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Autore: x_feelshurt    16/06/2014    3 recensioni
Premetto dicendo che io non sono una fan sfegatata degli 1D, semplicemente amo il personaggio di Harry e ho deciso di sfruttarlo un po'. Ho completamente cambiato la sua personalità, non vogliatemi male.!
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" i was your cure, you were my disease, i was saving you, but you were killing me."
Andrea Russett, occhi blu, viso pallido e capelli corvini,
vita perfetta, buoni voti, fidanzato, amiche e genitori fuori dai piedi.
Una ragazza educata e apparentemente fragile, un angelo, quasi.
E allora cosa c'entra con lei un ragazzo come Harry Styles, sempre con la sigaretta tra le labbra, al profumo di alcool, menta e nicotina, sociopatico e ribelle?
Lei lo stava piano piano salvando, ma lui la trascinava a fondo, lei era il suo antidoto, ma lui il suo veleno.
Il destino, l'amore e le vite di due ragazzi opposti, ma perfetti l'uno per l'altro, si intrecceranno.
Una sensazione di calore la bruciò internamente quando gli occhi di Harry si puntarono su di lei, poteva percepire la sua presenza.
" I should protect God's angel not falling in fucking love with her. "
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•mi lascereste una piccola recensione, plis?
comunicheró eventuali aggiornamenti sul mio twitter: @KaulitzMimi ,
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- chapter 8. ✖️

"baby i am sociopath, sweet serial killer, on the warpath, cause i love you a little too much."

Andrea's pov.
I giorni successivi furono complicati, un inferno quasi.
Ero troppo impegnata a prendermi cura di me e ad assecondare il mio bisogno di vedere Harry.
Era quasi una droga. Non avevo tempo per nient'altro.
E ne dipendevo completamente. Non in un modo cattivo, era una sensazione dolcissima quella che Harry mi forniva con i suoi baci, le sue mani sulla mia schiena, le sue carezze.
I suoi occhi e il suo sorriso erano impressi nella mia mente e niente poteva cancellarli.
Stavo dimagrendo, non mangiavo più. 
Ma bevevo coca-cola. L'unica cosa che riuscivo a mandare giú.
Ero tanto debole che ad un certo punto mia mamma mi constrinse a mangiare forzatamente.
Non so cosa mi stesse succedendo. Ero come impazzita.
Harry veniva a trovarmi spesso, a scuola non veniva più. Passava dalla finestra, quando i miei non c'erano e spesso se i miei dormivano fuori lui veniva a passare la notte con me.
Non facevamo niente, ero troppo debole per qualsiasi cosa, solo lui mi abbracciava e dormivamo insieme.
Io passavo le mani tra i suoi capelli e lui mi carezzava la schiena.
Era tremendamente perfetto mentre dormiva. 
Dio se l'amavo.
Era diventato l'unico con cui desideravo parlare, passare i pomeriggi.
Nash aveva trovato una nuova ragazza, Hailey.
Lei era bellissima, alta, magra, ma forte, con la pelle ambrata e i capelli e gli occhi scuri.
Si amavano, vedevo Nash sorridere di nuovo.
Dio, quanto l'ho fatto soffrire. Lui mi sorrideva ancora, non so come ci riuscisse dopo tutto quello che ha passato.
Siena e Jenna erano nelle più belle relazioni del mondo.
Cameron e Taylor erano ottimi fidanzati e anche loro erano felici.
Parlavo con loro sempre di meno, non perchè le avessi dimenticate o loro avevano dimenticato me, solo che oramai appartenevamo a due mondi diversi.
Anche io ero felice, a modo mio, ma felice.
Anche se nessuno ci credeva, mi vedevano magra e sempre triste, è anche comprensibile, loro non mi vedevano mai mentre ero con Harry.

"cause i knew you were trouble when you walked in, so shame on me now, flew me to places i'd never been, so you put me down oh. now i am lying on the cold hard ground."

Sapevo che conoscere Harry mi avrebbe portato guai, ma l'ho accettato quando ho guardato i suoi occhi e mi sono avvicinata a lui. Mi ha fatto conoscere il mondo, quello vero, quello cattivo.
Sono maturata, non sono più la piccola e innocente Andrea. Mi ha fatto bene. Dev'essere stato questo impatto così violento con la realta a rendermi così, a cambiarmi.
Non ho più consapevolezza di nulla.

"Andy." Harry mi sussurrò nell'orecchio mentre si alzava dal divano dove avevamo passato il pomeriggio a guardare la tv.
Aprì gli occhi e gli sorrisi.
"Ehi." 
"Sono le sette, vado, i tuoi genitori stanno per tornare." Mi lasciò un bacio caldo sulla fronte e portò vicino al divano un bicchiere di coca-cola e un pezzo di pizza.
"Mangia qualcosa, perfavore." Anche Harry si preoccupava per me, strano, dovetti essere proprio in una condizione disastrosa.
"Okay." Lo salutai e mi sporsi verso la pizza per prenderla.
Mi alzai piano e mi diressi verso lo specchio che avevamo in salotto. Ero uno scheletro.
Le costole erano ben visibili e oramai assomigliavo più a un manico di scopa che ad una ragazza.
Morsi la pizza, dovevo mangiare.
Lì per lì non pensai alla mia salute o cosa, ma solo che Harry non avrebbe voluto una scopa come ragazza.
Sorseggiai la coca-cola e mi arrivò un messaggio.
Lessi il mittente. Siena.
Aprì il messaggio, era da tanto che non ci scambiavamo messaggi.
Rividi la mia vita prima di Harry in quell'istante.
Tutto mi passò davanti agli occhi.
I pigiama party da Jenna e le uscite in centro.
Le prime uscite con Nash, quando dicevo a mia madre che sarei uscita con Siena,
le chiacchierate al telefono, i messaggi. 
I pianti e tutte le risate.
Ero diversa, ero più bella, più felice, spensierata.
Adesso mi portavo questo peso sulle spalle e forse mi ero resa finalmente conto dello scompiglio che Harry aveva portato nella mia vita.
Era un dolce errore, uno dei migliori, ma non potevo andare avanti così.
Lessi il messaggio.

"ehi, andy.
stavo pensando che ci manchi. a tutti, a Jenna, a Nash, a me.
so che non risponderai, ma ti voglio bene."


"i don't believe in fairytails but i believe in you and me, take me to wonderland."

E una lacrima mi scese sul viso, quasi non me ne accorsi.
Sentii solo un solleticare sulla guancia, e mi sfiorai il viso.
Mancavano anche a me, tremendamente.
Risposi subito.

"mancate anche a me, mi mancano i vostri abbracci. 
vi andrebbe di passare la notte insieme da me?"
"stiamo arrivando, andy."

Ero felice, in un certo senso organizzare un pigiama party con le mie amiche mi faceva sentire meglio.
Alle otto in punto Siena e Jenna suonarono alla porta.
Mi buttai nelle loro braccia. Scoppiammo a ridere e passai serenamente l'intera serata, tra manicure, chiacchiere, film e cose varie.
Verso le undici il mio telefono squillò. Harry.
Mi allontai dicendo che sarei andata in bagno e risposi.
"Harry."
"Ehi. Ci sono i tuoi?"
"No, ma ci sono Siena e Jenna."
"Quindi? Ci sentiamo domani?"
"No, aspetta Harry. Magari puoi passare e andare via quando andremo a letto."
"Ok, arrivo."
Tornai in camera e guardai Siena e Jenna impegnate a guardare video sul cellulare di Siena.
"Ragazze, sta arrivando Harry."
Siena si girò di scatto, Jenna era probabilmente troppo scioccata. 
Feci un sorriso forzato e presi a riordinare la mia camera.
C'erano reggiseni e vestiti vari per terra, trenta smalti diversi sulla scrivania e c'era un assurdo odore di acetone che dava alla testa.
"Ma Andy! Doveva venire proprio per forza?" Azzardó Siena.
"L'ho invitato perchè altrimenti sarebbe dovuto stare da solo l'intera serata."
Jenna e Siena sospirarono pesantemente.
"Okay." Jenna si arrese, guardai Siena e sporsi in fuori il labbro inferiore.
"Va bene." Sbuffò. Corsi e l'abbracciai, erano entrambe sedute a terra.
"Siete le migliori, vi voglio bene!" Lasciai un bacio sulle loro guance e ridemmo insieme rimettendo a posto le nostre cose.
Mi stavano raccontando delle loro storie, di Cameron, di Taylor, di quanto fossero perfetti e stessero bene insieme.
Avrei desiderato anche io una storia semplice come la loro. Come quella che avevo con Nash.
Ma era okay così. Io Harry lo amavo davvero per lasciarlo andare.
In quel momento mi resi conto che per quanti guai lui mi stesse portando nella vita, per quanto fosse scontroso a volte e fossi sempre preoccupata per lui, Harry era l'unica cosa di cui avevo bisogno.
Sentii il campanello suonare e corsi sotto.
Risalii con un Harry sorridente, okay, col sorriso più finto e forzato del mondo, ma sempre sorridente che salutò, dopo che gli ebbi dato una gomitata, le mie migliori amiche che si presentarono velocemente.
Nella stanza era calato un imbarazzantissimo silenzio.
Harry era buttato sul mio letto e fissava il vuoto immobile, io ero accanto a lui, Siena era seduta alla mia scrivania e Jenna era per terra, sul tappeto con le ginocchia attaccate al petto.
Cercai di aprire una conversazione, ma davvero non ci riuscii.
Non trovavo elementi comuni a tutti e quattro.
Ad un tratto Harry si alzò e parló.
"Ragazze, sono di troppo, penso che andrò."
Venne verso di me e mi lasciò un semplice bacio sulle labbra, io gli presi la mano e lo accompagnai fuori.
Appena aprì la porta mano nella mano con Harry mi trovai davanti le uniche dipue persone al mondo che non avrebbero dovuto essere lí.
I miei genitori.
Il sorriso sul viso di mia madre scomparve subito, mio padre mostrò la sua peggiore espressione.
Vidi i loro occhi puntarsi prima su di me, poi su Harry e poi sulle nostre dita che si strecciarono istintivamente.
"Mamma, papà, io-"
E poi sentì un dolore bruciante sulla guancia. Mio padre mi lasciò uno schiaffo e l'impronta di cinque dita sul viso.
Harry serrò la mascella.
"Come ha potuto picchiare sua figlia!" Guardava mio padre con occhi che non avevo mai visto.
"Non ti permettere! Non rivolgerti a me con quel tono! Io avevo detto a mia figlia di smettere di frequentarti e le mi ha disobbedito, non sei tu a dirmi cosa devo fare!"
Mio padre urlò.
Siena e Jenna comparvero dalle scale.
Io già piangevo. Harry era fuori di sè.
"Lei non merita una figlia come Andrea! Lei è un angelo, lei mi ha riportato alla vita, lei non sa cosa abbiamo passato. Lo sa che mentre lei era in viaggio e Andrea era sola ero io a darle quello che voi non le avete mai dato?"

"i know you are scared when you can't breathe, i will be there, zoom into me."

Harry era furioso quasi quanto mio padre, io ero una fontana, mia madre solo si copriva il viso con una mano, dietro mio padre.
Poi vedi solo Harry abbracciarmi, essere cacciato via da mio padre e io fui portata di sopra.
Non sentivo più niente, era troppo. Il dolore alla guancia, le urla di mio padre contro mia madre. Probabilmente erano Siena e Jenna le due figure vicino al mio letto che parlavano piano tra di loro.
Mi addormentai piano.
---
Erano passate due settimane da quella maledetta sera.
Quando i miei mi avevano portato via il mio piccolo paradiso, insieme al cellulare e davvero mi avevano rinchiuso in casa.
Le uniche persone che avrei potuto vedere fuori scuola erano Jenna, Siena e Nash.
Lui venne a trovarmi a volte.
Raramente, ma venne.
Mi parlava di Mahogany, la sua ragazza e di come era felice.
Io potevo solo sorridere e annuire.
Non avevo più Harry, cosa che per me equivaleva a non avere più nulla.
Siena e Jenna erano da me tutti i pomeriggi, loro cercavano di risollevarmi il morale, avevano anche cercato di presentarmi due o tre ragazzi.
Io li guardavo, ci parlavo un po' per non deluderle e poi tagliavo i contatti.
Harry era venuto due o tre volte all'inizio. Quando si era trovato davanti porte chiuse e finestre serrate aveva smesso di tentare.
Un giorno venne addirittura a scuola. Scappai fuori dalla classe fingnedo di andare in bagno.
Mi regalò una collanina con una "H" su.
Mi accarezzò e lo baciai.
Uno di quei baci lunghi, pieni di malinconia, tristi quasi, come quelli degli addii.
Scrissi sul suo braccio con un pennarello indelebile:
"everything has changed without you,
andy."
Tornai in classe, senza girarmi a guardarlo.

Quel pomeriggio i miei genitori si sedettero sul divano davanti a me con una tazza di thè in mano.
Me ne porsero una che scansai.
Mia mamma era stretta nel suo tailleur bianco e mio padre indossava ancora la cravatta e lo smoking, erano appena tornati da non so dove.
Oramai cosa facevano mi era indifferente, completamente.
"Andrea, vorremmo parlarti di una cosa." Mia madre mi guardò sorridendo.
Non risposi, mi torturai le mani mentre continuavano.
"Abbiamo deciso, per il bene della nostra famiglia, ma soprattuto per il tuo bene di trasferirci."
Alzai lo sguardo, urlai.
"Trasferirci? Per il mio bene? Dovete essere completamente pazzi per pensare che staccarmi dalle mie uniche due migliori amiche e dai ricordi che ho in questa cittá possa farmi stare meglio!"
Mi alzai, non volevo sentire altro, mi buttai sul letto e singhiozzai, piansi, urlai e strinsi i pugni, fino a cadere esausta in un sonno agitato.

Mia madre era in camera mia mentre mi svegliavo dal mio sonno travagliato.
"Andy." Si avvicinò e mi prese le mani.
Mi sollevaì e lei mi abbracciò, stretta.
"Sono stati momenti difficili per me e tuo padre, devi capirlo! Vedere la mia bambina che diventava ogni giorno più magra, triste è stato difficilissimo.
Ci manca il tuo sorriso, Andy. Abbiamo deciso di trasferirci così potrai iniziare una nuova vita, con nuovi amici.
Siena e Jenna verranno a trovarci e potrai stare bene di nuovo."
"Mamma, siete voi che non volete capirlo, la mia felicità è Harry! Lui non si droga più, ha avuto un passato difficile, ma dovete credermi lui è cambiato!"
Piansi, sulla sua spalla. 
"Lasciatemi almeno salutarlo!" Riuscii a dire tra i singhiozzi.
---
Il giorno prima della partenza lo passai con Siena e Jenna, avrebbero dormito da me e mi avrebbero accompagnato all'aereoporto la mattina dopo.
Quel pomeriggio mi lasciarono cercare Harry.
Lo trovai in un locale. Ubriaco e con una canna in bocca. Con le braccia piene di punture.
Cosa diavolo era successo? Lui non poteva essere il mio Harry. Quello con cui avevo passato uno dei periodi più difficili della mia vita, quel ragazzo che avevo disintossicato.
"Harry!"
Urlai. Quando lui aprì gli occhi, li spalancó.
"Andy! Dio!"
Piangevo, come una deficente. Come una idiota.
Sono stata davvero una stupida.
Lui c'era ricaduto in pieno.
"Lui è cambiato." Avevo detto, si, era peggiorato.
Non l'avevo mai visto in questo stato.

"you see my soul, i am a nightmare, i've lost control, i am crashin'.
you're the sun and i'm the moon.
in your shadow i can shine."

"Harry, io sto partendo, io me ne vado!"
Probabilmente non lui capì.
Uscì dal locale in lacrime, girai l'angolo e mi asciugai gli occhi, non volevo che nessuno mi vedesse conciata così.
"Addio Harry." Fu un sussurro.
Me ne andai via.

"così profondamente mio, non ho mai avuto niente, io, tu non lasciarmi mai.
e più ti guardo e più lo sai, di te io mi innamorerei, tu non lasciarmi mai, non farlo mai perchè, se guardo il cielo io sento che sarai, incancellabile oramai."

La mattina dopo salutai piangendo Siena e Jenna e mi sistemai sull'aereo.
Dal posto vicino al finestrino lo vidi arrivare correndo.
Incollai il naso al vetro. 
La testa riccia e la sua corsa scordinata. Harry correva verso l'aereo, stava urlando il mio nome, ma non avrei potuto sentirlo. 
Sorrisi e sentì solo una lacrima scendere lungo le guance.
"Tesoro, è tutto okay?" Mia madre mi guardò preoccupata.
"Si, solo un po' di nostalgia."
---
Harry's pov.
Quella mattina avevo bloccato Grier a scuola, se Andrea sarebbe parita lui avrebbe saputo quando.
Stava salendo sull'aereo in quel momento.
Cazzo.
Lo ringraziai e mi misi in macchina. Lei mi aveva visto in quello stato, ero una merda, davvero.
Corsi, più veloce che potevo una volta arrivato nell'aereoporto.
La vidi nell'aereo, non so se lei vide me, urlai il suo nome.
Quando l'aereo partì mi accasciai a terra, l'avevo persa per sempre.
Mi dissi che sarei anche potuto morire anche in quel momento, che importava.
---
Andrea's pov .{again}.
2 anni dopo.

Quella mattina mi svegliai di buon umore.
Aprii le serrande e lasciai che il sole invadesse la stanza.
Gettai uno sguardo fuori e ammirai i prati di un verde brillante e acceso.
Lo stesso verde di cui erano fatti i suoi occhi.
Gli occhi di Harry.
Ripensai a lui, a me, ricacciai ricordi che pensavo di aver dimenticato completamente.
Che dolcissimo disastro.
Rividi i suoi occhi e i ricci nella mia mente.
E allora presi un foglio e una penna.
Scrissi.
"Harry Styles" e aggiunsi il vecchio indirizzo e la cittá in cui vivevamo.
Forse si era trasferito anche lui, forse la lettera non l'avrebbe mai ricevuta, pazienza.

"Caro Harry,
sono passati già due anni dalla mia partenza.
Il nostro addio non fu dei migliori, ma a chi importa.
Io ti ho amato come non amai nessun altro.
Se tu oggi fossi ancora con me, ti avrei invitato a studiare da me e allora ti avrei offerto la coca-cola. E tu, forse, mi avresti dato un bacio."

"ora e per sempre resterai, dentro i miei occhi, incancellabile."

-fine-

Spazio autrice:
è finita! yasss! spero che il finale sia stato decente, non sono sicura della sua riuscita eheh, scusate!
questa era la mia prima vera fanfiction, abbiate pietà, è stata anche piuttosto banale, ma posso dire di essere almeno un pochettino soddisfatta.
non sará l'ultima ff, sicuramente! 
vi lascio un po' di fotine carine dei personaggi e al solito le canzoni citate!
- i knew you were trouble, Taylor Swift,
- wonderland, Natalia Kills,
- zoom into me, tokio hotel,
- in your shadow i can shine, tokio hotel,
- incancellabile, Laura Pausini,
byeee!
lasciatemi una piccola recensioncina plis?
xx, mimi 💕

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