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Autore: Terry_e_Meggy96    14/06/2014    4 recensioni
In una giornata come tante Usopp decide di ritrarre Nami e Zoro, ma loro saranno contenti di questa scelta? Scopritelo!
Ovviamente è una zonami!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Usop | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel vedere la reazione così delusa di Nami, Usopp comprese che qualcosa non era andato nel verso giusto. Era raro vederla giù di morale o meglio sconfitta. Aveva sentito le voci di entrambi qualche minuto prima e dalle risate di lei ai grugniti di lui, qualcosa era degenerato. Zoro non l'aveva presa come aveva sperato. Sicuramente aveva detto qualche parolina magica che l'aveva fatta scattare ad andarsene, perché Nami, in un duello verbale non fuggiva mai. Con sguardo confuso, osservó il suo disegno, pieno di ditate che entrambi avevamo causato per mano della grafite. Si sentiva colpevole di quella lite. Ormai da mesi aveva ben chiaro che rapporto li legasse e non era quello di semplici amici o compagni. Con un coraggio, da grande guerriero quale era, avrebbe dovuto risolvere lui stesso la situazione. Parlare con Nami non lo spaventava, ma Zoro era tutt'altra storia. Era sicuramente restio a lasciarsi consigliare e forse, poteva solamente peggiorare la situazione.

Con fare energico scosse il volto e fissò la figura di Zoro ancora vicino ai mandarini di Nami.

Il suo sguardo era burbero e infuriato.

Se voleva cercare di far tornare i due in buoni rapporti, quello non era il momento più adatto.

Chopper, che ne frattempo era corso ad aiutare Nami, notò la sua stessa preoccupazione. Per quanto Nami non volesse darlo a vedere, si poteva intuire quando nascondeva qualcosa.

“Vuoi una mano?”Domandò quindi il piccolo medico regalandole un sorriso. In risposta, la navigatrice scosse il volto.

“No grazie...posso fare da sola.”Ammise afferrando gli ultimi mandarini e depositandoli nel cestino.

Pochi minuti dopo lasciò i compagni soli sul ponte, sistemando nella stiva i suoi preziosi frutti e andando in cabina a riposare.

La testa sembrava scoppiarle e non aveva voglia di parlare con nessuno.

Come era stato stupido Zoro con quel litigio...

Perchè doveva sempre ferirla in quel modo?

Con fare distratto, lanciò un occhiata al log pose, osservando l'ago che continuava a puntare nella giusta direzione. Il tempo sembrava reggere bene e nessun temporale minacciava l'imbarcazione.

Uno sbadiglio sonoro la costrinse a sdraiarsi sul letto e giusto il tempo di chiudere gli occhi che si addormentò.



“Stupida”Borbottò con un sonoro ringhio Zoro. “Stupida mocciosa e strega”.

“Attento a come parli fratello!” Lo mise in guardia Franky. “Potrebbe sentirti...”

“E anche se fosse?” Sbraitò alzando di poco lo sguardo dal mare “Cosa mai potrebbe fare?”

“Per prima cosa” Iniziò il cyborg” Non capisco perchè adesso siete così intrattabili...” Sospirò stancamente.” Cosa è accaduto?”

“Tzè”Zoro alzò fiero il mento” Non c'è niente da spiegare!”

“Allora come posso riuscire a capire!?”

“Non devi capire niente!” Si infuriò ancora di più allontanandosi dalla balaustra e avvicinandosi al frutteto. La brezza marina spingeva quel delizioso odore vicino a loro.

“Non c'è niente da capire” Ricarò la dose afferrando un piccolo mandarino maturo.

“Tu e Nami avete litigato e questo posso intuirlo”Ripetè stancamente Franky voltando le spalle al mare “ Ma per cosa?”

“Per un...” Guardò il frutto tra le sue mani. Arancione, piccolo e rotondo. La scorza era liscia e metteva allegria al solo guardarlo. Esattamente come la proprietaria.

“Un...?”

“Un bel niente” Scosse il volto. Con fare stanco, il carpentiere alzò in alto entrambe le braccia in segno di resa.

“Per fare pace solitamente si usa un bel bacio...”Suggerì lasciandolo gelato per quelle parole. Cosa aveva detto!? Bacio? Con fare sconvolto si voltò verso di lui non riuscendo a comprendere se l'avesse detto per scherzare o in modo serio.

“Cos'è quella faccia?”

“Diavolo...sei serio!?”

“Certo che si!” Sorrise mettendosi in posa. “Tutte le volte che Robin è un po' giù di morale la prendo e gli dico: << Hey Baby, ti amo!>> e le scocco un super bacio!” In silenzio, Zoro rimase ad ascoltare incredulo di quella scena macabra che pian piano, gli si stava piantando nella testa.

Si immaginò entrambi in una posa abbastanza romantica e con le labbra protese per un bacio. Disgustoso.

“E non ti prende a sberle?”Domandò mettendosi a braccia conserte.

“Quello dopo” Confermò “ ma il punto è il bacio! Con il bacio la zittisci e le fai passare l'arrabbiatura!” Gli puntò un enorme dito contro” Anche quando non è colpa tua.”

“Grazie del consiglio.” Alzò i tacchi per non dover più ascoltare altre fesserie.

In effetti, forse era stato un po' brusco con Nami. Non sembrava avere l'intenzione di prenderlo in giro. Forse voleva scherzare, ma lei doveva saperlo che lui era un tipo molto chiuso e poco socievole. Anche se...doveva ammettere con se stesso che quel disegno era bello.



“Voglio quel disegno”Con voce grossa minacciò Usopp di rivolere quel pezzo di carta.

“500 berry” Mormorò il nasone allungando una mano verso di lui. “ Più altri 400 per realizzazione di tale opera”. Non appena Zoro sguainò con fare feroce le spade, il cecchino si sbrigò a consegnargli l'intero blocco di disegno.

“Ci voleva tanto?”Sbraitò allontanandosi in un posto più riservato in modo da poter osservare con maggiore cura il disegno.

Esattamente come aveva pensato, il sorriso di Nami era genuino.

Era sorridente si, ma più per quella vicinanza che per la scena in se. Con un polpastrello accarezzò la carta un po' stropicciata e il suo sguardo si addolcì.

Perchè diavolo non riusciva ad andare d'accordo con lei?

Cosa non andava in loro o meglio in lui? Con un sospiro, si appoggiò alla balaustra e si perse ad ammirare il disegno. Usopp era statao veramente bravo nel ritrarre entrambi, sopratutto lei che mai se ne stava così ferma.

Una folata di vento, fece smuovere la carta e con forza, Zoro tenne le dita ben ancorate al disegno. Non voleva che si perdesse o anche che potesse rovinarsi. Usopp non avrebbe fatto storie se quel disegno non fosse mai tornato nelle sue tasche.

Con cura, decise di piegarlo a metà e per sicurezza, lo mise nel taschino intendo dello yukata.

Una cosa tanto preziosa non poteva andare perduta.



“è tardi...” Mormorò Sanji nel vedere l'oorologio appeso alla parete. “ Nami che salta la cena...” chiuse gli occhi con fare perplesso “Qualcosa non va.”

“Ma che problema c'è!?” Domandò Rufy con un sorriso. “c'è più carne per noi!”

“NON TI AZZARDARE A METTERE LE MANI SUL CIBO CHE HO CUCINATO PER IL MIO ADORATO FIORE!” Sbraitò caricando un calcio pronto all'uso.

Lontano da quelle urla, Zoro non potè non pensare che la colpa di quel ritardo fosse dovuto alla lite di quel pomeriggio.

Che lo volesse o no, era sicuramente l'unico che avrebbe riportato Nami a tavola.

E quel pensiero passò nella mente di tutti dato che si ritrovò circondato da tutti i mugiwara che con fare accusatorio, lo invitavano caldamente ad andare a fare pace con Nami.





ANGOLO AUTRICI:

Salve a tutte girl!

Questo capitolo vi è piaciuto? Scriviamo alla velocità della luce!

Il potere delle gemelle yeeeeh! Il prossimo capitolo è della mia sorella baka!


   
 
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