Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: UiHamayu    18/06/2014    1 recensioni
Avete presente quando uno di quei sassolini fastidiosi vi si incastrano nelle fessure sotto la suola della scarpa?
"A furia di passare tempo con Marco avevo imparato a conoscerlo meglio, e lui aveva fatto lo stesso con me, 'riusciamo ad intenderci con una sola occhiata', conoscevo le sue abitudini, molto di lui, se avessi avuto un minimo di talento artistico avrei potuto disegnarlo qui su due piedi, ad occhi chiusi, semplicemente ricordandolo."
(art's by Gidan- Kuroki ; http://gidankuroki.tumblr.com/ )
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jean Kirshtein, Marco Bodt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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'Finalmente sul tetto della scuola, qui nessuno può venire a rompere i coglioni.'
Mi stendo col viso rivolto al cielo azzurro e limpido, sopra la mia giacca leggera stesa a terra e sotto l'unica ombra presente lassù, mettendo poi le braccia incrociate dietro la testa comodamente.

-..Che palle..- dico quasi si tratti di un sospiro rumoroso, per poi socchiudere gli occhi e abbandonarmi alla brezza leggera, 'fin troppo fresca per un'estate afosa qual'è questa' penso tra me e me provando, per un solo attimo, un brivido su tutta la pelle.
'Non vedo l'ora che questa fottuta scuola finisca, ne ho le palle piene! E poi.. beh.. infondo mia madre è in buoni rapporti col preside Pixis e, agendo da puttana, non dovrà impegnarsi troppo per farmi passare anche quest'anno.. il ragionamento fila eccome' tentando di autoconvincermene


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-Tsk-

'Uscito da qui non dovrò più vedere questi professori di merda, che fottuta liberazione! Poi potrò far sparire dalla mia vita anche quell'idiota di Jaeger, sperando che non mi segua anche in campo universitario o meglio lavorativo..!' ringhio leggermente ricordando il suo perenne arrivare ad almeno un posto prima di me in qualsiasi contesto 'senza poi neanche una motivazione, eh!' a fianco alla sua rivoltante immagine mi appare in testa in rapida successione quella della ragazza che lo accompagna sempre e ovunque vada 'beh, in effetti devo ammettere che mi mancherà il bellissimo culo di Mikasa..' asciugo la saliva dall'angolo della bocca 'a proposito di culi... quel leccaculo di Bodt... che cazzo, perchè mi viene sempre in mente lui?! No che non mi mancherà, affatto! Perchè diamine non riesco a togliermi dalla testa quel suo sorriso così da innocentino che mi fa tanto incazzare?! Chi.. anzi, che cazzo è?! Ma che cazzo vuole?! Sarà mica un fottuto angelo sceso in terra?!? E' un fottuto angelo?!!?' grido nella mia mente, le vene ai lati della mia testa si gonfiano leggermente in un folle e interiore getto d'ira, tiro un profondo respiro, simile a quello che potrebbe fare un toro durante un rodeo -Dannazione!- do una piedata tutt'altro che delicata al muro che, essendo vecchio e poco curato, lascia parte di pittura e intonaco a sgretolarsi, a sbriciolarsi, per poi cadere a terr-

-MA CHE CAZZ- tossisco- VENTO DI MERDA!- grido carico di rabbia, con furore, continuando poi a tossire rumorosamente per buoni altri dieci minuti, mettendomi in piedi ripiegato in avanti con una mano stretta in un pugno poggiata contro la parete che si era appena vendicata del mio calcio. Ho gli occhi lucidi a causa della polvere entrata anche in quest'ultimi -Va bene, va bene, ho capito, parete, la smetto! Scusami..- do ad essa una pacca amichevole volgendovi uno sguardo raddolcito.

'Ma che cazzo sto facendo, sul serio ho appena domandato scusa ad una parete?'

Con ancora qualche rimasuglio di sostanze superflue, se non nocive, all'interno della mia gola, emetto versi sconosciuti al genere umano.

-Scusa! Sei Kirschtein? Jean Kirschtein, vero?- una voce irrompe, ma non una voce qualsiasi.. questa voce... mi è fin troppo familiare, non sarà mica, quella voce? Mi volto relativamente intimorito

 

-.............- 'cosa.. che ci fa lui qui? Proprio lui ..' sbianco
-Oh, forse ho sbagliato persona, scusa il disturbo allora, posto giustificarmi unicamente col fatto che durante le lezioni non ho il tempo di stare con i compagni e di interagire con loro e per questo non li ho ancora bene in mente, in più tendono un po' ad escludermi, ma d'altronde come biasimarli? Sono infatti io il primo convinto del fatto che sia meglio così ecco, per loro sarei solo un peso e un fastidio, non sono propriamente una persona simpatica o divertente. Comunque.. uhm, stavo dicendo, e scusa per la parentesi che ho fatto poco prima, pensavo fossi tu Jean Kirschtein, ma evidentemente mi sbagliavo, scusami ancora- sorride cordialmente e in visibile imbarazzo 'Ma quanto parla, oddio, e ora..si avvicina? Che cazzo vuole? Aiuto!'

-Se-senti un po' tu, d-da quand'è che sei qui?- Gonfio il petto assumendo la mia ormai tipica espressione aggressiva, indietreggiando giusto di qualche centimetro, essendo alquanto sul “chi va là”
-E-ehm, p-più o meno da quando hai tirato un calcio alla parete, m-ma non era mia intenzione spiarti! Davvero!- agitandosi fin troppo nelle parole, nello sguardo, ma mantenendo un aspetto placido 'Così dannatamente.. puro? Che nervi, verginello dei miei stivali, e poi ha visto praticamente tutto! Dannazione! Proprio lui, poi! Ora si che si farà un mucchio di amici, quelli che stanno nella cerchia di Eren soprattutto, quando andrà a raccontarlo in giro!'
-Allora, non so cosa può esserti sembrato, ma stai certo che non è come sembra, chiaro?- 'forse posso ancora tirarmene fuori'

-Eh, perchè, hai fatto qualcosa di sbagliato? Semplicemente il tuo apparato respiratorio ha disperatamente tentato di espellere ciò che era stato causato dall frizion- - 'ma è una enciclopedia in versione audio-libro o cosa?' lo interrompo

-Wowowowowo, Bello, calmati, davvero- gesticolo in maniera impeccabile 'ma che problemi ha? E non si è fatto neppure una risata?! E poi perchè è rosso in viso da quando ha iniziato a parlarmi?'

-D-d'accordo, uhm, ancora scusa..- abbassa lo sguardo mordendosi, probabilmente senza volerlo, il labbro inferiore

-No prob- enuncio io, tirato

'Che nervoso.'
-Senti..- 'e ora che cazzo vorrà ancora?' - ..so che ci siamo appena conosciuti, anzi, nemmeno quello praticamente, ma mi sembri pallido e- con ritrovata luce nello sguardo, e senza che il rossore abbandoni il suo viso, avvicina una delle sue mani verso di me 'non azzardarti ad allungare ulteriormente quella mano, non toccarmi la fottuta spalla, no no no, fermo! F e r m o.'

-Marc- Bodt! Alt, fermo là, sto bene, tranquillo, ora puoi andartene- faccio segno con la mano, come si potrebbe fare con un animale domestico ai giorni d'oggi o con una cameriera qualche secolo addietro

-Ah? Conosci il mio nome quindi? Sei nella mia stessa classe allora! Ad ogni modo, soprattutto per questo, piacere, come hai appena detto, Marco Bodt, e tu sei..?- mi ricompongo e mi spolvero i pantaloni da dietro e sulle gambe anche dai lati, per poi afferrare e scrollare il gilet che aveva poco prima fatto da tramite e al con tempo da interruzione tra me e la pavimentazione, indossandolo.

-Jean Kirschtein- tutto d'un fiato

-Ah, quindi sei tu! Ti stavo cercando!- 'Cosa? Ti ho trattato male per tutti e due i quadrimestri e ignorato fin da quando sei salito quassù e tu ora stai a sorridere, ma che cazzo c'ha in testa! Non lo sopporto proprio! Non ti incazzi mai tu? Come vorrei chiederglielo..!'
-Allora? Che vuoi? Passa al dunque.- Passo al dunque io per primo 'Che palle dover avere a che fare con questo qui'

-Bene, ecco.. il professore Weilman mi ha mandato qui..

-Il professore può andare a farsi fottere

-..ma veramente..

-E tu appresso a lui. Non mi interessano quattro stronzate raccontate da un vigliacco di merda che non ha neanche le palle di venirmi dietro o di farmi quantomeno una nota sul registro!

-Non dovresti parlare così degli altri, specialmente di una persona più grande di te..- esprime secondo i suoi valori in un tono sorpreso e interdetto

-Ancora qui? Vedi che ti starai perdendo parte delle preziose lezioni, eh, attento, questi 10 minuti potrebbero costati l'anno! Se non l'intera carriera scolastica e non!- con violento sarcasmo

-D-dici sul serio? Eppure è il professore che mi ha mandato, non credevo che potesse farmi una cosa del genere..- appare così sconsolato.. 'è umano anche lui? Anche lui ha del senso dell'umorismo? Allora gli reggerò il gioco'

-Eee già, questi uomini di un tempo, non sai mai cosa puoi aspettar..ti..- 'che cos'è che avrà?' E' diventato un cencio -Bodt?- lo chiamo

-I-io.. ora come farò? Non credevo che una cosa del genere avrebbe potuto interferire di tanto sui miei studi.. sulla mia vita, e adesso? Beh, però in effetti è sbagliato stare qui sul tetto durante gli orari di lezione, anzi, sarebbe sbagliato comunque sostare qui, aaah, merito il carcere! Il carcere!- ha le mani letterelmente nei capelli, manca poco che li tiri via, a quanto pare è davvero un bravo attore 'che ne sia appassionato? Il cinema e il teatro, eh?' aspetta, si sta accasciando a terra?

-Ehi Bodt, che ti prende? Non ti senti bene? Starai facendo sul serio..?- gli punzecchio la spalla con l'indice mettendomi piegato sulla punta dei piedi rivolto a lui

-Ora come farò? Come?!- Si volta verso di me scoprendo il volto dalle braccia con le quali fino a poco prima si era coperto mostrandomi gli occhi pieni di lacrime e tirando su col naso sottile

-Ehy.. ma.. vedi che..- mi gratto la nuca rasata, 'che situazione surreale!' Tanto da renderla imbarazzante! -stavo, beh, io stavo scherzando ecco, non mi aspettavo che tu reagissi così, insomma eheh..- Ora mi ammazza.
-D-davvero stavi soltanto scherzando?- ha aggrappato entrambe le sue mani al mio gilet di pelle nero, almeno ha smesso di piangere così, che imbranato..

-Si, tranquillo- esito, ma poi gli passo una mano tra i capelli, scompigliandoli leggermente, guardando subito dopo altrove e mettendomi l'altra mano davanti la bocca, 'poco fa sembrava davvero disperato, ha davvero così pochi strumenti per potersi proteggere dal mondo esterno?'

-T-ti ringrazio, o meglio, mi scuso ancora una volta! Sono venuto quassù e non sto facendo altro che crearti problemi uno dopo l'altro, s-se ti lasci dire questa cosa giuro che tolgo immediatamente il disturbo!- si rialza e si stropiccia gli occhi, per poi spolverare le toppe rosa confetto, assolutamente poco adatte ad un ragazzo del liceo, che hanno i suoi jeans bianchi all'altezza delle ginocchia; mi rialzo anch'io
-Uff, e va bene, spara- lo guardo con un sopracciglio sollevato, lui si ricompone del tutto, preparandosi quindi a parlare
-Il professore.. uhm, dati i tuoi voti non proprio sufficienti vorrebbe che.. insomma, ti trovassi un tutor negli studi, però ha detto che lui è troppo impegnato per farlo quindi..

-Che vigliacco del cazzo- a queste mie parole il lentigginoso si schiarisce la voce come per rimproverare le mie parole

-..insomma, vorrebbe che io ti aiutassi negli studi- 'COSA? C O S A? Proprio lui.. però, mh, chissà perchè, per la prima volta dall'inizio dell'anno non ho quell'impellente voglia di prenderlo a pugni, di togliergli dalle mani quel quaderno merdoso color glicine che sta abbracciando e di buttarlo nel cesso seguito dal suo stesso proprietario, strano'
-E ovviamente tu non hai problemi a farlo..- dico con tono nuovamente sarcastico, seppure in maniera più moderata rispetto a prima: figurarsi se il qui presente Mr.perfettino può addirittura evitarsi una seccatura e non leccare il culo ai superiori.
-Beh, in realtà mi dispiace per te, anche perchè.. come hai avuto modo di vedere poco fa- un peperoncino sarebbe di un rosa tenue in confronto al suo volto in questo preciso momento -non sono abituato a stare con molta gente e sono una persona abbastanza stupida..- 'stupido lui? Che ha i voti più alti dell'istituto? E per di più in tutte le materie?' - ..quindi, nel caso tu accettassi, dovresti adeguarti. In più a quanto so non è certo studiare un'attività che si svolge tra amici..- 'E da quand'è che saremmo amici? E poi, che cazzo, è ancora del tutto rosso, davvero, ci rinuncio a capirlo'

-..per me è ok- la mia bocca si è coordinata alle mie corde vocali per parlare tutta da sola, potrei giurarci

-Dici sul serio?- sorride gaio

-Si, no prob- ribadisco secco
 

Non capisco.

Mi ero appena detto che mi sarei arreso nel cercare di capirlo, di comprenderlo e invece, me misero, sono qui a fissarlo, a scrutarlo, perchè sono troppo curioso per non farlo. Mi contraddico da solo, eppure.. voglio conoscerlo di più.. sempre di più da oggi. Non penso di essere mai stato interessato a conoscere tanto qualcuno prima ad ora.
Avrà davvero una vita così in solitudine da non sapere come si scherza?

Sento il bisogno di scoprirlo, di capire perchè questo mezz'uomo si comporta così.

E anche un po' sento il bisogno di proteggerlo da tutti quelli dei quali fino a cinque minuti fa bollati facevo parte anch'io, quelli che lo trattano male senza cercare di capirlo, senza avergli parlato neppure una volta, senza nemmeno averlo guardato in faccia se non con un profondo, radicato e altrettanto insensato disprezzo.

Continuo a non capire questi miei dannati istinti, queste strane e sconosciute emozioni, questi improvvisi ed avventati interessi nei suoi riguardi.. Ma forse conoscerlo meglio sarà la chiave per comprendermi, per capire cosa sto provando realmente.
Dannazione, che nervi.

//ri-editato//

  
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