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Autore: GiuLiaStrAngE    16/08/2008    1 recensioni
Tenten è ferita perchè lasciata dal suo ragazzo. Si troverà a soffrire ancora di più, senza mai dirlo per amicizia. è la mia prima fanfiction....AIUTO!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Tenten
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se non ho aggiornato la mia fan fiction ma ho avuto un’estate molto impegnativa^^’’…comunque eccoci qui con un nuovo capitolo !!!!


LE PRIME AMICIZIE




Fece in modo da non farsi notare de quel ragazzo, quel ragazzo moro…
Non che non lo sopportasse o che le stesse antipatico, ma dopo tutto il casino successo a Konoa non voleva che qualcuno le ricordasse…già…se dimenticava era meglio per tutti!
Per lei, per le amiche. Sì anche per le amiche, perché loro si subivano le “seghe mentali” di Tenten che non erano delle più semplici!
Scivolò a fianco della madre con finta disinvoltura e  tranquillità, ma tutto era vano. Infatti non fece un metro che una voce familiare, purtroppo quella voce familiare: il ragazzo moro. No, non lo voleva sentire!
-Ciao!!!!è passato di moda salutare?- Disse il ragazzo con la coda.
-Ciao Neji…- Rispose febbrilmente la ragazza, cercava di fare la voce indifferente ma non attaccava con il ragazzo e si era avvicinato a Tenten, la quale per educazione si era fermata per parlare ma batteva il piede velocemente sull’asfalto in segno di disapprovazione.
N:Come va?Che ci fai da queste parti?
T:Sono venuta in vacanza con i miei…immagino che per te sia lo stesso…
N:Esatto. Fino a quando sei qui?
T:torno il giorno prima dell’inizio della scuola tu?
N:Wow, anche io…
“Evvai-.-” pensò sarcastica Tenten ma non espresse la sua vera opinione, fece solo un accenno di un sorriso e con li solito “scusa ma devo andare” salutò e si defilò per raggiungere i proprio genitori che si stavano già avviando al residance per prendere le chiavi. Tirando innumerevoli sospiri di sollievo la ragazza si accostò alla madre che una volta rimaste da sole, perché il padre era andato a prendere le chiavi; subito si informò (come tutte le madri…-.-nd tentenChan) -Chi era quel bel ragazzo Ten? Mi sembra che lo conosci bene!- Era proprio la domanda che si poteva aspettare da sua madre, una domanda che sotto certi aspetti potrebbe nascondere la vera finalità:ossia sapere se ci stava assieme. Per evitare il “domandone” imbarazzante Tenten rispose secca centrando subito il concetto -è di Konoa, andiamo a scuola assieme e NO non stiamo insieme!-
Un po’ perplessa e un po’ delusa la madre terminò il discorso abbozzando un –ah…- poiché era arrivato suo padre con le chiavi in mano. Che fatica portare la sua valigia! Aveva tentato un approccio da piccola bambina indifesa con suo papà cosicché le portasse la valigia ma non aveva funzionato, così si trovava a fare il tratto macchina/camera con in mano una valigia che poteva vantare un peso superiore ai 100Kg…-davvero notevole- aveva osservato la madre!

Tenten posò la sua borsa da spiaggia a pois policromatici vicino all’ombrellone e con un enorme respiro assaporò l’aria salata e fresca del mare. Vacanza! Il sorriso attraversava tutta la faccia, da orecchio a orecchio, ma c’era sempre un velo di tristezza e non riusciva a togliersi dalla testa la sensazione di una mano familiare e dolce nella tua…e certo vedere la coppietta di ragazzi più o meno della sua età dell’ombrellone accanto non aiutava. Senza pensare troppo a quello che cercava di lasciarsi alle spalle, Tenten si tolse il vestitino azzurro per restare solo in costume. Spalmata la crema solare protezione “20” la ragazza si diresse al bagnasciuga per osservare meglio il mare.
Era uno spettacolo meraviglioso. Tutta quella gente, diversa ma accomunata dalla voglia di divertirsi e così, per caso, si facevano le amicizie ridendo e scambiando battute con le prime persone che incontravi o che urtavi per sbaglio della foga di scappare da un gavettone. Tenten rimase per molto tempo seduta a guardare due bambini che giocavano a fare i castelli di sabbia; che bello, alla ragazza tornavano in mente i bei tempi in cui si sentiva spensierata. L’unico problema era l’ora di tornare a casa e lasciare la spiaggia per andare nell’appartamento o all’hotel per farsi la doccia e poi andare a cena fuori: che rottura!
Ma i suoi pensieri furono maldestramente interrotti da un schizzo d’acqua enorme e inaspettato, dei bambini erano passati correndo all’impazzata a pochi centimetri da Tenten . Una ragazza biondo scuro abbronzata seduta pochi metri più in là si era messa a ridere.-Scusa, ma non ho saputo trattenermi…hai fatto un movimento davvero buffo…haha…tutto ok?-la ragazza ispirava fiducia e simpatia, così, in memoria dei vecchi tempi dove da bambina legava con chiunque passava, decise di stringere amicizia. Così con un sorriso sarcastico la mora disse -Starei meglio con una piccola vendetta su quei bambini…-tutte e due le ragazze risero indice che tutte e due la pensavano allo stesso modo –Hai ragione…-disse la biondina-Dovrebbero mettere un limite di velocità sul bagnasciuga!-. Tenten rise divertita all’idea di un carabiniere che portava sulla volante ammanettati i bambini artefici del misfatto di poco prima.-Piacere il mio nome è Tenten^_^- disse poi la ragazza.
-Piacere Mimi!!!^_^-
Le due parlarono a lungo, sia sul bagnasciuga che in mare facendo il bagno. Era una ragazza davvero simpatica e intelligente. Mimi viene tutte le estati qui e quest’anno starà anche lei fino all’inizio della scuola però ormai è già da due settimane che è qui in vacanza…beata lei pensò Tenten.
Inutile dire che, essendo così estroversa, conosceva praticamente metà città o villaggio turistico come dir si voglia. Ogni ragazzo o ragazza che passava sapeva dirmi il nome e da dove veniva, anche se non era giapponese! Oltre al nome e alla provenienza mi raccontò tutti gli intrecci e i casini, per non parlare delle coppiette degli ultimi giorni! Oppure mi sapeva dire chi voleva mettersi con chi e a chi piaceva chi…
-E a te chi piace?Se vuoi dirmelo ovviamente…-chiese Tenten alla bionda ormai diventata sua amica visto che ormai parlavano da ore.
-Mah…si chiama Jhonatan- disse arrossendo Mimi- ha 17 anni ed è troppo figoooo!!!^//^- la mora sorrise benevola alla ragazza, felice che almeno qualcuno sella terra era contento e sperava ancora in queste cose. Sperava con tutto il cuore che non fosse invasa anche lei dalla voglia di saperne di più su questo frangente della “neoamica”. Ma purtroppo Mimi chiese –Tu invece con sei messa a ragazzi?Hai il tipo o c’è qualcuno?...-il tono della ragazza bionda era malizioso. Tenten non voleva rispondere e cambiò subito discorso; guardò il suo orologio subacqueo e disse -Cavoli è ora di mangiare! I miei saranno preoccupati…ti va di mangiare al mio ombrellone? Ti presento ai miei così mia mamma non rompe con troppe domande!!-
-ok- rispose raggiante Mimi.
Una volta passate dall’ombrellone dell’amica bionda e fatte le dovute prensentazioni con i suoi genitori, le due adolescenti si diressero verso la loro meta. Tenten aveva una fame pazzesca e non appena si trovò alla postazione disse velocemente –Mamma, papà questa è Mimi una mia amica. Bene dov’è il cibo?- ma i suoi si preoccuparono prima della nuova arrivata chiedendogli alcune curiosità. Ma vedendo ke Tenten frugava nelle borse con aria vorace e mormorando –Cibocibocibocibocibo- decisero di dare l’indicazione su dove si trovassero i panini a Tenten per poi continuare la conversazione con Mimi.
Dopo i panini non poteva mancare un bel gelato. Non sapevano se prendere il gelato artigianale o prendere il gelato confezionato al bar del lido, optarono per il bar, perché la gelateria era troppo distante secondo i loro gusti, ossia 20 metri…
Ma al bar c’era una inaspettata sorpresa (per modo di dire) per Tenten. –NO!- disse la mora bloccandosi tutto ad un tratto nell’atto di camminare.-Ma cos…-la sua amica Mimi non fece in tempo a finire la domanda che la ragazza mora la brancò per un braccio e la trascinava via dal bar con aria di una fuggitiva di prigione.-Ma che c’è Ten?- chiese disperata la bionda.-Non ho tempo di spiegare adesso…prima allontaniamoci! Cerchiamo di passare inosservate…-.
Ma come sperare che la fortuna giri in momenti come questi?
-Ciao Mimi!- Un ragazzo alto e abbronzato salutò l’amica. –Ciao…-rispose la ragazza con un filo di voce, poiché sembrava che le mancasse il respiro, “sarà Jhonatan…” pensò Tenten, ma in quel preciso istante proprio il ragazzo da cui voleva sfuggire la mora si girò e la notò. Naturalmente si avvicinò per salutare.
-Ciao Jhonatan, ciao Mimi e …ciao Tenten!- Neji sembrava che conoscesse bene tutte e tre. Tenten rimase perplessa, e dopo una breve conversazione tra i tre Jhonatan si rivolse a lei dicendo – Oh non ti avevo mai vista da queste parti…sei una nuova arrivata?- Mimi rispose per lei –Si è nuova di queste parti…è arrivata ieri sera!- E con un enorme sorriso stampato sul viso l’amica bionda le mise il braccio attorno alle spalle.
Il quartetto parlottò per un bel po’, nel frattempo, visto che Tenten era abbastanza estranea agli altri tre, ebbe il tempo necessario per riuscire a squadrare bene Jhonatan. Era il tipico ragazzo bello e muscoloso che si vedono sulla spiaggia, ma come si aspettava era anche intelligente e molto simpatico; infatti non smettevano più di ridere da qualche minuto. Parlarono ancora per qualche minuto, giusto il tempo per dare “un’occhiatina” anche a Neji; non era poi così male. Era anche lui abbastanza alto per la sua età, un po’ meno abbronzato di Jhonatan, ma era comprensibile visto che non passava tutta l’estate in spiaggia come l’altro ragazzo vicino. Era un tipo carino, quei capelli lunghi marrone scuro raccolti in un elastico nero non stavano affatto male su di lui, avendo la faccia affusolata e gli occhi piccoli starebbero bene anche sciolti. Ma dopo un po’ l’attenta osservatrice mora dovette distogliere lo sguardo perché anche Neji la fissava. Sicuramente anche lui aveva notato che non era niente male e scrutava con la coda dell’occhio la ragazza. Tenten si sorprese quando sentì un tuffo al cuore nel momento in cui aveva sorpreso Neji che la fissava; era quella sensazione strana che si prova quando ti capita una cosa attesa da tanto…che fosse…no, non ci poteva credere che lei, proprio lei, Tenten…
-Sentite, visto che ormai ci conosciamo, che ne dite di organizzare un festino a casa mia? Potremmo invitare tutta quella gente che conosci tu…- Aveva proposto Jhonatan e adesso parlava con Mimi chiedendole chi erano i ragazze e le ragazze del villaggio turistico che conosceva. Lei elencava guardando il suo “amato” in una sorta di contemplazione/adorazione. I due confabulavano e parlottavano mentre la mora e Neji parlavano.-se fa veramente la festa tu vai?- chiese per primo il moro un po’ impacciato.-Ovvio!...se i miei mi lasciano^^’’- rispose la ragazza tutta contenta -tu?-chiese infine –Sisi-. Scese un silenzio imbarazzante tra i due.
Dopo un quarto d’ora Jhonatan e Mimi si misero d’accordo sul da farsi e il giorno dopo sarebbe scattava l’operazione inviti, ossia fare i volantini e distribuirli agli invitati.
Passarono il resto del pomeriggio tutti e quattro assieme discutendo se fare la festa a tema o no; conclusero di evitare. Passarono alla questione che più premeva: chi avrebbe pagato tutto il cibo e gli alcolici? La risposta era semplice, gli invitati dovevano dare 5 euro all’entrata così se ci fossero stati imbucati non avrebbero speso un capitale.
Verso le sei Tenten andò a casa con i suoi genitori dandosi appuntamento con Mimi per le dieci davanti al lido per poi uscire. Mentre andava via scorse il ragazzo moro che prima tanto detestava, ma che adesso non disprezzava poi più di tanto…





Non perdevi il prossimo capitolo… e mi raccomando...recensite in tanti!!!!.




Ringrazionenti:

acquarelloblu: ma ciau tesoro!!!!! Grazie per la tua recensione, mi rincuora che q qualcuno piaccia la mia ff ….kisso e continua a leggere^_^



tentenChan
  
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