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Autore: Enges_Pi19    17/06/2014    0 recensioni
Anne, timida e insicura, arriva a Mullingar, cittadina dove si traferisce con la famiglia dopo una dolorosa perdita. Qui conosce cinque ragazzi che nascondono un segreto di cui lei non sa di farne parte...
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Recensite :P
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Anne “Eccomi. Sono arrivata davanti al cancello del parco.”, dissi tra me e me. Sospirai e chiusi gli occhi. L’aria era fredda quella notte, era fredda e anche piena di paura. Non ne sapevo il motivo ma mi sentivo indifesa, non credevo che ancora mi facesse effetto, ma mi sbagliai. Riaprii gli occhi e mi incamminai nel parco. Tra gli alberi sentii il fruscio delle foglie e il vento soffiarmi in faccia. Ecco. Stava succedendo, mi lasciai trasportare dal vento e da quell’odore di linfa. Quando arrivai notai subito che Louis e Liam stavano parlando ma erano già sospesi nell’aria e anch’io mi ero trasformata. Riuscivo a percepirlo da come i miei muscoli si erano allungati. Ancora non mi avevano visto. Presi il mio filo e con un gesto veloce del polso catturai Liam per il bacino. Lui si meravigliò. Non gli diedi il tempo di voltarsi che lo attirai a me sorridendogli e dandogli un bacio sulle labbra. Louis sorrise e scese anche lui alla nostra altezza. Quando ci staccammo Liam mi guardò dolce, “Ben arrivata”, mi sussurrò, “Grazie”, risposi. Mi allontanai da lui e gli tolsi il filo dal corpo, “Dov’è Zayn?”, chiesi rivolgendomi a Louis, “Eccomi!”, rispose Zayn appena riapparso da alcuni alberi, “Eccolo”, disse Louis indicandolo. Sorrisi a quell’affascinante vampiro e ritornai sul simpatico ragazzo di prima, “E Harry?”, chiesi di nuovo a Louis. Lui non mi rispose fece solo spallucce. Mi guardai intorno nessuna traccia del lupo. Mi spaventai. Dove era Harry? Guardai Liam cercando di fargli capire la mia preoccupazione. Studiò ancora per un po’ il mio sguardo e poi disse tenendolo nel mio, “Dobbiamo cercare Harry! Subito!”. Pov Liam Ero preoccupato, Harry si era allontanato da noi senza dire nulla, velocemente, come se temesse le nostre domande. Erano già passate alcune ore, la luna stava calando e noi avremmo assunto le nostre sembianze umane, ma di lui nessuna traccia. Tutti eravamo sospesi in una attesa del suo ritorno. Nessuno di noi parlava, ma si avvertiva quel senso di disagio per la sua assenza. La prima a rompere il silenzio pesante fu Anne, non riuscì più a trattenere la sua preoccupazione e le sue parole divennero la molla che ci fece scattare per andare a cercarlo. Mai Harry si era comportato in quel modo, doveva essere successo qualcosa. Ognuno di noi prese una torcia ed iniziammo ad attraversare il bosco, i rami mi graffiavano le braccia ed il volto, tenevo vicino a me Anne nella speranza di proteggerla. Lasciammo alle spalle gli ultimi alberi e arrivammo alla radura, di fronte a noi, con una luce fredda del mattino illuminò una scena di morte. Harry era a terra, privo di sensi, con il volto insanguinato ed una ferita sul fianco. Rimanemmo muti per l’orrore, poi Anne scoppiò a piangere, di un pianto silenzioso, che straziava il cuore, Zayn si inginocchiò su di lui e toccò il suo volto sporco di sangue, le sue mani si insanguinarono, gli uscì dalla gola un urlo rauco. Avvicinai la torcia per vedere meglio “E’ ferito, respira ancora” sussurrò Louis. Zayn si tolse la camicia e tamponò la ferita alla testa, sembrava che qualcuno dopo averlo ferito sul fianco gli avesse dato un colpo con una pietra. Qualcuno che lo voleva uccidere. Io e Naill sollevammo con grande cautela il corpo del nostro amico ferito ed ci incamminammo verso l’uscita del parco. Dovevamo portarlo al più presto all’ospedale, anche se lì avremmo dovuto dare una spiegazione del suo incidente. Il resto del gruppo marciò faticosamente dietro a me e Naill che tenevano saldamente tra le braccia Harry. Si udì un gemito sommesso e mi domandai chi di noi fosse stato a lasciarselo sfuggire. Tutti avevamo il sospetto di chi era stato a ridurre in fin di vita Harry, ma ora non era il momento della vendetta, ora bisognava aiutare il nostro amico. Il tempo della vendetta sarebbe arrivato. Pov Anne “Cosa diavolo è successo a Harry?! Perché non eravamo lì con lui?! Cosa è successo?! Chi è stato a fargli questo?! Chi?!”, dissi arrabbiata. Non sopportavo che Harry, il mio migliore amico fosse ferito e anche così gravemente. Non riuscivo a crederci. “E’ stata colpa mia, dovevo subito avvertire che non c’era, che non era con noi e anche da molto tempo ormai. Dovevo notarlo. E’ colpa mia, tutta colpa mia!”, dissi tenendomi le mani sugli occhi, temevo che altre lacrime potessero venire fuori. Niall mi si avvicinò e mi diede un forte abbraccio. “Grazie Niall”, lui mi strinse ancora di più. Anche lui era preoccupato per le condizioni di Harry ed era, credo, l’unico che mi potesse capire… “No! Non è stata colpa tua, è stata colpa di tutti, sapevamo che si era allontanato e da tanto tempo, noi dovevamo tenerlo d’occhio, noi dovevamo seguirlo, noi dovevamo proteggerlo!”, disse Liam quasi urlando. Mi sciolsi dall’abbraccio di Niall e mi asciugai gli occhi e poi lo guardai. “No!”, dissi convinta, “Si Anne! Si!”, disse sempre più forte avvicinandosi di più. Indietreggiai di un passo. Guardai gli altri e annuirono. “Dovevamo stargli vicino”, disse Louis, “Dovevamo proteggerlo”, disse Zayn. Abbassai lo sguardo. Per un momento per la testa mi passò un’immagine, l’immagine di quel pomeriggio, passato con Harry, nella mia stanza a parlare di musica e… di Harold. Alzai di scatto la testa. Harold. Harry mi aveva sempre detto di allontanarmi da lui. Mi aveva raccomandato tanto di quelle volte… “Harold. E’ stato lui! Sono sicura! E’ stato Harold!”, dissi. Tutti mi guardarono stupiti. “Si! Ne sono certa, è stato lui!”, dissi guardando tutti. “Si, lo sappiamo anche noi che è stato lui…”, disse Zayn, “Dopo quello che voleva… lo ha ottenuto, no?”, disse Niall appoggiandosi ad una finestra della casetta. “Cosa?”, chiesi. Lui sbiancò. Sembrava che quello era un segreto che non doveva svelare. Lui guardò gli altri e così feci anch’io. Avevamo compiuto gli stessi movimenti ma con richieste differenti, la sua di scusa e la mia di risposta. “Cosa è successo con Harold che io non sappia?”, dissi guardando tutti e soffermandomi soprattutto su Liam. Lui, che per quel momento aveva osservato Niall con rabbia abbassò lo sguardo e sospirò. “Allora?”, dissi mettendo le mani sui fianchi. “Beh, non sai un pezzo della storia…”, mi disse, “A questo ci ero arrivata!”, “Quel pomeriggio in cui sei venuta agli allenamenti, e Liam ha segnato un goal, ecco… dopo di essi siamo andati a bere qualcosa…”, disse Louis tentennante, “Poi… la porta si è aperta ed è entrato Harold con i suoi amici….”, continuò Niall, “Si sedettero al nostro tavolo e incominciammo a parlare…”, disse Zayn. Esasperata dissi loro di continuare. “Allora…”, disse uno, “Abbiamo scoperto che…”, finì l’altro, “Che?!”, dissi arrabbiata. Chiusi le mani in due pugni. “E abbiamo scoperto che loro sono come noi!”, disse Liam, che per tutto il tempo rimase in silenzio. Allentai i pugni. Come noi. Come noi. Cioè…. Come noi. “Quindi… loro sono…”,”Un vampiro, un fantasma, due con le ali e Harold è un lupo”, disse Liam concludendo. No… no.. non era così… “E’ impossibile”, dissi convincendomi, “No, è tutto vero, e anche probabile. Ci possono essere una o due specie uguali in una stessa città o anche Stato. E loro sono qui.”, disse Louis. Louis sapeva tutto di queste cose, era il più grande e conosceva la storia di tutto ciò. Gli credetti senza controbattere. Guardai in basso. “Va bene. Loro sono come noi…”, dissi incrociando le braccia al petto, “Devo sapere qualcos’altro?”, dissi sollevando lo sguardo. Li guardai ad uno a uno. Niall fece un passo avanti, avvicinandosi a noi. “Si. Harold ti vuole per completare il suo gruppo nella decima luna e diventare più forte”, disse tutto d’un fiato. “Cosa significa?”, dissi spaventata. Ecco a cosa si riferiva: “Stavo cercando una cosa e finalmente l’ho trovata”. Ero io a cui si riferiva. Ero io. Mi stava cercando per completare il suo gruppo alla decima luna. Guardai Louis e lui annuì. “Alla decima luna, i componenti, il lupo, il vampiro, i ragazzi volanti e il ragno si uniranno e formeranno un gruppo, dove più nessuno potrà uscire o entrare. Diventerà più forte e resterà così per sempre”, disse Louis più serio che mai. L’unica cosa che volevo fare in quel momento era gridare. Quei ragazzi, i miei amici erano riusciti a farmi pensare di picchiarli, per non avermelo detto prima, e di abbracciarli uno per uno per almeno avermi messa in guardia e avermi detto la verità. Ero scombussolata. “Bene! Ora quindi cosa dovrei fare? Dire “Mi dispiace Harold ma non voglio stare nel tuo gruppo, ci si vede” e far sì che vi faccia male uno ad uno?”, dissi tra lo spaventato e l’impaurito. Mi rimisi a piangere, ora tutti mi vennero ad abbracciare, mi comprendevano. Era bello stare tra le loro braccia, sicura che riusciremo tutti insieme ad andare avanti. “Grazie ragazzi… Ma ora cosa facciamo?”, dissi con ancora qualche lacrima scendere. Liam la asciugò con un pollice “Staremo uniti. Come abbiamo sempre fatto. Solo uniti risolveremo tutto”. Sorrisi. E abbracciai Liam più forte che potevo. Ero felice. Ero felice di avere degli amici così, ero felice di avere un ragazzo così ero felice di essere così! Ormai il fatto che Io ero il ragno, che Io ero il sesto elemento non mi spaventava anzi mi rendeva sempre più fiera di esserlo e di sapere che molte responsabilità saranno presto mie e che resterò per sempre con i miei amici, qualsiasi cosa accada. Qualsiasi. Noi staremo sempre insieme. “Anne… Anne, mi fai male..”, disse Liam corto di fiato. Lo lasciai e risi. Lui rispose al sorriso. Poi mi girai ed incontrai altri tre sorrisi. Ne mancava uno, ma presto si sarebbe aggiunto ai nostri. Si, presto Harry sarebbe stato meglio e pronto per la decima luna.
  
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