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Autore: Evan Wolf    16/06/2014    1 recensioni
Andrea è una ragazza italo-inglese al primo anno di università. Rimasta senza un alloggio a poco tempo dall'inizio delle lezioni, chiede di poter prendere in affitto una stanza in casa di Robert, un vecchio amico di infanzia, più grande di lei. Si ritrova così inserita in un contesto nuovo, che comprende anche i migliori amici del padrone di casa; nonostante differenza di età e opposti stili di vita, la cosa sembra funzionare, con annessi e connessi di una vita nuova...
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-E quindi è qui che vivi tu! Wow, un bilocale tutto per te… libera e spensierata!
-Bello vero?
-Poi si vede che è casa tua, è così… originale, sa proprio di te Evie!
-Ti ringrazio, è quello che speravo!
Andrea gira su se stessa guardando l’ambiente attorno a lei, dai soprammobili alle tende colorate, dalle fantasie sulle pareti al divano di pelle blu sul quale decide di sedersi.
-È bello rivederti Andrea! Soprattutto perché ho delle cose da raccontarti!
-Uh ad esempio??
-Ad esempio che a Marzo vado a vedere la settimana della moda di Parigi!
-Ah ma allora è confermato?
-Sì! E poi resto in Francia tre mesi a fare uno stage! Proprio come speravo!
-Oddio… sono contentissima per te! Ma questo vuol dire che mi lasci qui da sola tra 3 mesi!!
-Oh non sarai sola, hai un ragazzo adesso, no? A proposito come sta il nostro chitarrista?
-Bene, direi bene…  - afferma con lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi sgranati.
-Uhhh… ci sono novità anche su questo fronte? – con la sua solita eleganza e dei movimenti  fulminei Evie si siede a sua volta sul divano, portandosi le ginocchia al petto e passando le braccia attorno alle gambe.
-No, non proprio… direi che stiamo ufficialmente insieme…  cioè è chiaro ad entrambi almeno, visto che nessun altro oltre te lo sa…
-Oh non vuole dirlo in giro? – chiede con sguardo attento.
-Veramente sono io…
-Mi sfugge qualcosa! – afferma Evie passando le dita tra i suoi corti capelli biondi – comunque all’uni lo sanno già un po’ tutti, vi hanno visti alla festa prima delle vacanze!
-Si ma, fuori va bene, anzi meglio! Così magari vecchie fiamme non tentano di tornare alla ribalta, ma… cioè, sai mi vergogno un po’ a pensare che suo fratello e Robert sappiano di noi, mi sentirei costantemente osservata visto che sono spesso e volentieri a casa nostra… non mi piace l’idea di sentire risolini o ricevere occhiate furtive per ogni cosa che dico o faccio.
-Perché secondo te i tuoi amici lo farebbero?
-Sì, secondo me sì! Lo fanno già adesso… credo che David sospetti qualcosa, visto che in passato abbiamo litigato e ci siamo fatti dispetti e poi miracolosamente facevamo pace e tutto andava bene.
-Eh sì, direi che era ovvio agli occhi di tutti tranne che ai vostri. Chi si assomiglia si piglia!
-D’altra parte io e Mick non siamo poi proprio uguali!
-Beh ci mancherebbe… ma va bene comunque! Ti dispiace se fumo?
-È casa tua – sorride Andrea, poi sospira tirando indietro la testa.
-Cosa c’è? – chiede Evie dopo aver aspirato – che avete fatto?
-Niente! – risponde prontamente l’amica – siamo andati al cinema…
-Oh, filmettino romantico?
-Ahaaha sì certo! Per farlo fuggire via all’istante. Era un horror!
-Ohhh quindi ti sei aggrappata a lui nel momento di massimo terrore?
-Sfortunatamente per lui non sono quel tipo di ragazza, se queste fossero state le sue intenzioni… io non ho paura di questo genere di film…
-Eh però… pure tu devi collaborare ogni tanto! – Evie si sbatte una mano in fronte.
-Lo so, e mi pento di non aver approfittato in maniera più proficua della penombra! Non posso farci niente, mi blocco! – si giustifica lei.
-Ci ha provato? – chiede assottigliando gli occhi, con un sorrisetto divertito stampato sulle labbra.
-Beh lui ci prova sempre… stava per spalmarmi sulla macchina appena mi ha vista, al ritorno dalle lezioni il primo giorno! Poi l’ho chiamato come uno di Twilight e approfittando della confusione e dell’allontanamento sono scesa… e mi sono fatta portare a pranzo.
-Come tenere un uomo in pugno. – Commenta Evie – puoi aprire la finestra un attimo? E al cinema che ha fatto allora?
Andrea si alza e apre, per poi tornare sul divano, accavallando le gambe e dondolando un piede.
-Al cinema mi ha tenuto la mano, ci siamo fatti due risate per una scena piuttosto assurda e…
-L’hai conquistato! – si inserisce lei.
-Sì, - Andrea sbuffa divertita – e poi ho notato quanto sono ampi i suoi pettorali, e non ho più pensato al film!
-Ah-aaaaaaah! Lo ammetti! Brava brava Andrea! E poi?
-E poi niente! Ho nascosto la mia agitazione nel buio della sala! Ma è così bello! – piagnucola Andrea.
-Sei un caso perso! – afferma convinta Evie, spegnendo la sua sigaretta – cioè allora non hai gli ormoni in pensione… funzionano pure a te! Perché quella faccia sofferente? Come se non dipendesse da te!
-Sììì funzionano eccome, forse meglio di prima, mi piace il suo odore, mi sento un cane a volte! Però al momento di restare soli me la faccio sotto! Mi innervosisce!
-Ahaha povero Mick!
-Povero Mick?? Povera me!!
-No, povero lui, che pensa di non avere effetto su di te! Almeno tu lo sai che lui è impaziente di arrivare in terza base, pensa lui che vede te indifferente nonostante si pompi in palestra dalla mattina alla sera, faccia il dolce e il simpatico, e il paziente soprattutto!
-Eh… - Andrea sembra rifletterci su – detta così sembra brutta come situazione…
-È quello che è!
-Aiuto! – Andrea si copre il volto con le mani mentre Evie assume uno dei suoi sguardi da “mi sto organizzando” – non mi piace l’idea che si senta ignorato, insomma gli sto appiccicata!
-Il che rende le cose più difficili per lui! Prova a dirglielo ogni tanto…
-Cosa? Che mi piace?
-Cosa ti piace di lui…
-È così necessario che io gli faccia dei complimenti? Pure lui l’ha detto quando eravamo al ballo prima delle vacanze!
-Vedi? Quel santo ragazzo vuole capire se ti piace davvero, potresti offenderlo sai? Non sentirsi desiderati fa male alle donne quanto agli uomini!
-“santo ragazzo” ora non esageriamo…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Robert… - chiama Andrea appena rientrata da lezione. L’amico di infanzia se ne sta seduto ad accordare una chitarra.
-“Robert”, ahahah penso di non averti mai sentita chiamarmi così prima di adesso!
-Oh, è vero “Bobi” hai ragione… sarà che siamo cresciuti!
-Oh… cos’è ti sono tornate le arie da “sono una signorinella cresciuta”?
-Tornate? – sorride Andrea mentre appende il suo cappotto all’appendiabiti che ha sostituito l’albero di Natale.
-Sì, quando ti sei trasferita qui le avevi, all’inizio… dovevi mostrarti cresciuta per convincermi a prenderti con me!
-Ahahah perché scusa non trovi nessuna differenza tra me adesso e me a 6 anni?
-Oh beh certo sei più alta, hai i fianchi e non mi fai più le trecce mentre suono!
-Ahahahah oddio è vero! Te lo ricordi! Questi capelli lunghi e voluminosi erano il mio passatempo preferito da piccola!
-Era piacevole quando me ne stavo sul divano e mi addormentavo… quando ero in giardino e tutti potevano vedermi un po’ meno!
-Ahahaha scusa… non mi rendevo conto!
-Perdonata! – risponde lui posando la chitarra sul sostegno apposito, posizionato accanto al divano – se volessi farmi una treccia o giocare a farmi lo shampoo in questo momento non sarebbe male…
-Ahahah non gioco più da un pezzo!
-Peccato era rilassante!
-Ma per te posso fare un’eccezione!
-Oh sì! – esclama, distendendosi sul divano – forza vieni qui! Abbiamo 10 minuti prima che arrivi David!
-Dovete uscire? – chiede Andrea, mentre prende posto su un lato del divano, cosicchè Robert possa poggiare la testa sulle sue gambe.
-Mh… - dice Robert ad occhi chiusi.
-Dove andate di bello?
-A concordare serate! Concerti!
-Oh wow… senti ma quella cosa dei tour qui intorno nelle città vicine in primavera…?
-Sembra sempre più plausibile.
-Sono contenta! – cala il silenzio per un paio di minuti – ti rilassa ancora?
-Quasi quasi resto qui invece di uscire con questo freddo!
-Mick non viene in giro con voi?
-No, lui se ne sta davanti al camino a mangiare patatine.
-I tyler hanno un camino? Wow! Ahaha a mangiare patatine… e poi va in palestra!
-Sì lo hanno…  e sì… un po’ un controsenso… ma è colpa tua! – sorride Robert.
-Colpa mia? – Andrea spera che il suo sussulto non sia stato troppo evidente.
-Ahaha si, l’anno scorso quando David passava a prendermi lui rimaneva qui a suonare nella sala prove, a guardare uno dei miei fantastici dvd, e d’estate a ciondolare dalla mia amaca, come ben sai non gli piace molto passare tempo a casa… e si annoia terribilmente alle contrattazioni… quindi questo era il suo paradiso isolato.
-E cosa c’entro io?
-Beh ora ci sei tu e lui non conoscendoti ha smesso di rimanere a gironzolare per casa quando io non sono presente e ci sei solo tu! I Tyler hanno una copia delle chiavi di casa mia!
-Ah… beh ma ora ci conosciamo, per me avere un coinquilino o due non fa differenza!
-Ahaha sì, se vuoi puoi dirglielo tu che può tornare. Se non ti da fastidio averlo per casa mentre tu te ne vai in giro senza trucco e parrucco.
-Cosa insinui? Che non mi si può guardare in faccia? – dice Andrea permalosa, tirando una ciocca di ricci all’amico, che scoppia a ridere.
-Ahahah stavo scherzando su! Più che altro lo sai, i ragazzi hanno la convinzione che le ragazze quando siano sole a casa camminino in biancheria intima! Sarebbe stato “sconveniente”.
-Ma mi hai mai visto girare mezza nuda per casa in questo mezzo anno che sto qui? Ahahaha che credenze balorde avete! Anzi queste non sono credenze, sono fantasie!
-Sì, sì, David è in ritardo…
-Pensavo ti stessi rilassando.
-Oh sì, anzi meglio così…
In realtà David era arrivato in quel momento, e li stava osservando dalla finestra posta alle spalle del divano, Robert nota la sua ombra allora reclina indietro la testa sporgendosi al di là di Andrea per controllare chi fosse.
-Parli del diavolo… eccolo lì! – stiracchiandosi si alza dal divano, procedendo verso la porta, la apre e afferra al volo la mano dell’amico per salutarlo.
 
-Buonasera… come state? Ti trovo rilassato Rob…
-Ahahahah beh si devo dire che Andrea ha le mani magiche!
-Rob!! – lo rimprovera Andrea, arrossendo a guardare David.
-Ah si? Perché non fai qualche magia a mio fratello, con quelle mani? Così tanto da sedarlo un pochino… visto che è sempre pronto a scatenare una rissa…
-Che ha fatto??? – chiede preoccupata Andrea.
-Gli allenamenti di rugby… - sbuffa David asciutto.
-Oddio, si è fatto male?
-Lui? Ahaha mi prendi in giro? Stava rompendo lo zigomo ad uno… lo vogliono buttare fuori dalla squadra.
-Che cosa?! – esclamano Andrea e Robert contemporaneamente .
-E ora dov’è? – continua lui.
-a tirare pugni su un sacco…
-Mick fa boxe?
-Fa un po’ tutto… vive in palestra ultimamente.
-Che vuole fare? L’incredibile Hulk? – dice critica Andrea - Sai per caso chi stava prendendo a botte?
-No, non ricordo il nome, allora Rob, sei pronto? Gli affari ci aspettano… per come sei rilassato di sicuro tu non tirerai pugni a nessuno.
-Io sono per la pace nel mondo! – sorride Robert – peace&love!
-Io vado a studiare! A stasera! Tornate qui, no?
-Certo! Voglio anche io un massaggio rilassante!
Detto questo David lascia la stanza seguito da Robert.
Andrea guarda il suo cellulare lasciato sul tavolino davanti al divano, sospira, lo afferra e mentre inizia a salire le scale per raggiungere la sua stanza digita.
 
“scopro adesso che ti chiami Tyson e non Tyler… quando finisci di strapazzare quel sacco fatti vivo!”
Deve attendere 20 minuti per leggere la risposta:
“la gazzetta dello sport è arrivata fino in casa tua! Tranquilla non ci sono morti!”
“ma ci sono feriti… e rischio espulsione!”
“dannazione David! Beh si, ho fatto un casino, sorpresa?”
“per niente…come stai?”
“adesso meglio, mi pento di quello che ho fatto, se è questo che vuoi sapere, ero nervoso”
“oh, ti dispiace? Bene! La prossima volta impara a fare la bestia solo quando ci sono io!”
“cos’è? Una proposta indecente? ;)”
“no Mick -.-‘ è solo che quando ti incavoli con me al massimo mi urli contro che non capisco niente, o che sono una bambina… ma non mi metti le mani addosso!”
“tesoro, le mani addosso te le metterei volentieri… in modo diverso :D”
“ah grazie per aver specificato -.-‘’’’’’, ma ti vedo divertito, forse lo sport ti fa davvero bene! O forse vuoi distrarmi da quello che hai fatto… chi lo sa!? Vado a studiare adesso!”
“pensavo volessi approfittare del fatto che la casa sia vuota per invitarmi!”
“non hai bisogno di inviti per venire in questa casa!”
“lo prendo come un sì”.
 
 
 
Dopo altri 40 minuti Mick è già seduto comodamente sul letto di Andrea, con le mani dietro la testa e le gambe incrociate; lei se ne sta seduta alla scrivania intenta a sottolineare una pagina del penultimo capitolo del manuale di letteratura, pagina che ha già riletto quattro volte, poiché interrotta continuamente dal suo compagno di stanza.
-Ti ho detto che devo studiare! – ripete per l’ennesima volta, non voltandosi nemmeno a guardare Mick in faccia.
-Ma puoi studiare dopo! O domani! Prenditi una pausa! 10 minuti!
-Se facessi una pausa, non ti piacerebbe il modo in cui la userei! Quindi ti conviene lasciarmi stare… anzi!!! – Andrea scatta in piedi e si volta verso il letto alle sue spalle, anzi anzi anzi… sì faccio pausa! Allora … spiegami un po’ cos’è successo!
-Scambio di opinioni – dice serio, abbassando le braccia e portandole incrociate al petto.
-Ah in palestra i pugni li chiamate “opinioni”?
Mick distoglie lo sguardo, girando la testa verso la finestra e alza le spalle.
- Non puoi fare a pugni come un adolescente… che cosa ti ha mai detto questo tipo? A proposito chi era?
-Non ho fatto a pugni! L’ho solo spinto a muro, e lui ha sbattuto la faccia, non è colpa mia!
-Non avevi detto di essere pentito di quello che avevi fatto?
-Sì, perché rischio la squadra! Per questo mi dispiace…
-Ma perché l’hai appeso a muro Mick? Cosa ti ha fatto? – chiede Andrea con voce accondiscendente. Le sembra di parlare ancora con quel ragazzino frustrato e arrabbiato col mondo che aveva conosciuto in quei mesi. Gli si avvicina e gli si siede accanto prendendogli una mano – chi era? Uno dei tuoi simpatici amici? Tipo Luke?
-L’hai capito pure tu che è uno stronzo eh?
-A parte Cory, non credo che si salvi qualcuno lì dentro… con te non sono oggettiva!
-Quel Cory… sarà la sua aria da bravo ragazzo… comunque bingo, è Luke, l’ho appeso al muro perché non mi piacevano i commenti che faceva su di te, su di me, su di noi…
-Commenti su di me?? Che cosa vuole?!
Mick fa salire lentamente la mano sinistra sulla schiena di Andrea, per poi spingere la ragazza avvicinandola al suo petto e passandole il braccio destro attorno alla vita. Andrea appoggia un orecchio sul petto del ragazzo ascoltandolo.
-Beh mi ha chiesto se mi divertissi ancora con te, ma l’ha detto in un brutto modo… insinuante! Non mi è piaciuto!
-E solo per questo ti sei messo a fare sollevamento pesi?
-Non solo… era irritante, è viscido quando parla di te! Te lo dico, ci stava facendo un pensierino! E sa che io sono molto suscettibile riguardo quest’argomento quindi… lo fa apposta!
-Ok, non voglio sapere cosa ti ha detto… quindi mi stavi solamente difendendo…
-Esatto – conferma Mick, portando la mano destra ad accarezzarle un fianco, Andrea scossa dal solletico si irrigidisce in un attimo – soffri il solletico?
-Da morire! – lei annuisce bloccandogli la mano e tornando a rilassarsi.
-Robert mi ha detto della tua strana teoria sui letti! Come mai non mi hai mai fatto problemi?
-Io non ho “strane teorie” sui letti! – risponde Andrea confusa.
-Sì, tipo che non ti sei voluta sedere sul suo letto per non infrangere chissà quale legge! Io mi siedo su questo letto dal primo giorno che sei venuta a vivere qui… eppure Rob è un tuo amico d’infanzia…
-Ahh…  questo… non lo so… è una cosa complessa, per me va bene che tu, lui, chiunque vi sediate sul mio letto, sono io che non voglio sedermi sul vostro!
-Ok la faccenda è più contorta del previsto – ride lui.
-Magari vi da fastidio, magari è uno spazio personale! E non voglio dare un’impressione sbagliata!
-Ahaha ma che film ti fai Andrea?? Comunque perché tu lo sappia, puoi venire a fare le feste sul mio letto! Avere anche solo l’impressione che tu voglia venire a letto con me non sarebbe male!
-Miiiiick!!
-Che c’è? Sono solo sincero! – dice afferrandole un polso appena prima che scappi via, e riportandola a sedere sul letto – lo so che hai i tuoi tempi, l’ho capito, non ti preoccupare, ma tu non vuoi nemmeno prendere confidenza! Guarda…un esperimento per il bene della scienza!
Detto questo si sfila la felpa bianca che indossa sotto gli occhi increduli di Andrea, e la lancia sul pavimento lasciando in bella mostra gli addominali e i pettorali ancora gonfi dal recente allenamento, lei lo guarda sconvolta, diventando rossa in viso.
-Non ti voglio violentare, voglio solo un bacio! – dice avvicinandosi alle sue labbra e sfiorandole.
-E c’era bisogno di spogliarsi? – cinguetta stridula, immobile nella sua posizione.
-Lo capisci che non riesci a essere spontanea solo perché sono senza maglietta?  - continua, prendendole una mano e guidandola sul suo torace, dentro la sua. - Pensi che un giorno ti sveglierai con lo slancio affettivo e riuscirai a essere disinvolta così… per ispirazione? A meno che non hai una doppia personalità di cui nessuno sia a conoscenza! Ahahaha – Mick la guarda grattarsi la testa imbarazzata con la mano che le è rimasta libera e addolcisce il più possibile la sua espressione  – a me piaci molto Andrea, e io voglio stare con te, e ti assicuro che una carezza sotto la maglietta, il riuscire a raggiungere più complicità con te, mi può solo far piacere! Pare che tu abbia paura a toccarmi! Stai tranquilla che solo il giorno in cui ti vedrò senza intimo per tua spontanea iniziativa capirò che hai finalmente trovato il momento adatto! Mi sono rassegnato! Non avere paura di illudermi, o di “darmi impressioni sbagliate”. Ma se non inizi da qualche parte, non ci arriverai mai!
 
Andrea lo guarda stupefatta, aveva davvero elaborato tutto quel ragionamento riguardo il suo comportmento? Era stato davvero così sensibile al suo modo di essere? La stava seriamente tranquillizzando nella prospettiva di un avvicinamento fisico tra i due? Le aveva forse appena detto che le lasciava tutto il tempo di cui aveva bisogno in cambio di normali, dovuti segni di interesse e desiderio? Pensa che Evie avesse ragione a dire che lui volesse un po’ di contatto in più, senza necessariamente implicare un rapporto completo.
Si sente in imbarazzo, forse un po’ in colpa, ora un po’ stupida e infantile, poi tranquilla, più sollevata… rilassa i muscoli tesi della sua schiena e si decide ad avvicinarsi, abbracciandolo e concedendogli quel bacio.
-Ho sempre visto del buono in te, ma non pensavo così tanto! – miagola affondando il naso nell’incavo del suo collo,- Hai ragione Mick… sei sorprendente…
-Non so che opinione contorta tu abbia dei maschi, possibilmente hai ragione tu, ma io sono io!
-Non mi sarei innamorata di te se tu non fossi tu! - Mick sente Andrea premersi contro di lui, le sue braccia stringerlo forte e dal contatto con lei può sentire il suo cuore accelerato – tanto perché tu lo sappia, sogno di mettere le mani sul tuo torace da quando ti ho rivisto dopo 20 giorni quando avevi la mano fasciata!
-Cavolo… aspettavi che diventassi vecchio per farlo?
-Non lo so che aspettavo!  - dice lei guardandolo e sorridendogli – oddio Mick! – esclama euforica iniziando a baciarlo – quanto mi piaci!! E questa barba ti rende… mhmm!!!
-Ahahaha “ti rende mhm!” è un gran complimento Andrea, anche tu sei molto “mhm”.
Andrea sorride finché non sente aprire la porta al piano inferiore, allora spalanca gli occhi e prende un’espressione preoccupata, si sporge in fretta al di là di Mick, quasi ruzzolando per terra dall’altra parte del letto, mentre afferra la felpa che il ragazzo aveva gettato per terra e bisbiglia “mettila, subito!” , poi si alza e torna alla sua scrivania, afferra la matita che un’eternità fa aveva abbandonato sulla scrivania, ne mordicchia l’estremità; poi si alza di botto precipitandosi alla porta, aprendola e scendendo giù.
 
-Ciao Bobiiiiii – esclama, buttando le braccia attorno al collo del coinquilino appena tornato. Il ragazzo, immobile guarda David con aria stupita, dandole pacche sulla schiena – allora, vi hanno confermato le serate? Voglio venire a qualche vostro concerto! Ciao David!
-Credo che avrai presto il piacere… uno sarà proprio tra tre giorni!
-Venerdì? Wow! Allora ci sarò!
-C’è mio fratello? – Chiede David guardandosi attorno circospetto.
-Sì, appena arrivato si è fiondato in bagno! Sta scendendo.
-Ah, quando dicevo che voglio il massaggio rilassante non stavo scherzando!
-Ahaha David! Avanti vieni qui, faccio una treccia anche a te!
I due ragazzi si avvicinano al divano e Andrea inizia a passare una mano tra i lunghi capelli di David.
-Con i capelli più lisci è molto più facile! – commenta lei.
-Divertiti! – raccomanda David rilassandosi.
-Hai già detto a Mick che può tornare alle sue vecchie abitudini? – chiede Robert, tornando dalla cucina con uno scatolo di biscotti in mano – volete?
-Quali vecchie abitudini? – chiedono i fratelli Tyler contemporaneamente, uno sul divano, l’altro appena comparso dalle scale.
-Ehy che sta succedendo? – continua Mick, infilando una mano nella scatola di biscotti.
-Mi rilasso! – lo informa David.
-Ah, no non ancora… è arrivato da un paio di minuti, e non ci stavo più pensando – improvvisa Andrea, Mick la guarda con un sopracciglio alzato – sì, Rob mi ha detto che prima del mio arrivo in questa casa avevi l’abitudine di stare qui anche quando lui non c’era, quando era fuori con David ad esempio, perché non ti piace stare a casa tua, come tutti sappiamo – David e il fratello annuiscono all’unisono – ma poi non l’hai più fatto perché ti sembrava una brutta cosa da fare in mia presenza, perché magari poteva darmi fastidio.
-Non ti conoscevo – commenta lui – magari volevi stare da sola, magari volevi girare per casa nu…
-Sì, Rob mi ha detto anche questo! – lo interrompe prontamente.
-Non che per me ci sarebbero stati problemi  - scherza lui, suscitando la risata di David, un’espressione  diffidente da parte di Robert e una indignata da parte di Andrea – però volevo essere educato e gentile.
-Ogni tanto ci riesci – dice la ragazza assottigliando gli occhi con espressione di sfida – comunque il punto è, ormai ci conosciamo, io vi voglio bene e per me avere un coinquilino o due, tre, se si tratta di voi, non fa differenza… ecco sarei più inquieta a sapermi sola a casa con Jake… ad esempio! Perché quell’uomo sembra proprio strano! Ma voi, siete quasi due Robert per me, più o meno! Il punto è, siccome ti voglio bene, e non voglio che la mania omicida si impossessi di te, quanto meno la depressione, e so quanto ti scocci stare a casa… puoi riprendere le tue vecchie abitudini e puoi tornare a stare qui quando vuoi, tanto a me non cambia niente…  io sto chiusa in camera a studiare! Al massimo mi dovrai sopportare nei miei momenti karaoke!
-Hai dei momenti karaoke? – Robert scoppia a ridere – non ti ho mai sentita cantare!
-Sì, perché lo faccio solo quando sono sola o sotto la doccia, preferibilmente con il phon acceso! – sorride lei.
-Oh ti ringrazio per la tua premura nei miei confronti Andrea! – dice Mick – noto con piacere che ormai è opinione diffusa che io sia un pazzo da assecondare, sì, penso proprio che verrò spesso, pur di non stare a casa.
-Meglio qui che a prendere esclusioni da squadre sportive! – commenta Robert – ma che hai combinato Mick?
Mick alza gli occhi al cielo, accantonando per un attimo la sottile soddisfazione provata nel ricevere il permesso a passare in quella casa ogni momento disponibile in solitudine con Andrea:
-Sono sicuro che hai avuto già ampie delucidazioni sulla mia instabilità mentale da parte di mio fratello… non ho fatto Niente… Luke è uno stronzo e se lo meritava, non dovrebbe stupirvi visto che mi credete uno psicopatico!
-Sì, ma tu dovresti far qualcosa per dimostrare che ci sbagliamo, non confermare la teoria! – risponde sorridendo Robert.
-La pazzia è l’altra faccia della genialità! – afferma convinto – ma… comunque… cos’è siamo al centro benessere? – chiede rivolgendosi al fratello sdraiato con espressione beata – David!!
-Shhhh… sono stato in giro a lavorare per noi! Mi merito un po’ di relax…
-Lavorato… pff.
-Ne avresti bisogno anche tu! Magari ti calmi! – suggerisce Robert.
-Confermo! Come dice Rob, Andrea ha le mani magiche!
-Ah è così? – chiede con espressione spavalda mentre la ragazza arrossisce per l’ennesima volta – quella Andrea con i doni che non ti aspetti… allora attendo impaziente il mio turno!
-Dipende… solo se ne avrò voglia!
-Tipico di voi donne… si fa tutto sempre e solo se voi ne avete voglia! – Robert e David ridono concordi con l’affermazione di Mick, il quale lancia un’occhiatina ad Andrea di cui nessuno si rende conto.
-Avanti Andrea te lo chiedo io per lui, fallo per me che sono il tuo batterista preferito… fallo perché io abbia un fratello meno esaurito.
-La volete finire di trattarmi così? Sapete che vi dico? Sono io a rifiutarmi, non voglio che tu tocchi i miei capelli!
-Gnègnègnè!! – risponde Andrea, facendogli il verso – permaloso! Vai a fare un po’ di flessioni va’!
-Ora che lo sto notando, sei un energumeno Mick! – dice Robert – non prendi steroidi o robaccia varia vero?
-Tutto naturale qui! – pronuncia, sollevandosi la maglietta e mostrando la sua perfetta tartaruga; Andrea a quella vista ha un leggero tremito, percepito da David che arriccia le labbra in un sorriso ammiccante notato dalla ragazza che teme di essersi svelata e che rivolge a Mick un’occhiata di odio.
 
 
 
 
 
  
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