vari familiari, ha mai nemmeno visto. Una gemella con cui condivide emozioni, sentimenti, pensieri. Una gemella che nasconde un segreto che nemmeno lui sa. Un segreto così doloroso da farla fuggire da tutto e da tutti.
storia sospesa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 11
 
Era seduta in riva al lago, con un libro tra le mani e leggeva silenziosamente, concentrandosi su ogni parola, ma allo stesso tempo ansiosa di sapere come continuasse la storia. A un certo punto qualcuno la afferrò da dietro e la trascinò nell’erba.
“Albus! Mi hai fatto prendere un colpo! Come ti permetti di arrivarmi così alle spalle all’improvviso?”
“Dai Annika! Era solo uno scherzetto innocente!”
“Scherzetto innocente un corno! Ho perso vent’anni di vita”
“Melodrammatica - la prese in giro il ragazzo, chinandosi a raccogliere il libro che era caduto per terra – Orgoglio e Pregiudizio? Ma che libri leggi?”
“Ma come osi? È una splendida storia d’amore! È tutto così romantico e perfetto. Lei è una ragazza forte, decisa e che troppo spesso non riesce a tenere a freno la lingua, lui è un uomo così misterioso e ricco, ma allo stesso tempo tremendamente orgoglioso e…”
“Stop! Ti prego! Sento già che mi sta venendo il diabete”
“E poi la melodrammatica sarei io? E comunque mi hai interrotto sul più bello, quando lui si dichiara e le chiede di sposarlo”
Albus le restituì il libro e si distese sull’erba, appoggiando la testa sulle gambe della ragazza: “Dai allora, fammi sentire questa dichiarazione…”
La ragazza sorrise e riprese a leggere, questa volta a voce alta:
 
«Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami»
 
“Vi? Ma ce n’era più di una??”
“A quei tempi si usava il voi con le persone con cui non si era in confidenza, Al”
“Ah, ok, scusa. Continua”
 
“Lo stupore di Elizabeth fu inenarrenabile”
 
“Inarre-che?”
“Significa che non si può narrare. Posso andare avanti?”
“Si certo, vai pure”
 
“Spalancò gli occhi, arrossì, esitò e tacque. Questo fu considerato un incoraggiamento sufficiente, e ne seguì immediatamente la confessione di tutto ciò ch’egli provava da molto tempo per lei. Si esprimeva con proprietà, ma doveva render di conto di sentimenti che andavano al di là di quelli del cuore, ed egli non fu meno eloquente in materia di orgoglio che di tenerezza. L’idea dell’inferiorità di lei, della degradazione, degli ostacoli familiari che la ragione aveva sempre opposto al sentimento, fu manifestata con un calore che poteva trovare una spiegazione nell’offesa ch’egli stava arrecando al suo rango, ma che era ben poco adatto a raccomandare la sua causa”
 
Man mano che Annika leggeva, Albus riusciva a immaginarsi le varie scene descritte e quasi a provare quello che provavano i vari personaggi. Si arrabbiò come Darcy alla scoperta il tradimento di quello che era il suo migliore amico, si disperò come Elizabeth alla notizia della fuga della sorella Lydia, gioì con Jane alla proposta di matrimonio di Bingley, insomma venne completamente assorbito dal libro. Quando Annika finì, il sole stava calando ed era ormai ora di cena. Insieme si diressero verso la Sala Grande e ovviamente Albus, le chiese in prestito il romanzo, per leggere la parte che non aveva sentito.
Entrarono e si sedettero al tavolo di Serpeverde, dove trovarono Scorpius che chiacchierava con alcuni compagni. Si sedettero davanti di lui e subito chiesero di Tara e Leila, ma il giovane Malfoy alzò le spalle, dicendo di non sapere assolutamente nulla.
 
Nello stesso momento le due ragazze si stavano dirigendo verso la Sala Grande in compagnia di Dominique, Molly e Lucy. Mancavano Roxanne, Lily e Rose, rispettivamente battitrice e cacciatrici della squadra di Grifondoro, che si trovavano agli allenamenti e, naturalmente, Annika che aveva trascorso il pomeriggio con Albus. Le ragazze avevano passato tutto il pomeriggio in biblioteca, studiando in vista delle verifiche e interrogazioni che avrebbero avuto la settimana seguente, ma in un momento di pausa si erano anche accordate per organizzare una piccola riunione al femminile nella stanza singola da Caposcuola di Dominique, prevista per quella sera stessa.
Raggiunsero la Sala Grande nello stesso momento di Lily, Roxanne e Rose, completamente sudate e con ancora addosso la divisa da Quidditch.
“Per l’amor del cielo! Ragazze, ma quanto puzzate!” esclamò Dominique scostandosi velocemente da loro e fuggendo verso il tavolo di Corvonero. Le altre scoppiarono a ridere e informarono le nuove assenti dei piani per la serata. Poi si diressero ai rispettivi tavoli.
 
Leila e Tara di accomodarono vicino agli amici e misero subito al corrente Annika della riunione prevista per quella sera.
“E noi poveri maschietti?” chiese Albus facendo gli occhi da cucciolo.
“Organizzatevi per conto vostro” ribatté Tara.
“Ok allora. Ci divertiremo talmente tanto che vi pentirete di non essere venute con noi!”
E si alzò con aria offesa, uscendo dalla Sala Grande, seguito da uno Scorpius alquanto divertito.
Tara lo seguì con lo sguardo finchè non furono scomparsi alla vista, poi si voltò verso le amiche, incredule.
“Ma quanti anni ha? 5 per caso?”
“Io l’ho sempre detto che dei due, io sono quella uscita meglio. Mi hanno concepita per prima ed evidentemente quando è stato il turno di Al il cervello era già finito” commentò Leila ridacchiando.
 
Dopo circa un’oretta le tre Serpeverde sgattaiolarono fuori dal dormitorio, nascoste sotto il mantello dell’invisibilità che Leila aveva abilmente sottratto al gemello. Fortunatamente non incontrarono nessuno fino alla Torre di Corvonero, nell’ala ovest del castello. Appena giunte davanti all’ingresso, un’aquila di bronzo chiese con voce dolce: “Che cosa è più leggero di una piuma, più morbido della seta ma nessuno è in grado di trattenere per più di pochi minuti?”
“Maledetti Corvonero! Ma non potevano avere una parola d’ordine come tutti gli altri?” sbottò Tara.
“Così sarebbe stato troppo facile! Perché facilitarci la vita quando possiamo rendercela il più difficile possibile” replicò sarcasticamente Leila.
Annika intanto pensava all’indovinello, senza riuscire a trovare la risposta.
 
Vennero raggiunte anche dalle amiche Grifondoro alle quali riferirono, invano, l’indovinello. Improvvisamente sentirono un rumore di passi e si voltarono tutte verso il corridoio buio alle loro spalle, alzando le bacchette, ma si rilassarono tutte vedendo che era solo Molly.
“Scusate sono in ritardo – affermò, respirando affannosamente – sono completamente senza respiro!”
A quelle parole Rose si illuminò: “Ma certo! La risposta è respiro!”
E il passaggio si aprì, rivelando una Sala Comune tappezzata di arazzi blu e bronzo, miracolosamente vuota. Molly, che ci era già stata, guidò le ragazze fino alla camera della cugina, che le stava aspettando già in pigiama. Si cambiarono tutte e, guardandosi intorno, scoppiarono a ridere quasi nello stesso momento, notando le differenze tra di loro. C’erano Dominique e Tara con dei sexy babydoll corti e trasparenti, le freddolose Lucy, Rose e Molly con dei pigiami lunghi di pile, Roxanne e Leila con dei pantaloncini corti e delle canottiere attillate e Annika nella sua elegantissima camicia da notte di seta ricamata.
Rose prese la bacchetta e con uno svolazzo, insonorizzò la stanza e chiuse a chiave la porta.
“Allora che facciamo?” chiese Lily, curiosa..
“Lotta di cuscini!” urlò la sempre irrequieta Roxanne, lanciandosi sulla cuginetta e dando il via alla più feroce battaglia della storia.
 
Parecchio tempo dopo, si accasciarono stremate su qualsiasi superficie orizzontale disponibile.
“Allora – iniziò con aria cospiratrice Dominique – escludendo Rose e Molly che sono felici con i loro gemelli Scamandro… voi che mi dite di ragazzi?”
“Oh mio Dio! Dom no, ti prego!”
“Dobbiamo proprio parlare di ragazzi?”
“Ma perché chiedi queste cose?”
Un coro di proteste scandalizzate si levò dal gruppo di ragazze. Dominique fece un sorriso malefico e chiese: “preferite che parli di vestiti?”
“Ragazzi va benissimo” decise Lily per tutte, conoscendo la passione della cugina per la moda e sapendo quanto poteva diventare insopportabile parlando di vestiti.
“Cosa vuoi saperne tu! Sei troppo piccola” ribattè Roxanne piccata
“Oh andiamo Roxy! Sai perfettamente che noi Potter siamo piuttosto precoci…”
“Non guardare me! Non c’entro niente” s’intromise Leila, rispondendo alla muta domanda negli occhi di Roxanne che si era voltata verso di lei.
“Bene Lily, visto che hai parlato per prima perché non ci dici subito chi è il misterioso ragazzo che ti piace?” chiese candidamente Rose.
“E chi ti dice che ce ne sia uno?” balbettò la più piccola dei Potter, arrossendo leggermente.
“Il semplice fatto che tu sia arrossita mi sembra una prova lampante” fece malignamente notare Tara.
“Tara Zabini! Sei una vera serpe!” ribattè Lily piccata.
“Oh basta ragazze! Così la mettete in imbarazzo” cercò di difenderla Annika.
“Mia sorella non è mai in imbarazzo!”
“Potremmo comunque parlare di qualcun altro, no?”
“Grande idea Annika! – esclamò Rose, con un sorriso che non faceva presagire nulla di buono – perché non ci parli di te?”
“Bhe, ecco, io, non so… insomma come fai a sapere che mi piace qualcuno?”
“Ho semplicemente tirato a indovinare e, come sempre, ci ho azzeccato!”
“Modesta” commentò Leila dall’angolo da cui stava assistendo all’interrogatorio.
“Sta’ zitta, che la prossima sei tu!”
“Ma non stavate interrogando Annika?” chiese candidamente lei, mimando uno scusa con le labbra, non appena la cugina si girò verso l’amica.
“Ok, va bene, a me… A me piace Albus, ok? Contente ora?”
“Albus non mio fratello, vero?”
“Perché, quanti Albus conosci Leila?” chiese ironicamente Roxanne.
“Ti piace mio fratello?” urlò Leila, convinta che ci fosse solo un enorme malinteso.
“Sì, mi piace tuo fratello e non capisco perché ti fai tutti questi problemi! Insomma, a Dominique piace il mio di fratello, ma non l’ho aggredita così!”
A quelle parole sei teste si voltarono verso Dominique, che si stava tranquillamente limando le unghie seduta sul letto.
“E allora? Perché mi guardate così?” chiese stranita.
“Ti piace davvero Jared Nott?” chiese Lucy, incredula.
“Sì, ma non capisco perché sia così difficile da credere”
“No nulla, è solo… strano” rispose Rose
“Più strano di una Potter e un Malfoy?” si intromise Annika, vendicandosi, da brava Serpeverde, del tiro mancino che le aveva giocato prima Leila, che la fulminò immediatamente.
Roxanne si voltò verso Lily: “Devi dirci qualcosa?”
“Lei no, ma forse Leila sì” affermò convinta Tara.
“Belle amiche che siete! Comunque non so cosa provo per Scorpius, ogni volta che mi si avvicina mi sento protetta e non vorrei essere da nessun’altra parte, quando vedo delle ragazze girargli intorno, vorrei solo sgozzarle, ma non sono sicura dei miei sentimenti. Sono confusa! – affondò le mani nei lunghi capelli scuri – e poi c’è la storia di McLaggen, con Scorpius sto bene, ma passerà molto tempo prima che sia pronta per tornare a fidarmi degli uomini!” Leila ormai piangeva, esprimendo tutti i sentimenti che le opprimevano il cuore da settimane.
Le ragazze si alzarono e le si strinsero intorno, facendole sentire la loro vicinanza. Fu Dominique a dar voce ai pensieri di tutte: “Ma siamo con te e puoi contare su di noi, sempre”.
 
My little corner
Ho dedicato la mia pausa dallo studio per scrivere questo capitolo ed è stato piuttosto divertente, infatti, come sicuramente avrete notato, è un po’ più “frivolo” degli altri. Mi sembra che non ci sia niente da chiarire, quindi non sto qui a tediarvi parlando di miliardi di cose inutili, vi chiedo solo, come sempre, di farmi sapere cosa ne pensate con una recensione, anche brevissima tipo “bello, continua così” o “datti all’ippica”. Però ne approfitto per pubblicizzare un paio di fic: la prima è l’altra mia storia “Cronache delle Sette Terre” è una fantasy originale, quindi non so se potrebbe piacervi, io intanto ve la butto lì, l’altra è più un’idea che secondo me è divertentissima! Andate a cercarvi “Weave together” di Juliennes e partecipate, secondo me è una figata e vi porterà via pochissimo tempo (non vi dico di più, così magari andate a darci un’occhiata per curiosità ;-P).
Fine delirio. Un bacio,
Aduial
   
 
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