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Autore: _Scrivimi_    18/06/2014    2 recensioni
(Storia parzialmente pronta, verrà aggiornata ogni due giorni)
Una ragazza, un ragazzo... e tanti, troppi, segreti.
"-Dopo tutto quello che è successo. Dopo tutti i segreti, le bugie, gli inganni, tu eri l'unico di cui mi fidavo. Come hai potuto farmi questo?- chiesi con rabbia e disperazione.
-Vuoi davvero fingere di essere arrabbiata con me per questo? Bene!- i suoi occhi verdi erano illuminati di determinazione -Odiami... se questo ti aiuterà a stare meglio-
-Io non posso odiarti!- urlai -Vorrei odiarti, Justin. Vorrei farlo con tutta me stessa ma non ci riesco- la mia voce divenne più fievole mentre sentivo una lacrima scendermi lungo la guancia.
-Io volevo solo proteggerti, Lexie- la sua voce era diventata più dolce -E vuoi sapere la verità? Lo farei ancora mille volte-
-Da cosa volevi proteggermi?!-
-Dalla verità, maledizione!-"
La verità... certe volte è nascosta sotto un filo di trucco, una spruzzata di fard ed un tocco di mascara... certe volte è dietro quelle labbra rosse, incurvate in un sorriso sensuale, che nascondono molto più di quanto dicono.... infondo la bugia è donna.....
Cosa ho imparato durante il mio ultimo anno di liceo? Tutti mentono. Ed io? Io ero decisa a scoprire la verità, a qualunque costo...
Genere: Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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1. Uno spiacevole scontro


Il giorno in cui Amber morì, una parte di me se ne andò con lei, quello fu il giorno in cui la mia vita cambiò per sempre.
Un tempo io e Amber eravamo felici, due classiche ragazze di sedici anni, allegre ed espansive. Certe volte un po' superficiali ma inseparabili. Malgrado i litigi sapevo che nulla ci avrebbe mai divise.
Quando mi misi con Steve avevo paura che lei potesse allontanarsi da me. Steve era il mio primo ragazzo e non volevo trascurarla eppure era ovvio che dovetti passare più tempo sola con lui. Questo però non rovinò la mia amicizia con Aber, infatti lei e Steve divennero subito amici.
Ma come si poteva non adorare Steve?
Steve era carino, intelligente, simpatico, comprensivo, dolce.....ok, avevo completamente perso la testa per lui ma Steve mi riempiva sempre di attenzioni e complimenti, mi regalava fiori e mi apriva lo sportello della macchina. Inoltre mi aveva regalato una scatola di cioccolatini per ogni nostro mesiversario. Insomma era un ragazzo d'altri tempi. L'incarnazione del principe azzurro moderno, con tanto di capelli biondi ed occhi azzurri. Quando stavamo insieme mi chiedevo spesso perchè uno come lui avesse scelto proprio me? Infondo io non ero una principessa ed avevo un bel caratterino...
Dovevo ammettere che stare con lui mi rendeva tremendamente insicura ed io non ero mai stata così, ero sempre stata contenta del mio aspetto e fiera del mio carattere, avevo dei difetti ma nessuno è perfetto! Meglio avere un bel caratterino che essere privi di carattere, no?
Steve era perfetto per me, con lui avevo superato anche la cotta per Justin (o almeno così credevo....), e avevamo passato insieme i due anni più belli della mia vita.
E adesso Steve era tornato! Pensare a com'era finita tra di noi però mi faceva ancora soffrire. Steve era partito tre settimane dopo la morte di Amber, lasciandomi solo una stupida lettera nella quale giurava di amarmi ma diceva anche di aver bisogno di andarsene perchè non sopportava più di vedermi soffrire ed aveva bisogno di cambiare aria per ritrovare se stesso...
La tua ragazza sta male e tu l'abbandoni perchè non sopporti di vederla soffrire?!
Che stronzo! Se ne era andato nel momento in cui avevo più bisogno di lui, il mio stupido principe azzurro aveva preso il suo maledetto cavallo bianco, ossia un aereo, ed era partito per la California, soggiornando da alcuni suoi parenti.... Maledetto egoista di un principe tarocco!
Mi alzai da letto irritata, solo pensare a quella lettera, al modo in cui Steve mi aveva abbandonata, mi faceva ribollire di rabbia. Andai nel mio armadio e presi la tuta che era abbandonata infondo all'armadio. Non ero esattamente una ragazza sportiva cosa c'è di meglio, per sfogare la rabbia, di una bella corsa?


Stavo correndo con il mio Ipod, immersa nel mio mondo, quando andai a sbattere contro qualcuno. La solita imbranata! Ottimo lavoro, Lexie!

Alzai gli occhi pronta a scusarmi, quando incontrai due magnifici, ed inconfondibili, occhi verdi. Non ne avevo mai visti di così belli. Erano di un verde chiaro particolarissimo con delle piccole macchioline marroni all'interno. Stupendi! Capii subito contro chi ero andata a sbattere... la mia solita fortuna!
Justin Travis.
Cercai di riscuotermi, non era molto dignitoso rimanere a guardarlo con la bocca semi-aperta, Decisamente poco di classe... ma era tanto che non mi trovavo faccia a faccia con lui... Possibile che fosse ancora più bello? Blaterai un “scusa” a bassa voce, pronta a continuare per la mia strada quando accadde il miracolo.
-Lo sai di essere pericolosa? se fossi stato una vecchietta mi avresti atterrato e probabilmente mi sare pure rotto l'anca-
Rimasi a fissarlo a bocca aperta, non a causa dalla sua stupida battuta ma perchè, dopo mesi di silenzio, mi stava rivolgendo la parola, incredibile!

Lui inclinò il viso di lato, aspettando una mia reazione che tardava ad arrivare. Dal sorriso stranito con cui mi guardava capii che stava iniziando a dubitare delle mie capacità mentali.
-Stai parlando con me?- gli chiese acida, cercando di ridarmi un tono -pensavo di essere diventata invisibile- incrociai le braccia al petto per sembrare più combattiva.
-Io provo ad evitarti ma tu ti sei lanciata letteralmente tra le mie braccia- ribattè lui con il suo solito sarcasmo.
-Forse mi mancavi troppo-

Con Justin l'arma migliore era sempre l'ironia!
-La prossima volta prova ad usare il telefono-

-Grazie, ma non ci sarà una prossima volta mi è bastato un attimo per ricordarmi che razza di idiota tu sia-
Lui mi fece un mezzo sorriso, poi una scintilla di malignità gli brillò negli occhi -Direi che hai scoperto che il "fidanzatino perfetto" è tornato, mi chiedevo quando ti avrebbero informata del lieto evento- Justin non era mai stato un grande fan di Steve, del resto loro erano gli esatti opposti. Steve gentile ed educato con tutti, Justin arrogante e strafottente. Il diavolo e l'acqua Santa, insomma.
-Come lo sai?- domandai con fare sospetto.
-Che ti hanno appena informata? Semplice, stai correndo...- rispose lui, scrollando le spalle con ovvietà.
-E allora?- sbottai irritata.
-Non sei esattamente una sportiva, Lex-

-Non è vero!- Bugia...

Lui alzò un sopracciglio con aria scettica -Ti avrò vista indossare la tuta tre volte in diciassette anni ed ogni volta era accaduto qualcosa che ti aveva sconvolta- rimasi a guardarlo accigliata, il suo atteggiamento da “so tutto io” era davvero irritante -per essere più chiaro: tu corri solo quando qualcosa ti turba. Quindi ho fatto due più due- mi spiegò lui come se stesse parlando con una bambina deficiente. Davvero irritante!
-Bene, mi hai scoperta! Adesso sarai soddisfatto, ora posso continuare la corsa o devi continuare a psicoanalizzarmi?-
Justin ignorò la mia battuta -Hai già parlato con... lui?- disse l'ultima parola con espressione schifata. Come se non avesse il coraggio di pronunciare il suo nome.

-Io... no, e comunque non sono affari tuoi!-

Come osava interrogarmi sulla mia vita dopo avermi ignorata per otto mesi?... incredibile!

Justin scosse la testa, guardandomi con espressione critica -Lo sai che scappare dai problemi è stupido, dovresti andare da lui ad affrontarlo-

Ed ora si permetteva pure di farmi la ramanzina!
-Detto da te è veramente il colmo....tu sei un re nell'evitare i problemi!-
-Forse- rispose lui con un'alzatina di spalle -ma almeno io non faccio il duro per poi chiudermi nella mia stanza a frignare come una ragazzina-

Questo era troppo!
-Che tu sei uno stronzo lo sanno tutti....ma il fatto che tu sia insensibile nei confronti del mondo intero non fà di te un duro, sei solo un bambino viziato, troppo stupido per tenere a qualcuno!- le parole mi uscirono di getto, alimentate dalla rabbia che covavo da ormai troppi mesi.
-Rimarrei volentieri a farmi insultare da te, di nuovo...adoro essere colui su cui sfoghi le tue frustrazioni, ma ho un impegno-
Le parole uscirono dalla sua bocca con sarcasmo. Stavo per ribattere quando scorsi nei suoi occhi una scintilla di... delusione? Dolore? Questo mi bloccò, lasciandomi incapace di continuare.
Ci guardammo negli occhi ancora un istante, prima che lui, senza aggiungere una parola se ne andasse, lasciandomi sola e turbata, preda di ricordi che avrei voluto dimenticare.

Steve era partito ed era più di una settimana che cercavo di parlare con Justin. Avevo bisogno di lui, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, di qualcuno che mi ascoltasse. Avevo bisogno del mio migliore amico ma lui continuava ad usare scuse idiote per evitarmi. Non riuscivo davvero a capirne il motivo. Anche se provavo a nasconderlo, lui sapeva come stavo, lui mi conosceva troppo bene per non leggere la sofferenza nei miei occhi.
Dopo l'ennesima scusa, decisi di uscire di casa ed affrontarlo, volevo una spiegazione! Anzi: pretendevo una spiegazione!
Arrivai tutta trafelata davanti a casa sua e suonai. O meglio mi attaccai con il dito al campanello fino a che, dopo pochi secondi, arrivò ad aprirmi la domestica. La salutai prima di dirigermi verso la stanza di Justin al secondo piano. Non era la prima volta che piombavo a casa sua senza essere invitata. Anche Rosa, la domestica, non mi fece molte domande. Si limitò ad aprirmi la porta per poi tornare, borbottando, al suo lavoro. Rosa la scorbutica, così l'avevamo soprannominata io e Justin fina da bambini!

Salii le scale di corsa, conoscevo quella casa come le mie tasche.
Arrivai davanti a camera di Justin, per un attimo pensai di bussare, ma...al diavolo!
Spalancai la porta di botto.

Tutto mi aspettavo di trovare meno che… quello. Justin era sdraiato comodamente su un divanetto a giocare ai videogiochi!
-Vedo che lo studio ti impegna molto- sbottai acida.
-Sto facendo una pausa- mi rispose lui senza staccare gli occhi dallo schermo -nessuno ti ha mai insegnato a bussare? Sai non è complicato...-
Era il colmo! L'avevo beccato in pieno, avevo smascherato la sua bugia e lui si comportava come se niente fosse. Io avevo bisogno di lui, lo avevo implorato di passare il pomeriggio con me e lui aveva rifiutato, usando la scusa dello studio... Invece era da solo a giocare ai videogiochi! Brutto stronzo, egoista, immaturo...
Presi un respiro profondo, cercando di trattenere quella parte di me che aveva un incredibile voglia di picchiarlo.
-Perchè mi eviti?- Cercai di essere calma e ragionevole, non volevo litigare.
Justin finalmente spense il gioco, dedicandomi la sua attenzione. Si alzò sbuffando dalla sua posizione stravaccata e si mise a sedere, scompigliandosi i capelli scuri.
-Non ti evito- sbuffò -non vorrei ferire i tuoi sentimenti ma il mondo non gira tutto intorno a te-
Rimasi a guardarlo allibita dalle sue parole -Perchè sei arrabbiato con me?-
La mia domanda sembrò innervosirlo -Non sono arrabbiato con te. Solo perchè nell'ultimo periodo non ci siamo visti molto, non vuol dire che io stia complottando per ucciderti- ribattè con sarcasmo.
-Avevo bisogno di te!- sbottai mentre una lacrima sfuggiva al mio controllo, rigandomi la guancia. Perfetto, addio alla calma!
La mia reazione fece arrabbiare anche lui. Si alzò venendo verso di me con fare accusatorio -E' per Steve che stai così? E' uno stronzo non merita le tue lacrime...-
Possibile che non capisse mai nulla? -Sto così perchè quel bastardo del mio migliore amico ha deciso di evitarmi nel momento in cui avevo più bisogno di lui!- allungai le braccia lungo i fianchi per trattenere la rabbia che in quel momento mi stava divorando.
-Ho detto che non ti evito, ero solo....impegnato- cercò di giustificarsi ma io ero troppo arrabbiata con lui.
-Con i videogiochi? Come fai ad essere così insensibile?- gridai senza riuscire a trattenermi. Quella era stata come la famosa goccia a che fece traboccare il vaso... esplosi, ormai la Prima Guerra Mondiale era divenuta inevitabile! -Amber è morta, tu e lei eravate amici, avete pure avuto una mezza storia, come fai a non provare niente? Come fai a giocare tranquillamente ai videogiochi mentre tutti intorno a te soffrono? Sei davvero così insensibile come vuoi sembrare?-
Lui si mosse di scatto, avvicinandosi a me. La distanza tra noi si dimezzò. I suoi occhi verdi adesso mi guardavano con una rabbia quasi pari alla mia.
-Io non posso fare niente per cambiare le cose, Lexie! Noi non possiamo! Stare chiusa nella tua stanza a piangere ogni sera non riporterà in vita Amber.... e non farà neanche tornare Steve....perchè è per lui che sei arrabbiata, vero?- aggiunse con un sorrisetto maligno -Non venire qua a prendertela con me perchè il tuo fidanzatino perfetto ti ha scaricata-
-E' vero, Steve mi ha lasciata... Succede, le storie finiscono...Ma tu cosa ne sai?- domandai con cattiveria -La persona più simile ad una fidanzata che tu abbia mai avuto sono io!-
-Allora sono proprio messo male- rispose lui con sarcasmo.
-Sei uno stronzo! Ho provato a giustificarti in questi anni convincendomi che, sotto sotto, fossi una brava persona ma sei solo un ragazzino viziato, troppo preso da se stesso per rendersi conto di quanto sia patetica la sua vita...- Forse aveva esagerato...
Justin si avvicinò, fulminandomi con uno sguardo che non gli avevo mai visto -Lo sai perchè Steve se ne è andato? E' a causa tua, non a causa mia o di chiunque altro, lui ha lasciato te! Se tu la smettessi di passare la tua vita a giudicare quella degli altri forse le persone smetterebbero di scappare da te!-
Le sue parole mi colpirono come una sberla in pieno viso. Mio padre, Steve....forse Justin aveva ragione, forse era da me che scappavano.

Dovetti far ricorso a tutta la mia forza per non scoppiare in lacrime davanti a lui.
-Vai al diavolo, Justin!-

Mi girai senza dare a lui il tempo di ribattere e corsi via, abbandonando quella casa.

Quella era stata l'ultima volta che avevo parlato con Justin.



Spazio dell'autrice:

Buonasera coraggiose fanciulle che avete avuto la forza di leggere fino a qui. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, o almeno che vi abbia un po' incuriosite. Lo so, è un po' breve ma siamo solo all'inizio e dovevo prima introdurvi nella storia e presentarvi i personaggi principali. Per Lexie questo è solo l'inizio, ci saranno molti segreti da svelare, molte liti ed incomprensioni.

La domanda principale in questa storia è: Chi ha ucciso Amber Davis? Ma a questo ci arriveremo con il tempo, quindi pazientate.

Cosa ne dite di Lexie? Vi è simpatica? E Justin? Lui è il mio preferito anche se, in questo capitolo, sembra davvero uno stronzo, lo so.

Adesso vi saluto. Questa sera pubblicherò il nuovo capitolo. Fatemi sapere la vostra opinione, anche una brevissima recensione sarebbe graditissima. Please.

Un bacione a tutte.

  
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