Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Rorori    12/06/2014    3 recensioni
Sasuke distolse lo sguardo dal volto addormentato di Naruto e si incantò guardando le fiamme scoppiettanti del fuoco all'interno del camino, in quel momento tutti i ricordi di loro due cominciarono a riaffiorare nella sua mente, fin tanto che il suo dobe dormiva che male c’era nell’immergersi nel passato e ricordare l’inizio del loro amore?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

EIGHTEENTH MEMORY: ITACHI

Sasuke si sveglia con un incredibile male al collo e alle spalle quella mattina, la notte appena trascorsa a dormire sul divano è stata francamente atroce, ha scoperto molto tempo fa quanto quel pezzo di arredamento sia estremamente scomodo, una trappola mortale per il corpo, fatalità ha scoperto questa caratteristica tempo addietro grazie al suo amato aniki, quell’uomo sarà la causa della sua morte ne è certo.

Sospira pesantemente mentre poggia i piedi per terra, il suo corpo è tutto indolenzito e sta invocando pietà a gran voce, si massaggia lentamente il collo mentre si avvia verso il bagno: l’unica cosa in grado di metterlo in sesto è una lunga e corroborante doccia. Già quando aveva vent’anni passare la notte a dormire su quel coso metteva in serio pericolo la sua schiena figurarsi adesso, certo poteva dormire nella camera degli ospiti ma non ha intenzione di metterci piede fino a quando non avrà perlustrato minuziosamente ogni angolo di quella stanza, non sarebbe la prima volta che suo fratello ci piazza dentro cose strane e al limite dell’assurdo. Chiude gli occhi mentre un getto bollente gli bagna il corpo, non sa cosa ha fatto di male per meritarsi un fratello così assurdo né tanto meno sa perché fra tutti gli esseri umani che ci sono sulla terra lui abbia proprio dovuto innamorarsi dell’essere più snervante che esista.

Una soluzione a tutti i suoi problemi sarebbe quella di sbarazzarsi della coppia malefica o per lo meno del maledetto divano che ha distrutto ogni suo muscolo, peccato che entrambe le idee sia da scartare a prescindere: la prima per ovvi motivi, la seconda perché Naruto lo scuoierebbe vivo attaccato com’è a quell’assurda trappola, che poi non riuscirà mai a capire perché lo sia così tanto! Va bene, è stata la prima cosa che hanno comprato quando hanno deciso – finalmente aggiungerebbe Sasuke – di andare a vivere insieme, beh la prima dopo il letto ovviamente. Naruto alcune volte si fa prendere dai sentimentalismi per le cose più assurde ma in fondo è una delle cose che ama di lui.

Il silenzio regna sovrano nella casa, sono le cinque del mattino e non si sente un singolo rumore che possa disturbare questa quiete, il sole deve ancora sorgere e Sasuke ha tutta l’intenzione di prendersela comoda. Per tutta la notte non ha fatto altro che pensare a come potersi vendicare del fratello e del suo inopportuno compagno, ci ha riflettuto molto attentamente quando alla fine è giunto alla conclusione più logica e di sicuro effetto, anche senza vedersi in uno specchio sa di aver fatto l’espressione più sadica di sempre.

Sasuke è sempre stato il tipo di persona incapace di dimenticare e di perdonare un torto subito, lui è sempre stato quello che aspetta pazientemente il momento propizio prima di mettere in moto gli ingranaggi della vendetta. È uno dei suoi più grandi difetti, ma in fin dei conti non ha mai provato a modificare questa sua peculiarità e perché mai avrebbe dovuto? In più di una situazione gli è tornato utile questo suo modo di agire e poi rimane del pensiero che se una persona ti ha ferito una volta lo farà sicuramente ancora per questo motivo recide ogni legame quando qualcuno fa qualcosa che non avrebbe mai dovuto fare nei suoi confronti e lo ripaga con la stessa arma quando meno se lo aspetta. È un atteggiamento immaturo per certi versi mentre per altri non lo è, non si diverte a comportarsi così ma non sa in quale altro modo agire e in ogni caso non vuole saperlo, il suo cuore non è così grande da saper perdonare e porgere l’altra guancia.

Suo fratello non è un’eccezione, in particolar modo quanto con il suo comportamento provoca incidenti come quello dell’altra sera, per colpa sua sarà costretto a dormire sul divano per chissà quanto tempo e questo non può proprio perdonarglielo. Quando Naruto si infuria come è successo ieri le conseguenze si protraggono per un tempo incalcolabile. Sa perfettamente che una parte della sua ira è giustamente indirizzata nei suoi confronti, quando hanno capito che razza di coppia formano quei due pazzoidi hanno creato un piano di emergenza per poter scongiurare le crisi e uscirne allo stesso tempo incolumi e lui ha trasgredito alla prima regola, quella più importante: avvertire sempre nel caso di arrivo da parte di uno dei due imbecilli, non recita esattamente così ma il succo del discorso è questo.

Tira verso il basso la manopola dell’acqua e il getto si interrompe, guarda l’orologio mentre esce dal box doccia e si avvolge nel suo morbido accappatoio,  sono trascorsi trenta minuti da quando è entrato quindi ha ancora un paio di ore prima che Naruto si svegli ha il tempo per mettere in atto il suo piano per ottenere il perdono del suo amato marito: preparargli la colazione, corrispettivo del suo bagno bollente per poter scacciare via i brutti pensieri per qualche istante, ha scoperto molto presto quanto il suo compagno sia un golosone e si è sempre chiesto come faccia a mantenere la sua invidiabile linea ingozzandosi costantemente delle peggiori porcherie esistenti al mondo.

Dopo essersi vestito si dirige con calma nella cucina dove afferra una ciotola nella quale versa della farina in modo da creare l’impasto dei muffin, mentre è impegnato in questa attività  un ricordo si fa strada trai suoi pensieri, erano entrambi all’università nel pieno degli studi per gli esami, a quel tempo la loro casa era invasa da ogni genere di incarto di caramelle,  cioccolata e dolciumi vari, era quasi impossibile scorgere il pavimento sotto quella montagna di carta colorata, sembrava quasi di trovarsi dentro un parco giochi per la quantità indicibile di dolci e carte buttate a terra.

Inforna i muffin e si dedica subito a tagliare la frutta, vuole superare se stesso questa volta. Contrariamente a quello che si può pensare Sasuke è un ottimo cuoco solo che non ha molta voglia di stare dietro i fornelli, fa uno sforzo solo quando deve farsi perdonare dal suo dobe, certo una basterà una misera colazione per ottenere il perdono ma è un primo passo verso la giusta direzione inoltre questa sera lo porterà nel suo ristorante di ramen preferito e gli comprerà un mazzo enorme di girasoli, non rose, mai rose, così banali ai suoi occhi da passare inosservate e non vuole che un simile fiore possa essere associato al suo dobe, i girasoli invece sono fiori degni di nota, così brillanti e solari, così simili a suo marito, desidera che ogni aspetto della loro relazione sia diverso dagli altri, unico, speciale e forse pensarlo lo rende arrogante, ma non gli importa. L’amore che li lega è raro, nonostante il passare degli anni non si è mai affievolito, mai, neppure per un istante, li ha sempre avvolti in questo bozzolo caldo e confortante, rendendoli dipendenti l’uno dall’altro e vuole preservarlo per sempre, quando gli ha chiesto di sposarlo gli ha promesso che l’avrebbe amato fino alla fine del tempo ed non ha intenzione di venir meno al suo voto.

Fissa con orgoglio il vassoio su cui ha posto tutti i piatti preparati: i muffin emanano un odorino delizioso, la frutta tagliata dentro le ciotoline di vetro ha un aspetto sublime così come i pancake. Adagia anche una caraffa di succo di arancia e due tazze di caffè nero bollente e aspetta con pazienza che la sveglia della camera suoni. È pericoloso tentare di svegliare Naruto prima di quel momento, dannatamente pericoloso, a meno che non si voglia avere a che fare con una persona di pessimo umore per tutto il giorno. Appena avverte il debole quanto fastidioso trillo della sveglia e la conseguente botta sul pavimento del suddetto oggetto – in media hanno bisogno di comprarne una nuova ogni due settimane grazie a questa pessima abitudine – afferra il vassoio e si avvia verso la camera: come previsto trova l’oggetto rotto per terra – questa volta è addirittura durata tre settimane, un miracolo – e Naruto raggomitolato sotto le coperte con il cuscino a coprirgli totalmente la testa, solo qualche ciocca di capelli è libera da quella prigione di stoffa. Gli scappa un mezzo sorriso, a vent’anni così come a cinquanta, suo marito è sempre lo stesso. Poggia il vassoio sul comò vicino alla porta – gentile regalo da parte di Kushina – e si avvicina al letto con discrezione, il pericolo non è ancora scampato, e gli accarezza la schiena da sopra le coperte con movimenti lenti e circolari, dopo qualche minuto, da sotto il cuscino, compaiono gli occhi ancora assonnati di Naruto, lo guarda dritto in quelle pozze azzurre mentre scosta con lentezza il guanciale fino a scoprire interamente il suo viso e si china a baciarlo dolcemente, sente le dita dell’altro correre a stringere in una delicata morsa i suoi capelli mentre lo attira maggiormente contro di sé. Si baciano a lungo, senza fretta, con la calma che mancava ormai da troppo tempo con la minaccia della comparsa improvvisa da parte di Itachi che a quanto pare manca della conoscenza fondamentale di una cosetta chiamata privacy. Si staccano solamente quando respirare diviene un’esigenza primaria, con la punta delle dita Sasuke sfiora la guancia di Naruto, lo accarezza delicatamente, mentre si perde ad osservarlo. La bellezza di Naruto non è andata persa con lo scorrere del tempo, è sempre lì, sfolgorante, sembrerebbe quasi che gli anni non siano passati per lui se non fosse per qualche piccola ruga che ogni tanto gli compare sul volto. Si fissano per un tempo infinito prima che la stretta sui suoi capelli si intensifichi provocandogli un leggero dolore, ehi non è colpa sua se ha i follicoli estremamente sensibili! Lo sguardo divertito che Naruto gli lancia è un chiaro segno che è ancora arrabbiato.

“Caro il mio teme se pensi che un bacio sia sufficiente a farmi dimenticare del casino che hai combinato ti sbagli di grosso.”

Il tono usato è irriverente, evidentemente non è stato l’unico a passare la notte ad escogitare qualche ripicca. Sorride furbamente Sasuke, è questo quello che più ama del loro rapporto, la continua sfida che esiste tra di loro.

“Caro il mio dobe se pensi questo mi sottovaluti e ferisci il mio orgoglio.”

Un sorriso furbo si disegna sulla bocca di Naruto mentre riemerge da sotto le coperte ed è un istante ma è sufficiente per Sasuke per capire in che modo lo voglia punire, nel peggiore, il suo cuore salta un battito e la salivazione si azzera quasi totalmente: il suo dobe, il suo diabolico e cattivo marito, ha trascorso la notte a dormire nudo se non fosse per i boxer che ha avuto la decenza di indossare. Dopo settimane di quasi totale astinenza tutta quella pelle scoperta è deleteria per i suoi sensi, ovunque posa lo sguardo scorge pelle, gloriosa, deliziosa, morbida, profumata pelle, totalmente priva dei suoi soliti marchi: come ha fatto a resistere così a lungo con una simile tentazione sotto gli occhi?

Deglutisce rumorosamente mentre la sua mano cerca di sfiorare il petto del marito quando un pizzicotto interrompe quella sua ricerca spasmodica, Naruto lo fissa con mal celato divertimento, il dannato si sta divertendo.

“Teme, teme, teme, non sai come si dice? Guardare ma non toccare.”

“Naruto…”

Doveva uscire come un avvertimento non come un patetico piagnucolio bisognoso, il suo orgoglio sta ruggendo ferito da qualche parte dentro di lui.

Il sorriso di Naruto aumenta ancora di più al suono del suo nome detto con tanto bisogno, tanto da arrivare a sfiorare quello del gatto del Cheshire per quanto è enorme e inquietante, la parte sadica ereditata dalla madre si sta palesando in tutto il suo splendore e questa cosa lo terrorizza.

“Oh, ma guarda un po’! Mi hai portato la colazione a letto, ma quanto sei gentile!”

Detto questo salta fuori dal letto e si dirige verso il vassoio e il cuore di Sasuke implora pietà, non si era accorto che avesse indosso quel particolare paio di boxer, bianco, quasi trasparente, che non lascia assolutamente nulla all’immaginazione e che lo fa impazzire. Boccheggia in cerca d’aria mentre sente il cavallo dei pantaloni farsi incredibilmente stretto. Naruto si gira verso di lui con l’espressione più angelica che riesce a fare, in mano un muffin.

“C’è qualcosa che non va? Sei straordinariamente pallido.”

Un ghigno compiaciuto gli adorna le labbra intanto che addenta il muffin, nel profondo del suo cuore Sasuke sa che questa sarà una lunga e difficile giornata.

*

Recuperare il suo rapporto con Itachi  si rivelò una delle cose più difficili che avesse mai fatto, anzi più che recuperare si trattò proprio di costruirne uno.

Dal giorno in cui Itachi irruppe nel suo appartamento – interrompendo una delle migliori pomiciate che avesse mai fatto con Naruto – non saltava mai un incontro. Ogni giorno si presentava davanti alla sua porta alle quattro del pomeriggio,  puntuale come un orologio svizzero. e per un paio di ore rimaneva con lui.

Pur sapendo che le intenzioni del fratello erano del tutto buone fu stato difficile fidarsi di lui, per lo meno all’inizio e in effetti dopo i loro trascorsi sarebbe stato impensabile comportarsi come due buoni fratelli. Sasuke ha dovuto imparare a contare solo ed esclusivamente su se stesso, per lui aprirsi con qualcuno era inconcepibile almeno fino a quando non incontrò Naruto. Piano piano stava abbandonando tutte le difese che aveva costruito intorno a sé per evitare di soffrire, ogni muro crollava inesorabilmente al suolo tutte le volte che Naruto gli rivolgeva una gentilezza, che gli dimostrava quanto forti fossero i suoi sentimenti e che di lui poteva fidarsi, che non lo avrebbe mai tradito e ferito.

Se si soffermava un secondo a pensare si rendeva conto che se non avesse mai incontrato Naruto ora tutto sarebbe come prima, non avrebbe avuto la sua ricercata libertà e vivrebbe ancora in un mondo privo di luce, ma soprattutto non avrebbe mai capito quanto in realtà suo fratello lo amasse e quanto ci tenesse a lui.

Un solo scambio di sguardi  quel lontano pomeriggio e adesso tutta la sua vita era cambiata radicalmente, in maniera positiva ovviamente.

Alcune volte, tuttavia, il rancore provato così a lungo nei confronti del suo aniki tornava così prepotentemente a galla da lasciarlo stordito, incapace di reagire, lasciandolo debole e con una terribile voglia di far smettere tutto, di cancellare per sempre dalla sua vita quel fratello così irraggiungibile. Dimenticare sarebbe stata la via più semplice, quella per far cessare tutto ma sarebbe stata anche la più sbagliata. Per quanto il suo cervello arrivasse a processare questi pensieri era difficile accettarli anche a livello di sentimenti, sedici anni di lontananza non si potevano cancellare così facilmente, non bastava un semplice colpo di spugna per far sparire tutto e far finta che niente fosse mai successo e se ne rese conto il giorno in cui tutte le sue debolezze vennero a galla, quando la sua più grande paura si era palesata sotto gli occhi: vedere con quanta facilità Itachi avesse instaurato un rapporto con Naruto lo fece cadere nel baratro più profondo della gelosia, ebbe così paura di perdere il suo ragazzo, temette così fortemente che Itachi glielo stesso portando via da farlo scoppiare, urlandogli contro tutto ciò che teneva così segretamente nascosto nel cuore. Fu improvviso, non programmato e doloroso, non si era reso conto di quanto male gli facesse tenere quei pensieri rinchiusi da qualche parte nel cervello, avvelenando tutti i progressi che stavano facendo e azzerandoli tutti.

Itachi non disse niente, si limitò ad incassare tutti quei sentimenti repressi, come se non stesse aspettando altro, come se meritasse ogni impropero che si sentiva rivolgere, spezzò il cuore a Sasuke vedere lo sguardo che gli era comparso sul viso, non aveva mai visto due occhi così triste ma non poteva più tornare indietro e si rese conto che non lo voleva, era giusto così, prima o poi tutto quel risentimento sarebbe venuto a galla e nascondere la testa nella sabbia non avrebbe giovato a nessuno dei due, si erano feriti tanto, dovevano accettarlo e provare ad andare avanti o avrebbero mai costruito qualcosa di solido. Alla fine Itachi si alzò gli rivolse un sorriso triste e se ne andò.

Bastò guardare negli occhi Naruto per capire di aver esagerato, di aver sbagliato il modo in cui aveva detto certe cose, non gli aveva mai visto fare un espressione così delusa e la vergogna che provava non fece che aumentare quando seppe che in realtà Itachi gli stava raccontando di quanto carino fosse lui da piccolo.

Quella terribile giornata si concluse con una porta sbattuta e la minaccia da parte di Naruto di non mettere più piede in quella casa fino a quando non avesse risolto quella brutta situazione.

L’iniziale tradimento che provava nei confronti del suo ragazzo si acquietò presto quando capì che stava cercando semplicemente di fare il meglio per lui, perché si era reso conto quanto tenesse a suo fratello e poi oggettivamente parlando avrebbe dovuto trovare il modo migliore per parlargli, si sentiva terribilmente immaturo in quel momento e non gli piaceva per niente quella sensazione.

Trascorse un’intera settimana prima che il suo orgoglio si ritirasse e gli permettesse di telefonare al fratello per poter chiarire, la conversazione che ne era seguita era stata matura, entrambi avevano ammesso i propri errori e fu il primo momento in cui Sasuke fu in grado di vedere dietro la maschera di suo fratello, scorse tutta la preoccupazione, la paura e quanto fosse pesante per lui il ruolo in cui tutti lo avevano relegato, capì quanto si sentisse solo rinchiuso sotto quella campana di vetro sotto cui lo avevano costretto, entrambi avevano delle ferite aperte e delle cicatrici ma in qualche modo avrebbero trovato una soluzione.

Quello fu il primo passo atto a costruire quel rapporto che sarebbe diventato così prezioso e inimitabile per loro.

***

Fu durante l’anno in cui Sasuke compì diciassette anni che si rese conto di avere qualcuno su cui fare veramente affidamento a parte Naruto e Shikamaru, inspiegabilmente si trovava molto bene con quel ragazzo, era acuto e intelligente tanto da far paura delle volte, se solo non fosse stato così pigro sarebbe stato uno dei migliori in quella scuola.

Non sa esattamente come tutto ebbe inizio, durante la pausa pranzo si stava dirigendo verso la classe di Naruto – per suo grande disappunto erano finiti in due sezioni diverse quell’anno – quando sentì due ragazzi dietro di lui bisbigliare delle malignità su loro due, non gli importava granché cosa dicevano su di lui ma dire simili cattiverie su Naruto era del tutto inaccettabile. Realizzò di aver scagliato un pugno contro uno dei due solo quando lo ebbe effettivamente fatto, non era da lui reagire in questo modo ma non poteva assolutamente tollerare che due perfetti sconosciuti denigrassero ciò che li univa. Inutile dire che in poco tempo la situazione era sfuggita al controllo di Sasuke, tutti quelli che avevano dei risentimenti nei suoi confronti approfittarono di quella situazione per cercare vendetta, come se fosse colpa di Sasuke il fatto che non emergessero negli studi non colpa della loro profonda stupidità, in ogni caso per quanto numerosi fossero riusciva a gestirli bene, erano un branco di scimmie senza un briciolo di cervello e con una forza pari a quella di un bambino per cui non era difficile stargli dietro. Commise l’imprudenza di distrarsi quando vide comparire Naruto nel corridoio, stava per dirgli qualcosa quando un ragazzo – approfittandosi della situazione – era riuscito a colpirlo dritto nello stomaco, l’impatto lo colse così di sprovvista che si piegò in due e poggiò le mani sul pavimento, fu necessario quello per far entrare nella rissa anche Naruto, per quanto potesse apparire gracile di aspetto la sua forza era pari a quella di Sasuke e in poco tempo riuscirono a mettere fuori gioco tutti quegli stolti che avevano avuto il coraggio di sfidarli, questa bravata però costò loro un richiamo da parte della preside con tanto di convocazione dei loro familiari.

Minato e Kushina era imperturbabili, non riusciva a capire se fossero arrabbiati o meno, Naruto a loro fianco appariva del tutto tranquillo, ovviamente Fugaku non si era presentato all’incontro, non riconoscendolo più come suo figlio non si sarebbe abbassato a presentarsi ad un evento in cui ancora una volta Sasuke si sarebbe dimostrato l’onta della famiglia, in sua vece presenziò Itachi, splendido nel suo abito di alta sartoria e con i capelli perfettamente raccolti in un codino, era l’immagine della serietà e della freddezza, non rivolse una parola a Sasuke e quando entrarono nell’ufficio della preside si limitò ad ammettere le sue colpe e non provò a discolparlo così come fecero i genitori di Naruto, entrambi ebbero una settimana di sospensione, eppure quando uscirono fuori dalla scuola la serietà si era disciolta nel nulla e Itachi conversava tranquillamente con Minato, come se non fossero appena usciti da un incontro serio, Sasuke fissava la scena senza sapere cosa dire mentre Naruto al suo fianco sorrideva tranquillo, perché tutti erano calmi tranne lui? Cosa si era perso?

“Itachi caro saremmo molto felici se tu e tuo fratello accettaste di venire a cenare a casa nostra un giorno di questi, credo sia arrivato il momento di presentarci come si deve dato che ormai è molto tempo che Sasuke e Naruto si frequentavo, non trovi?”

L’offerta era partita da una gentile Kushina con un sorriso cordiale stampato in faccia, Sasuke sentì improvvisamente freddo, una cena formale a casa dei genitori di Naruto, non era ancora pronto a questo.

Un braccio si posò con gentilezza sulla sua spalla mentre Itachi accettava l’invito, sprigionando il suo solito fascino che mandò letteralmente in brodo di giuggiole la madre di Naruto che ricevette un’occhiata sconvolta da parte di Minato e una divertita da parte del figlio.

Minato avvolse le spalle di Naruto mentre si avviavano verso la macchina e si girò a lanciargli un’occhiataccia e a farli la linguaccia.

Sasuke era ancora più confuso da quella situazione, l’uomo più potente del Giappone si era appena comportato come un bambino di cinque anni nei suoi confronti? Allora come temeva lo odiava veramente, quella sarebbe stata una cosa dura da superare, Itachi al suo fianco ridacchiava, evidentemente qualcuno si stava divertendo.

“Sono contento che tu ti stia divertendo aniki.”

“Non prendertela Sasuke, stavo solo pensando che allora le voci che giravano su Minato-sama sono vere.”

Incuriosito si voltò verso Itachi.

“Voci? Che voci?”

L’espressione che si vide rivolgere gli fece gelare il sangue.

“Oh mio caro otouto si dice che sia estremamente geloso del figlio e che lo adora oltre ogni limite della decenza umana. Sarà difficile per te, probabilmente tenterà di avvelenarti di nascosto.”

Bene, di male in peggio, com’era possibile che quell’uomo fosse a capo di un’azienda così potente?

“Sai otouto devo dire che sono fiero di te.”

L’occhiata obliqua fu sufficientemente chiara da spingerlo a continuare.

“Il Sasuke di una volta non avrebbe mai fatto una cosa così prima, sei cambiato e ne sono contento. Ero convinto che saresti finito con il diventare come nostro padre, freddo e spietato invece per fortuna non è così. Hai difeso la persona che ami, non hai fatto niente di sbagliato anzi, solo la prossima volta evitate di fare fuori metà del corpo studentesco, ok?”

La presa sulla sua spalla aumentò mentre si avviavano verso la macchina, Sasuke fu incredibilmente felice di aver seppellito gli antichi rancori, aveva qualcosa da proteggere adesso e non era solamente Naruto.

***

Il diploma nell’istituto che frequentavano lui e Naruto era un traguardo importante, qualcosa da festeggiare in pompa magna in quanto immettevano nel mondo la futura classe dirigente ragion per cui quel giorno erano invitati tutti i genitori e lo studente migliore doveva tenere un discorso di commiato davanti a tutti.

Non fu certo una sorpresa sapere di essere il migliore così come non lo fu il fatto che lo fosse anche Naruto, entrambi avevano il massimo dei voti in tutte le materie e avevano ottenuto il punteggio più alto anche agli esami, fu scontato che toccasse a loro due tenere il discorso, lo sapevano tutti sia studenti che genitori.

Come aveva scoperto molto presto i genitori di Naruto erano dei personaggi piuttosto bizzarri, Kushina era oltremodo esuberante e aveva il vizio di balbettare ogni volta che parlava troppo velocemente – cosa che accadeva molto spesso – ma era anche estremamente dolce mentre Minato… Beh Minato… Era difficile da catalogare, un momento era freddo come il ghiaccio l’altro la persona più sconclusionata del mondo, più di una volta Sasuke si era chiesto se fosse affetto dalla sindrome di personalità multipla perché non era assolutamente normale un simile comportamento poi aveva capito, ogni volta che si avvicinava a Naruto non poteva fare a meno di emettere versetti al limite del decoro e correva subito ad abbracciarlo, avevano un rapporto molto fisico e poi lo guardava con pura meraviglia e amore negli occhi, era indubbiamente molto fiero di lui non perdeva occasione per dimostrarlo con lui ovviamente era tutto un altro discorso, lo aveva strattonato dentro uno stanzino buio per minacciarlo di morte atroce se mai avesse fatto soffrire il suo dolce bambino e poco importava che il suo “dolce bambino” avesse diciotto anni senza contare che gli aveva velatamente detto che non glielo avrebbe mai ceduto… Quella famiglia era incredibilmente unita ma anche incredibilmente incasinata…

Ovviamente quel giorno non potevano mancare e guardarli faceva quasi male agli occhi, sembrava che fossero circondati da luce e scintille tanto erano brillanti, chi gli passava accanto era come rapito e in effetti sia per bellezza che per carisma surclassavano chiunque.

Quando Naruto lo vide si congedò dai genitori per andare da lui con un sorriso luminoso sul volto e i capelli che svolazzavano in ciocche dorate per via della leggera brezza che presente quel giorno, quell’immagine si impiantò nel cervello di Sasuke, voleva ricordare quel momento per sempre.

Durante il discorso gli occhi di Sasuke vagarono per tutta la platea in cerca di suo padre, era convinto che almeno per quell’occasione si sarebbe presentato, anche solo per formalità ma già al primo sguardo si rese della sua assenza, la mano di Naruto corse ad allacciarsi alla sua al riparo da sguardi indiscreti poiché protette dalla cattedra che li proteggeva, fu allora che si accorse della presenza di Itachi, era appena entrato nella stanza e sembrava avesse il fiatone, come se avesse corso, appena lo vide gli sorrise e l’animo di Sasuke si quietò.

“Congratulazioni otouto, sono molto fiero di te.”

Sasuke fu invaso dalla gioia.

***

Era nervoso, incredibilmente nervoso e lui non lo era mai, le sue mani stavano sudando e la gola era incredibilmente secca mentre la sua mente era invasa da pensieri al limite del tragico.

“Ehi otouto calmati andrà tutto bene.”

“La fai facile tu, non sei quello che deve sposarsi!”

Itachi rise lievemente a quelle parole, era il suo testimone doveva cercare di tranquillizzarlo non ridersela sotto i baffi!

“Allora anche tu ti fai prendere dall’agitazione, chi lo avrebbe mai detto.”

Lo sguardo truce che Sasuke gli lanciò lo fece tacere, agitato com’era probabilmente l’avrebbe lanciato veramente fuori dalla finestra. Vederlo in quello stato gli faceva una tenerezza infinita, ebbe pietà di lui e lo afferrò per le spalle prima di parlargli con il tono più serio che aveva.

“Ascolta otouto andrà veramente tutto bene. Stai per sposare l’amore della tua vita e niente e nessuno potrà rovinarti questo giorno quindi fa un respiro profondo, Naruto ti aspetta.”

Sasuke sorrise.

***

Il bambino che teneva in braccio era piccolissimo, un fagottino che quasi spariva tra le sue braccia, avvicinò il viso a quello del piccolo e ispirò il suo odore, sapeva di borotalco e latte, una combinazione intossicante per i sensi di Sasuke, sarebbe rimasto ore ad odorare quel piccolo frugoletto, sorrise istintivamente mentre il suo dito veniva avvolto da una manina piccola e paffuta.

“È un bambino bellissimo otouto.”

Il sorriso orgoglioso che gli rivolse lasciò stordito Itachi, non era da suo fratello esprimere così chiaramente i suoi sentimenti, sorrise mentre gli scompigliava i capelli.

“Sarai un ottimo padre.”

*

Sasuke è stremato, nel corpo come nello spirito, Naruto è stato cattivo con lui tutto il giorno, tentandolo in ogni maniera e i suoi nervi già in stato precario erano collassati del tutto quando ha visto suo marito uscire dalla doccia con un minuscolo asciugamano che di fatto non copriva  niente.

Nemmeno andare al ristorante di ramen ha sortito qualche effetto e ora gli tocca dormire di nuovo sul divano, il suo collo sta già implorando pietà.

Stupido aniki pensa mentre chiude gli occhi e cerca di dormire.

Il giorno dopo la situazione è ancora più critica, praticamente gli fanno male muscoli di cui non conosce neppure l’esistenza, oh ma oggi è il giorno della grande vendetta, ha concesso al suo aniki un’intera giornata per sentirsi al sicuro, oggi non gli lascerà scampo e il fatto che sia domenica è solo un’aggiunta al suo piano.

Si fa la doccia e si veste con molta attenzione, il suo collo scricchiola in maniera inquietante se fa movimenti bruschi quindi anche solo indossare una maglietta è un’impresa epica. Lascia un biglietto sul cuscino in modo che Naruto sappia dove si trova e scende nel garage per prendere una macchina, l’albergo di suo fratello non è molto lontano ma camminare normalmente senza sembrare reduce da un incidente non è facile quindi opta per la soluzione migliore.

248. Il suo aniki ovviamente ha riservato la suite più costosa dell’albergo, oltremodo prevedibile, crede di essere al sicuro, ma si sbaglia di grosso, per tutto il giorno farà in modo di essergli appiccicato, non lo lascerà un solo secondo, per colpa sua non fa sesso da un tempo inquantificabile se crede di passarla liscia e potersi dedicare impudentemente a certe attività si sbaglia di grosso.

Bussa tre volte con forza e il suo stupido, stupido, aniki apre subito la porta, probabilmente aspettava il servizio in camera a giudicare dallo sguardo di pure terrore che gli rivolge, evidentemente sa già cosa l’aspetta, un ghigno diabolico gli si dipinge in faccia mentre entra nella camera senza aspettare un invito che sicuramente non arriverà.

“Oh mio caro povero aniki, credevi di passarla liscia? Che ti avrei perdonato così facilmente? Andiamo mi conosci bene senza contare che per colpa tua e del decerebrato nell’altra stanza me la sono vista molto brutta. A causa vostra Naruto ha quasi perso un cliente molto importante e ovviamente ha scaricato la sua furia su di me, il lato sadico di Kushina si è manifestato e mi sta torturando lentamente quindi se pensavi che ti avrei lasciato godere un momento di idilliaca pace con  Gaara ti sbagli di grosso. Dunque perché non ti prepari? Oggi passerai tutta la giornata con me a fare quello che dico io e se speri di evitarlo ti sbagli di grosso, non ti lascerò un solo istante.”

La risata malefica che fa metterebbe il terrore anche al peggior criminale.

 

La giornata si è rivelata più fruttuosa del previsto, oltre ad avere schiavizzato per un’intera giornata il fratello portandolo a fare solo cose che detesta - come andare all’acquario, sì, lo detesta, non conosce il reale motivo ma è intenzionato a scoprirlo – ha ottenuto la promessa di non farsi vedere per i prossimi sei mesi il che gli garantisce un periodo di totale pace.

Rientra a casa che è già buio fuori, non ha visto né sentito Naruto per tutto il giorno e gli è mancato.

Accende la luce del soggiorno e lo trova addormentato sul divano, già in pigiama con un peluche tra le braccia, probabilmente è passato Yu con Aki mentre non c’era. Quando dorme il suo viso assume un espressione tenera – più del solito comunque – gli si avvicina e gli accarezza i capelli, deve svegliarlo o domattina sarà un ammasso di ossa doloranti.

“Ehi dobe, è tardi andiamo svegliati.”

Neanche con il tono di voce più dolce che ha riesce a svegliarlo, nemmeno le cannonate riuscirebbero in questo intento. Avvolge un braccio attorno alle sue spalle mentre l’altro lo porta sotto le sue ginocchia e facendo attenzione lo solleva portandolo nella camera da letto, lo adagia sotto le coperte con dolcezza prima di lasciargli un bacio sulla fronte, spegne la luce e fa per uscire quando sente una mano appoggiarsi sul suo braccio, nonostante l’oscurità che permea nella camera riesce a scorgere perfettamente gli occhi di Naruto velati ancora dal sonno, si sente tirare verso il basso e capisce che per stanotte dormirà nel suo letto, la mano sul suo braccio lascia la presa mentre il proprietario scivola di nuovo nel sonno. Si infila il pigiamo in fretta e scivola sotto le coperte, avvolge il corpo di Naruto tra le braccia e sospira contento, gli è mancato abbracciarlo.

“Dove sei stato teme?”

Non si aspettava che fosse ancora sveglio, aumenta la presa per paura che lo mandi via mentre risponde.

“Ero da Itachi.”

La testa di Naruto si appoggia sul suo petto mentre si stringe a lui.

“Mi sei mancato.”

“Anche tu.”

Parole inascoltate, il sonno ha già preso il sopravvento sull’altro, sorride felice mentre lascia che quel bozzolo di calore e amore lo faccia scivolare nel sonno.

-------------------------------------------------------

L’angolino di Ro…

I’m back! Visto? Lo avevo detto che questa volta non vi avrei fatto aspettare tanto! Allora? Cosa ne dite? Vi è piaciuto il capitolo? Personalmente ho amato scriverlo, sarà perché Itachi è uno dei personaggi che amo di più, sarà che nella mia storia è completamente folle… in ogni caso devo dire che questo capitolo mi soddisfa pienamente! Come avrete notato il ricordo è in realtà un insieme di ricordi, tappe importanti nella vita di Sasuke in cui Itachi è stato in qualche modo fondamentale… Vi è piaciuto o avreste preferito altro? Fatemelo sapere…

Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono, mettono questa storia tra le seguite/preferite/ricordate e chi lascia un’opinione! Grazie infinitamente! Aumentate sempre di più e non so come ringraziarvi!

Ultimo appunto e poi vi lascio: il capitolo non è betato, la mia cara amica nonché beta è nel pieno degli esami quindi il suo tempo è decisamente limitato spero che non ci siano troppi errori disseminati XD

Vi lascio un piccolo spoiler sul prossimo capitolo: si intitolerà FIGHT… chissà a cosa si riferisce…

Detto questo vi saluto al prossimo capitolo!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rorori