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Autore: Bei e Feng    14/06/2014    4 recensioni
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- Allora bambini, siamo tutti pronti? - chiese Mamma Luss, la camicia a fiori, entusiasta, le dita avvinghiate al volante della sua multipla variopinta.
- Sì. - la risposta pigra dei restanti Varia, seduti nella vettura.
- Allora accendiamo il navigatore e partiamo! - esclamò il Varia, mettendo in moto la macchina. - Ho affittato la casetta in cui andavo in vacanza da piccolo... Sono sicuro che vi piacerà! E non vi preoccupate: in venti minuti saremo già arrivati a destinazione. -
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Buona lettura! :)
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belphegor, Fran, Lussuria, Mammon, Superbi Squalo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vacanze Mafiose'
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Salve a tutti! ^^ Non abbiamo molto da dire, se non farvi alcuni chiarimenti:
1) I fatti sono ambientati in un periodo di transizione, dove Fran è già nei Varia, ma Mammon è ancora lì (non chiedeteci il perché ci vengano certe idee);
2) Questo è un seguito di "Sole, mare, mafia", ma può essere considerata una storia a sé stante, e non è necessario aver letto l'altra per capire questa;
3) Anche se è un seguito incentrato sui Varia, faranno la loro rapida comparsa alcuni membri della famiglia Vongola (solamente nel penultimo capitolo).
Fatti i dovuti chiarimenti, vi lasciamo alla storia. Speriamo che vi piaccia e vi auguriamo una buona lettura.^^

P.S. Gli aggiornamenti verranno comunicati di capitolo in capitolo causa disorganizzazioni non dipendenti dalle sottoscritte autrici.
Prossimo aggiornamento: 21 giugno!


- Allora, Fran, - disse Lussuria, aprendo la porta della stanza polverosa che avevano usato fino a pochi giorni prima come sgabuzzino. - Questa sarà la tua tua nuova camera. -
Il bambino si sporse all'interno, esaminando la stanza con i suoi occhi pigri.
- Credo che mi andrà bene - sentenziò, entrando e camminando attravero la stanza vuota. - Quando sarà completamente libera. -
- Completamente libera? - ripeté il Guardiano del Sole, perplesso, lanciando un'occhiata nella stanza e costatando che era priva di mobili e di qualsiasi altro oggetto di arredamento.
- Esattamente. - assentì Fran, con tono apatico, chinandosi di tanto in tanto a raccogliere qualcosa, sotto lo sguardo perplesso di Mamma Luss.
- Ora è libera. - disse il ragazzo, lanciando ai piedi di Lussuria ciò che aveva raccolto: trappole per topi.
"Sicuramente è opera di Bel-chan" si disse Luss. "Se lo troverò, lo sculaccerò per bene!..."
- Al sempai piace fare l'idiota. - esordì Fran,  appoggiandosi con aria di superiorità al muro. In quello stesso momento, da quello stesso muro cadde un mattone.
Incuriosito dal fatto che un mattone si staccasse da solo da una parete, Lussuria si avvicinò, notando che, nella parte della parete rimasta vuota, c'era qualcosa. Qualcosa che somigliava ad una scatola.

Delle risate sfrenate e degli urletti striduli, provenienti dal piano inferiore, attirarono l'attenzione del capitano dei Varia, che girovagava nei corridoi dei piani nobili per dare un'ultima ispezione prima del pranzo.
Non appena identificò i proprietari di quelle voci assurde, si diresse con passo pesante e borbottando giù per le scale, verso la direzione di quei rumori.
Il boss, come al solito, lo aveva fatto correre su e giù tra i vari piani della magione per adempiere ai compiti più strampalati, con l'unico vero scopo, in realtà, di farsi quattro risate alle spalle della sua vittima. E anche se Squalo questo lo sapeva bene, un certo atteggiamento di rispetto nei confronti dell'altro lo tratteneva e lo faceva sfogare altrove. Preferibilmente lungo i corridoi dei vari piani di casa.
A forza di imprecare, Superbi quasi non si rese nemmeno conto di essere arrivato di fronte alla sorgente di quelle risate sfrenate: la camera di Fran, il neomembro del gruppo.
- Ehi, capitano, che succede? -
Squalo si voltò nella direzione di quella voce, incontrando Belphegor, che veniva verso di lui dalla parte opposta del corridoio.
- Per quale arcano motivo Vi trovo a così tanta distanza dalla Vostra camera, Principe dei Tassi? - chiese Squalo, ancora innervosito da ciò che il boss gli aveva fatto passare.
- Il principe si annoiava. - rispose Belphegor, giocherellando con uno dei suoi coltelli.
Le risate di Fran e Lussuria si fecero più forti ed esasperate. Bel e Squalo si scambiarono uno sguardo perplesso prima di aprire la porta della stanza alla loro destra.
Non avevano mai visto l'illusionista e il pervertito ridere così tanto. Né avevano mai visto quelle ridicole ed imbarazzanti foto compromettenti risalenti alla loro ultima e disastrosa vacanza, e che ora i due stavano sfogliando ridendo come matti.

- Posso spiegare tutto. - si affrettò a schermirsi Mammon, dopo aver osservato per alcuni minuti, esterrefatta e in preda al panico, la scatola che Luss aveva trovato nel muro e che conteneva il corpo del reato.
La giuria dei restanti Varia le sedeva di fronte, in cerchio, con le braccia conserte e gli occhi truci.
- Bene: allora spiega questa, Mammon! - Bel le mostrò una delle diverse foto che lo ritraevano in saio.
- E questa, allora??? - urlò Squalo, estraendo un'immagine dove lui era vestito da principessa.
- Quando hai scattato quest'altra??? - un attonito Levi-A-Than mostrò all'illusionista una foto che lo ritraeva in un costumino ridicolo mentre sguazzava ad un paio di metri dalla riva e ad un paio di millimetri dal canotto di Xanxus.
- Posso guardarla? - chiese perfidamente Bel a Levi, con un ghigno, tendendo la mano in attesa della foto.
- Le assicuro, sempai, che è molto divertente. - disse Fran.
Prima che Levi potesse avventarsi contro uno dei due, una pallottola infuocata gli attraversò i capelli, fermando tutti e facendo calare un gran silenzio nel salotto dove si trovavano.
Xanxus, dalla sua poltrona, abbassò con un gesto pigro del braccio la pistola, la cui canna ancora fumava.
- Fecce, voglio andare in vacanza, ora! - sentenziò con un autoritario tono di ordine. - E che sia una vacanza vera! Non come quella dell'anno scorso. -

- Allora bambini, siamo tutti pronti? - chiese Mamma Luss, la camicia a fiori, entusiasta, le dita avvinghiate al volante della sua multipla variopinta.
- Sì. - la risposta pigra dei restanti Varia, seduti nella vettura.
- Allora accendiamo il navigatore e partiamo! - esclamò il Varia, mettendo in moto la macchina. - Ho affittato la casetta in cui andavo in vacanza da piccolo... Sono sicuro che vi piacerà! E non vi preoccupate: in venti minuti saremo già arrivati a destinazione. -

Ovviamente, un'ora dopo...
- Ehi, VOOOI! Ma dove stiamo andando??? - protestò il capitano, accanto al sedile del guidatore.
- Alla prossima, girare a sinistra. - ripeté per la centesima volta la voce franesca del navigatore.
- Ci sta facendo girare intorno! - esclamò Levi, seduto accanto a Squalo.
- Dovete tornare indietro. - disse l'apparecchio.
- Vi state rendendo conto di quanta benzina stiamo sprecando? - urlò Mammon, sulle ginocchia dello spadaccino, le mani tra i capelli.
- Proseguite lungo questa strada. - continuò l'arnese.
- Bambini, non vi preoccupate. - cercò di calmarli Luss, anche lui perplesso.
- A cinquanta metri, girare a sinistra. -
- E chi si preoccupa? - rispose Bel, dietro di lui, ridacchiando e addentando uno dei panini che aveva scartato (e che teoricamente dovevano essere la loro cena).
- Feccia, passamene un altro. - ordinò Xanxus, seduto accanto al principe, ma rivolto a Squalo, lanciandogli la carta del panino che aveva appena finito per attirare la sua attenzione.
Come al solito, non riferiremo la risposta di Superbi.
- Squ-chan! - intervenne subito Lussuria, indignato. - Quante volte ti ho detto di non parlare così a Xanxino? -
- Ci penso io, capo. - rispose Fran, passando al boss, stravaccato accanto a lui, il sacchetto dei panini e prendendo per sé un succo di frutta.
- Dovete tornare indietro. -
La voce del navigatore stava assumendo lo stesso tono di qualcuno che stava cercando di spiegare qualcosa di ovvio a chi non voleva capire.
E Squalo, tra i rimproveri con tono da presa per i fondelli del navigatore e cartacce dei panini che lo colpivano in testa, era sull'orlo dell'esplosione.
- BASTAAA!!! - urlò, affettando il navigatore con tre vigorosi fendenti di spada. - Adesso faremo di testa nostra! -
- Come vuoi tu, Squ-chan. - disse Luss. - Oooh! Stanno trasmettendo la mia musica preferita alla radio! - e si mise a cantare, scordandosi della strada di fronte a sé.
- Tu, prendi la cartina! - ordinò lo spadaccino a Levi, poi si voltò verso i sedili posteriori - Vuoi farla finita, DANNATO BOOOSS??? - e infine tornò a sedere normalmente, esaminando la cartina stradale. - Ehi, pervertito, bisogna tornare indie... -
- AAAHHH!!! - l'urlo di Luss li fece trasalire tutti, poi una serie di dossi e buche fece sobbalzare l'auto e i suoi passeggeri.
E poi...
SPLASH!
Erano finiti, chissà come, con le ruote anteriori dell'auto in un fiume.
- Alla prossima, svoltare a destra... -
- STA'ZITTO, FRAAAN!!! -
  
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