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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    16/06/2014    11 recensioni
[STORIA AD OC - ISCRIZIONI SEMPRE APERTE]
Nelle profondità della Fascia Oscura, un potente demone si risveglierà dal sonno in cui era stato confinato! La sacerdotessa che si era sacrificata per sigillarlo si risveglierà a sua volta e toccherà di nuovo a lei fermare l'avanzata dei demoni ma questa volta non sarà sola. Per sconfiggere il nemico radunerà i maghi più forti e con loro creerà una gilda di maghi volti alla difesa dell'umanità!
La guerra ha inizio!
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI DAL PROLOGO AL VENTESIMO CAPITOLO (praticamente tutti i capitoli pubblicati XD). Altra cosa, al capitolo numero 20 (secondo EFP) è presente il riassunto della storia fino a quel punto e il riassunto di tutti gli OC presenti.
Spero di avervi incuriositi e grazie a chi leggerà e/o parteciperà! Alla prossima, chaos!!!
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 17



Che posto era quello? Da quale incubo era saltato fuori? Non aveva mai visto nulla di simile e questo la spaventava.

Benvenute mie care o dovrei dire... bentornate!!!

Le parole di Arkens risuonavano ancora nella sua testa e non riusciva a pensare ad altro. Ora avvertiva una strana sensazione, era quasi un deja-vu ma molto sfocato. Forse era collegato ai suoi primi anni di vita che non riusciva a ricordare. Non lo sapeva. Tutto ciò che voleva, in quel momento, era svegliarsi da quell'incubo ritrovandosi in camera sua per poi dirigersi alla gilda e buttarsi in una delle solite risse che tanto adorava.

Purtroppo per lei quello non era un sogno da cui poteva svegliarsi. Era un'orribile realtà che le aveva appena trasmesso una sensazione di paura e confusione come niente prima d'ora era riuscito a trasmetterle.

Nikora volse lentamente lo sguardo verso la sua compagna la quale era completamente distrutta. Aveva lo sguardo spento e fissava un punto indefinito davanti a lei pronunciando frasi sconnesse e piangendo silenziosamente.

Oh Miwako, ti sei già messa a piangere? Non credevo fossi così sentimentale.” disse Arkens con un ghigno per poi fare un cenno agli altri “Su, facciamo un giro turistico così le nostre ospiti potranno ambientarsi meglio”.

Detto ciò, l'uomo diede loro le spalle e iniziò a camminare, seguito a ruota dalla ragazza incappucciata. Per Nikora e Miwako ci vollero delle pacche sulla schiena per farle muovere. La bionda iniziò a sperare con tutto il cuore che quello che le si parava di fronte fosse in realtà un'illusione creata da un mago o un demone.

Non accadde nulla. Semplicemente entrarono in quell'enorme sala dalle pareti d'acciaio. Era alta circa trenta metri e larga almeno cento. Davanti a loro, a un'ottantina di metri, Nikora vide un'altra porta uguale a quella che avevano appena superato e l'istinto le disse che si stavano dirigendo verso quella porta ma prima avrebbe dovuto attraversare quella sala infernale.

Intorno a lei vide diversi scienziati con indosso il classico camice bianco. C'era chi controllava i dati su un monitor, chi segnava qualcosa su dei fogli e chi sistemava dei circuiti. La gran parte della stanza era occupata da delle imponenti strutture di acciaio che arrivavano fino al soffitto. Appesi alle travi orizzontali di quelle strutture vi erano delle grosse capsule cilindriche di vetro, alte due metri e piene di uno strano gel liquido verde. Dovevano essercene all'incirca un migliaio ma la cosa più preoccupante e terrificante era quello che c'era dentro quelle capsule.

All'interno di ciascuna di quelle capsule c'era la sua amica. Miwako. Centinaia di Miwako. Tutte perfettamente uguali alla sua compagna di gilda. Indossavano tutte lo stesso vestito: una specie di tuta di neoprene che gli copriva solo il busto lasciando testa, gambe e braccia scoperte.

I capelli neri fluttuavano come alghe in mezzo a quel liquido verde mentre una piccola mascherina posta sulla bocca permetteva una corretta respirazione. Diverse flebo erano collegate alle braccia così come nella schiena e un piccolo monitor posto davanti a ciascuna capsula mostrava il battito cardiaco e la pressione.

Nikora e Miwako si guardarono attorno spaesate. Non potevano, e non volevano, crederci. Com'era possibile? Sembrava una scena uscita fuori da un film di fantascienza eppure stava accadendo davanti a loro.

Bentornato Master.” dissero tre voci femminili in coro. Le due maghe di Last Hope guardarono in avanti restando scioccate nel vedere tre ragazze uguali in tutto in per tutto a Miwako. Sulla loro tuta erano presenti dei numeri: 012, 013 e 014.

Buongiorno ragazze, per favore accompagnate Three, Four e Five alle loro stanze. Hanno appena compiuto una missione e devono riposarsi.” disse l'uomo e le tre, dopo un inchino, fecero strada ai tre rapitori.

Bene, vogliamo continuare il tour?” chiese Arkens sorridendo per poi riprendere il cammino. Dopo tre eterni minuti furono fuori da quella stanza e le due ragazze riuscirono a prendere un po' del loro autocontrollo.

Furono condotte in quella che sembrava una sala adibita alle riunioni. Pareti bianche e spoglie, un grosso tavolo di legno con una decina di grosse sedie di legno tutt'attorno. Miwako e Nikora vennero fatte sedere mentre Arkens si diresse verso un piccolo mobiletto di legno dalla quale estrasse tre bicchieri di vetro.

Volete qualcosa da bere? Vodka, Gin, Rum... abbiamo di tutto.” disse Arkens con una disinvoltura disarmante.

Nessuna delle due fiatò.

Uhm... forse dell'acqua naturale? Oppure un succo di frutta?” continuò a chiedere Arkens ma nessuna delle due parlò.

Oh andiamo sembra quasi che abbiate visto un fantasma. Sì, abbiamo creato delle copie di Miwako e allora? Non mi sembra una cosa così sconvolgente.” disse Arkens vuotando un bicchiere pieno di vodka in un solo sorso.

NON TI SEMBRA UNA COSA COSI' SCONVOLGENTE?!?” urlò Nikora alzandosi di colpo e facendo cadere la sedia “Come puoi dire una cosa del genere? Ho viaggiato molto e posso dire di non aver mai visto nulla di così terrificante!!!”

Suvvia sono sicuro che al mondo esiste qualcosa di molto peggio. Ti consiglierei la Fascia Oscura, li trovi delle cose veramente fuori dall'ordinario.” ribattè Arkens con un sorriso “E poi da te non me lo aspettavo Nikora! Definire terrificanti i cloni della tua sorellina. Non si fa. Non si fa!”

Nikora e Miwako rimasero a bocca aperta nell'udire quelle parole.

S... sorellina?” ripetè Nikora credendo di aver sentito male.

Oh diavolo... non vi ricordate proprio niente eh? Beh vorrà dire che vi rinfrescherò un po' la memoria. Sarà una cosa lunga perciò ti consiglierei di sederti.” disse Arkens per poi voltarsi verso la ragazza incappucciata e chiederle “Two, saresti così gentile da rimetterle in piedi la sedia?”

Two non disse nulla e si limitò a rimettere in piedi la sedia per poi farcisi accomodare Nikora, dopodichè tornò alle spalle di Arkens.

Uhm... come posso iniziare? Ah ecco! Ci sono! Tutto ha avuto inizio all'incirca vent'anni fa. Voi non eravate ancora nate ma questo laboratorio era già in costruzione. Ai tempi ero un giovane ricercatore e stavo lavorando sull'invecchiamento e su una possibile cura per impedirlo... in un certo senso stavo cercando la fonte dell'eterna giovinezza benchè non creda minimamente in leggende frivole come quella”.

L'uomo si alzò iniziando poi a camminare intorno al tavolo e continuando a narrare il passato.

Da queste parti c'era un vulcano. Non era enorme ma era comunque attivo e lì trovammo Magnus, il drago del sangue e del magma. Stranamente non ci attaccò! Era un drago pacifico e non ci avrebbe fatto nulla di male ma ci chiese comunque di lasciarlo in pace. Io, incuriosito dai draghi, gli chiesi quanti anni potesse vivere un drago e lui mi rispose che un drago anziano poteva raggiungere anche i duemila anni. Restai senza parole. Avevo trovato la soluzione per impedire a noi umani di morire così in fretta e così gli chiesi dei campioni di sangue per poterlo analizzare. Lui accettò ma decise di seguirci per accertarsi del fatto che non stessimo creando un'arma anti-drago”.

Arkens si fermò dietro Nikora e le mise le mani sulle spalle senza però fare alcuna forza.

Per farlo prese sembianze umane e, incredibilmente, si innamorò di una ricercatrice della mia squadra. Si chiamava Susan. In pochi mesi divennero molto intimi e si misero insieme. Tre anni dopo, quando la nostra ricerca stava dando buoni risultati, dalla loro relazione nacque una bambina. Decisero di chiamarla... Nikora”.

La bionda sgranò di colpo gli occhi “Che stai dicendo? Vorresti dire che Magnus è mio padre?”

Proprio così! Ma su questo ci torneremo dopo. Dov'ero rimasto? Ah ecco mi ricordo. Dunque, le nostre ricerche erano a buon punto ma non riuscivamo ad unire il sangue e quindi la durata vitale dei draghi ad un umano. Per puro caso vidi alcune analisi del tuo sangue e scoprii che dentro di te scorrevano sangue umano e sangue di drago! Così cercammo di creare un umano partendo da un embrione modificato con sangue di drago e qui entri in scena tu Miwako.” disse l'uomo indicando poi la mora.

Mi stai dicendo che sono nata da una provetta'” chiese Miwako fissandolo con odio.

Oh no, l'embrione aveva comunque bisogno di svilupparsi perciò ci serviva una donna. Per fortuna un'altra ricercatrice si offrì volontaria. Si chiamava Miwako e quella croce nera che porti al collo apparteneva a lei.” spiegò Arkens “Ecco... non so se siete mentalmente pronte per sapere come nascono i bambini perciò ti posso dire solo che lei era tua madre. Purtroppo per noi però il risultato fu un fallimento in quanto tu nacqui con il potere del sangue ma senza il potere derivante dal sangue di drago. Eri una maga come tante ma tua madre ti tenne con se come se nulla fosse. Le cose andarono per bene per qualche anno ma poi Magnus scoprì alcuni file riguardanti un progetto segreto per clonare le persone... il soggetto che volevamo clonare non eri tu Miwako, ma bensì Nikora”.

Le due ragazze si scambiarono un'occhiata preoccupata. Arkens tornò a guardare Nikora.

Magnus tornò immediatamente in forma di drago e iniziò a seminare il panico intimando a tua madre di prenderti e scappare via. Nella fuga però venne ferita gravemente e morì poco dopo. Tuo padre allora smise di attaccarci e ti prese con se, volando via. Non lo rividi mai più e questo ci portò a dover apportare delle modifiche al progetto. Ora il soggetto campione per la clonazione era Miwako e, malgrado le proteste di sua madre, i piani ali non vollero sentire ragioni. Gli anni passarono e il progetto di clonazione procedeva bene ma tua madre non poteva tollerare oltre i test che eseguivamo su di te così una notte ti portò via. I soldati vi trovarono e uccisero tua madre mentre tu rimasi ferita gravemente. La cicatrice sul tuo braccio destro è un ricordo di quella notte. Inoltre perdesti la memoria a causa dello choc così decidemmo di lasciarti andare in quanto il progetto era ormai prossimo a compiersi”.

Miwako portò lo sguardo sul suo braccio destro. Ora capiva tutto. Il perché di quella cicatrice e del suo nome. Evidentemente sua madre prima di morire le aveva dato quella croce e lei aveva deciso di chiamarsi Miwako solo perché era il nome inciso sul retro di quella croce.

Non ti dirò il tuo vero nome perché tu ora sei Miwako e questo è un fatto.” concluse Arkens tornando ad accomodarsi.

Hai detto che avete deciso di lasciarla in pace... quindi perché ci avete rapite?” chiese Nikora.

Beh, diciamo che ci sono state delle complicazioni.” disse Arkens “In pratica ci servono altri campioni di sangue dal soggetto originale e poi chissà... magari potremmo anche farle tornare la memoria! Per quanto riguarda te... hai solo avuto la sfortuna di trovarti nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Questa è una balla bella e buona...” commentò Nikora assottigliando lo sguardo.

Ah ah ah ah! Brava hai indovinato! La verità è che appena abbiamo trovato Miwako abbiamo visto che eri nella sua stessa gilda e abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea rapirti così da riprendere il progetto originale di clonazione.” confessò Arkens ghignando.

Come se te lo lasciassi fare!” urlò la dragon slayer per poi saltare sul tavolo e lanciarsi addosso all'uomo. Inaspettatamente una frusta di sangue le avvolse le gambe, bloccando il suo slancio e facendola cadere di faccia sul tavolo.

Nikora alzò lo sguardo e vide che la frusta stava uscendo da una ferita sul braccio della ragazza chiamata Two.

Keh, mossa sbagliata! Il sangue mi rende più forte!” disse la bionda per poi tentare di mordere la frusta ma stavolta fu Arkens a fermarla colpendola con un pugno allo stomaco e spezzandole il fiato.

Mi spiace mia cara, ma voi due ci servite perciò non posso permetterti di fuggire.” disse l'uomo prima di togliersi il cappuccio mostrando un viso giovane ma dai tratti duri. I glaciali occhi grigi fissarono la giovane maga intenta a riprendere fiato e non potè trattenere un ghigno che non faceva presagire nulla di buono...

Si passò un mano tra i corti capelli biondi poi ordinò a Two di portarle nelle celle sotterranee. La giovane incappucciata creò un'altra frusta di sangue con la quale legò Miwako e le trascinò, di peso, in un livello sotterraneo del laboratorio dove alcuni soldati le chiusero in due celle una di fronte all'altra.

Erano delle semplici celle con le sbarre di ferro ma a causa delle manette, le due maghe erano ormai troppo deboli per tentare qualsiasi tipo di fuga.

Scusami...” biascicò Nikora guardando il pavimento.

Miwako alzò la testa in direzione della voce. Quei sotterranei erano bui e non c'era neanche una fonte di luce. Era terrorizzata. Si ricordò di quando aveva affrontato Seven insieme a Zero e si era ritrovata in una situazione simile ma ora non c'era il suo compagno a calmarla e questo non faceva altro che aumentare l'angoscia di quel momento.

Perchè... ti scusi...?” chiese la mora cercando di mantenere la calma ma Nikora percepì la paura nella sua voce.

Perchè sono una dragon slayer e non sono riuscita a percepire i nostri rapitori... se fossi stata più attenta ci saremmo potute difendere.” spiegò Nikora visibilmente addolorata da quel fatto.

Non ti preoccupare... non è colpa tua... vedrai che verranno a salvarci... sì, Zero verrà a salvar... ci...”

Nikora alzò leggermente lo sguardo. Poteva sentire distintamente i singhiozzi della compagna e non poteva fare nulla per aiutarla. L'unica cosa che poteva fare era credere nei suoi compagni. Sicuramente sarebbero arrivati per salvarle.



* * *



Two camminava lungo un corridoio del laboratorio. Le era stato concesso un periodo di riposo in quanto, secondo Arkens, i compagni delle due maghe sarebbero arrivati di li a poco.

Raggiunse una porta al fondo al corridoio davanti alla quale erano posizionate due copie di Miwako la quale la salutarono con un inchino. La giovane le ignorò completamente ed entrò nella stanza che altri non era che una specie di dormitorio.

C'erano dieci letti, cinque per lato, un grosso tavolo di legno con dieci sedie, alcuni mobili per i vestiti e nessuna finestra. L'unica fonte di luce erano quattro lampade poste sul soffitto che comunque illuminavano tutta la stanza.

Oltre a lei erano presenti alte quattro persone: Three, Four, Five e una ragazza che indossava un mantello giallo con cappuccio. Stranamente nessuno di loro si era tolto il mantello. Al massimo si erano calati il cappuccio come ad esempio Five.

Il giovane dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri sorrise alla nuova arrivata e le disse “Bentornata sorella! Com'è andata la riunione?”

Two si abbassò il cappuccio mostrando una chioma bionda uguale a quella del fratello solo che lei aveva l'occhio destro azzurro mentre il sinistro era coperto da una benda nera. Entrambi avevano la stessa carnagione abbronzata ma mentre Five era alto un metro e ottanta, lei era alta a malapena un metro e settanta.

E' andata bene. Arkens ha spiegato alle due come stanno le cose e ora sono chiuse in cella.” disse gelida la bionda andando poi a sdraiarsi su un letto. Dalla sua posizione potè vedere suo fratello intento a giocare a carte con Four e Three mentre la ragazza con il mantello giallo era sdraiata su un letto sull'altro e lato persa nella lettura di un libro.

Ehi Six, ti consiglio di prepararti. Tra poco avremo visite.” disse Five scoccando un'occhiatina alla ragazza.

Io sono sempre pronta Five, dovresti saperlo bene.” rispose l'altra chiudendo il libro “E comunque... sono arrivati”.

Nessuno degli altri quattro potè fiatare che una grossa esplosione scosse l'intera struttura.

Keh, sembra che sia il nostro momento!” disse Three alzandosi “Dove sono Seven, Eight e Nine?”

Seven è stato convocato da Arkens mentre Eight e Nine stanno facendo una partitella a basket. Lo sai come sono fatti quei due.” disse Five sistemandosi il cappuccio.

Six, vai ad avvisare quei due! Seven ci raggiungerà non appena avrà finito!” ordinò Three prima di uscire di corsa dalla stanza seguita a ruota da Four e Five.

Quanta agitazione. Tu non vai?” chiese Six rivolgendosi a Two.

La bionda si alzò lentamente e, dopo essersi calata il cappuccio sul viso, uscì dalla stanza imitata poco dopo da Six. L'idea di dover affrontare un suo ex compagno non la stuzzicava neanche un po' ma doveva proteggere il progetto di Arkens e lo avrebbe fatto a costo della vita.



[20 minuti prima dell'esplosione – fuori dall'entrata principale]



Tre ore. Ci erano volute tre ore per raggiungere il punto in cui Nikora, Miwako e i loro rapitori erano scesi. Grazie ai sensi da dragon slayer di Kira e Yukiteru, i cinque maghi non erano andati oltre ma ormai il sole stava tramontando.

Sempre grazie ai sensi sviluppati dei due maghi, il gruppetto aveva seguito la scia lasciata dalle loro compagne ma si erano subito trovati di fronte a un centinaio di soldati armati di scudo e spada.

Ora i cinque erano finalmente in vista del portone ma avevano perso troppo tempo nel gestire quelle guardie.

Non mi sembra ci siano troppe guardie. Direi che possiamo avanzare.” disse Fede ai suoi compagni nascondendosi poi dietro ad una roccia.

Aspetta, di sicuro ci stanno tendendo un'imboscata. E' impossibile che lascino l'entrata principale così sguarnita.” osservò Zero. Se c'era una cosa che sapeva benissimo era che Arkens non lasciava mai nulla al caso e anche se aveva sacrificato cento soldati di sicuro aveva un asso nella manica.

Confermo. Ci sono una trentina di soldati appostati tra le rocce.” disse una voce femminile alle loro spalle che li fece voltare all'istante. Davanti a loro videro una ragazza alta sul metro e settanta, dalla corporatura snella e la carnagione chiara.

Aveva dei corti capelli neri che le arrivavano fino alle spalle con un grossa ciocca bianca davanti sulla sinistra. Gli occhi erano come il ghiaccio e quello destro era attraversato da una cicatrice.

Indossava una leggera armatura femminile argentata, degli stivali alti fino al ginocchio neri con moltissimi lacci, guanti neri lunghi aperti, una larga cintura in vita di cuoio dov'era appesa una specie di tasca, sulle spalle portava un lungo mantello nero allacciato davanti lungo fino a terra, decorato all'interno con degli strani segni.

La cosa che però catturò maggiormente l'attenzione dei cinque maghi fu la lucertola antropomorfa alta un metro e ottanta, dalle scaglie verde scuro e protetta da un'armatura di cuoio nero. Come tocco finale il rettile portava due katana appese alla vita.

E tu saresti...?” chiese Ashuros portando lentamente una mano sull'elsa della sua katana. Come uno specchio, anche la lucertola umanoide portò le mani sulle sue armi.

Mi chiamo Lias Arbadel e questo è un mio caro amico: Shin-San!” rispose la ragazza sorridendo ed indicando la lucertolona “ E voi siete maghi di Last Hope, giusto?”

Sì e attualmente siamo in missione quindi se potessi levarti dalle scatole...” disse Yukiteru con acidità. Una sua compagna era in chissà quale brutta situazione e lui non poteva starsene lì a perdere tempo con una ragazza appena conosciuta e con la sua lucertola extra large.

Lo so, proprio per questo vi ho messo in guardia sulla prossima imboscata.” disse Lias.

Giusto per sapere come avresti fatto a scoprire che ci sono trenta soldati pronti ad attaccarci?” chiese Ashuros.

Li ho visti attraverso gli occhi di Gref.” disse Lias sorridendo.

E chi sarebbe questo Gref?” chiese Yukiteru prima che un'enorme creatura atterrasse dietro a Lias: un grifone. Era alto più di due metri e aveva il pelo marrone tranne che sulla testa d'aquila dove le piume erano bianche come la neve.

Lui è Gref ed è un mio compagno. Per l'esattezza uno dei tanti che posso evocare.” spiegò Lias.

Evocare?” ripetè Fede curiosa.

A risponderle fu proprio Shin-San e la cosa li sorprese non poco “Dovete sapere che lei è una domatrice di creature. Può evocare diverse creature con la quale ha stretto un legame e Gref è quella con cui ha il legame più profondo. Ha un legame addirittura con dei draghi”.

Draghi?” esclamarono all'unisono Yukiteru e Kira avvicinandosi alla giovane che li fissò confusa.

Noi due siamo dei dragon slayer e vorremmo sapere se hai un legame con uno dei nostri genitori.” spiegò Kira.

Ecco... non saprei. Posso evocare un drago del fuoco, uno dell'acqua, uno dell'aria, uno del veleno e uno del ghiaccio.” disse Lias ed entrambi i dragon slayer sospirarono. I loro genitori non erano tra di loro.

E' strano.” commentò Shin-San.

Che cosa è strano?” chiese Kira voltandosi verso il rettile.

Lias ha una specie di influenza su dragon slayer e maghi con poteri legati ad animali eppure voi non ne sembrate affatto contagiati.” spiegò il rettile.

Oh è merito di una magia della nostra Master. Nella nostra gilda c'è la Dragon Slayer regina e ha un effetto simile su tutti i dragon slayer perciò Aika ha deciso di applicare un incantesimo su tutti noi per impedirci di fare cose strane.” spiegò Yukiteru.

Uhm... capisco, una tattica azzeccata.” commentò Shin-San “E comunque... ragazzino potresti levare la mano dalla tua katana?” chiese poi fissando Ashuros il quale, con un sorriso fintissimo, gli rispose “Devi scusarmi ma mi si è addormentata la mano e sembra che non potrò spostarla... ma perché non mi dai un buon esempio e togli le tue zampe dalle tue armi?”

Chiedo venia ma credo di avere il tuo stesso problema.” sibilò Shin-San mentre tra i due iniziavano a scaturire scintille.

Ehm... Ashuros? Qualche problema?” chiese Zero leggermente preoccupato.

Oh a parte il fatto che è uguale ai demoni che hanno attaccato la città direi che è tutto a posto.” disse Ashuros sorridendo.

I suoi compagni si guardarono tra di loro per poi spostare lo sguardo su Shin-San il quale li resse senza problemi. All'ultimo Lias si frappose tra loro e disse “Non fatevi strane idee! Shin-San è con me da una vita e non farebbe mai del male a qualcuno!”

Bene, proverò a crederci.” disse Ashuros per poi guardare Kira “A che punto sei?”

Ho agganciato tutti i nemici.” disse il ragazzino ghignando per poi urlare “STAR DRAGON'S METEOR STORM!!!”

Sopra di loro il cielo andava man mano scurendosi e ciò permise ai maghi di vedere chiaramente una trentina di punti luminosi che diventarono più grandi man mano che si avvicinarono al terreno. Meteore.

Ogni singola meteora, grossa quanto un cavallo, colpì un soldato nascosto tra le rocce, eliminando in pochi secondi tutti i nemici nelle vicinanze. Lias fissò a bocca aperta le vaie colonne di fumo che erano venute a crearsi “Incredibile...”

Bene, ora possiamo procedere!” disse Yukiteru correndo a perdifiato verso l'enorme portone d'acciaio. Quando fu a pochi passi dal suo bersaglio, scagliò un potente soffio del drago che distrusse l'entrata come se niente fosse.

Almeno siamo sicuri di averli avvisati del nostro arrivo.” commentò Fede mentre il fumo si diradava.

Il gruppo con la new entry Lias, si avviarono verso l'interno ma all'ultimo dal fumo sopraggiunse una figura avvolta in un mantello giallo con cappuccio calato sul viso.

Quanto tempo Zero.” disse la ragazza fissando l'albino.

Five, è un piacere rivederti. Ci sei solo tu?” chiese Zero.

Non sono più Five. Ora sono Six. Gli altri vi stanno aspettando ed è mio dovere accompagnarvi da loro.” spiegò Six prima di puntare la mano destra verso i maghi e recitare una strana formula magica.

All'improvviso, i sei maghi, Shin-San e Gref iniziarono a levitare in aria, avvolti da una strana aura viola. Il rettile afferrò Lias per un polso e la maga cinse Gref con l'altro braccio dopoché svanirono tutti in un flash viola insieme a Six.



* * *



Zero si risvegliò di colpo in una strana stanza. Il pavimento era in legno ed era molto lucido. Le pareti tutt'attorno erano di ferro e la stanza era alta almeno quattro metri. L'unica fonte di luce era un'enorme lampada posta al centro del soffitto.

L'albino si guardò attorno cercando una via di fuga e la trovò in una grossa porta di ferro la quale era però sorvegliata da due ragazzi. Il primo, alto almeno due metri indossava un mantello rosso con cappuccio mentre il secondo decisamente più basso ma comunque più alto di Zero, indossava un mantello azzurro con cappuccio.

Eight e Nine, noto che lavorate ancora in coppia.” disse l'albino fissando i due ex compagni.

Ne è passato di tempo Zero.” disse Nine con un tono di voce molto basso prima di togliersi il mantello.

E' tempo di farti ripagare il debito.” disse invece Eight con un tono di voce molto più duro per poi levarsi a sua volta il mantello.

Vedo che il vostro amore per il basket non è cambiato affatto.” disse Zero fissando le loro divise da basket bianche. Quella di Nine aveva i dettagli in azzurro, come lo erano i suoi capelli e i suoi occhi, mentre quelli di Eight erano rossi così come i suoi capelli e gli occhi.

Eight mostrò all'albino una palla da basket e iniziò a palleggiare “Chiudiamola qui Zero”.

Beh, vogliate scusarmi ma devo andare a salvare una mia compagna... perciò non restateci male se ci andrò giù pesante!”



* * *



Kira si guardò attorno confuso. Si trovava nello spazio. Incredibile a dirsi ma era così. In quel momento era in piedi su un piccolo asteroide alla deriva e da lì poteva distintamente vedere la luna e il pianeta sulla quale viveva.

Ehi bambino.” disse una voce alle sue spalle e già il fatto che potesse sentire le voci nel vuoto lo lasciò parecchio perplesso.

Su un asteroide poco lontano vide un ragazzo che indossava un mantello marrone con cappuccio a coprigli gli occhi dalla quale però vide uscire una lunga treccia verde.

Io sono Seven e sarò il tuo avversario. Questo spazio così come quelli dove stanno combattendo i tuoi compagni sono stati creati da Six e se riuscirai a battermi, tornerai nel mondo reale.” spiegò il ragazzo.

Uhm... non so se tu lo abbia fatto apposta a creare un terreno di scontro così ma sappi che mi stai solo avvantaggiando.” disse Kira.

Se la pensi così, libero di farlo.” disse Seven prima di puntare un dito contro il bambino. Dalla punta del dito partì un piccolo raggio laser rosso che distrusse l'asteroide sulla quale si trovava Kira, scagliando Kira a diversi metri di distanza.

Il bambino si accorse subito di un grosso svantaggio. Non c'era gravità e lui non aveva mai combattuto in simili situazioni.

Sembra che tu ti sia sopravvalutato.” commentò Seven “E questo ti porterà alla sconfitta.”



* * *



Lias era confusa. Molto confusa. Come ci era arrivata in un deserto? Anche Shin-San e Gref erano alquanto confusi e continuavano a guardarsi attorno cercando di capire qualcosa.

Ehi ehi, seriamente? Tre avversari? Six mi sopravvaluti un po' troppo!” urlò una voce davanti a loro e i tre solo allora si accorsero di un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri che indossava un mantello viola scuro.

Un nemico!” disse Shin-San prima di estrarre le sue katana.

Oh piacere di conoscervi! Mi chiamo Five!” disse il ragazzo sorridendo “Scusate ma devo uccidervi”.

Eh?” fece appena in tempo a proferire Lias prima che un tentacolo di sabbia le afferrasse la caviglia e iniziasse a trascinarla nel terreno. Gref agì tempestivamente e, dopo averla afferrata per le spalle, si alzò in volo, liberandola da quella trappola.

Five fischiò colpito dopodiché creò altri tentacoli di sabbia molto più grossi del precedente e, con uno di essi, riuscì a colpire il grifone scaraventandolo a terra. Shin-San fu subito vicino a Five per tentare di colpirlo con le sue due armi ma un muro di sabbia si parò tra lui e l'avversario.

Spiacente ma io sono un mago della sabbia e regno su questo deserto.” commentò Five. Erano appena finiti nel suo territorio.



* * *



Yukiteru riaprì gli occhi e la prima cosa che pensò fu -Fanculo a quella stronza col mantello giallo...-

Lentamente si alzò in piedi e potè constatare di essere in un luogo parecchio interessante. Una centrale elettrica. Intorno a lui riconobbe vari macchinari che aveva già visto in passato e, stranamente gli venne anche un po' fame. In fondo lui si nutriva di elettricità così si avvicinò ad un alternatore e ci posò la mano sopra. Un umano normale sarebbe rimasto folgorato da quella scossa ma lui, semplicemente, divorò le scariche elettriche finché non si sentì sazio.

Ah ci voleva proprio ma... perché diavolo mi ha teletrasportato in una centrale elettrica?” si chiese il moro guardandosi attorno senza riuscire ad identificare una porta o una qualche via di uscita.

Per darti una minima possibilità di vittoria.” disse una voce maschile sopra di lui.

Il dragon slayer alzò immediatamente lo sguardo e vide un ragazzo con indosso un mantello grigio e il cappuccio calato sul viso.

Tsk, certo che voi non avete proprio fantasia con i vestiti.” commentò Yukiteru mentre alcune scariche elettriche iniziavano a scorrere lungo le sue braccia “Lasciami indovinare... devo spaccarti la faccia per poter uscire di qua”.

Io sono Four e... sì, devi battermi per poter tornare nel mondo reale.” spiegò il giovane saltando giù ed atterrando a pochi metri da Yukiteru.

Bene, allora... con permesso!” disse Yukiteru prima di sparare una scossa elettrica dal braccio destro verso il suo avversario ma, con sua somma sorpresa, il raggio cambiò traiettoria andando a colpire uno dei tanti pali di ferro presenti in quella stanza.

Non puoi usare l'elettricità a distanza. Questa stanza è piena di parafulmini.” lo informò Four.

In tal caso...” sibilò Yukiteru prima di corrergli incontro e colpirlo al volto con un pugno avvolto dalla sua elettricità. Four parò il pugno con la sua mano aperta e il moro ghignò “Beccati questa scossa!”

L'intero corpo di Four venne percorso da una forte scossa elettrica ma stranamente non batté ciglio, anzi, colpì Yukiteru sulla guancia destra con un pugno che lo fece indietreggiare di qualche metro.

Ma che diavolo? Perchè non ti sei fatto niente?” chiese Yukiteru quando Four, cogliendolo impreparato, allungo il braccio destro e afferrò il moro alla gola iniziando a strozzarlo.

Spiacente ma ora sono fatto di gomma e la tua elettricità non può farmi nulla.” spiegò Four mentre un tetro bagliore rosso si intravedeva sotto il cappuccio “La vittoria è mia”.



* * *



Fede si guardò attorno massaggiandosi la testa. Era stata teletrasportata in quella specie di galleria a testa in giù e aveva sbattuto la testa sul cemento. Ovviamente non era una ferita grave. In passato aveva subito di peggio.

Creò una piccola sfera di fuoco nella sua mano e potè constatare di trovarsi in un tunnel buio e freddo. Non riusciva a vedere le pareti e nemmeno il soffitto per non parlare di una possibile via di fuga.

Benvenuta.” proferì una voce femminile nell'oscurità “Io sono Three e sei stata scelta come mia avversaria”.

Fede ruotò verso il punto in cui, secondo lei, aveva origine la voce e la lanciò una sfera di fuoco che esplose a mezz'aria illuminando completamente quella parte di tunnel per qualche secondo. La ragazza era riuscita a vedere una parete così vi si avvicinò e ci si appoggiò con la schiena.

Un'improvvisa fitta al braccio destro però la fece sobbalzare. Avvicinando la sua piccola sfera di fuoco, vide un ago lungo e sottile conficcato a metà strada tra gomito e spalla. Lentamente lo estrasse digrignando i denti per il dolore. Dopo averlo estratto lo gettò a terra senza pensarci ma si accorse subito di una cosa: il suo braccio non rispondeva più bene ai suoi comandi.

Quello è uno dei miei speciali aghi. E' grazie a quelli che ho fatto addormentare le tue amiche senza che potessero fare nulla.” disse Three dall'oscurità “Ora sarai tu a provare questa mia arte e mi dispiace dirtelo ma per te c'è il sonno eterno!”

Quindi sei stata tu...” sibilò Fede mentre i suoi lunghi capelli castani iniziavano a vorticare nell'aria e diverse sfere di fuoco comparivano tutt'attorno a lei.

Dal suo nascondiglio, Three potè chiaramente vedere l'odio negli occhi di Fede.

Ti brucerò finché non chiederai perdono!”



* * *



L'ultimo a riprendersi fu Ashuros il quale si ritrovò in una specie di laboratorio. Intorno a lui c'erano diverse capsule piene di gel verde e nient'altro. Si avvicinò ad una di quelle capsule e constatò che erano vuote ma, guardando il pavimento, notò diverse gocce di quella roba verde che creavano una specie di scia.

L'albino seguì la scia con lo sguardo arrivando ad una ragazza dai corti capelli neri che gli dava le spalle.

Miwako?” chiese Ashuros leggermente confuso. Che diavolo ci faceva lì Miwako?

L'albino fa abbastanza lesto da gettarsi a terra prima che una lancia di sangue si conficcasse nella capsula dietro di lui. Si rialzò subito estraendo nel contempo la sua katana. Ora la ragazza che era uguale in tutto e per tutto a Miwako aveva creato una falce di sangue e si stava avvicinando al mago del tempo.

Ehi Miwako ma che ti prende?” le chiese Ashuros prima di parare un colpo di quella falce.

Lei non è la Miwako che conosci.” disse una ragazza con mantello blu scuro sulle spalle e cappuccio calato sul volto appena apparsa dietro a quella non-Miwako “Io sono Two e per ordine di Arkens devo eliminarti”.

Beh mettiti in coda, non sei l'unica a volermi uccidere.” disse Ashuros con un ghigno che si spense nell'esatto momento in cui vide un'altra decina di ragazze uguali a Miwako arrivare alle spalle della ragazza incappucciata.

Vorrà dire che salterò la fila.” sibilò Two prima di creare una katana di sangue.



* * *



In una sala monitor, Arkens batté le mani come se si trovasse a teatro. Nei vari monitor erano visibili i diversi scontri in atto e dietro di lui c'era Six intenta a meditare per poter mantenere i campi di battaglia.

Sembra proprio che ci sarà da divertirsi!” disse l'uomo soddisfatto per poi guardare una figura appoggiata contro il muro. Era un ragazzo ed indossava un mantello nero con cappuccio “Non vieni a vedere, One?”

Non mi interessa. Avvisami solo quando potrò affrontare Zero uno contro uno.” disse il giovane prima di uscirsene dalla stanza.

-Il titolo di Zero sarà mio e di nessun altro!-



- - -



Ormai era calata la sera su Last Hope. Tutti erano stati avvisati della missione di Zero e gli altri e diversi maghi si erano lamentati per non averli potuti accompagnare. Ovviamente Aika li aveva calmati spiegandogli che troppe persone avrebbero solo fatto casino e quella era una missione delicata.

Ora molti maghi erano tornati nei dormitori ma c'erano ancora alcuni ragazzi che facevano le ore piccole.

Finito!” esclamò Penny entusiasta nell'ammirare il disegno appena finito. Davanti a lei Yelle esclamò contenta mentre Edward, che aveva dovuto posare insieme alla maga del vento, si accasciò al suolo distrutto. Era rimasto fermo per tre ore e le sue ossa chiedevano pietà mentre il suo stomaco reclamava dell'alcool.

Waaah! Penny sei bravissima!” disse Yelle abbracciando l'amica.

Grazie e voi due siete stati molto gentili a posare per me! Ecco te lo regalo!” disse la giovane artista porgendole il disegno. Cosa che fece contentissima Yelle.

Grazie mille Penny! A domani! Su vecchietto muoviti!” disse Yelle dirigendosi verso l'uscita e trascinando il mago del veleno per una gamba.

Bene, ho finito! Miel possiamo...!” iniziò Penny ma si accorse del fatto che la sua amica era scomparsa. Dopo aver posato i suoi pastelli, si sistemò i suoi capelli color lilla nei suoi classici chignon ai lati della testa dopodichè iniziò a cercare la maga dell'ombra.

Ehi Tsuki, hai visto Miel?” chiese poi alla maga della creazione seduta ad un tavolo.

Uh? Mi sembra di averla vista uscire poco fa insieme a Martin.

Penny iniziò a preoccuparsi. Ashuros le aveva chiesto di controllare la situazione e, ora come ora, le tre ragazze che doveva sorvegliare: Miel, Lya e Lyra erano assenti.

-Maledizione! Se non svolgo bene l'incarico non avrò le tavolette di cioccolata!- pensò la viola disperandosi quando vide all'improvviso Ryu e gli si precipitò addosso “Ryu! Devi aiutarmi a trovare Miel!”

Perchè? E' uscita poco fa con Martin e probabilmente la sarà accompagnando al dormitorio.” rispose il mago del ghiaccio leggermente seccato dalla cosa.

Bene, vorrà dire che la cercherò da sola!” sbottò Penny prima di precipitarsi fuori dalla gilda.

Ehi Ryu, tutto bene?” chiese Giada avvicinandosi al ragazzo per poi aiutarlo ad alzarsi.

Sì tranquilla, sto bene. Ora me ne torno al dormitorio. Buonanotte!” disse Ryu per poi uscire dalla gilda ma non appena ebbe fatto pochi passi, estrasse dalla tasca dei pantaloni un fogliettino che aveva trovato poco prima.

Lo aprì e rilesse il contenuto per essere sicuro di aver capito bene: Ryu, tra poco uscirò con Martin e mi farò accompagnare al dormitorio. Per favore incontriamoci alla roccia del lupo nel bosco poco lontano dalla gilda. Devo parlarti. Miel.

Ryu fissò quel biglietto per qualche secondo per poi dirigersi verso il bosco che si trovava alle spalle della gilda. Non sapeva perché ci stava andando. In fondo Miel ormai si trovava più che bene con Martin. In appena due giorni quel ragazzo senza neanche un po' di attributi era riuscito ad avvicinarsi a lei come se niente fosse.

-Probabilmente mi vorrà dire della loro relazione.- pensò il giovane inoltrandosi nella boscaglia anche se c'era qualcosa che non gli quadrava. Miel non era di certo il tipo da urlare le cose in faccia e davanti a tutti ma non era neanche quel tipo di persona che organizza tutto in segreto.

Dopo alcuni minuti raggiunse finalmente la roccia la cui forma ricordava molto la testa di un lupo e, sopra ad essa, vide una figura seduta.

Miel?” chiese Ryu avvicinandosi un poco alla figura la quale si girò verso di lui.

Spiacente. Hai sbagliato persona.” disse la figura e, prima che il ragazzo potesse mettersi in guardia, cadde in ginocchio con le braccia costrette al corpo ed impossibilitato a muoverle.

C... che diavolo...?!?” iniziò Ryu cercando di liberarsi ma senza successo.

Oh mio caro Ryu. Sei stato così facile da abbindolare...” disse la figura scendendo dalla roccia mettendosi così sotto la luce della luna piena. Ryu rimase colpito dalla bellezza di quella ragazza: capelli lunghi e neri, occhi viola, un vestito nero elegante e un seno di tutto rispetto. Di sicuro era una bella ragazza.

Mi presento, sono Victorias, uno degli arcidemoni.” disse la donna mostrando un sorriso che mise i brividi al mago del ghiaccio.

Cosa vuoi da me? E cosa hai fatto a Miel?” sbottò Ryu cercando di rialzarsi ma qualcosa lo fece tornare in ginocchio. Solo in quel momento le catene che lo tenevano bloccato diventarono visibili e, seguendole con lo sguardo, Ryu scoprì che partivano tutte la palmo della mano destra di Victorias.

Per quanto riguarda la tua amichetta, non verrà. Ha altro a cui pensare mentre nel tuo caso... io voglio te o per meglio dire il demone dentro di te!” spiegò Victorias mantenendo quel sorriso per poi avvicinarsi al ragazzo e togliergli gli occhiali da snowboard.

La ragazza rimase colpita dallo sguardo glaciale di Ryu. Quegli occhi arancioni erano una cosa molto rara e non riuscì a non restare attratta da quello sguardo.

Ah non mi guardare così, rischi di accendere i miei desideri carnali più profondi.” disse la mora leccandosi le labbra.

Tsk, hai detto che vuoi il demone dentro di me... beh mi dispiace per te ma dentro di me non c'è nessun demone.” disse Ryu voltandosi di lato.

Oh non mi piacciono le bugie Ryu.” disse Victorias avvicinandosi ancora di più al giovane “Ma non temere, farò in modo di convincerti de contrario.” e detto ciò lo baciò sulle labbra. Il mago del ghiaccio sgranò gli occhi per la sorpresa ma non riuscì a sottrarsi al quel contatto a causa delle catene.

Restarono fermi in quella posizione per una decina di secondi poi Victorias sciolse il contatto e si allontanò di qualche passo. Ryu cercò subito di dirle qualcosa ma un'improvvisa fitta al petto gli spezzò il fiato costringendolo al silenzio.

In pochi secondi il suo corpo venne scosso da diversi spasmi mentre i capelli iniziavano a diventare blu notte.

C... cosa... mi hai... fatto...?” biascicò Ryu in preda a quegli spasmi.

Non è ovvio? Ho risvegliato il tuo demone.” disse Victorias con un ghigno.

Ryu non riuscì a controbattere. La vista iniziò ad appannarsi velocemente e poi... il nulla.

Come ti senti?” chiese Victorias ritirando le sue catene.

Una meraviglia.” rispose il ragazzo il cui sguardo ora era molto più duro. Quello non era più Ryu.

Quindi tu saresti il Demone di Ghiaccio eh? Ti chiamerò ancora Ryu per comodità.” disse Victorias ghignando “Ora voglio che tu vada alla gilda ed uccida Aika. Portami la sua testa”.

Come desidera mia signora.” disse Ryu con un ghigno sadico prima di voltarsi e dirigersi verso la gilda.

Victorias lo fissò soddisfatta mentre si allontanava e si chiese se anche gli altri avessero finito il loro compito.



* * *



Ehi Martin manca ancora molto?” chiese Miel fissando il ragazzo che le camminava di fianco. Il ragazzo iniziò a sudare freddo e, inchinandosi svariate volte, le chiese scusa.

Manca poco te lo giuro!”

Ok ok stai tranquillo, era solo per sapere.” disse Miel sorridendo. I due ripresero a camminare lungo quel sentiero che li avrebbe portati al centro del bosco dietro la gilda. 'un tratto, Miel tese le orecchie guardò dietro di lei.

Qualche problema?” chiese Martin.

No... è che mi sembrava di aver sentito qualcosa...” disse Miel scrutando l'oscurità.

Dopo qualche secondo, si decise di essersi sbagliata e seguì Martin il quale, stranamente, stava sorridendo.

Perchè sei contento?” chiese Miel.

Perchè tra poco vedrai qualcosa di bellissimo!” esclamò Martin contento “Ecco, siamo arrivati!”

Miel osservò curiosa davanti a se e rimase sorpresa dalla scena che le si parava di fronte. Erano al limitare di una grossa radura circolare. Sul terreno erano stati tracciati diversi cerchi concentrici e degli strani simboli che non riconobbe. Al centro della radura c'erano tra grosse lastre di pietra sistemate ai vertici di un triangolo e su due di quelle pietre, Miel riconobbe Lya e Lyra incatenate ad esse.

Lya! Lyra!” urlò Miel avvicinandosi alle due compagne ma all'ultimo le mancò il respiro. Si portò istintivamente le mani alla gola ma non trovò nulla di anomalo eppure qualcosa le impediva di respirare correttamente. Diede alcuni colpi di tosse e, dalla sua bocca, vide uscire della polvere nera e grigia. Cenere.

Un brivido gelido le percorse la schiena mentre Martin le si parava di fronte. Un ghigno sadico sul volto e uno sguardo che le mise addosso una paura mai provata.

Ebbene Miel? Ti soddisfa la vista?” chiese il ragazzo caricandosela in spalla. Miel ormai era senza fiato e stava soffocando. Non riuscì neanche ad evocare un piccolo portale d'ombra per fuggire.

Martin la appoggiò contro l'ultima roccia libera e da essa uscirono delle catene che avvolsero completamente Miel. Non appena fu soddisfatto delle catene, Martin sciolse la sua magia e Miel potè tornare a respirare.

Che stai facendo Martin? Cosa significa tutto questo?!?” urlò Miel cercando di liberarsi ma si accorse subito del fatto di essere completamente priva di potere magico.

Per favore, chiamami pure con il mio vero nome.” disse il ragazzo sorridendo mentre uno strato di cenere lo avvolgeva completamente. Dopo qualche secondo, la cenere scomparve mostrando a Miel il nuovo aspetto del ragazzo che ora era alto un metro e ottanta, dal fisico scolpito e la carnagione chiara. Inoltre aveva un aspetto più maturo e doveva avere intorno ai trent'anni.

Aveva dei lunghi capelli neri tenuti perfettamente in ordine e gli occhi neri come la pece. Indossava degli stivali marroni, dei pantaloni neri, una camicia bianca, un cappotto nero e un paio di guanti neri.

Puoi chiamarmi Demon.” sibilò l'uomo e a Miel per poco non le si fermò il cuore.

D... Demon...?” ripetè la bionda iniziando a dimenarsi come se stesse andando a fuoco “NO! Vattene via! Lasciami andare!!!”

Demon sorrise compiaciuto per poi metterle una mano sulla guancia. Miel cercò di allontanarsi il più possibile. Negli occhi si poteva leggere il terrore che stava provando e se avesse potuto sarebbe scappata il più lontano possibile.

Oh mia cara Miel, così mi spezzi il cuore!” disse Demon recitando un malessere al cuore per poi tornare a ghignare.

Ehi bastardo...” sibilò Lya dietro di lui appena svegliatasi.

Oh ben svegliata Lya. Dormito bene?” chiese Demon avvicinandosi alla dragon slayer della notte.

Dove mi hai portato... e come hai fatto a mettermi K.O. non ricordo di essermi avvicinata a te!” sbottò Lya cercando di liberarsi ma le catene non cedettero.

Oh per quello sono innocente.” disse Demon alzando le mani “Dovresti chiedere a lui.” e indicò un ragazzo seduto sotto un albero poco lontano il quale si alzò per poi avvicinarsi al gruppetto.

Lya lo fissò a bocca aperta “Zack...?”

Indovinato.” disse Zack sogghignando “Devo dire che ci sono volute fin troppe bottiglie di alcool corretto per farti andare nel mondo dei sogni”.

La ragazza lo fissò allibita ma poi iniziò a ricordare. Era uscita per andare a bere qualcosa in un bar e li aveva incontrato Zack. I due avevano iniziato a bere e poi le si era appannata la vista ed era crollata.

Come hai potuto, maledetto bastardo!!!” sbottò la mora.

Oh mi dispiace ma non sarebbe proprio potuta durare la nostra storia.” commentò Zack “Infondo mio padre ha eliminato il tuo”.

C... cosa...? Tuo padre era quel drago della luce?!?” chiese Lya sconvolta.

Indovinato! Io sono un dragon slayer della luce e mio padre mi ha ordinato di eliminarti.” spiegò Zack “Ma una simpatica persona mi ha offerto molti più soldi per uccidere mio padre e in seguito portarti qui”.

Hai ucciso il tuo drago...?” sibilò Lya la cui rabbia stava aumentando e non di poco.

Già, nel sonno era fin troppo vulnerabile.” disse Zack ampliando il ghigno per poi posare lo sguardo su Lyra che si era appena svegliata “Bene ora si è svegliata anche l'ultima!”

La maga del Take Over si guardò attorno confusa e chiese “Che sta succedendo? Perchè siamo incatenate!” e anche lei si accorse di non avere neanche un briciolo di potere magico.

Per farla breve, mia cara, siete cadute nella nostra trappola.” disse una voce a lei familiare. Da dietro la sua roccia apparve il mago dello spazio con cui aveva passato tanto tempo in quei due giorni.

Jeff? No... cosa significa? In che senso trappola?” chiese Lyra trattenendo le lacrime.

Mi dispiace ma sei troppo ingenua per poter comprendere il nostro progetto. Finalmente potrò tornare al mio vero potere.” disse Jeff passandosi una mano tra i corti capelli verdi per poi creare una sfera di fuoco nella mano destra. Come ultima “modifica” si passò una mano su una delle cicatrici che aveva sotto l'occhio destro e quella svanì nel nulla, lasciandone due.

Lyra sgranò gli occhi sorpresi poi di colpo ebbe l'illuminazione.

Tu... tu sei quel mago del fuoco che ha distrutto il mio bosco ed ha ucciso il mio amico!!!”

Oh ma allora lo sai usare quel cervello che ti ritrovi.” disse Jeff ghignando.

Cosa volete da noi?” chiese Lya fissando con odio Zack.

Oh tranquilla, tra poco capirai tutto.” disse il mago della luce prima di estrarre dalla sua giacca una pergamena. Gli altri due uscirono dal triangolo inciso nel terreno e, dopo che ebbe pronunciato una lunga formula in lingua antica, anche Zack ne uscì fuori.

Ehi! Che volete fare?!?” urlò Miel quando all'improvviso le tre pietre iniziarono a brillare di uno strano bagliore blu. Dalla base di ciascuna pietra scaturì una striscia luminosa che andò verso il centro del triangolo, unendosi alle altre due. Non appena si furono incontrate, dal centro del triangolo si generò un portale circolare dal raggio di un metro.

Dal portale iniziò a fuoriuscire un grosso cristallo nero ma man mano che usciva, delle fitte di dolore sempre più forte tempestavano il corpo delle tre ragazze che non poterono trattenere le urla. Il processo durò circa tre minuti e alla fine le maghe non avevano neanche più la voce per urlare.

I tre maghi oscuri osservarono compiaciuti il cristallo e si avvicinarono alle tre ragazze la cui pelle aveva preso un colorito molto pallido.

Mi sa che gli resta poco da vivere.” disse Demon leggermente contrariato della cosa.

Che vuoi farci? Il processo di evocazione ha prosciugato interamente le loro energie. E' un miracolo che respirino ancora.” disse Jeff.

Ehi voi!!!” urlò una ragazza dal limitare della radura e Zack disse “Guarda guarda se non è la piccola Penny”.

Che cosa gli avete fatto?!?” urlò ancora Penny.

La domanda è: cosa faremo a te?” disse Jeff prima di scagliarle contro una sfera di fuoco. Penny purtroppo aveva la guardia abbassata e quella sfera esplose senza problemi, investendola con le sue fiamme.

Keh, problema risolto.” disse Jeff notando poi che il cristallo stava iniziando a creparsi “Bene, manca poco ormai”.

Ehi, mago da strapazzo.” sibilò una voce maschile dal fumo creato dalla sfera di fuoco. I tre maghi si girarono verso quel punto e dal fumo uscirono Michael e Stefan. Dietro di loro Penny era perfettamente illesa.

E quello sarebbe un incantesimo del fuoco?” chiese Michael “Fai proprio pena”.

Michael, spero non ti dispiaccia, ma quel bastardo è mio.” sibilò Stefan iniziando a caricarsi di elettricità.

Il mago della cenere è mio! Ha fatto soffrire la mia Miel!” urlò Penny indemoniata.

Quindi a me tocca il bellimbusto con i due coltelli?” chiese Michael e gli altri due annuirono “Oh beh, tanto meglio”.

Jeff ghignò soddisfatto e, creando una sfera di fuoco, chiese “Signori, vogliamo dare il via alle danze?”

Demon creò un grosso tentacolo di cenere e disse “Manca poco alla rottura del cristallo. Divertiamoci un po'”.

Coraggio caro il mio God Slayer, vediamo quanto vali!”



* * *



Aika aveva uno strano presentimento. C'era qualcosa che non andava ma non riusciva a capire cosa. Seduta sul bancone del bar della gilda, si guardò attorno. Ormai erano rimasti solo Amlach, Giada, Tsuki e Shi mentre tutti gli altri erano già andati a dormire o almeno così credeva lei.

Il portone della gilda si spalancò di colpo ed entrò Ryu. Gli altri lo fissarono leggermente confusi. Prima di tutto ora aveva i capelli blu e secondo... non indossava più i suoi occhiali e i suoi occhi arancioni misero in soggezione i presenti.

Ryu? Che succede?” chiese Aika alzandosi in piedi.

Ryu non le rispose, limitandosi a scagliarle contro un pugnale di ghiaccio che, all'ultimo, venne distrutto da una delle fruste di Shi.

Ehi amico, che diavolo ti prende?” chiese il mago guerriero estraendo anche l'altra frusta mentre Amlach estraeva le sue tre katana.

Quello non è lo stesso Ryu che conosciamo.” disse Giada “La terra mi ha detto che ora è un demone...”

Amlach si infilò una katana tra i denti e si preparò ad attaccare “Beh se è un demone va eliminato!” ma prima che potesse scattare in avanti, un verso agghiacciante, simile all'incrocio tra un ruggito ed un ululato, squarciò il silenzio della notte.

Tutti i presenti, tranne Ryu, provarono per un attimo un'inspiegabile sensazione di paura.

Il Demone di Ghiaccio ampliò il suo sadico ghigno e disse “E' nato un nuovo demone”.









































Angolo del mega ritardatario:



Ehm...chaos? *evita un coltello da lancio* si lo so! Lo so! Sono in mega iper ritardo! Molti di voi probabilmente non si ricordano nemmeno questa fic e alcuni utenti forse non l'hanno mai vista O.O è passato fin troppo tempo dall'ultimo aggiornamento ma spero che questo breve capitolo vi abbia un minimo soppresso la vostra sete di sangue nei miei confronti ^^”

Ora un paio di accorgimenti:

1) per Jeo 95 e Whiteney Black: spero di avervi soddisfatte con questa specie di ingarbugliamento dei vostri passati e più per Whiteney, spero che il passato ti abbai soddisfatto un minimo (cosa molto difficile dato che faceva pena...)

2) per PRINCE_OF_THUNDER: prima che tu dica “Handry guarda che Yukiteru ha il potere della luce e dei fulmini” io ti dico già LO SO non sono idiota, li ricordo i poteri. Dai tempo al tempo e vedrai u.u

3) per tutte le appassionate di Kuroko no basket (non saprei dire se ci sono dei ragazzi appassionati) come ad esempio TheWereWolf e Jeo 95: i fantomatici giocatori di basket Eight e Nine li avete riconosciuti? Se avete dei dubbi ve li spiego io: sono proprio Tetsuya Kuroko e Taiga Kagami!!! Ora mi divertirò uhuhuhuhuhuuhuh....

Qui concludo i ragguagli e vi auguro delle felici vacanze estive! Ci vediamo alla prossima!!!

CHAOS!!!

P.S: ammettetelo, siete dovuti andare a rileggere i precedenti capitoli eh? XD

  
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