Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: perfectjon    17/06/2014    2 recensioni
Sono una sfigata e questo è certo. Ma non di quelle sfigate fighe che hanno orde di ragazzi ai loro piedi, no. Io sono proprio sfigata sfigata, mi seguite? Ecco bene...quindi se volete sapere la storia di questa sfigata che cerca di far colpo su un ragazzo supermegaiper figo aprite questa stupida storia (Per vostra informazione..non sono minimamente capace di scrivere un'introduzione sensata.)
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1. Figure di merda che piovono come pioggia.


Sono un'idiota. Una grossa, stupida e cessissima idiota. Come caspita mi è saltato in mente di accettare quella sfida che, se possibile, è ancora più idiota di me?
Grazie alla mia stupidità epocale adesso mi ritrovo qui di fronte allo specchio a fissare sconcertata la mia figura allo specchio. Le mie formosità e curve sono striminzite dentro un tubino nero attillato che lascia scoperte interamente le gambe. Cerco di abbassarlo e farlo arrivare almeno a coprirmi una parte delle cosce visto che mi sento una battona ma mia madre mi ammonisce con uno sguardo piuttosto arrabbiato. Maledetta me e quando sono andata a chiedere aiuto a questa addestratrice di troie. Era stata talmente felice della mia richiesta di aiuto nello scegliere un abito che mi aveva portato in giro per negozi TUTTO.IL.FOTTUTO.POMERIGGIO sotto il sole cocente.
-Non sgualcire il vestito!- mi urla contro.
-Mamma è troppo corto!- dico io in risposta.
-Corto?- dice e scoppia in una risata. Cazzo ha da ridere? -Io alla tua età già mettevo minigonne inguinali da un pezzo e mi facevo i più fighi del liceo, tesoro- calca sull'ultima parola come se volesse dire tutt'altra cosa.
Certo perché tu eri sei e resterai una troia incallita. Trattengo le parole spinose che stavano per uscire dalla mia bocca e mi limito a sbuffare sonoramente.
Fanculo.
-Come puoi ben notare, cara mammina- calco anche io sulle ultime due parole -io e te siamo molto diverse.-
-Senti, non rompere le palle. Vuoi farti una vita o vuoi rimanere una zitella forever alone ancora a lungo?- dice poi in tono spazientito.
-Sticazzi. Io così non ci esco.- rispondo io indicando il vestito e impuntandomi.
Mia madre alza gli occhi al cielo e gesticolando e dicendo frasi sconnesse a bassa voce imprecando evidentemente contro di me lascia la mia stanza per tornare qualche minuto dopo con in braccio una vasta selezione di vestiti.
-Ecco. Scegliti un vestito da suora di clausura.-
Metto i tre vestiti in fila sul letto osservandoli attentamente.
Uno è verde salvia senza spalline con una cucitura particolare sul seno, un altro è di un rosso quasi provocante sempre senza spalline che si stringe sui fianchi per poi scendere libero fino a più o meno poco sopra le ginocchia e l'ultimo di un blu scurissimo a mezze maniche che scende abbastanza morbido fino a sotto le ginocchia. Sono sicura che mia madre avesse pensato che avrei scelto quest'ultimo visto che è il meno appariscente ma, lasciandola a occhi spalancati alla fine scelgo quello rosso.
Lo provo e torno a specchiarmi. Sicuramente è più dignitoso del tubino nero e mi sta anche meglio. Mette in risalto il mio seno abbondante e mi modella i fianchi rendendo la mia figura slanciata e le mie curve soffici e modellate.
Ero soddisfatta.
-Che figa.- dice mia mamma sorprendendomi.
Mi si avvicina e mi guarda per qualche secondo il viso con sguardo pensieroso. Ma questa è sempre più drogata secondo me.
Prende una trousse e inizia a spargermi roba sul viso. I vari pennelli che usa per mettermi fondotinta, cipria e blush mi solleticano il viso infastidendomi ma ad ogni mio tentativo di allontanarmi mia madre mi ammonisce con uno sguardo. Finisce il suo lavoro per quanto riguarda il trucco e corre in bagno a prendere piastra, pettini e altra roba che non riesco a capire cosa sia per acconciarmi i capelli. Ci impiega venti minuti dopo i quali mi guarda commossa compiacendosi un pò del suo stesso lavoro.
Ho paura di vedermi allo specchio. Magari questa psicopatica mi ha truccato talmente tanto che adesso sembro Platinette e mi ha acconciato i capelli facendoli diventare simili al pelo di un barboncino. Conoscendo i suoi gusti non mi stupirei se lo avesse fatto davvero. Faccio un respiro profondo, chiudo gli occhi e mi avvicino allo specchio. Resto qualche minuto così con le dita incrociate poi molto cautamente e lentamente apro gli occhi.
Rimango sbalordita. Non solo mia madre è riuscita a fare un lavoro sobrio ma per la prima volta in vita mia mi vedo carina.
Gli occhi marroni sono contornati da un velo di matita nera non troppo pesante e le labbra sono rese carnose da uno stato di lipgloss lucido. La pelle grazie al fondotinta risulta liscia e diafana e un velo di blush pesca fa acquistare più veridicità al mio volto che altrimenti sarebbe stato troppo finto e "ceramicoso" a causa appunto del fondotinta.
I capelli di solito crespi e cespugliosi sono ordinati in grandi boccoli che scendono fin sotto il seno.
-Sei una figacciona assurda figlioletta mia.- ridacchia mia mamma.
-Eh..ehm grazie.- rispondo quasi imbarazzata. E' normale che i complimenti mi imbarazzino? Vabe, pensandoci nella mia vita un cazzo di niente è normale quindi la risposta è automaticamente no.
Mi guardo ancora una volta allo specchio incredula su quello che vedo. Sono carina.
Ok. Come sempre non ho quel tipo di bellezza sfacciata da copertina di magazine famoso ma almeno sono decente.
Faccio in tempo a mettermi le mie converse nere (mentre mia madre mi guarda torva commentando negativamente la mia scelta) e a riguardarmi un pò allo specchio prima che Lily suoni al campanello di casa mia. Apro il portone e rimango leggermente sbigottita.
Lily è vestita da troia. Ma non da una che prova ad essere una troia. No. Lei è vestita proprio da zoccolona. Vestito nero cortissimo e scollatissimo con una spaccatura che lascia scoperta tutta la schiena. Tacchi di minimo 12 cm che mi fanno venire le vertigini solo a guardarli. Ombretto viola e eyeliner nero che rendono il suo sguardo un pò accattivante.
Quasi non riesco a riconoscerla.
-Mh stai benino.- mi dice guardandomi da capo ai piedi e facendo una smorfia alla vista delle mie converse.
Cazzo hanno tutti contro le mie converse?
-Anche tu- le rispondo mentendo. Mi sento una stronza senza cuore dicendole una bugia.
Ci incamminiamo poi verso la macchina di mia madre che si è gentilmente offerta di accompagnarci.
-Lil, ma sei sicura che questa festa è proprio aperta a tutti e che il mio vicino sarà proprio lì?- dico salendo in macchina.
-Si certo. E non è una festa è una semplice serata in discoteca quindi è aperta a tutti. Stai tranquilla.- risponde lei mettendosi apposto la scollatura.
Il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso visto che io sono assorta nei miei pensieri.
Sto per fare la cazzata più grande della mia vita. Dovevo rifiutare fin da subito l'idea di Lily di andare a questa serata in discoteca ma me lo aveva proposto con tale entusiasmo che mi era stato impossibile rifiutare e lasciarla delusa.
Glielo vedo negli occhi che vuole davvero non essere più una sfigata e da una parte la cosa un pò mi spaventa. Per anni eravamo state sfigate insieme, avevamo condiviso tutto ed eravamo riuscite a costruirci un rapporto speciale e sinceramente sono spaventata dall'idea che la sua voglia di popolarità si metta in mezzo e rovini tutto.
Dall'altra capisco e condivido il suo desiderio di farmi nuovi amici e provare esperienze nuove ed è proprio per questo che ho accettato sia la scommessa che la proposta ad andare in questa discosteca stasera.
Solo quando mi accorgo che la macchina è ferma mi riscuoto dai miei pensieri. La musica ovattata è udibile anche dal parcheggio della discoteca e già mi da fastidio alla testa.
-Allora comportatevi bene ma sopratutto rimorchiate tanto tanto tanto!- dice mia madre euforica sbattendo le mani come una foca cretina.
-Sssi certo.- rispondo sibilando parecchio sulla s.
-Arrivederci Katy- dice invece Lily poi entrambe scendiamo dalla macchina.
Lily si dirige spedita verso l'entrata mentre io tentenno un pò. I miei piedi sembrano non volersi muovere. Cosa cazzo sto facendo? continua a dirmi la mia testa.
-Muoviti.- mi sollecita Lily impaziente barcollando anche un pò sui tacchi vertiginosi.
Ti prego Dio se esisti fammi fare poche figure di merda.
Mi muovo e raggiungo Lily poi insieme entriamo nella discoteca.
Appena dentro un forte odore di sudore e alcohol mi enra nelle narici e per poco non vomito in faccia ad un tipo. Già cominciamo malissimo.
Sulla pista intanto ci sono decine di corpi sudati e eccitati che si strusciano uno sull'altro stando stretti come sardine.
Faccio con lo sguardo il giro completo della struttura; vicino all'entrata, alla mia destra, c'è un bancone bar poi tutto intorno alla pista ci sono delle poltroncine rosse. Le miriadi di luci di colore diverso mi danno fastidio alla vista quindi sbatto gli occhi più volte.
Guardo un pò la gente e tutti hanno l'aria di essere sessualmente eccitati come se non scopassero da millenni e di essere ubriachi marci. Le ragazze poi sono quasi tutte mezze nude con tacchi assurdi e barcollano tutte rendendosi ridicole.
-Guuuarda un pò chi si vede, Hanna Whitehill che ci fa qui una come te?- sento il mio nome e mi giro verso la voce che scopro essere di Brooke, la puttana più puttana di tutta la mia scuola. Se la rideva prendendomi in giro e sparlottando di me con il suo gruppo di amiche e amici.
Non so da dove mi stava uscendo tutta questa cazzutaggine (probabilmente dalla frustrazione) e in un impeto di incazzatura dico: -Senti mrs. Sonofigaemisentomattaesuperiore fino a prova contraria questo è un posto pubblico e io ci vengo quando mi pare e piace. Usa i tuoi neuroni e sentiti meno sto cazzo.- La mia coscienza mi applaude e mi sento la paladina della giustizia.
-Ue fatti una scopata e non essere cosi acida brutta cessa stronzetta.- mi risponde lei sempre ridacchiando con i suoi amichetti.
-Ma vaffanculo.- dico per poi girarmi incazzata nera. Vado a sbattere contro un corpo tonico e non alzo neanche lo sguardo per vedere chi è. -Ma ti levi dal cazzo?- sbraito io.
Il tipo mi poggia le dita sotto il mento e io sto per lanciargli le peggio bestemmie quando quest'ultimo mi alza il viso e mi accorgo con orrore che il tipo è il mio vicino di casa figo.
-Mh, mi piacciono le bad girls.- dice lui con voce sensuale e suadente abbandonando il mio mento.
DDio quanto gli toglierei questa camicia.....NO.
-Oh ehm...scusa- balbetto imbarazzata -Che figura di merda.- dico più a me stessa che a lui.
Merda, sono una cogliona.
Lui ride e la sua risata mi manda in ecstasy manco mi fossi fatta 12 canne una di fila all'altra.
-Già ti ho incontrato tre volte e non so ancora il tuo nome..- dice poi.
Che? Vuole veramente sapere come mi chiamo? IO? L'insignificante cessa imbranata?
-Mi chiamo Whitehill. Cioè voglio dire il mio nome è Hanna e il mio cognome è Whitehill. Lo so come mi chiamo ma..- mi metto a ridacchiare senza motivo come una psicopatica.
Lui ride sotto i baffi. -Ma sono troppo figo e ti faccio dimenticare pure come ti chiami.- dice poi spavaldo.
-Oh si- dico io socchiudendo gli occhi. Poi mi accorgo di quello che ho appena ammesso. -Volevo dire no! Cioè non è che non sei bello ma non mi fai dimenticare niente. Oddio sono un'idiota-
Scoppia a ridere ancora. Che cazzo si ride?
-Io mi chiamo Zayn comunque.- dice poi.
-Zaynna..- dico per sbaglio ad alta voce. E' una mia abitudine quando incontro un ragazzo figo e so il suo nome fare l'accostamento del mio nome e del suo. Ma di solito NON LO DICO AD ALTA VOCE FACENDO L'ENNESIMA FIGURA DI MERDA. Mi offendo pesantemente da sola con parole tipo deficente, idiota, stupida, oca, troia, stronza...
-Zaynna?- domanda lui curioso.
Ora che cazzo gli rispondo?
-La mia amica si chiama Zaynna- dico indicando Lily vicino al bancone.
-Ma davvero?- dice lui sarcastico -Mi sembrava più l'unione dei nostri nomi.-
Fanculo. Di solito i ragazzi sono un pò duri di comprendonio ma questo no, è pure intlligente. Tutte a me le sfighe, tutte a me.
-No, cazzo dici?- dico ridacchiando nervosamente e cercando di essere convincente.
-Mh..Senti, che ne dici se più tardi vieni a casa mia?- dice e poi vedendo il mio sguardo allibito aggiunge -Non sono un maniaco sessuale. Mi stai simpatica e mi va di farmi una chiacchierata con te. Puoi portare anche Zaynna-
OH MIO DIO MI SENTO MALE.
-Va bene- rispondo eccitata.
-A dopo allora- dice facendomi l'occhiolino e allontanandosi. Lo guardo scivolare tra la mischia di corpi sudaticci e, quando sono sicura che non mi stia guardando, comincio ad ancheggiare e a saltarellare euforica.
Mi dirigo verso Lily.
-1 A 0 PER ME BELLEZZA- le urlo in un orecchio.
Lei mi guarda stranita e curiosa.
-Che?-
-Zayn, il mio vicino di casa super sexy, mi ha invitata a casa sua stasera dicendomi che puoi venire anche tu- dico con l'emozione che trabocca da tutto il corpo.
-Cosa? Io non l'ho neanche visto..- dice lei delusa.
-Dai, avrai occasione di conoscerlo più tardi a casa sua- le dico per incoraggiarla. Lei sorride poi io la prendo per un braccio e la porto dentro la mischia di gente che palla. Per la prima volta nella mia vita sono felicissima e voglio divertirmi.
HEEEEEEEEEY
Scusate per il mio ritardo madornale cwc Finalmente siamo in vacanza ed io, siccome non sono normale, mi sto gettando a capofitto su nuove idee per fanfiction..Aw
Poi sto anche leggendo tantissimi libri e se questo capitolo è un pò sottotono e moscietto è tutta colpa di Cime Tempestose che mi mette l'angoscia addosso ahahhahaah
Probabilmente non ve ne frega un cacchio quindi vi saluto e finisco qui i deliri.
Alla prossima :)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: perfectjon