Caro diario,
oggi nel bagno della scuola è successa una cosa che mi sta
facendo riflettere.
Entro e mentre sono nel mio bagno sento provenire dei versi
da quello accanto. Versi brutti, come se qualcuno stesse male. Sono rimasta pietrificata
incapace di uscire.
Solo quando ho sentito l’acqua scorrere mi sono mossa. Esco
e vedo una ragazza davanti al lavandino. China a sciacquarsi la bocca. La
guardo avvicinandomi lentamente.
Una ragazza bella. Altezza normale, capelli castani raccolti
in una coda. Ne grassa, ne scheletrica. Perfetta oserei dire.
Apro l’acqua cercando la parola giusta per chiederle se
stava bene. Quando finalmente esce qualche suono dalla bocca lei si volta e dice
che non erano fatti miei. Se ne va.
L’acqua scorre e io fisso ancora la porta dalla quale è uscita.
Tornando in classe la professoressa mi chiese il perché di tutto quel tempo.
Tornando a posto, quella che dovrebbe essere una delle mie
amiche mi chiese sghignazzando, se per caso non ero stata capace di rialzarmi.
Arrossii e non dissi più nulla.
Il pranzo è stato misero. Lo stomaco reclama ancora cibo.
Mi siedo sul letto, lo specchio davanti a me.
Mangia, qualche chilo in più non può renderti peggiore di quello che
sei.
Questa dieta che stai facendo non funzionerà, meglio che non perdi altro tempo.
Quello che è successo dopo preferisco non scriverlo.