Kiss you
(part 2)
Passai l'intero settembre lontano da Amber, la quale sembrava avere occhi soltanto per Jimmy e la sua macchina sportiva. Non provai mai a parlarle, poiché mi sarei dato del cretino se l'avessi fatto con insuccesso. E io non sarei stato il solo.
I miei
amici avevano ragione a non credere che tra me ed Amber ci fosse
qualcosa, anzi, io ero l'unico ad aver creduto ad una cosa del
genere e mi sentivo uno stupido ogni volta che me ne rendevo conto.
A mensa, tra chiacchierate e bocconi di cibo, portavo spesso la mia attenzione al tavolo di Amber, dove si sedevano sempre Lisa e Gemma. Poco più lontano, stava il tavolo della squadra di football della scuola, dove si sedeva anche Jimmy.
Detestavo quella distanza tra noi, e maledicevo ogni giornata che passavo facendo finta di non conoscere Amber e il lato dolce che mi fece scoprire d'estate. Perché non mi rivolgeva la parola? Perché baciava Jimmy e non me? Perché non ci siamo più riabbracciati? La mia testa era diventata un insieme di domande alle quali non sapevo abbinare una risposta.
A mensa, tra chiacchierate e bocconi di cibo, portavo spesso la mia attenzione al tavolo di Amber, dove si sedevano sempre Lisa e Gemma. Poco più lontano, stava il tavolo della squadra di football della scuola, dove si sedeva anche Jimmy.
Detestavo quella distanza tra noi, e maledicevo ogni giornata che passavo facendo finta di non conoscere Amber e il lato dolce che mi fece scoprire d'estate. Perché non mi rivolgeva la parola? Perché baciava Jimmy e non me? Perché non ci siamo più riabbracciati? La mia testa era diventata un insieme di domande alle quali non sapevo abbinare una risposta.
Un giorno,
però, con mia sorpresa, vidi Gemma avvicinarsi al mio tavolo.
-Scusate se
vi disturbo, ragazzi- disse lei con tono carino. Io e gli altri ci
voltammo a guardarla con curiosità.
-Questa è
per te, Zayn- mi consegnò una busta. -E' da parte di Amber-
aggiunse, poi ci diede le spalle e ritornò al suo posto,
dalle sue
amiche.
Sollevai lo sguardo e incrociai quello di Amber, il quale mollò subito il mio non appena mi accorsi che lei mi stesse guardando.
Sollevai lo sguardo e incrociai quello di Amber, il quale mollò subito il mio non appena mi accorsi che lei mi stesse guardando.
-Fossi in
te non la leggerei- mi consigliò Harry. -Ricordati che
quella è una
stronza, non farti fregare di nuovo.
-Non
saprei, magari vuole sistemare le cose- ipotizzai, sperando di non
sbagliarmi, ma una parte di me era così delusa da quella
ragazza che
un piccolo ronzio nella mia testa mi diceva: “Non
fidarti, Zayn.
Non fidarti”. Ero combattuto tra la speranza e il
rancore, che
avrei dovuto fare? Di certo i consigli dei miei amici non avrebbero
potuto essere molto d'aiuto, poiché anch'essi si
contrastavano tra
loro.
-Io la leggerei subito, tanto per togliermi la curiosità- mi suggerì Niall mentre masticava un grande pezzo di panino al prosciutto con voracità.
-Io la leggerei subito, tanto per togliermi la curiosità- mi suggerì Niall mentre masticava un grande pezzo di panino al prosciutto con voracità.
-Dai,
aprila! Vogliamo sapere!- mi incitò Liam a leggere la
misteriosa
lettera di Amber, e dovetti ammettere a me stesso che anch'io stavo
morendo dalla voglia di sapere cosa aveva da dirmi.
Aprii la busta e ne estrassi un foglio piegato in quattro. Lo lisciai sul tavolo per ammorbidire le pieghe, poi cominciai a leggere a mente, anche se gli altri avrebbero preferito che lo facessi a voce.
Aprii la busta e ne estrassi un foglio piegato in quattro. Lo lisciai sul tavolo per ammorbidire le pieghe, poi cominciai a leggere a mente, anche se gli altri avrebbero preferito che lo facessi a voce.
Ciao
Zayn,
ho un
po' paura a chiederti come stai, potrei sapere già la
risposta... ma
vorrei parlarti, se tu fossi disposto ad ascoltarmi.
Ti va di
incontrarci in palestra dopo la pausa pranzo? Tu fai il giro dal
retro, così nessuno può sospettare di qualcosa.
Ti
prego, non ignorarmi... ci tengo.
Amber.
Il cuore tornò a bussarmi nella gola e le mani cominciarono a sudare per l'agitazione.
-Allora? Che ti ha scritto?- chiese curioso Louis, seduto accanto a me, e si sporse per leggere la lettera.
Amber.
Il cuore tornò a bussarmi nella gola e le mani cominciarono a sudare per l'agitazione.
-Allora? Che ti ha scritto?- chiese curioso Louis, seduto accanto a me, e si sporse per leggere la lettera.
-Vuole
vedermi in palestra, dopo pranzo- risposi dando in mano a Louis il
foglio.
-Cosa? Non ci posso credere- si meravigliò Niall. -Ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere?
-Cosa? Non ci posso credere- si meravigliò Niall. -Ha avuto il coraggio di fare una cosa del genere?
-A quanto
pare...- risposi fingendomi impassibile, ma in realtà stavo
morendo
divorato dall'ansia. Sotto il tavolo mi torturai le mani.
-Ma questa è sempre più zoccola!- esclamò Louis inorridito. -Insomma, prima illude Zayn, poi torna con Jimmy e poi ancora vuole lui? Chi si crede di essere?- si sfogò il mio amico indicandomi non appena disse “lui”.
-Ma questa è sempre più zoccola!- esclamò Louis inorridito. -Insomma, prima illude Zayn, poi torna con Jimmy e poi ancora vuole lui? Chi si crede di essere?- si sfogò il mio amico indicandomi non appena disse “lui”.
-Non so che
dirti, Zayn- si intromise Niall. -Vai a parlarle e vedi che
succede... poi, però, devi farci sapere com'è
andata.
-Già, vai
da lei e falla secca!- mi ammiccò Liam.
-Non è che
devono fare a botte, adesso...- commentò stupidamente Harry.
-Ma che hai
capito, idiota? Intendevo che deve dirgliene quattro!- si
spiegò
Liam rimproverando quello scemo dai capelli ricci.
Mi sfuggì una tenera risata nel vedere come i miei amici fossero preoccupati per me, ma l'ansia seppe appesantirmi il respiro subito dopo, ancora.
♥
Mi sfuggì una tenera risata nel vedere come i miei amici fossero preoccupati per me, ma l'ansia seppe appesantirmi il respiro subito dopo, ancora.
♥
Amber stava
già lì, al centro della grande palestra della
Radley High School,
quando varcai l'entrata. Le mani continuavano a sudare e non riuscivo
a smettere di sfregarmele sui pantaloni.
Raggiunsi il centro a passi larghi con l'incapacità di guardare Amber per più di due secondi. Fissare i miei piedi muoversi sul pavimento verde era decisamente meno imbarazzante di perdermi negli occhi blu di quella ragazza.
-Sono felice che tu abbia deciso di venire- confessò lei quando a dividerci stavano ancora circa tre metri. L'eco della sua voce ricoprì l'intera area.
-E io sono felice che tu sappia ancora chi io sia- la schernii rialzando l'attenzione su Amber. La camicetta a scacchi che indossava le fasciava così perfettamente il busto che rabbrividii a guardarlo. O forse, ancora una volta, era soltanto un brutto scherzo dei miei occhi.
-Hai ragione ad essere arrabbiato con me, ti chiedo scusa- mi disse lei intimorita, e sembrava dispiaciuta per davvero. Nonostante questo, sperai che non si trattasse soltanto di una mia impressione.
-Perché hai fatto finta che non esistessi? Credevo lo sapessi che mi sarei aspettato un tuo abbraccio, il primo giorno di scuola...
Raggiunsi il centro a passi larghi con l'incapacità di guardare Amber per più di due secondi. Fissare i miei piedi muoversi sul pavimento verde era decisamente meno imbarazzante di perdermi negli occhi blu di quella ragazza.
-Sono felice che tu abbia deciso di venire- confessò lei quando a dividerci stavano ancora circa tre metri. L'eco della sua voce ricoprì l'intera area.
-E io sono felice che tu sappia ancora chi io sia- la schernii rialzando l'attenzione su Amber. La camicetta a scacchi che indossava le fasciava così perfettamente il busto che rabbrividii a guardarlo. O forse, ancora una volta, era soltanto un brutto scherzo dei miei occhi.
-Hai ragione ad essere arrabbiato con me, ti chiedo scusa- mi disse lei intimorita, e sembrava dispiaciuta per davvero. Nonostante questo, sperai che non si trattasse soltanto di una mia impressione.
-Perché hai fatto finta che non esistessi? Credevo lo sapessi che mi sarei aspettato un tuo abbraccio, il primo giorno di scuola...
-Lo so, lo
so- rispose Amber, mortificata. -E' che... è difficile da
spiegare.
-Adesso ho
capito: tu ti vergogni di me- l'accusai nono appena mi si accese una
lampadina sopra la mia testa. Come avevo fatto a non capirlo prima?
Certo che Amber si vergognava di me! Io non ero popolare come Jimmy.
-Non dire
così- mi ammonì lei, il viso rosso per
l'imbarazzo.
-E' la
verità, ora mi è chiaro- insistetti, ma Amber
abbassò lo sguardo e
incrociò le braccia al petto.
-Okay, è
vero, non volevo che gli altri sapessero di noi- ammise, finalmente,
i suoi errori. Mi sentii soddisfatto non appena lo fece, ma apprezzai
quel gesto.
-Perchè? Perché io non sono come Jimmy, giusto?
-Perchè? Perché io non sono come Jimmy, giusto?
-Cosa
c'entra lui? Jimmy è un amico- mi corresse Amber, ma io mi
trattenni
dal ridere.
-Un amico? Ah, e tu gli amici li baci sulla bocca?
-Un amico? Ah, e tu gli amici li baci sulla bocca?
-Cos'è,
sei geloso?- mi provocò lei inarcando un sopracciglio. Io
avrei
voluto mordermi la lingua, ma in un momento di tensione come quello
non potevo nascondere quanto mi desse fastidio essere stato
sostituito con quel montato di Jimmy.
-Sì, va
bene? Sono geloso, e non mi sta bene che tu frequenti quello
lì- le
confessai con tutta la sincerità che potetti mostrare. -E
sono
sicuro che non prova niente per te, se non una forte attrazione
fisica, tipica di quei ragazzi che non pensano altro che al sesso!
Amber
diventò di pietra e mi fissò intensamente.
Sembrava che io avessi
premuto un tasto delicato.
-E tu? Cosa provi per me?- mi mise alla prova lei, facendo trasparire dai suoi grandi occhi tutta l'emozione che la stava sopraffacendo.
-E tu? Cosa provi per me?- mi mise alla prova lei, facendo trasparire dai suoi grandi occhi tutta l'emozione che la stava sopraffacendo.
Mi
avvicinai di qualche passo al suo corpo e mi fermai quando tra noi, a
dividerci, stavano soltanto pochi centimetri. Ancora una volta mi
persi in quel suo sguardo profondo come gli abissi di un oceano.
-Io vorrei
portarti ovunque tu voglia, scoprire il mondo insieme a te giorno e
notte, accendere il tuo amore... ma non lo sai che tu hai tutto
ciò
che mi serve?
I suoi
occhi vacillarono lucidi sui miei, come se non si fosse mai aspettata
delle simili parole da parte mia. Anzi, molto probabilmente nessun
ragazzo gliele disse mai, e ciò le mancava. L'abitudine di
frequentare un rozzo come Jimmy l'aveva allontanata da ciò
che si
poteva nascondere in qualcun altro, in me.
-Ti piaccio davvero così tanto?- mi chiese incredula, come se tutte le parole che sentì dire da me fossero qualcosa di assurdo e innaturale.
-Sì, Amber. Così tanto- ripetei quelle parole per enfatizzarle. -Io non sento più dove ho i piedi quando ci sfioriamo, tu non senti la stessa cosa? La stessa vibrazione?
-Ti piaccio davvero così tanto?- mi chiese incredula, come se tutte le parole che sentì dire da me fossero qualcosa di assurdo e innaturale.
-Sì, Amber. Così tanto- ripetei quelle parole per enfatizzarle. -Io non sento più dove ho i piedi quando ci sfioriamo, tu non senti la stessa cosa? La stessa vibrazione?
Mi
meravigliai ancora una volta di ciò che mi lasciai scappare
dalla
bocca. D'un tratto, per un attimo, non mi sentii inferiore ad Amber.
Insomma, lei era una persona come me, con un cuore e dei sentimenti.
L'unica cosa che ci differenziava non era la nostra
notorietà, ma il
modo di gestire l'amore che provavamo l'uno per l'altra.
Amber sembrava paralizzata, indecisa se lasciar andare le parole o tenerle per sé.
Amber sembrava paralizzata, indecisa se lasciar andare le parole o tenerle per sé.
-Ehi, se è
così, devi dirmi solo di sì- la incoraggiai a
parlare, mentre le
mie mani le afferrarono il viso. Le sue guance rosse mi scaldarono i
palmi quando lei annuì nervosamente. Il mio petto si
riempì di una
bellissima sensazione, una miscela fatta di aria e speranza tanto
densa da bloccarmi il respiro.
-Scusami, Zayn. Davvero, scusami- mi implorò Amber. -Ho capito soltanto in questi giorni i miei sbagli, e ti prometto che non li commetterò mai più.
-Scusami, Zayn. Davvero, scusami- mi implorò Amber. -Ho capito soltanto in questi giorni i miei sbagli, e ti prometto che non li commetterò mai più.
-Vorresti
dire che sei disposta a farti vedere in giro con me? Tanto meglio da
Jimmy?- le chiesi per accertarmi delle sue parole.
-Ma lui potrebbe gonfiarti di botte!- mi avvertì lei con un filo di terrore nello sguardo.
-Che lo faccia- dissi scrollando le spalle. -Ho due braccia anch'io, sai?- ironizzai e risi, contagiando Amber.
-Ma lui potrebbe gonfiarti di botte!- mi avvertì lei con un filo di terrore nello sguardo.
-Che lo faccia- dissi scrollando le spalle. -Ho due braccia anch'io, sai?- ironizzai e risi, contagiando Amber.
-Mi è
mancata la tua vena ironica.
-A me sei
mancata tu- le confessai senza peli sulla lingua, ormai convinto che
fosse diventato facile esporre i miei pensieri alla ragazza dei miei
sogni. -E ora, permettimi di baciarti.
Senza che
lei mi desse il suo consenso, le nostre labbra si incontrarono in un
bacio caldo, denso, pieno di tutto quel tempo passato a stare lontano
da Amber e che io volli sfogare su quella bocca, senza timori.
Rivissi il nostro primo bacio sulla spiaggia, la vacanza che passammo
insieme e che sfruttammo per conoscerci, finendo addirittura per
innamorarci.
Le sue labbra si incurvarono sulle mie, simbolo di un sorriso, e ne godetti.
Cosa avrebbero detto i miei amici quando avrei raccontato loro l'incontro avvenuto in palestra? Non ero molto sicuro dei commenti che avrei potuto ricevere, ma senz'altro avrebbero tutti perso la mascella.
Bé, perché nel gruppo ero io lo scemo che si faceva sempre abbindolare dalle donne.
E i miei amici avevano sempre qualcosa da ridire al riguardo. Io, invece, ero pronto a sorbire di tutto. Ero troppo felice per lasciarmi abbattere dai commenti probabilmente poco carini dei miei amici. Ero riuscito a riavere Amber, non m'importava nient'altro.
Le sue labbra si incurvarono sulle mie, simbolo di un sorriso, e ne godetti.
Cosa avrebbero detto i miei amici quando avrei raccontato loro l'incontro avvenuto in palestra? Non ero molto sicuro dei commenti che avrei potuto ricevere, ma senz'altro avrebbero tutti perso la mascella.
Bé, perché nel gruppo ero io lo scemo che si faceva sempre abbindolare dalle donne.
E i miei amici avevano sempre qualcosa da ridire al riguardo. Io, invece, ero pronto a sorbire di tutto. Ero troppo felice per lasciarmi abbattere dai commenti probabilmente poco carini dei miei amici. Ero riuscito a riavere Amber, non m'importava nient'altro.
GIA', INFATTI NON SI SBAGLIAVA!
buonasera ragazze, tutto bene?
come è andata con la scuola? io ho 3 DEBITI.
non so come farò a sopravvivere a settembre, ma farò il possibile per salvarmi la pelle!
chiudendo la parentesi scuola, parliamo della storia (che è meglio).
come vi è sembrato questo finale? ve lo aspettavate così o in un altro modo?
alcune di voi si aspettavano una vendetta... l'idea non era affatto male, ma alla fine è andata diversamente.
secondo voi Amber riuscirà a farsi vedere in giro con Zayn e a lasciar perdere Jimmy?
non lo so nemmneno io AHAHA ma in effetti chi si vergognerebbe di Zayn?
ho creato un personaggio idiota, ma lasciamo stare.
che dire, JulieMary tornerà all'attacco con Story of my life in Midnight memories.... spero di ritrovarvi TUTTE.
non amo perdere lettrici, proprio no :(
alla prossima (tra un pò di tempo, giusto per preparare la prossima songfic e altri progetti)!
grazie a TODOS for TODOS (?) ♥