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–END
Era inevitabile
che non mi stessi
preoccupando per la sua risposta poco chiara e vaga. Non sapevo come
reagire o
a cosa pensare, intanto la mia mente elaborava ogni tipo di probabile
situazione che fosse successa la notte prima. Siccome mi ero appena
svegliata,
mi schiarii la voce e rigida chiesi a Zayn:”cosa vorresti
dire con ‘ehm’?
spiega Zayn, spiega! Dimmi che è successo!”
Ero preoccupata
e l’agitazione stava
aumentando dentro di me, facendomi battere il cuore
all’impazzata. Mentre lui
stava osservando il mio comportamento con i suoi occhi color nocciola,
di cui
mi ero innamorata fin dall’inizio, mi guardai intorno,
cercando di darmi una
risposta da sola. Era impossibile non notare i nostri vestiti gettati e
sparpagliati per tutta la stanza, illuminati da una luce soffusa creata
dalla
bajour, era un’atmosfera romantica e bellissima, che per un
attimo mi fece
dimenticare del perché fossi preoccupata, quando sentii
delle dita sfiorarmi le
ciocche di capelli e vidi la mano di Zayn che si attorcigliava tra le
dita i
miei capelli, come un segno di sfogo per cercare un modo di rilassarsi.
Non sentendo
risposte da parte sua per la
domanda che gli avevo posto poco prima, mi voltai dalla sua parte per
guardarlo
meglio e gli presi la mano che stava ancora giocando nervosamente con i
miei
capelli mori. Chiusi per un istante gli occhi per godermi il suo tocco
caldo e
morbido sulla mia pelle, quando nella mia mente si ricrearono alcune
scene
della sera prima: Zayn mi aveva portata in camera da letto e mi aveva
fatta
stendere; ci eravamo spogliati... a quella scena aprii di scatto gli
occhi,
incredula del motivo per cui mi fossi spinta così tanto con
Zayn.
Automaticamente e senza rendermene conto, strinsi più forte
la mano di Zayn che
mi stava coccolando un attimo prima e con l’altra tastai
sotto le coperte il
mio corpo per sentire se avevo ancora gli slip e il reggiseno.
Fortunatamente
ancora li indossavo e in quell’istante Zayn mi
sollevò il volto con due dita
facendo pressione sotto il mio mento e mi disse con la sua voce roca
che amavo
ogni giorno sempre di più e che avrei ascoltato per ore,
accennando un
sorrisetto:”ehi piccola, non ti preoccupare”,
quelle parole mi bastarono per
farmi capire che era tutto apposto, erano parole rassicuranti per me.
Sollevata, mi tolsi dalla debole presa del ragazzo ancora sdraiato
accanto a me
a pancia in su e mi misi a cavalcioni sopra di lui, sedendomi
delicatamente
sopra il suo bacino; feci scivolare le coperte in fondo al letto in
modo non
intralciassero quel bel momento che si stava creando ancora una volta
tra noi.
Gli presi
ancora una volta la mano, quello
era il nostro legame che ci univa sempre, mano nella mano.
“ti
amo Zayn Malik” gli dissi guardando
prima la sua bocca rosea e carnosa per poi andare a posare il mio
sguardo sui
suoi occhi marroni intenso ”ti amo perché
nonostante me ne sia andata distante
da te e dai ragazzi per dimenticarti, tu non hai perso la speranza di
tornare
da me ed amarmi ancora. Ti amo perché sei arrivato in capo
al mondo per me,
perché mi accetti per quello che sono, perché mi
capisci, perché nonostante gli
anni di differenza che abbiamo l’una dall’altro non
mi sottovaluti e mi chiami
piccola, si, voglio essere la tua piccola, sempre.”
Il mio sguardo
era fisso sui suoi occhi
quando sentii le mani di Zayn scansarsi dalla mia presa e posarsi sui
miei
fianchi, accarezzando la mia pelle liscia; istintivamente io misi le
mie mani
sul suo petto, per trovare un po’ di sostegno e abbassai lo
sguardo su di esso.
Sentii che
stavo arrossendo per le cose che
avevo appena detto di fretta, tutte ad un fiato per evitare che le
parole e i
pensieri di Zayn si intromettessero nelle mie, dette col cuore. Sentivo
il suo
sguardo penetrarmi il corpo, ero leggermente agitata e allo stesso
tempo
imbarazzata, non sapevo come avrebbe reagito e se mi avrebbe risposto.
“anche
io ti amo e sì, sei e sarai per
sempre la mia piccola; non importa quello che abbiamo passato, conta il
presente,
ora sono qui con te e non potrei desiderare altro. Sarei andato anche
oltre al
semplice viaggio per venirti a cercare, avrei fatto di tutto per
riconquistarti
di nuovo e non c’è un perche oltre al
‘ti amo’, è così e basta. Ora
vieni qui
che ti abbraccio, mi manca già non poter sentire il calore
del tuo corpo in un
semplice abbraccio amore.”
Avevo le mani
che tremavano e senza pensarci
mi abbassai lentamente in cerca del contatto fisico che Zayn e io
volevamo
all’istante. Non avevo ancora toccato il suo petto con il
mio, che le sue
braccia mi strinsero a sé, tenendomi stretta, come se avesse
paura che qualcun
altro potesse portarmi via da lui, come se i nostri abbracci esistenti
non
fossero niente in confronto a quello, così intimo ma allo
stesso tempo il più
sincero che ci fosse stato tra noi due.
Io ero sopra di
lui avvolta nelle sue
braccia ed era la sensazione migliore che potessi provare, una cosa
indescrivibile, così lasciai svanire tutti i miei pensieri
futili che
rimbombavano nella mia testa e mi lasciai cullare dalle sue parole
dette prima
e dal calore del suo corpo.
Mi sentivo
protetta con lui.
Sollevai la
testa che un attimo prima era
appoggiata sulla sua spalla destra e guardai le sue labbra baciandole
delicatamente con le mie; aderivano perfettamente e il bacio pochi
secondi dopo
si fece più intenso e passionale quando Zayn schiuse la sua
bocca facendo
incontrare le nostra lingue che si unirono e intrecciarono.
Sarei stata con
lui per ore in quella
posizione, quando lui mi sollevo la testa delicatamente e mi guardo
negli occhi
appoggiando la sua fronte con la mia. “sei la cosa
più bella che mi sia mai
capitata” fece una breve pausa per prendere fiato; sentivo il
suo cuore battere
forte per l’agitazione con il palmo della mia mano che avevo
sul suo petto “non
ti lascerò mai, piccola mia”.
Presa da quelle
parole e dal bellissimo
momento che avevamo creato inconsapevolmente, passai una mano tra i
suoi neri
capelli, scompigliandoli un po’ e tirandoli leggermente
indietro facendo gemere
Zayn, gli sussurrai all’orecchio:”sei sempre stato
mio, era destino amore”.
Quelle mie
parole crearono un sorriso sul
viso di Zayn che mi diede una leggera spinta facendomi cadere di fianco
sul
letto e ribaltando la situazione: ora era lui che era a cavalcioni
sopra di me;
potevo ammirare il suo fisico scolpito dalle innumerevoli ore di
palestra e da
alcune diete che stava facendo, era perfetto ai miei occhi. Si abbasso
per
baciarmi, un bacio veloce ma con sentimento, per poi spostarsi sul mio
orecchio
e mordermi il lobo. A quella strana sensazione mi vennero i brividi, ma
mi
piaceva. Iniziò a baciarmi il collo,
soffermandosì più a lungo su una zona,
lasciandomi un segno rosso con dei puntini violacei. Lo trovai carino,
quasi
sexy come cosa.
Alzò
leggermente la testa per guardare
‘l’opera’ che aveva creato con la bocca,
per poi dirmi con la sua voce
roca:”ora sei mia”.
Era proprio
quello che volevo sentirmi dire,
non volevo essere di nessun altro se non sua.
Non mi
preoccupai di cosa potesse succedere
fra 10 o 30 minuti, sapevo solo che in quel momento ero felice e che
con lui
stavo bene, ero al sicura con il mio Zayn.
Mentre Zayn
continuava a baciarmi il collo
per poi scendere sempre più, lo fermai e gli dissi
alzandogli la testa con due
dita:”ti devo dire una cosa amore..”. lui si
fermò dolcemente e mi guardo
intensamente rispondendom:”dimmi tutto quello che vuoi
piccola”. Alle sue
parole mi si formò un leggero sorriso sulle labbra, quando
presi un bel respiro
per dirgli il motivo per cui l’avevo fermato:”Zayn,
tu devi sapere che...
“svegliati
Gloria!!! È ora di alzarsi! Dai
che devi muoviti!!! Non puoi fare tardi già al tuo primo
giorno di scuola!”
In confusione
per quello che stava
succedendo, dissi un po’ stizzita:”smettila Zayn!
Lasciami dormire!”
“scusami?!
Chi è questo Zayn? Eh Gloria?!”
Mi voltai di
scatto notando che quella con
cui stavo parlando e che mi aveva svegliata dal mio sogno era mia
madre... le
sgranai gli occhi davanti, non capendo più niente dato che
al mio fianco nel
letto ci doveva essere Zayn. Così risposi subito a mia madre
che era davanti a
me che mi stava guardando mentre stava aprendo la finestra per far
entrare
l’aria del mattino nella mia camera.
“niente
mamma, solo un sogno, tranquilla”
Mia madre mi
guardò male, penso non mi
credesse e stesse pensando che mi fossi trovata un fidanzatino del
cazzo senza
dirglielo; ma va bene, lasciamola nelle sue convinzioni.
Intanto chiesi
a mia madre di andare in
cucina a prepararmi la colazione e con un cenno con la testa mi disse
di sì,
mentre io iniziai a vestirmi. Ricordavo perfettamente il sogno fatto
quella
stessa notte ed ero incredula nel vedere il mio letto vuoto senza quel
ragazzo
dalla pelle ambrata e dagli occhi color nocciola di cui mi ero
platealmente
innamorata. Ricordavo le sue parole ‘non ti
lascerò mai’. Boh, un sogno non era
realtà, così mi rimboccai le maniche del pigiama
che indossavo e andai in bagno
a prepararmi. Mi lavai la faccia ancora un po’ svogliata a
causa del risveglio
traumatico che ogni madre fa al proprio figlio e mi iniziai a truccare.
Misi un
filo di eyeliner nero e del mascara, dando un po’ di colore
alle guance con del
blush color pesca; tornai in camera e aprii l’anta
dell’armadio cercando una
maglietta e dei jeans adatti all’occasione: una semplice
maglietta nera e jeans
blu, mettendomi poi le Converse alte e bianche. Presi su una borsa
mettendo
dentro soldi e burro cacao, niente di che. Mi slegai i capelli che
quella notte
li avevo legati in una coda e presi la brioche che mia mamma aveva
comprato la
mattina stessa e mi incamminai salutandola. Mentre camminavo e mangiavo
la
brioche al cioccolato, mi misi le cuffiette nelle orecchie per
ascoltarmi delle
canzoni per aiutarmi ad essere più attiva e andai a scuola.
La campanella era
già suonata ed ero in ritardo di alcuni minuti; non
c’era nessuno per i
corridoi della scuola e, per far prima, presi l’ascensore ad
andai al terzo
piano della scuola; arrivata andai a passo veloce nella mia classe,
aula 94.
bussai due o tre volte finchè non sentii una voce,
sicuramente del prof. di matematica
dirmi un secco e chiaro:”avanti!”. Senza esitazione
entrai:”buongiorno prof”
“buongiorno
anche a lei signorina Smith...
si comincia bene l’anno, siamo già in ritardo
vero?!”
Sentii le
solite oche e leccapiedi dei prof
ridere di sottofondo e, già irritata risposi abbastanza male
al prof:”come vede
si prof... metta presente e inizi pure l’appello”.
Sicuramente mi
guardò male, ma non lo vidi
perché mi incamminai, voltandogli le spalle, per prendere
posto infondo la
classe e sedermi, dicendo a bassa voce un leggero
“vaffanculo” alle ragazze che
poco prima risero quando entrai.
Senza farci
molto caso mi sedetti vicino un
ragazzo, che doveva essere nuovo nella nostra classe e che subito si
girò verso
di me, ma non ci feci caso...
Il professore
iniziò a spiegare la materia
più pallosa che potesse mai esistere, matematica e io mi
appoggiai allo
schienale della sedia con le braccia incrociate al petto, quando
sentii:”hai un
bel caratterino ragazza mia” accompagnato da degli sbuffi di
una leggera
risata. Mi voltai per vedere per la prima volta il suo viso
rispondendogli
semplicemente:”beh, in questi giorni ci vuole”. Lo
guardai rimanendoci
abbastanza male: aveva la pelle ambrata e i suoi occhi erano color
nocciola, ma
erano comunque bellissimi; credo fosse stato bocciato uno o due anni di
seguito
perché dall’apparenza aveva 18 anni. Mi sorrise in
senso di approvazione e mi
porse la sua mano accompagnata dalle sue parole:”beh,
comunque io mi chiamo
Zayn.. Zayn Malik” aggiunse. Io guardai prima la sua mano e
poi di nuovo lui e
gliela strinsi in uno stato di confusione. “piacere, Gloria
Smith”. Era il
ragazzo che mi ero sognata quella notte e di cui mi ero innamorata,
sentii una
vampata di calore invadere il mio corpo per la strana situazione che
stavo
vivendo, quando mi tornarono in mente le parole dette dal ragazzo a cui
stavo
stringendo la mano, che stavo guardando dritto negli occhi e in cui
inconsapevolmente
mi stavo perdendo di nuovo: ‘non ti lascerò mai,
piccola mia’. Me lo stavo
trovando di nuovo davanti, non sapendo più distinguere la
realtà dal sogno
fatto la sera precedente; quel giorno mi limitai a guardarlo sorridermi.
Innanzitutto
verrei ringraziare le
lettrici e le persone che hanno recensito la mia storia, gli ultimi
capitoli
sono i più belli perché avevo meno esperienza nel
raccontare la storia le prime
volte, spero piaccia questo capitolo, inizierò altre storie
più avanti e
scusatemi del ritardi!!
Baci!!!