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Autore: Sephora_    14/06/2014    7 recensioni
Ariel, o meglio Eliana Ariel Montgomery.
Lei è una normale ragazza: timida, gentile, aggraziata, innocente, stupenda.
La vita è stata ingiusta con lei, ha perso la mamma quando aveva solamente dieci anni. Dalla morte della madre, ha vissuto con il padre: ricco imprenditore pieno d’impegni, che dopo poco tempo dalla morte della moglie si risposò con una donna piena di sé ed egoista. O meglio, chiamata da Ariel: la strega.
La sua vita non è bella, la sua vita è un po’ come quella di Cenerentola.
Ma, cosa succede se un giorno dovesse incontrare un ragazzo? Un ragazzo affascinante, seducente, sfacciato, misterioso.
Riuscirà lei a tirare fuori il meglio di lui? Riuscirà a togliere quell’ ombra, quel mistero da quel ragazzo e dai suoi occhi?
Oppure sarà tutto tempo sprecato e la deluderà?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 18
 
 
Papà…? > la voce mi esce in un sussurro strozzato.
< Eliana, si può sapere che cosa diavolo stai facendo? Chi è lui? >

Mio padre urla infuriato.
Guardo Harry che è terrorizzato e mi stringe forte la mano come per farmi coraggio.

< Papà fammi spiegare, io.. lui.. > sono in panico.

Mio padre si passa una mano sul viso esasperato. Ma che gli prende?

< Aveva ragione zio Jeremy, mi ha chiamato preoccupato ieri pomeriggio dicendomi di tornare subito, in giornata stessa, perché tu ti stai frequentando con un ragazzo e che dorme qui in casa nostra. Ariel ma ti è andato di volta il cervello? Che poi.. > mio padre guarda Harry sprezzante. < Ci si deve presentare così? A torso nudo? Davanti la fidanzata? Che maleducazione è questa? Ci manca solamente che avete fatto sesso e siamo apposto!! >

Il vocione di mio padre sovrasta tutto, facendo uscire fuori Grace e Alfred.
Sento il sangue gelarsi nelle vene. Guardo Harry che sbianca di viso e mi guarda. Mi volto verso mio padre con sguardo deciso.

< Papà io non mi sto frequentando, lui è il mio… >
< Signor Montgomery tutto.. > inizia Alfred, ma torna subito in cucina quando vede la faccia di mio padre.
< Non voglio sentire un'altra singola parola. Tu, ragazzo, fila a metterti una maglia e tu signorina, in salotto tra dieci minuti. Non uno in più, non uno in meno.

Dobbiamo farci una bella chiacchieratina. Tutti e tre da soli. >
Annuisco a mio padre e lentamente, inizio a salire le scale con il cuore in frantumi.

< Felice di rivederti, sgualdrinella. > la voce sottile e irritante di Madeline, o meglio conosciuta come “ la strega “, giunge alle mie orecchie.

Mi volto lentamente per guardarla e le sorrido alzandole il dito medio, per poi correre in camera mia da Harry.
Mio zio come ha potuto? Non lo facevo così poco rispettoso e così stronzo poi. Sono basita e senza parole, lo odio!
Quando arrivo nella mia camera, Harry è seduto sul letto preoccupato.

< Piccola io… mi dispiace così tanto.. > inizia Harry venendomi a stringere forte.

Mi lascio cullare dalle sue braccia e poi lo guardo.

< Amore mio, stai tranquillo. Adesso chiariremo tutto. > dico più a me stessa che a lui.

Guardo la sua maglia nera a manica corta e sorrido. E’ così dolce e premuroso nei miei confronti.
Prendo un respiro profondo, e scendiamo lentamente in salotto, dove, appena apriamo la porta, troviamo mio padre seduto in poltrona.

< Prego, accomodatevi. > dice mio padre con una fermezza assoluta.

Io ed Harry ci accomodiamo nel divano difronte alla poltrona. Prendo velocemente la mano di Harry e vedo gli occhi di mio padre, seguire il gesto. Sospira.

< La ami? > la sua domanda, spezza l’atmosfera e spiazza chiaramente Harry.

Guardo mio padre e subito dopo Harry.
Harry si guarda intorno e poi guarda me preoccupato per poi rivolgere uno sguardo nervoso a mio padre.

< Si signore, la amo più della mia vita. > dice Harry con fermezza e sicurezza stringendomi la mano.

Sento il cuore gonfiarsi ed esplodere. L’espressione di mio padre è indecifrabile.

< Sei sicuro di ciò che dici, giovanotto. > dice mio padre compiaciuto. < E dimmi, da quanto state insieme? > continua rivolgendosi ad Harry.
< Signore, la nostra storia è un po’ complicata. Io e sua figlia abbiam.. >
< Da quanto state insieme ti ho chiesto, non voglio sapere la vostra storia. > scatta mio padre.
< Una settimana signore. > risponde velocemente Harry.

E’ terrorizzato poverino, lo sarei anche io se non fosse mio padre.

< E dimmi, che lavoro fai? > mio padre si accende un sigaro.
< Sono disoccupato signore, prima lavoravo in una panetteria signore. Però riesco a vivere e mantenermi, i miei genitori sono ricchi quasi quanto voi signore, quindi mi mandano i soldi per mantenermi nel mio appartamento personale e per pagarmi le bollette e quant’altro nel mentre cerco un altro lavoro. >

L’espressione di mio padre si tramuta in un’espressione di curiosità.

< Come ti chiami ragazzo? >
< Harry signore, Harry Edward Styles. >
< Ti chiami Edward come secondo nome? > esclamo sorpresa.
< Si, non te lo avevo detto? > mi chiede Harry.
< No non lo sap.. >
< Ariel, sto colloquiando con il tuo presunto ragazzo. Ti chiedo di stare gentilmente in silenzio. >
< Scusami papà.. >
< Prego. Scusami Edward, stavo dicendo quindi, quanti anni hai? > continua mio padre.
< Diciannove signore, tra qualche mese ne faccio venti. >

Guardo i lineamenti di Harry, sono abbastanza tesi e lui non muove lo sguardo dagli occhi di mio padre.
Guardo il viso di mio padre, è piuttosto rilassato e a suo agio adesso. Non lo avevo mai visto così. Sarà perché non ho mai avuto un ragazzo?
Ma mio zio, santo cielo, la pagherà. E’ una promessa.

< Sei giovane ragazzo. Cosa ti piace di sport? >
< Calcio, golf, baseball, softball… un po’ tutto signore. >
< Ti piace il golf? > domanda mio padre incredulo.
< S.. si signore, perché? > domanda Harry terrorizzato.
< Qualche giorno potremmo organizzare una gara e andare insieme che dici? Sono socio in un club di golf. > dice mio padre sorridendo.

No aspettate, alt. Fermi tutti, che nessuno si muova.
 Mio padre sta sorridendo ad Harry?
Mi sa tanto che sta volando qualche maiale in aria.

< Oh sarebbe grandioso signore, veramente signore. Mi farebbe molto piacere signore, insomma signore, sarebbe un onor.. >
< Risparmi il fiato giovanotto. Ti verrà un accidenti. Sei simpatico sai? >

Ridacchia mio padre spegnendo il sigaro.
Guardo la scena come se fossi uno spettatore esterno, sembra tutto così strano e surreale. Prima mio padre voleva ucciderci e adesso gli dice che è simpatico e lo invita a giocare nel club di golf? Valli a capire i genitori.

< La ringrazio signore, anche lei non è male. >
< Cosa vorresti dire? > domanda serio mio padre.

Vedo un piccolo alone di divertimento nel vedere Harry tramutarsi di faccia.

< Non mi fraintenda signore, volevo dire che io… >

Mio padre scoppia in una risata fragorosa, il che spinge anche me a sorridere.
Ci guarda entrambi e poi prende un profondo respiro.

< Sapete, poco fa ero abbastanza arrabbiato. Mio fratello Jeremy mi ha detto che tu Ariel, ti frequentavi con un ragazzo scapestrato, senza lavoro e per nulla simpatico ed educato. Naturalmente, sentendo questo mi sono precipitato preoccupato. Penso che sia normale quando un padre sente questo. E’ mia figlia. Appena ho visto soprattutto che poco fa, era senza maglia, le opinioni di mio fratello sono state confermate. Presumo vi foste alzati da poco eh. Beh, non posso dirvi nulla, siete grandi abbastanza per prendervi rischi e pericoli da soli. Però non voglio che diventi un abitudine soggiornare l’uno a casa dell’altro. Vi è consentito ma non voglio sia un abitudine. Sto facendo uno strappo alla regola. Comunque, adesso, dopo questa breve chiacchierata, posso dire che non sei male ragazzo. Anche se, mi raccomando a tenere gli occhi aperti e le mani al proprio posto. Credo ci siamo capiti vero? Lei è la mia unica figlia, e se dovessi farla soffrire o dovresti farle del male, te la vedresti direttamente con me, e li si che sarebbero guai amari. Ancora dobbiamo conoscerci per come si deve, ma spero che avremmo tempo e che andremmo d’accordo. Per il resto, benvenuto a bordo Harry. >

Mio padre si alza dalla poltrona e tende la mano ad Harry che velocemente e abbastanza sconvolto ed emozionato, la stringe.

< Non la deluderò signore. Può stare tranquillo. Amo sua figlia più di ogni altra cosa al mondo, è la mia gioia di vita, è tutto. La proteggerò a costo della mia vita signore. > Dice Harry con una naturalezza e serietà che non avevo mai visto in lui.
 < Oh Harry, ragazzo mio, basta con signore. Non sono mica così vecchio. Chiamami Vincent. >
< D’accordo, Vincent. >
< Quindi beh, mio fratello mi sentirà più tardi. Mi ha fatto prendere un infarto. Harry, rimani a pranzo da noi, va bene? >
< Oh, certamente, volentieri signo.. volevo dire Vincent. >

Mio padre sorride e lascia il salotto silenziosamente.
Quando esce dal salotto richiudendosi l’enorme porta in legno dietro, sospiro sollevata buttandomi di peso sul divano.

< Oh cielo non ci credo, non ci credo che è andato tutto bene. > sussurro a me stessa.

Mi giro verso Harry che è ancora traumatizzato.

< Amore credimi, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Menomale che è andato tutto bene.. > dice Harry.

Il mio uomo si gira verso di me, e mi attira tra le sue braccia. Mi sfiora piano la guancia e poi, poggia le sue labbra sulle mie, catturando il mio labbro inferiore tra i suoi denti. Un gemito di sorpresa e dolore, fuoriesce da me e vengo trascinata sulle sue gambe.

< Dov’eravamo rimasti, mia bella donna? >
< Uuuhmm.. non saprei amore mio.. >

Le sue labbra sono di nuovo sulle mie, coinvolte in un bacio passionale.

< Ragazzi vi volevo dire… >

La voce di mio padre risuona nella stanza facendoci sobbalzare.
Ci voltiamo verso di lui.

< Oh cielo scusate! > dice mio padre richiudendo la porta dietro di lui velocemente.

Io ed Harry scoppiamo a ridere, e quella che sembrava una catastrofe, si è risolta nel miglior modo possibile.

Ma adesso, c’era un altro ostacolo da superare, un ostacolo perenne: Madeline.
 
 

#Spazio Autrice

Avete visto? Avevo promesso che sarei
stata più costante nell’aggiornare la fanfiction
ed eccomi qui con un capitolo fresco fresco.

Allora, in quante avevano pensato che sarebbe successa la fine del mondo?
In tante vero? E invece non è stato così, perché
La fine del mondo arriverà tra qualche capitolo, se non nel prossimo.

Per chi non ricordasse, Vincent Montgomery, il papà di Ariel,
e Madeline, “ la strega “, erano fuori per le vacanze di Natale
a causa di impegni lavorativi.
Zio Jeremy, ha chiamato anticipando il ritorno del fratello, raccontando una bugia enorme.
Per questo Vincent era così.

In seguito scopriremo il motivo della sua rabbia verso Ariel ed Harry.

Che c’entri la nostra odiatissima MADELINE?

Scopriremo tutto nei capitoli a seguire solamente se recensite!
ALMENO TRE RECENSIONI E AGGIORNO.
 
Sephora_
Vi voglio bene. *-*
  
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