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Autore: Motyl    17/06/2014    1 recensioni
E se non fosse davvero finita ?
La vita a Hogwarts non più raccontata dal maghetto Harry Potter,
ma dalla più piccola dei suoi figli, Lily Luna Potter, che incorrer° in varie peripezie nel corso dei suoi anni a Hogwarts.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hugo Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Era già passata una settimana dal mio arrivo a Hogwarts, avevo già conosciuto i professori e stilato mentalmente la classifica dei miei preferiti:
In testa stava sicuramente la McGranitt. Una donna austera e autoritaria, incuteva un pò di timore, ma sapeva insegnare la sua materia e sapeva come dominare una classe di ragazzini del primo anno. In sole tre lezioni mi aveva trasmesso l'amore con cui insegnava la sua materia. Era questo a renderla stupenda!
Al secondo posto... Oh sì! Sicuramente il Professor Lumacorno, vecchio tanto quanto la preside, se non di più, e abbastanza svitato da far cadere il suo cappello dentro il mio calderone e non appena lo recuperò e lo vide tutto bruciacchiato, mi posò una mano sulla spalla e mi disse "Bene! Molto bene, signorina Potter!" con tono soddisfatto.
Al terzo posto... C'è Erbologia, materia del Professor Paciock. Benché fosse vicepreside, non aveva la fermezza e la determinazione della McGranitt. Era un eccellente professore, in quanto, si notava, conosceva ogni sfumatura della sua materia, che sembrava affascinarlo ancora, nonostante per lui non avesse più segreti.
Difesa contro le arti oscure... Quarto posto... Sì mi sembra più che sufficiente. E' una materia svolta di tanto in tanto, solo per non dire che è stata abolita. Da quando Voldemort è stato sconfitto e non si è più sentito parlare di magia oscura, il Ministero ha diminuito le ore di Difesa contro le Arti Oscure, per dare spazio ad altre materie considerate più importanti. Non hanno tuttavia abbassato la guardia, continuando a sorvegliare, molto discretamente, le famiglie che erano più vicine a Voldemort come i Malfoy.
Storia della magia... ULTIMO POSTO. Solo il nome mi fa venir voglia di sbadigliare. Materia da sempre affidata al Professor Rüf, un fantasma. Si dice che una notte si sia addormentato su una poltrona vicino a un camino acceso e che, la mattina successiva, solo la sua anima sotto forma di fantasma sia andata a lezione, lasciandosi dietro il suo corpo senza vita esattamente dov'era. Il papà e lo zio Ron avevano sempre definito le sue lezioni interminabili e noiose, invece l'unica che si opponeva era la zia Hermione, dicendo "non aveva la capacità di rendere avvincenti le vicende che raccontava, ma erano comunque molto ben descritte con minuziosa attenzione per i particolari". Da adesso potevo dire di schierarmi dalla parte di mio padre e lo zio Ron!
"Finirà mai?" chiese Allison sottovoce con la testa appoggiata sul banco.
"No, non c'è via di scampo!" risposi esasperata poggiando il mento sulle braccia conserte sopra il banco.
"Oh mio Dio. E' più efficace di un sonnifero!" constatò.
"Cerca di non perdere la calma, ne abbiamo ancora per altri sei anni!" le feci notare.
"Non ricordarmelo ti prego!" disse spazientita. "Secondo te è davvero tutto finito?" aggiunse cambiando argomento.
"Se ti riferisci a Voldemort... ti dirò, secondo me sì. Insomma, mio padre mi ha raccontato tutto. Secondo me è davvero tutto ok adesso" affermai.
"Allora perché dovrebbero tenere d'occhio i Malfoy?" mi chiese.
'E lei come lo sa?!" pensai. "Non lo so. Forse è solo una precauzione per assicurarsi che non facciano niente di sospetto...Aspetta... Ma tu come lo sai?" chiesi.
"Mio zio lavora al ministero, qualche volta l'ho sentito parlare di questo con mia madre." spiegò.
Capisco... Ma non penso sia qualcosa..."
Mi girai di scatto, qualcosa mi aveva colpito la schiena... Ah, solo una stupida pallina di carta... Qualche banco più indietro c'era un ragazzo, mi sembrava di averlo già visto... Oh sì! Era il quarto studente che c'era nel mio battello... Quanto mi dava sui nervi! E avevo anche avuto ragione quella sera...Era stato assegnato a Serpeverde.
Capii che era stato lui dal sorriso sghembo, quasi una smorfia di disgusto, che usava spesso quando mi vedeva, a lezione o nei corridoi...
"Tutto ok?" mi domandò Allison che si era accorta dello scherzò e cercava di coprirmi dallo sguardo del professor Rüf.
"Sì sì tutto bene" dissi voltandomi verso la cattedra.
Presi la pallina, la srotolai e ci scrissi dentro "Stupido e infantile. E' il meglio che sai fare?" scarabocchiai velocemente.
Aspettai che l'inchiostro si asciugasse, poi lo piegai e a mia volta glielo lanciai sul banco.
Lesse e il ghigno che era solito fare ricomparse, era davvero fastidioso... Mi sentivo trattata con sufficienza... Se gli facevo così antipatia perché continuava a tormentarmi!? Non ricordavo nemmeno quale fosse il suo nome... forse non l'ho mai saputo.
"Chi è?" mi chiese Allison che non capiva perché gli stuzzicassimo a vicenda.
"Nessuno. Solo uno stupido, arrogante, immaturo, idiota, vile e codardo Serpeverde!" dissi irritata.
"D'accordo. Era quello che c'era sul battello la sera che siamo arrivati, vero?" chiese ricordandosi.
"Sì" dissi cercando di passare ad un altro argomento.
 
'Cavoli, finalmente è finita quest'ora! Non ce la facevo davvero più. Era tempo di cambiare aria!' pensai.
Uscii dall'aula per la prossima lezione, Erbologia... Mi allontanai dal castello, cercando di trovare la serra senza perdermi, altrimenti sarei arrivata in ritardo.
Fortunatamente Allison sapeva dove andare allora andai con lei.
L'ora di Erbologia era interessante, non si vedevano mai cose normali... Eppure oggi ero sicura che non sarei riuscita a seguire. Il chiodo fisso di quell'essere che riusciva a farmi uscire dai gangheri mi perseguitava, qualsiasi cosa facessi per distrarmi, era, assolutamente INUTILE.
"Buongiorno ragazzi... Vi pregherei di prendere posto, ognuno davanti a un vaso per favore... Bene." ci accolse il professore. "No, no signorina Bell lasci quel posto per gli altri, voi due avvicinatevi..." continuò.
"Bene l'argomento di oggi, sono... gli Arbusti Autofertilizzanti" annunciò. "Qualcuno sa già dirmi di cosa parleremo?" chiese.
"Sono piante magiche, in gradi di rendere fertile il terreno in cui vengono piantate, così da rendere più agevole la crescita dei frutti..." disse Lysander, figlia della mia madrina Luna.
Era un ragazzo dolce, un pò strano, ma era proprio questa la sua caratteristica più bella. Quando aveva imparato a fidarsi completamente di qualcuno si rivelava un gran giocherellone.
"Molto molto bene!" intonò il professore. Non appena iniziò la spiegazione io ero già immersa nei miei pensieri. Pensavo a lui... quel riccio antipatico e viziato che non mi dava mai un attimo di tregua... per tutto il tragitto avevo pensato al perchè delle sue provocazioni. Probabilmente per lui ero solo un giocattolo... una Mezzosangue da torturare. Oh! Ma gli avrei dimostrato che con me si sbagliava di grosso, ero stata paziente fino a quel momento, ma quando è troppo è troppo, non avrei più sopportato i suoi giochetti infantili.
"...Per cui potremmo ben dire che gli Arbusti Autofertilizzanti sono ancora oggi utilizzati e portano grandi benefici alle popolazioni che non possono godere dei frutti di una terra fertile. Bene, la lezione è finita. Per la prossima volta voglio una ricerca dettagliata su dove gli arbusti sono più utilizzati e come si fa a riconoscerli." precisò il professore.
Finalmente anche quella lezione era finita...
"Salveeee! Siamo salveeee!" scherzò Allison appena fummo abbastanza lontane dalla serra di Erbologia.
"Sì per fortuna" risi, cercando di accantonare una volta per tutte quei pensieri.
"Dopo c'è la prova per il quidditch... vieni a vedermi??" mi chiese speranzosa.
"Certo che vengo... per quale ruolo fai la prova?" chiesi interessata.
"Cacciatrice" disse "Avevo pensato di fare la prova come cercatrice, ma c'è già tuo fratello Albus" continuò quasi delusa.
"Vabbè andiamo in Sala Grande per il pranzò" decretai, desiderosa di vedere i miei fratelli.
Il pranzo era il momento che in assoluto preferivo, si aveva il tempo di chiacchierare, si poteva stare tutti insieme, ma soprattutto potevo stare con i miei fratelloni, che tra la scuola e il quidditch non avevano mai un momento libero.
"Buongiorno!" esultai buttando le braccia al collo di Albus.
"No dico... Grazie per la considerazione." si lamentò James.
"Avrei salutato anche te! Antipatico!" lo rimproverai, sporgendomi per dargli un bacio sulla guancia.
"Buongiorno Allison" disse Albus.
" 'Giorno" gli rispose lei.
Mangiammo, chiacchierando del più e del meno, mentre Rose e Albus davano delle dritte a Allison, così da poter fare bene la prova ed entrare in squadra.
Alle tre del pomeriggio andai, insieme a Allison, al campo di Quidditch...
"Vado..." disse preoccupata.
"Tranquilla. Sarei fantastica. In bocca al lupo!" le augurai.
Mi sorrise per poi sparire negli spogliatoi. Prima che iniziassero andai a sedermi. Notai che oltre a me e qualche altra ragazza di Grifondoro c'era anche la preside McGranitt, il Professor Paciock e l'insegnate di volo su scopa, Madama Bumb... forse parte della decisione spettava anche a loro.
Iniziate le varie prove venne quasi subito il turno di Allison, che era stata affidata a Rose, per essere "valutata". Al di là del fatto che Rose avrebbe cercato indubbiamente di aiutarla, la prova di Allison andò a meraviglia e si svolse senza particolari aiuti. A parer mio era lei la migliore tra quelli che si erano presentati per quel ruolo. 
Dopo circa un'ora le selezioni erano finite.
"Cosa ti hanno detto? Cosa ti hanno detto ?????" le chiesi eccitata.
"Calma! Hanno detto che ci faranno sapere." disse, stanca ma soddisfatta.
"Eiii... Tutto bene?" ci chiese mia cugina.
"Sì. Dai dicci per favoreeee!" la implorai.
"Non posso dirvi niente, mi hanno fatto giurare... ma hai molte possibilità. Sei stata un passo avanti agli altri!" la tranquillizzò Rose.
"Va bene. Adesso vado. Devo darmi una ripulita. Poi andiamo a fare una passeggiata?" mi chiese.
"Certo. Ti aspetto" le risposi.
Andò a prepararsi e alle cinque eravamo già nel cortile.
"Dovremmo andare un attimo alla Guferia, devo spedire una cosa" spiegai ad Allison.
"D'accordo andiamo, cos'è che devi spedire?" Mi chiese curiosa.
"Solo una lettera ai miei" spiegai.
 Era la prima lettera che gli inviavo con Marley, ma papà mi aveva detto che lui avrebbe saputo dove andare...
 Appena arrivammo e io finalmente trovai il mio gufo, gli porsi gentilmente la lettera e lui la prese con di scatto.
"Bene penso che adesso possiamo andare!" Dissi rivolta a Allison.
 "Perfetto. Andiamo." Disse.
"Tu non scrivi mai a tua madre??" Le chiesi.
 "Si dovrei trovare il tempo tra tutti i compiti che ci danno! Dovrei scriverle questa sera e anche quando ci diranno i risultati delle selezioni del Quidditch." Disse.
 "Capisco." Risposi.
"Come mai tu non giochi a quidditch? Insomma praticamente tutta la tua famiglia è stata nella squadra..." Indagò.
 "Ahahahah.Io? A quidditch? Si vede che ancora non mi conosci! No... Sono una frana... Dovresti vedermi, mio padre e Albus hanno provato a insegnarmelo, ma non c'è niente da fare..."
"Secondo me non saresti così male! Ci vuole allentamento e pazienza!" disse saggiamente.
"E' proprio quella che mi manca. Non sono per niente paziente...." risposi.
"Ahhahaha. Ecco!" rise Allison.
"E' quasi ora di cena. Forse dovremmo tornare..." proposi.
"Certo certo. Andiamo" concluse lei.
Per tutto il tragitto parlammo degli incontri, non proprio felici che finora avevo avuto con il riccio Serpeverde, smettemmo solo per il breve intervallo della cena, in cui nessuna delle due accennò a questo discorso per non farlo sapere ad Albus e James... Finita la cena salimmo in sala comune per stare un pò in compagnia degli altri Grifondoro. Ma ci ritirammo presto nel dormitorio. Io, già in pigiama, mi sedetti ai piedi del letto di Allison e lei davanti a me.
"E' molto strano... Poteva scegliere chiunque dei grifondoro da punzecchiare e invece ha scelto TE. La cosa mi puzza!" constatò, riferdendosi al riccio.
"Dici che è perché sa di chi sono figlia? Ma allora anche i miei fratelli dovrebbero essere tra le sue vittime. Non penso proprio che li tema, dato che sembra uno del terzo anno..." ipotizzai.
"Già.. Ma loro lo sanno ?" mi chiese.
"No. E non devono saperlo farebbero troppe domande..." mi giustificai.
"Secondo me dovresti dirglielo." ribattè lei.
"Vedremo se la cosa continua gliene parlerò." conclusi.
"Come vuoi" cedette troppo stremata per contraddirmi. "Buonanotte Lily" continuò.
"Buonanotte Allie" le augurai, raggiungendo il mio letto e infilandomi sotto le coperte.

Spazio Autrice: Dopo tanto tempo, lo so, eccovi il quarto capitolo anche se i precedenti hanno a stento una recensione (due quando va bene). Avete paura che vi mangi? Ahahah recensite e io ricambierò presto;) fatemi sapere cosa ne pensate e mi motiverete a continuare. Spero vi sia piaciuto ^^
  
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