L’ospedale
dove era ricoverata mia sorella distava mezz’ora
d’auto da dove abitavamo noi ma ormai quel tragitto avrei
potuto percorrerlo ad
occhi chiusi.
Una volta
arrivata non fu difficile per me raggiungere la
sua stanza dato che conoscevo quell’ospedale come le mie
tasche infatti andavo
a farle visita tutti i giorni la mattina e se non potevo andare di
mattina
andavo di sera. Mi avvicinai a lei e le accarezzai il viso, i miei
occhi divennero
lucidi vederla così in quello stato mi uccideva le inumidii
le labbra con un
fazzoletto e le pettinai i capelli, cercavo in tutti i modi di
prendermi cura
di lei poi presi una sedia e mi sedetti al suo capezzale.
Ogni volta che
andavo a farle visita le raccontavo tutto
quello che era successo il giorno prima ero convinta che nonostante
fosse in
coma lei potesse sentirmi e a volte facevo finta di ricevere delle
risposte da
parte sua. «non crederai mai a quello che è
successo ieri, hai presento quel
ragazzo di cui ti ho parlato? Come chi? Zac quello che ho conosciuto
alla festa,
beh ieri siamo usciti insieme!» esclamai mentre mi immaginavo
una sua ipotetica
risposta «no non è successo niente abbiamo solo
parlato però devo confessarti
che è davvero carino» per un attimo rimasi
pensierosa «no non preoccuparti sto
bene è solo che Niall mi ha baciato per la seconda volta e
io non so più cosa
pensare.. si lo so che gli piaccio questo me lo ha detto anche Mandy
però sono
molto confusa, sai sarebbe bello passare una giornata tutti insieme noi
due,
Mandy e i ragazzi.. ehi vedi di stare calma lo so che tu sei una loro
fan
sfegatata e che conosci tutte le loro canzoni a memoria ma quando te li
presenterò devi cercare di controllarti, te lo prometto Nora
quando uscirai di
qui ti farò una sorpresa che ricorderai per il resto della
tua vita» sorrisi
fiera della mia idea avevo in mente qualcosa che le avrebbe sicuramente
fatto
tornare il buon umore «ti pare che te lo dico? No
dev’essere una sorpresa non
te lo dirò mai» lei era davanti a me, non potevo
capacitarmi del fatto che non
poteva dire una sola parola, non poteva muoversi, rimaneva
semplicemente lì
inerme caduta in un sonno che nessuno sapeva quanto ancora sarebbe
durato,
iniziai a piangere, fu inevitabile «mi manchi Nora, mi manchi
in una maniera
che non puoi nemmeno immaginare, lo so ti avevo promesso che non avrei
pianto
ma non posso, io non posso vederti così» le
accarezzai la mano sperando in un
suo segno che non ci fu. «signorina l’orario delle
visite è terminato» mi
annunciò un infermiere affacciandosi alla porta
«si va bene» risposi mentre mi
asciugavo le lacrime, salutai Nora con un bacio sulla fronte e uscii
dalla sua
stanza.
Una volta
abbandonata la sua camera qualcosa attirò la mia
attenzione, vidi davanti a me la sagoma di un ragazzo che camminava a
testa
bassa verso la mia direzione, lo riconobbi era Zac ma che cosa ci
faceva in
ospedale? Decisi così di andargli incontro per salutarlo
«ciao Zac!» lui mi guardò
spaesato sicuramente non si aspettava di trovarmi lì
«ciao Rose» disse un po’
incerto «ma che ci fai qui?» chiesi sospettosa
«sono venuto per fare visita a
mio zio è ricoverato in questo ospedale» ora
capivo tutto, all’inizio mi era
sembrato strano vederlo lì «capisco, ma sei
già andato da lui?» «si si me ne
stavo giusto andando via» lo guardai interrogativa
«l’uscita però è da quella
parte vieni ti faccio vedere» e così lo
accompagnai all’uscita «anche tu hai
dei parenti qui?» esitai per un attimo a rispondere
«emh si..» non riuscii a
continuare la frase, Zac mi sorrise e mi avvolse con il suo braccio
«capisco,
stai tranquilla abbiamo tutto il tempo per conoscerci» disse
lui intuendo che
quello era un argomento abbastanza delicato.
Una volta usciti
dall’ospedale mi salutò con un bacio sulla
guancia «mi ha fatto piacere incontrarti oggi, spero di
rivederti presto» dopo
di che si incamminò verso la sua macchina ma lo raggiunsi
prima che potesse
andarsene «ehi Zac ti andrebbe di venire a pranzo da
noi?» si aprì in uno dei
suoi smaglianti sorrisi «ma certo!» cavolo era
davvero bello.
Una volta
arrivati sentimmo un grande caos all’interno
dell’abitazione,
mi sembrava di essere appena entrata in uno zoo i ragazzi si stavano
inseguendo
tra loro per poi lanciarsi degli oggetti sia solidi che liquidi
addosso, mi
vergognai di colpo perché ero ben consapevole che anche Zac
stava assistendo
alla scena «o mio dio senti...» «non
preoccuparti» disse quello stranamente
divertito, alla vista di Zac però quelle specie di bestie
indemoniate si fermarono
di colpo «oh ciao Zac» lo salutò Zayn
con una pacca sulla spalla e così fecero
gli altri, mi guardai intorno non vedevo Niall il che era molto strano
dato che
quando arrivava l’ora di mangiare si faceva sempre trovare a
tavola prima di
tutti noi. Fortunatamente le ragazze avevano già
apparecchiato e cucinato così
ci accomodammo a tavola, Zac andava molto d’accordo con gli
altri a vederli
insieme sembrava che si conoscessero da una vita ma io avevo altri
pensieri per
la testa, infatti il biondino non si era fatto vedere «ma
dov’è Niall?» chiesi
sottovoce a Mandy che si trovava alla mia destra «sta
male» un senso di
preoccupazione si fece spazio dentro di me «come sta male?
Che cos’ha?» «non lo
so forse gli è salita la febbre dice che si sente
debole» mi dispiaceva
terribilmente per lui, il mio povero cucciolo stava male e io me ne
stavo lì a
ridere e scherzare con Zac, in quel momento volevo solo andare da lui e
fargli
compagnia ma purtroppo finché Zac non se ne sarebbe andato
non l’avrei potuto
fare.
Dovetti
aspettare un’ora buona alla fine del pranzo per poi
accompagnare Zac fino alla porta «sono stato molto bene oggi,
ogni momento che
passo con te è magico» arrossii causando la risata
di Zac «trascorri troppo
tempo a complimentarti tu» si avvicinò a me e mi
guardò serio «beh se lo faccio
ci sarà un motivo, credo che ormai tu l’abbia
capito che mi piaci Rose» quella
frase mi lasciò spiazzata, certo si avevo capito che gli
piacevo ma sentirselo
dire in faccia era tutta un’altra cosa e ovviamente le
emozioni che provai nel
sentire quelle parole furono più che positive «che
c’è ti ho lasciato senza
parole? Come avrai già capito io sono una persona che non si
fa scrupoli a dire
quello che pensa, preferisco esprimerle le emozioni che provo piuttosto
che
tenermele dentro» non sapevo bene cosa dire ma non potevo
neanche starmene
zitta «mi fa piacere che tu sia sincero con me» una
frase più stupida non
potevo dirla «ora ti saluto, sappi che mi mancherai ciao
Rose» e mi salutò con un
bacio sulla guancia mentre lo guardavo scomparire
all’orizzonte.
Subito dopo essermi chiusa la porta alle spalle corsi nella camera dei ragazzi dove in quel momento si trovava Niall, bussai ma non rispose nessuno così entrai lentamente vedendolo sdraiato sul letto sotto le coperte era rosso in volto e visibilmente debole, poveretto mi faceva una pena. «ehi Niall come stai?» anche se già sapevo la risposta «mi è salita la febbre» mi disse con un filo di voce «dai fammi un po’ di spazio» mi tolsi le scarpe e mi coricai poggiando la testa vicino al suo petto «non dovresti stare qua, potrei contagiarti» gli accarezzai il viso era bollente «non importa, rimarrò qui con te» Niall mi sorrise debolmente «sei molto dolce» rimanemmo per alcuni secondi in silenzio il mio sguardo si posizionò sul suo petto «hai mangiato?» mi accoccolai a lui, in quel momento non avrei avuto sicuramente freddo dato che ero abbracciata ad una stufa umana «si mi ha portato un panino Liam» quanto era premuroso il nostro “Daddy”, sorrisi a quel pensiero «senti so che questo è il momento meno adatto per chiedertelo e soprattutto non voglio che tu sia triste ma devo farlo» immaginai quello che voleva chiedermi e venni invasa da un’ansia incredibile «che cosa mi devi chiedere?» anche se avevo paura di quello che stava per dire «l’altra volta quando mi hai parlato di quel Trey non mi hai detto poi che fine ha fatto» ah bene non era quello che pensavo io «vuoi sapere se passeggia tranquillamente per strada dopo ciò che ha fatto?» il biondo annuì, sapevo perché me lo stava chiedendo, aveva paura che io fossi in pericolo ma lo tranquillizzai subito «no, è in carcere per tentato omicidio e ci rimarrà per molto altro tempo, non mi farà più del male, sono al sicuro adesso» mi accarezzò il viso, così mi persi in quelle due pozze azzurre «non vorrei mai che ti accadesse qualcosa di brutto» disse sincero facendomi arrossire, era così carino nei miei confronti e gli volevo un bene dell’anima «ma ti sei mai chiesta perché ha avuto questo cambiamento radicale da un giorno all’altro?» parlare di Trey non mi faceva affatto stare bene infatti cercavo sempre di evitare l’argomento ma Niall era preoccupato per me perciò volevo dirgli tutto «Niall lui è uno psicopatico, credimi non auguro a nessuno di incontrare una persona come Trey nel corso della propria vita non è il classico ragazzo che picchia la propria compagnia, è capace di fare cose davvero terribili ha una fedina penale impressionante e mi fa talmente paura che al solo sentire il suo nome rabbrividisco» Niall mi tenne stretta fra le sue braccia come se mi volesse far capire che in quel momento ero al sicuro «si ma adesso devi stare tranquilla e non pensarci più, lui è in carcere e non potrà più avvicinarsi a te, io non permetterò mai che qualcuno ti faccia del male Rose te l’avevo già promesso ricordi?» «ti voglio tanto bene» e gli stampai un bacio sulla guancia «anche io non immagini quanto» «adesso devi riposare» gli dissi con tono leggermente preoccupato «lo so, il problema è che non riesco a farlo» lo abbracciai più di quanto non avessi già fatto, poggiai la testa al suo petto e chiusi gli occhi «possiamo dormire insieme» sussurrai dopo di che ci addormentammo l’uno accoccolato all’altro.