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Autore: giapponesina6    20/06/2014    12 recensioni
- 368 Mai intraprendere relazioni di tipo affettuose con il capitano. Gli equilibri della ciurma non vanno sfiorati.
Ma l'amore può fermarsi dinanzi a delle stupide regole? e se contro avessimo anche i compagni? Nami riuscirà a gestire il suo sentimento. E il nostro capitano riuscirà a resistere al fascino della sua navigatrice.
Ormai la passione prese il controllo della situazione, era riuscita a dimenticare anche il dolore alla ferita, ora contava solo lui.
Prese a spogliarla lentamente e strofinarle le labbra sulla pelle, soffermandosi lievemente sulla fasciatura al costato.
Lei notò che quella ferita gli procurò lo sguardo lucido, lo attirò a sé facendogli intuire che andava tutto bene.
Fu un turbine di mani.
Baci.
Carezze.
Spasmi di piacere.
Attimi e respiri.
Fecero l’amore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Dell'Autrice:
Ed ecco il tanto atteso ed ultimo capitolo. Non ce l'ho fatta ad aspettare domani, ero troppo in ansia per la votazione ^^ Mi auguro col tutto il cuore che vi piaccia e di non aver deluso nessuno. Voglio ringraziarvi per l'affetto dimostrato e le belle parole che mi avete lasciato. Scrivere è davvero bello, ma farlo perpersone come voi lo rende unico. Grazie ancora e per l'ultima volta in questa fic Buona lettura !!!




Non avrebbe accettato più quella sofferenza. Ne aveva ingoiata troppa, ne aveva trattenuta troppo sotto la pelle. Ora non ne poteva più. Era scoppiata. Il suo  scoppio non è stato un grido.
Non si era scomposta e le  sue guance non si erano arrossate e dai suoi occhi non erano uscite lacrime.
Non ci sono lacrime più potenti delle parole quando escono dopo essere state trattenute tanto.
Non c’è dolore più forte del pianto che si trasforma in parole.
La rossa navigatrice scrutava ad uno ad uno i suoi compagni, che imperterriti la fissavano.
< Non potete farlo sul serio. Vi rendete conto di quello che state facendo? > il suo tono era carico di rabbia.
< Nami? > la giovane donna la guardò con occhi pieni d’amore, ma non poteva assecondarla, non questa volta.
< Luffy è il nostro capitano. Lui ha rischiato più volte la vita per tutti noi. Come potete farlo. >
< Nami smettila > questa volta fu il capitano a spiazzarla.
< No Luffy. Questa volta non ti lascerò solo >
Lui capì a cosa si stesse riferendo.
Proseguì con tono deciso, ingoiando ancora una volta le lacrime.
< Lui ci ha scelti singolarmente e presi nella sua ciurma. Ha messo letteralmente il suo sogno nelle nostre mani. È vero a volte ci fa letteralmente perdere il senno, ci fa arrabbiare ed io sono la prima che posso affermarlo, ma lui è anche quello che ha asciugato le nostre lacrime, regalato sorrisi. Ci ha fatto rinascere. >
< Nami ascolta >
< Robin? Lui ti ha salvato la vita > ora gli occhi le divennero lucidi e prese a tremare. Continuava a guardare gli altri suoi compagni in cerca di un consenso a suo favore, ma nessuno dei presenti fiatò.
< Nami, noi abbiamo il diritto di scegliere liberamente il da farsi. Luffy ha accettato la cosa, ora lasciaci fare >
< Sono io che non posso accettarlo, dopo tutto quello che ha fatto per noi, voi sareste disposti a mandarlo via? È davvero un reato innamorarsi? Se le risposte a queste domande sono affermative allora vuol dire che di voi non ho mai capito nulla > piombò nuovamente il silenzio.
Da sottofondo solo i singhiozzi della rossa.
Fu Luffy ad avvicinarsi e le tirò uno schiaffo.
Quel gesto riportò alla realtà la ragazza e lasciò gli altri completamente spiazzati.
< Io sono un pirata Nami. Sono un capitano ed ho un onore. Se ho sbagliato è giusto che paghi per i miei errori. I miei compagni devono decidere liberamente. Tu stanne fuori, per ora sono ancora il tuo capitano e questo è un ordine >
Si lasciò scivolare in terra portandosi una mano alla guancia ancora dolorante, ma ciò che faceva più male erano le sue parole. Era distrutta. Lacerata, sfinita.
Avrebbe voluto strapparsi la pelle di dosso per mostrare che anche le sue ossa e il suo cuore erano finiti a pezzi.
Avrebbe tanto desiderare sprofondare, o sparire.
 
Luffy si riportò al centro della stanza, si abbandonò al loro giudizio senza difese.
Prendete pure la vostra decisione. Fatelo liberamente. Non abbiate paura o timore di scegliere, perché anche io vi ho scelto in piena libertà >
A quelle parole sia Chopper che Usop presero a piangere.
Quella situazione era divenuta insostenibile.
Poi rivolse lo sguardo verso quella ragazzina stremata.
< Nami anche se oggi dovessi andare via non importa. Io ti porterei con me. Sempre. E sai perché? Perché ormai mi sei entrata nel cuore >
< Luffy? >
< Tu sei il sorriso che mi riscalda il cuore, quando tutto intorno appare spento > si rivolse nuovamente verso i suoi compagni e chinò il capo, in attesa del giudizio definitivo.
 
 
La votazione ebbe inizio. Furono chiamati ad uno ad uno a dare la loro sentenza.
Il primo fu il musicista Brook. < Il codice etico dei pirati è un documento di primari importanza per i pirati. L’onore prima di tutto. Ma sappiamo che la nostra ciurma ha una marcia in più rispetto gli altri equipaggi e quindi il mio voto è >
<< Resta >>
Nami tirò un sospiro di sollievo e con lo sguardo ringraziò.
Il secondo ad essere chiamato fu  la piccola renna.
< Luffy è il mio capitano, la prima persona che mi ha fatto sentire a casa lontano dalla mia vera casa. Io non voglio nessun altro capitano se non lui >
< < Resta > >
Le sue parole furono accompagnate da un pianto straziante.
Arrivò il turno di Franky.
< Tutti nella vita abbiamo bisogno di regole. Esse mantengono gli equilibri tra le persone, senza di esse la convivenza forse sarebbe impossibile. Ma è anche vero che le regole esistono soprattutto per essere infrante, soprattutto quando dietro vi è un amore bello e puro come quello che ho visto stasera nei vostri occhi. Quindi anche per me >
< < Resta > >
Ancora una volta la ragazza ringraziò i suoi compagni, ma sapeva benissimo che avrebbe dovuto aspettare il voto finale. Chi la terrorizzava era lo spadaccino. Non aveva neanche il coraggio di guardarlo.
Arrivò il suo momento.
< Non ho bisogno di parole. >
< < Resta > >
Si  accomodò nuovamente nel suo angolino, portandosi le mani in volto. Quello che stava per arrivare era il giudizio che forse temeva di più, non tanto per l’esito, ma per la persona che lo pronunciava.
La donna si alzò e si mise al centro della sala.
< Come ha detto Brook il codice etico del pirata  è davvero un documento importante, unico per noi pirati ed è anche vero, come ha accennato Franky che le regole danno un senso ordinario alla nostra vita. Tu e Nami avete infranto una regola. Lo avete fatto assieme, ma tu ti sei accollato ogni responsabilità, solo per difendere lei. Per difenderla ancora una volta. Lo hai sempre fatto Luffy. Tu per noi ci sei sempre stato. Hai rischiato davvero la tua vita, lo hai fatto anche per me e per questo ti ringrazio. Ma io avevo avvertito Nami, le avevo detto quali sarebbero state le conseguenze e lei testarda com’è, per seguire il suo cuore ha rischiato di perdere tutto. >
< Robin? > sospirò.
< Quella di stasera sarà per me la decisione più difficile da prendere. E credimi anche io seguirò il cuore questa volta, Luffy >
La rossa chiuse gli occhi.
< < Resta > >
< Robin? > il ragazzo era incredulo e nel sentire lo stupore nella sua voce la ragazza riaprì gli occhi e si sentì mancare la terra sotto i piedi.
< Sappi Luffy che non perdono il fatto che tu ci abbia tradito, ma purtroppo non posso non cedere agli occhi disarmanti di Nami. È soprattutto per lei che io farò finta che non sia accaduto nulla >
Il ragazzo acconsentì col capo.
Fu Nami a spiazzare tutti gettandosi tra le braccia della sua amica. Quanto le era mancato quella stretta calorosa.
Ma la votazione non era ancora terminata.
Venne al centro il biondino, che non fu di molte parole.
< Anche se non ti perdonerò mai il fatto che mi hai portato via la mia dolce Nami >
< < Resta > >
< Sanji? > Luffy lo ringraziò con gli occhi.
< Capitano solo perché mi rimane ancora la mia bella Robin > gli rivolse un sorriso.
Avanzò Usop che si schiarì la voce.
< Devo dire che mi alletta molto diventare il nuovo capitano. Ma ci pensate. Capitan Usop con a carico più di 8.000 uomini. > chinò il capo per nascondere le lacrime, poi continuò. < Nessuno potrà mai prendere il tuo posto Luffy. Tu sei insostituibile. Al diamine questa legge 368 >
< < Resta > >
Nuovamente il silenzio si impadronì della stanza.
Sapevano bene che quello di Zoro era il voto decisivo. Quello che avrebbe sancito il suo destino.
Era stato Zoro a sorprenderli. Lui amava quella ragazza e lui ne aveva ricevuto un rifiuto.
Tradito due volte.
Si portò al centro della stanza. Tutti gli occhi erano puntati su di lui.
Rivolse un primo sguardo a Nami, così bella anche in quello stato, per poi rivolgerlo a Luffy.
I due si guardarono negli occhi per un tempo indecifrato.
Quello che si dissero in quello sguardo resta ancora tra i due.
Poi si avvicinò al tavolo, dove era riposto il codice etico del pirata. Lo prese tra le mani e ne prese a leggere qualche riga a caso.
Prese a camminare tra i presenti, il suo passo era lento e freddo.
Fino a quando si fermò dinanzi alla finestra che dava sul mare.
L’aprì e ne ispirò il buon profumo.
E con gesto rapido accartocciò quei fogli per poi gettarli al vento.
< < Resta > >
 
 
Nella stanza ancora nessuno prese parola. Nami era troppo concentrata a trattenere il suo respiro irregolare, la stessa Robin parve incredula.
Poi lo spadaccino si avvicinò al capitano.
< Nulla e sottolineo nulla potrà cambiare le cose tra noi. Tu sei il mio capitano Luffy, l’unico che io voglia >
Luffy scaricò la tensione accumulata in quel momento in una botta.
E come un bambino si aggrappò al suo amico.
< Zoro > prese a piangere come un bimbo, trascinandosi dietro Usop, Chopper e Nami.
Tutti gli altri lo raggiunsero e presero ad abbracciarsi.
Robin raggiunse la sua amica e prese a stringerla, lei sfogò tutta la tensione in quell’abbraccio.
 
 
< Luffy sapevo che saresti rimasto. Non potevamo continuare il nostro viaggio senza te >
< Ti ringrazio Chopper >
< Anche se io sarei stato un ottimo capitano >
< Non ho dubbi Usop > presero a ridere di buon gusto.
< Capitano, o mio capitano, ti sarò fedele per sempre Yahooooo >
< Tutti noi ti siamo debitori, non avremmo mai potuto mandarti via > anche il carpentiere si lasciò sfuggire un’emozione e lo stesso Sanji si fece prendere dal momento.
< Non so proprio come ringraziarvi. Voi siete tutto per me. Il tesoro più prezioso per un capitano è la sua ciurma. Vi prometto che non tradirò mai la lealtà che mi avete dimostrato stanotte >
< a proposito di tesori Luffy. Per caso prima sul ponte ho visto volare questo > Zoro glielo porse.
< Il mio cappello? > guardò Zoro negli occhi.
Lui non aveva mai avuto intenzione di mandarlo via e ancora una volta in quello sguardo si dissero tante cose.
Sanji decise che bisognava brindare a quel momento e si precipitò a prendere il necessario.
Robin decise che aveva bisogno di rinfrescarsi un po’. E Nami la seguì.
Fu Luffy a trattenerla per un braccio.
< Luffy? >
< Ho bisogno di parlarti Nami >
Lei guardò la donna quasi a supplicarla di lasciarla andare.
< Nami, vai pure. Ora non hai più nulla da temere >
Lei le sorrise.
E ancora una volta lei fu letteralmente fregata da quegli occhi disarmanti.
 
Il sole stava per sorgere e le stelle stavano per scomparire. Nami aveva lo sguardo fisso sull’orizzonte poi lo rivolse al suo capitano.
< Non immagini come sia felice Luffy. Tutti ti amano. Nessuno può fare a meno di te > ancora una volta una lacrima le rigò il volto e lui con fare dolce gliela asciugò.
< Grazie a te Nami. Mi hai mostrato fedeltà, lealtà amore. Hai rischiato di metterti contro tutto e tutti solo per non lasciarmi solo in un momento come questo. >
< Non potevo farlo ancora una volta. Non me lo sarei mai perdonato >
A quelle parole lui prese a stringerla tra le sue braccia.
Finalmente tra le sue braccia.
Le mani gli bruciavano dalla voglia di toccarla, prese a sfiorarle la pelle, così delicata al tocco.
Lei prese a baciarlo.
Quanto le erano mancate le sue labbra.
Prese a inspirare il suo respiro.
< Ti amo Nami. > le sospirò a fil di labbra.
Lei gustò appieno ogni singola lettera di quella frase.
< Non ti lascerò andar via da me, mi prenderò di te ogni cosa, fino all’ultimo respiro. Ti amo capitano > tirò giù il cappello per nascondere al mondo quel bacio che sancì il loro amore.
 
 
Epilogo
 

La ragazza come sua consuetudine aveva lasciato le coordinate a Franky che teneva perfettamente la rotta in base alle sue indicazioni.
 
Usop si era messo anima e corpo nella creazione di una nuova tecnica d’attacco, e ogni tanto stuzzicava la piccola renna che gli stava accanto per tentare di imparare qualcosa.
 
Sanji era immerso nella cucina, il suo habitat terrestre. Non aveva ancora rinunciato del tutto alla sua Nami, ma ora era più concentrato sulla bell’archeologa.
 
Brook a sua volta era sempre intenzionato a vederle le mutande, ma ora contro aveva anche il suo capitano.
 
Robin si dedicò allo studio di un nuovo scavo scoperto su un’isola lì vicina, e nel pomeriggio si gustava un buon tea in compagnia di Nami. Quella storia le aveva rese ancora più unite.
 
Zoro tra un sonnellino e l’altro, tra un allenamento e il lucidare le sue spalle, aveva affrontato anche la questione con Luffy. Lui avrebbe rinunciato a lei. Il suo capitano veniva prima di ogni altra cosa.
 
E Luffy come solito regalava un sorriso a tutti, decideva le avventure da intraprendere e si divertiva a scherzare con Usop e Chopper. Per poi posizionarsi sul bompresso della sua nave, attendere il calar della notte e accogliere la sua bella navigatrice tra le sue braccia.
Perché del resto non c’era nulla di più bello che fare l’amore con lei, cullati dalle onde del mare e sotto un cielo coperto di stelle.
  
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