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Autore: Jeade__    15/06/2014    1 recensioni
“L'amore non ha senso. E' soltanto una botta di culo. Se arriva ti ritrovi tra rose e fiori, altrimenti è soltanto una pugnalata dritta nel petto. Tutto quello che ti costruisci per arrivare a raggiungerlo, te lo vedi bruciare come carta davanti agli occhi.
Fanculo."
[III capitolo, Scarlett.]
___
La storia, di come il destino possa sorprenderci ogni volta. Di come spesso le persone non ne prendono atto, perdendo così "la retta via".
Perdiamo noi stessi, ritrovandoci a vicenda.
Un gico di intrecci di diversi destini, ed è proprio di questo che voglio parlarvi, mie lettrici.
La vità di ognuno non è che un gomitolo. Esso si intreccia ad altri, si divide, si spezza.
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"Alcuni dicono che il nostro destino è legato alla Terra, e che essa fa parte di noi quanto noi di essa.
Altri dicono che il destino è intrecciato come un tessuto, cosicché il nostro destino ne incrocia molti altri.
E' la cosa che tutti cerchiamo di cambiare o lottiamo per cambiare.
Alcuni non lo trovano mai.
Ma ci sono quelli che vi sono guidati!"
___
Se vi ho incuriosita, passate. Aspetto un vostro commento :)
A presto!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 8-
 

 

-He's my cousin-

-Lui è mio cugino-

 

 

 

 

-Sono stata da Dave ieri sera-
-Di nuovo?-

-Già, forse è l'unico che mi aiutI a sfogarmi.-
-Ah beh, grazie tante ed io chi sono?- fece lui, finto offeso.
-Oh, tesoro scusami, non volevo- disse lei abbracciandolo. -Tu sei oramai acquisito come mio psicologo personale- disse lei sorridendo
-Uhm, in effetti non sarei male come psicologo.- disse lui pavoneggiandosi.
-Ma falla finita- rispose lei, dandole una spinta amichevole, ridendo.

Era piacevole passare del tempo insieme.
Lui si che la capiva. L'aveva sempre capita.
Conosceva bene, il rapporto che c'era tra lei e Dave. Sapeva cosa stava succedendo tra lei e Liam e anche cosa era successo prima di tutto questo.

Era come il suo angelo custode.
E lui, ci sarebbe sempre stato.

-Ehi che ne dici di andarci a bere qualcosa su lungo mare?-
-Mi pare un ottima idea-

Intrecciarono le loro mani, come solito fare, e si avviarono verso casa di lei.
Bussarono alla porta ma nessuno gli aprì.

-Mi pare che in casa non ci sia nessuno- fece il ragazzo guardando tra le fessure delle persiane, della finestra presente poco più lontana dalla porta.
-Quello stronzo! Poteva almeno dirmi che se ne usciva con i suoi amichetti del cazzo.-
-Dai, non importa. Passiamo da casa mia-
-Si ma che due coglioni!- disse lei con tono acido.

Lui rise di gusto. -Andremo con la mia macchina, su.-  Lei annuì, e sempre con le mani intrecciate si avviarono verso il veicolo.


 

 

 

 

 

 

-Che cavolo ci fa lui qui!?- sbottò Margot adirata alla vista del riccio.
-Vi conoscete?- chiese l'amica al quanto confusa dalla reazione dei due.
-Più o meno..- rispose il ragazzo fulminando la biondina che le si proponeva davanti.
-Si da il caso, che sia lui sia il tipo che stamattina ha tentato di investirmi!- accusò lei.
-Peccato sia stato un guidatore prudente.- sibilò lui lasciandole un altro sguardo fulminante
-C-Cosa?- chiese Emma cercando di trattenere una risata, ma con scarsi risultati.
-Non c'è nulla da ridere Emma.- rispose acidamente l'amica.
-Scusami- disse oramai tra le risate -ma è troppo assurdo!- finì continuando a ridere.

-Assurdo?- chiesero in coro i due, non capendo la ragazza dai capelli mori, per poi incrociare i loro sguardi interrogativi.
-Assurdo è il fatto che lui, Marghe, è mio cugino.- disse l'amica divertita.- Mio cugino, Harry-
-Cosa!? - chiese l'amica, allibita .
-E che lei, Harry- disse la cugina, voltandosi verso il ragazzo -sia la mia coinquilina, nonché amica di vecchissima data.-
-Cosa!? - chiese, quest'ultimo, altrettanto scioccato.-questa snob? Te le cerchi proprio bene le coinquiline!-
-Cugino? Non mi hai mai parlato di avere un elemento così raccapricciante nella tua famiglia!-
-Attenta a come parli biondin..- affermò il riccio prima di essere interrotto da Emma, la quale in quel momento, pareva essersi tramutata in un arbitro. -Bene! Ora che avete avuto modo di presentarvi, io andrei a salutare il resto della troup. Voi..- disse per poi riprendere a ridere - .. perché non fate conoscenza?- disse per poi entrare in casa Tomlinson, evitando completamente gli sguardi fulminei da parte di entrambi i piccioncini.

Se era divertita? oh si.
E non si poteva definire una situazione divertente, benché era letteralmente esilarante.

 

 

La nostra Margot, intanto era ancora imbambolata davanti alla porta d'ingresso insieme a quello spilungone di Harry, nonché cugino della sua migliore amica.
Possibile?
Dopo tutti questi anni, conosceva oramai tutta la sua famiglia a memoria, tutta la sua storia, ma dell'esistenza di un cugino non ne era al corrente.

Impossibile.

 

-Immagino che mia cugina non ti abbia mai parlato della mia esistenza.-
-No.- rispose lei, seccata.

-Come mi aspettavo- disse lui trattenendo una risatina.
-Non è affatto divertente.-
-No per niente, l'unica cosa divertente è la tua faccia.- la stuzzicò lui.

Lei si voltò di scatto con aria alquanto minacciosa -Falla finita. Non sono qui in vena di presentazioni, ho già avuto modo di conoscerti stamattina... quando hai cercato di investirmi!-
-Occristo! Non ho mai tentato di ucciderti stamattina, ma credimi se vuoi iniziare da ora... hai la mia approvazione, Carina.- disse lui ammiccando.
-Vaffanculo.- disse lei. -E non. Chiamarmi. CARINA!-

 

E detto ciò, varcò la soglia dell'enorme casa dirigendosi alla ricerca di pace e tranquillità sperando che il ragazzo dietro non l'avesse seguita.
Ma le sue preghiere non vennero esaudite, poiché il riccio aveva appena chiuso la porta d'ingresso, raggiungendola poco dopo all'interno del grande salotto.
Quel ragazzo aveva la capacità di far fuoriuscire il suo lato peggiore.
Non era mai stata acida fino a questo punto. Con nessuno.
Tranne che..con lui.

 

Ad un tratto una voce familiare fece eco nell'enorme stanza.
-Marghe!- La diretta interessata si voltò per poi aprire un grande sorriso sul volto.
-Havanna!- esclamò quest'ultima.

Le due si abbracciarono dolcemente. -è da un po' che non ti fai viva! Come stai?- chiese l'amica
-Diciamo che potrei stare meglio- sorrise malinconicamente, lei.

Si sentì commento di disprezzo in fondo alla stanza, e Havanna scrutando dietro le spalle dell'amica, vi scorse la figura di Harry, seduta sul divano.

-Harry! Tu conosci già Margot?- chiese lei sorridendogli.
-Si, abbiamo avuto già modo di presentarci- rispose quest'ultimo all'amica, lasciando riferimenti decisamente allusivi alla bionda, la quale assisteva alla scena.
-Oh, perfetto! Mi fa piacere!- sorrise Hav, ignara di tutto.

Dopo di che si riavvicinò a Margot, e vi scostò qualche ciocca dall'orecchio per poi sussurrarle:“dopo parliamo con calma, da sole.” Havanna, la scrutò a fondo con i suoi occhi color ghiaccio fino a quando Margot, annuì sorridendole.

Benchè la voglia di sorridere era poca.

Non pensate che l'umore, si era tramutato solo per causa del riccio. Malgrado anche quest'ultimo avesse preso parte sul condizionamento dell'umore della nostra Margot, egli era solo un piccolo neo a differenza del gran caos che aveva in testa. La precedente telefonata, aveva tramutato il suo animo pacato e pacifico in una rissa tra emozioni contrastanti. E il risultato era solo una grande paura interna.


-Bene, vedo che ci siamo tutti, allora possiamo anche partire.- affermò Havanna scrutando la gente che c'era in cucina.
-Ah, no mancano ancora Liam e Scarlett.- affermò Niall vedendola affacciarsi, facendo successivamente altrettanto verso il grande salotto.
Quest'ultimo scrutò la figura di Margot e non esitò a venirle in contro e salutarla

-Bionda, non mi salutare eh!- disse lui in tono finto offeso.
-Horan, perdonami ma non ti avevo visto.- disse lei sorridendo e schioccandole un bacio sulla guancia.

-Mando un messaggio a Liam, non penso che Scarlett avrà intenzione di aggregarsi.- affermò Havanna con un velo di malinconia.

Ad un tratto si sentirono dei colpi alla porta. Havanna aprì immediatamente -Non penso proprio. Non sarebbe da Scarlett..- il ragazzo aldilà della porta, fece voltare tutti -Scusate il ritardo- sorrise.
-Liam!- sorrise Hav, per poi abbracciarlo. -dai ora che siamo tutti al completo dividiamoci per il viaggio, chi va con chi?-
-Io ho quattro posti nella macchina, chi si aggrega?- chiese Louis, scendendo dal piano di sotto, dalle scale.
-Io!- disse Emma.
-Anche io- affermò Niall
-Perfetto, nessun altro? Ysabel?-

Dalla cucina, si affacciò un'Ysabel, alquanto imbarazzata. -Se non disturbo, per me va bene- sorrise timidamente.
-Ma che! Stai tranquilla- le sorrise Emma -Marghe! Vieni, ti presento la famosa persona che ci aveva tenuto nascosta la nostra Havv!- disse facendo cenno a Margot, di raggiungerla.
-Molto piacere.- sorrise Ysabel, vedendo la figura snella della bionda dagli occhi scuri avvicinarsi con un sorriso.
-Io sono Margot.- disse Margot precipitandosi verso la ragazza nuova -Scusami ero a chiacchera fino a poco fa e non ho avuto modo di presentarmi ancora come si deve.- sorrise la bionda.
-Oh, non fa niente, mi fa piacere avervi conosciute, finalmente. Havanna mi ha parlato molto di voi.-
-Solo cose belle, solo cose belle!- si intromise Havanna da dietro le amiche con fare teatrale.
Le ragazze risero alla scena.

Ysabel non potè fare a meno di provare una grande felicità in quel momento. Era felice di poter essere lì, e condividere questi momenti rari ed unici. 
Solo ora capiva di ciò che si era persa per tutti questi anni. La possibilità di conoscere persone meravigliose.

Tutto questo era fantastico...ma un pensiero fisso le martellava nella mente. Un desiderio.
Avrebbe voluto condividere tutto questo con l'unica sua famiglia.
Solo questo desiderava.
Ritrovarla.

 

 

-Anche io ho la macchina, chi vuole aggregarsi?- chiese Harry interrompendo le risate generali.
-Harry, vengo io, sono a corto di benzina .- disse Liam
-Vengo anche io con voi- affermò Havanna -per una volta non dovrò sopportare la guida di mio fratello- affermò facendo ridere nuovamente, tutti.
-Occhio sorella, ti stai giocando il trasporto per i prossimi vent'anni.- affermò con aria minacciosa, fallendo miseramente, suscitando una risata di gruppo.

-Allora chi manca? Margot? Okay, andrai con Harry.-
-NO!- esclamò quest'ultima.

Tutti si voltarono incuriositi verso di lei. L'imbarazzo prese il sopravvento sulle sue gote, che immediatamente cambiarono di colorito.
-N-Non vorrei disturbare...e comunque ho anche io la mia macchina.- disse, cercando di rimediare.

-Oh, non temere principessina, non rechi disturbo.- disse Harry, con aria alquanto divertita ricvendo in cambio, uno sguardo demoniaco da parte della ragazza.
 

-Tranquilla Marghe, Harry è un ottimo guidatore, e non sarai l'unica donna, non temere. E comunque meglio unirsi per il tragitto senza complicarci.- disse Havanna.
-Vedremo..- sibilò Margot, lanciando un ultima occhiataccia al riccio.

 

A quel punto, casa Tomlinson venne evacuata. Gente carica di borse frigo, contenenti chissà quali pietanze era pronta ad imbarcarsi nei veicoli.
-Credi di riuscire ad attraversare la strada, dolcezza?- sibilò Mr. Ricciolo a Margot.
-Credi di riuscire a lasciarmi il tempo di entrare, o mi arroterai non appena apro la portiera?- ribattè lei sarcasticamente. - e poi... principessina?! Come ti è saltato in mente!?-
-Direi che è adeguato come nomignolo, non credi?-
-Oh ma davvero? Ne avrei molti a disposizione per te, sai? Ad esempio Demente, Troglodita, Pirla, Deficiente... devo continuare o ti ho reso l'idea?-

Quest'ultimo, non sapendo come controbattere entrò in macchina senza esitazioni, accendendo il motore.

-Hai intenzione di entrare o ti scarico qui?-
-Hai mai pensato ad eseguire un dottorato sulle buone maniere? Sto aspettando Havanna.-
-Sai, la materia “sopportare le figlie di papà” non è nei miei corsi.- sorrise sfacciatamente.

Margot, non ebbe tempo di controbattere che Havanna gli raggiunse.

-Eccomi! Possiamo partire!- esclamò Havanna raggiungendo la macchina. -dove ti metti te, Marghe?-
-Dietro con te.- disse seccata, o meglio, adirata.

L'amica alquanto confusa, la seguì sedendosi al suo fianco.
-Possiamo partire?- chiese Harry.
-Si- dissero entrambe.


Sarebbe stato un viaggio decisamente lungo.

 



 

LEGGETE E' ESTREMAMENTE IMPORTANTE

Jeade's point of view

 

Non ho ancora trovato delle scuse appropriate.
Mi dispiace sul serio di questa incredibile assenza.

Purtroppo la scuola in questi ultimi mesi -come penso a motli di voi- mi ha tenuta estremamente occupata e solo pochi giorni fa ho avuto la completa pace e tranquillità di inizio vacanza.

Mi dispiace terribilmente, ecco perché per scusarmi avevo in mente, di rimanere più collegata e pubblicare più capitoli alla volta.
Eccovi la prima parte delle mie più squallide scuse.
Mi dispiace da morire, non potete capire quanto.

Motivazioni? Un periodo di merda. Letteralmente. Mi riferisco sia alla scuola che nella vita sociale.

Menomale che le cose si stanno sistemando... almeno... spero!

 


Passiamo al capitolo.
Bene bene, qui abbiamo alcuni indizi che ci porteranno a capire, decisamente molti aspetti che riscontreremo nei capitoli successivi.
Come al solito vi lascio delle domande, spero che almeno qualcuna di voi mi consideri ancora.. io non so come scusarmi. Davvero.

..Ecco le domande.

 

Chi sono per voi, i due tipi che aprono l'inizio del capitolo?

E con chi parlava Margot al telefono?

Vorrei anche sapere che ne pensate del “rapporto” tra Harry e Margot.

Io mi ri-scuso per l'ennesima volta. Spero che qualcuna di voi riesca a perdonarmi..

 

 

Un abbraccione, la vostra Jeade__

   
 
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