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Autore: _Heartland_    17/06/2014    6 recensioni
Alyna Storm è una ragazza molto dotata. Sì, un vero talento. Ma per cosa? Il pianoforte, ovviamente! La ragazza frequenta un corso di musica avanzato rispetto alla sua età, e quello che state probabilmente per leggere è il suo primo concerto...
{ One-Shot di 1.135 parole | Pensieri e stato d'animo di Alyna | Storia scritta giusto per divertimento | Buona lettura! }
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La paura non ti blocca, la paura ti accende!




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❝ E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.   ❞
——— P. Borsellino

 

Le mani di Alyna cominciarono a sudar freddo.  Sporse la testa fuori dalle tende blu cobalto del palco e quello che vide le fece quasi venire un colpo. Centinaia di gente, una massa intera si stava riversando all’interno del teatro, occupando a poco a poco tutte le sedie in velluto rosso. Lei ritornò subito dentro, voltando le spalle alle tende e cercando di calmarsi e placare l’ansia che le stava salendo lungo tutto il corpo.

« Andrà tutto bene, Alyna. Sta' tranquilla. »

Le sussurrò Kyle, un ragazzo del suo stesso corso di musica. Oh, certo, per lui era semplice! Erano ormai sette anni che si esibiva in quel teatro. Per lei, invece, era la prima volta. Certo, adorava suonare il pianoforte, far correre le dita sui tasti ed eseguire le sinfonie più complicate, ma stavolta era davvero in ansia. Non aveva mai, mai avuto la paura da palcoscenico. Ma ora capiva come si sentivano tutti gli altri. L’insegnante l’aveva aggiunta al corso avanzato, di cui tutti i ragazzi si esibivano quella stessa sera, perché aveva notato in lei una tale passione e un incredibile talento per il pianoforte, che lasciarla in quello precedente sarebbe stato solamente uno spreco di tempo. Così ora Alyna era lì, le mani saldamente incollate alla tenda, a fissare il pianoforte a coda nero e lucido, appena aperto. I tasti sembravano brillare, tanto erano puliti. La sedia davanti pareva soffice e morbida, e così invitante. Poi la vennero a chiamare.

« Alyna, via da lì! Fra cinque secondi si inizia! »

La ragazza, riscossa dai suoi pensieri, si trovò un attimo spaesata. Poi le tende cominciarono a sibilare e fare pressione alla sua presa. Lei le lasciò subito, e in un paio di falcate era già dietro le quinte. Sospirò. Aveva fatto appena in tempo. Il pubblico si esibì in uno scroscio di applausi, poi la sala divenne buia, completamente buia. Per un secondo, Alyna non vide niente. E finalmente! Una luce, esattamente al centro sopra il palco, si accese, e il pianoforte si illuminò. L’insegnante, che fungeva da presentatrice, si affrettò a salire sul palco. Un altro susseguirsi di applausi. Lei sorrise, alzando le mani per placare il pubblico, e si avvicinò al microfono.

« Benvenuti all’ennesimo saggio di pianoforte della scuola musicale... »

Le altre parole giunsero incomprensibili alle orecchie di Alyna. Era troppo, troppo in ansia. Si sentì scrollare da dietro, e fece un balzo in avanti. Avrebbe urlato, se Kyle non le avesse tappato la bocca appena in tempo.

« Non pensavo avessi tanto i nervi a fior di pelle! » esclamò poi.

Lei scosse la testa, facendo un passo indietro. « Scusami, è solo che sono tanto in ansia... Ho paura. »

Lui alzò un sopracciglio. « ... Di sbagliare? »

Alyna annuì, chinando la testa. “Dovrei vergognarmi!”, pensò, ma Kyle le alzò dolcemente il capo, mettendole una mano sotto il mento. « Andrà tutto bene!  –  la rassicurò. – E anche se sbagli? Siamo tutti umani qui, noi e il pubblico. E sbagliare è umano! Ma tu... sei troppo brava, non sbaglierai di sicuro. »

Fantastico, altra pressione sulle spalle. La ragazza annuì incerta.
« Ehi...»  Le disse poi Kyle, ma a cosa servivano le parole ormai? Così si limitò ad abbracciarla. Il ragazzo era l’unico vero amico che Alyna aveva del corso. Era come un fratello maggiore per lei.
Restarono così fino a che l’insegnante non ebbe finito il discorso. Poi l'altro venne annunciato sul palco e dovette andare.

«Buona fortuna! » Gli augurò Alyna, e gli sorrise. Lui ricambiò e attraversò le tende blu cobalto, ritrovandosi al centro del palco.

Le note del pezzo di Kyle le giungevano forti e chiare. Quanto adorava quel brano! Era meraviglioso. Alyna sospirò, felice. Ma quella felicità durò poco. A mano a mano, tutti i ragazzi si riversarono fuori dalla stanza dove si erano ammucchiati prima, esibendosi ognuno nel proprio pezzo.
Circa due ore dopo, l’unica rimasta era Alyna. Era sola, e si sentiva sola. Poi, ecco la voce scattare di nuovo saettante dal microfono.

« E ora, Alyna Storm! Con il brano di Ludovico Einaudi... Nuvole Bianche! »

Alyna si alzò, facendosi coraggio. Il brano non era difficile, ma bellissimo. Era quel genere perfetto di atmosfera da teatro, ed era anche il preferito della ragazza. Lasciò lo spartito nella stanza. Non ne aveva bisogno, conosceva tutto a memoria. E poi varcò la soglia.
Le luci abbaglianti, per un attimo, non le permisero di vedere nulla. Poi il grande applauso del pubblico la riportò alla realtà. La sua insegnante le passò accanto e le augurò buona fortuna dandole una pacca sulla spalla, per poi scomparire dietro le quinte. Alyna annuì, incerta, e a piccoli passi giunse fino al pianoforte. Si sedette con calma. L’aria che si respirava era piena di attesa. E poi eccolo, il blocco.
E se avesse sbagliato? L’intero pubblico, l’intero corso l’avrebbe derisa. Il suo primo vero concerto sarebbe stato una fiacca, e tutto il duro lavoro sarebbe stato perduto. Ne valeva la pena?  Alyna era quasi sul punto di andare via, mentre i suoi pensieri correvano veloci e analizzavano ogni piccola ipotesi fino alle più strambe, mentre il pubblico aspettava paziente. Poi le parole di Kyle le risuonarono nella testa. “E anche se sbagli? Siamo tutti umani qui, noi e il pubblico. E sbagliare è umano! “ Forse, in fondo, aveva ragione!
Alyna sospirò, sapendo di aver preso finalmente una decisione. Si alzò, avanzando fino al microfono, e  si rivolse al pubblico.

« Benissimo. Credo che sono l’ultima del corso, ormai, e devo dire che fino a poco fa stavo morendo per l’ansia... »

Dal pubblico partirono delle risate. Ma non erano per deriderla. Erano affettuose e di comprensione.

« Ma poi mi sono chiesta... Che senso ha avere paura? Se sbaglio, sbaglio. Non importa, vado avanti. E’ più forte chi si rialza dopo una caduta, che chi rimane sempre alzato ma poi, quando cade, non sa come rimettersi in piedi, giusto? »

Il pubblico partì di nuovo in un applauso, un applauso di incitazione. La ragazza piaceva a tutti. Lei sorrise. Stava cercando conforto nel cuore di ognuno di loro, e l'aveva trovato.

« La paura... tutti dicono che blocca le persone. Che le immobilizza, proprio come lo sguardo di pietra di una serpe. Ma non è vero! La paura ti accende! »

L’applauso divenne sempre più forte, propagandosi per tutta la sala. A quel punto, Alyna si preparò per pronunciare la sua ultima frase. « Dedico questo pezzo a un mio amico, che è come un fratello per me. Kyle McBride! »

L’applauso divenne quasi assordante. Lei tornò al suo posto, più sicura e determinata che mai. Per un attimo, tutto parve avvolto da un’ immobilità irreale. La ragazza non aveva altro in testa che quella canzone, non sentiva altro che quella.
Poi le sue mani scattarono, come se avessero un cervello proprio, cominciando a correre lungo la tastiera.
E finalmente,  Alyna si sentì in pace con sé stessa.

 

❝  Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.  ❞

——— M. Twain

 

 

{ Spazio Autrice }

Salve!
Innanzitutto, vi avverto che il nome della storia, purchè bellissimo, non è mio. E' una citazione che ho preso dal libro Divergent, di Veronica Roth, e che mi ha colpita molto.
Le altre due citazioni, a inizio e fine brano, sono rispettivamente di Paolo Borsellino e  Mark Twain, e che trovo molto appropriate al brano.
Non mi sono ispirata a un qualcosa in particolare, è semplicemente un'idea potenzialmente carina che un giorno ha invaso la mia mente e ho deciso di buttarla giù, quindi sì, alla fine ho deciso di pubblicarla, anche perchè l'ho utilizzata come role di prova per entrare in un Gioco di Ruolo proprio con un mio personaggio che, indovinate un po', si chiama Alyna Lena Storm.
E'
un po' vecchiotta, effettivamente, ma mi piace e quindi decido di tenerla, anche perchè è una storia originale e affronta uno degli stati d'animo a noi più comuni, ovvero la paura.
In fondo, io non scrivo perchè voglio dire qualcosa, ma perchè ho qualcosa da dire ( Anche questa citazione ovviamente non è mia, suppongo ne conosciate tutti l'autore! ).


Se volete ascoltare la canzone suonata da Alyna, vi basterà andare su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=kcihcYEOeic

Spero in tante recensioni, prometto di rispondere a tutti!


 Heart.

  
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