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Autore: FlyGirl 92    17/08/2008    3 recensioni
Tre misteriose e bellissime ragazze si aggirano nella spiaggia di Bosa, in Sardegna. Parlano solo tra loro, ignorano i ragazzi che tentano di conquistarle e le ragazze che cercano di fare amicizia. Qual è il segreto di queste tre giovani? Perché i loro occhi hanno quei colori così insoliti? Chi le aiuterà nel viaggio che le attende? Leggete per saperne di più! ^_^ E mi raccomando : recensite!
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con il secondo capitolo! ^__^ Grazie mille a chi ha letto e a chi ha recensito (o recensirà). In particolare un grazie a MemiDark_Cullen, che ha messo la storia nei preferiti (ps. W Fiamma e Ray! ^^).

Comunque, in questo capitolo si scoprirà di più sulle tre protagoniste e anche sulla signora che ha capito il loro segreto (anche se credo che ci fossero già arrivati tutti XD). Va bè, comunque leggete, poi fatemi sapere se posso migliorare qualche punto. Ci conto! Buona lettura!

 

Il giorno dopo Ray, Hilary e Paige si diressero verso la periferia  di Bosa Marina.

Dal giorno del loro incidente, alloggiavano all’ostello della gioventù, lavorando come commesse al supermercato per pagarsi l’alloggio.

Quella dell’impossibilità di mangiare cibo era stato un colpo meno duro del previsto: adesso le tre ragazze ambivano sangue. Non sangue umano, perché d’altronde avevano ancora una coscienza. Se l’erano cavata egregiamente uccidendo pecore e cinghiali, che in quella terra abbondavano. Quando Hilary stava per aggredire un cavallo, si era beccata una bella strigliata da Ray e Paige: i cavalli erano i loro animali preferiti.

Era Paige al volante il giorno dell’incidente, e aveva deciso di cominciare a rimediare prendendosi cura delle sue amiche. In poco tempo era diventata una specie di leader. Era lei che aveva decretato di andare a trovare quella misteriosa signora a casa. Quest’ultima, da parte sua era stata molto gentile: aveva fornito alle tre confuse amiche il suo indirizzo e il numero  di telefono, invitandole a casa sua (in cima ad una ripida e altissima scogliera) verso le tre del pomeriggio per parlare del da farsi.

Ecco perché Ray, Paige e Hilary stavano arrancando su per una salita praticamente verticale sotto il sole cocente di agosto. Il loro essere vampire aveva fornito loro più resistenza, certo, ma il caldo soffocante l’aveva bruciata in tempo record. Le tre camminavano stancamente conducendo le biciclette a mano.

Ma ecco che, finalmente, la casetta arancione chiaro a forma di parallelepipedo apparve dietro a un cancello bianco.

Paige, contenta che quella tortura fosse terminata, suonò il campanello, dove stava scritto a caratteri grossi e dorati MARIA FRAILIS.

“Sarà questo?”Chiese Ray, dubbiosa.

“Per forza! Io non ho fatto questa salita del cavolo per sbagliare indirizzo!” Sbottò Hilary, accaldata e irritabile.

“Magari ci ha fatto uno scherzo. Accidenti, se è così la prossima volta che la vedo al mare la annego!”

“Non possiamo entrare in acqua…” Ricordò annoiata Hilary.

Paige aveva ascoltato le farneticazioni delle amiche con un mezzo sorriso sul volto.

“Non è sbagliato, abbiate fede!” Disse, ed entrò.

Ray ed Hilary, dietro di lei, si divertivano un mondo a cercare dei metodi per ammazzare la signora imbrogliona. Erano particolarmente indecise se mangiarsela per colazione o legarla ad un ombrellone e gettarla in mare direttamente da quella scogliere.

Le tre ragazze attraversarono il piccolo giardino curatissimo, all’inglese, e videro la donna che le aspettava, sull’uscio della porta color panna.

“Entrate.” Le invitò dolcemente. Indossava un vestito leggero a fiori, di quelli che in genere portano le nonne.

Le tre obbedirono meccanicamente, troppo stanche per obiettare.

“Certo che come vampire facciamo proprio pena! Siamo da rottamare.” Ridacchiò Ray. Nonostante la faticaccia di poco prima, aveva già riacquistato il buon umore.

Maria, la donna anziana, rise, una risata argentina.

L’interno della casa sapeva di antiquariato. Marmi e suppellettili antichi ovunque. Un morbido tappeto persiano ricopriva il pavimento. L’aria era fresca e sapeva di pulito.

Su invito di Maria, le tre si lasciarono cadere stancamente sulle pesanti sedie di noce coordinate al tavolo.

Maria si sedette con una grazia molto insolita per la sua età. In genere le signore sulla settantina si siedono lentamente, maledicendo tutti i loro acciacchi.

Giunse le mani e guardò attentamente le sue giovani ospiti, poi sorrise. “Avrete delle domande, suppongo. Ah, datemi pure del tu.”

Fu Paige a rispondere per tutte :“Ehm, ci stavamo chiedendo come mai sa il nostro segreto.”

Maria, ancora con il sorriso sulle labbra, disse :“E’ chiaro come il sole che voi tre non siete come le altre vostre coetanee. Voi siete… speciali.”

Ray intervenne :“C’è un altro motivo, non è così?”

Maria alzò un sopracciglio e disse, in tono più serio :“Mia cara, se proprio vuoi saperlo anche io sono come voi. O meglio, lo sono stata.”

Le tre si guardarono, in silenzio. In qualche modo l’avevano sospettato da subito, però la cosa le turbò lo stesso.

Prese la parola Hilary :“Se sei come noi, allora perché non hai le nostre stesse caratteristiche?”

Il sorriso di Maria scivolò definitivamente dalle sue labbra. “Sono riuscita a tornare umana.”

“Cosa?” Esclamarono le tre all’unisono.

“E come hai fatto?? Ti prego, diccelo!” Implorò Ray. Fece gli occhi dolci.

Maria sospirò :“Va bene, voglio davvero aiutarvi. Qui in Sardegna vi sono tre labirinti, sorvegliati da tre Custodi. Ho affrontato le loro prove. Fate attenzione: non è una cosa da prendere alla leggera. I Custodi hanno aspetti spesso ingannevoli, tenteranno di sviarvi, ma voi non dovete dargli mai retta, e dico mai! È probabile che tenteranno di sedurvi, ma dovete ignorarli.”

Le tre erano ammutolite.

La prima a riprendersi fu Ray. “Dove possiamo trovare questi labirinti?” Domandò con un filo di voce.

Maria rispose, afferrando una cartina ripiegata :“Ve li segnerò sulla cartina. Dovete sbrigarvi: avete solo una settimana. La sera del settimo giorno dovrete venire qui sulla scogliera con una prova avete superato il test del Custode. Sarà la luce della luna piena a trasformarvi.”

“D’accordo…” Mormorarono le tre amiche. Fecero per alzarsi, ma Maria le fermò.

“Dove andate così in fretta?” Chiese, riacquistando il sorriso. “Prima di andare, potreste gentilmente spiegarmi com’è andata? La dinamica dell’incidente, intendo.”

Hilary e Ray guardarono Paige. Sentivano che toccava a lei spiegare. Paige, acconsentendo ai muti inviti delle sue amiche, parlò, abbassando lo sguardo :“Il dieci luglio, il nostro ultimo giorno da umane, avevamo convinto i nostri genitori a farci andare al mare da sole, con la nostra macchina. Ero io al volante… Stavamo guidando nella serie di curve che precedono Suni (circa 6 km prima di Bosa NdMe), quando all’improvviso è sbucato un uomo. Si è messo in mezzo alla strada e il mio primo istinto è stato quello di sterzare per evitarlo.” Sorrise amara, con le lacrime agli occhi. “L’ho mancato, ma sono uscita di strada. È stato un attimo. Tutto è diventato buio, ma l’ultima cosa che ricordo è la chioma rossa come il fuoco dell’uomo che ci ha fatte sbandare.”

Maria annuì, con aria grave, e la tristezza si impadronì del suo volto anziano e candido. Tese a Paige la cartina con i punti segnati di rosso, e le toccò la mano. “Non è stata colpa tua.” Lo disse in un modo tanto sincero che Paige si sentì subito più tranquilla.

Maria accompagnò le tre ospiti alla porta. “Mi raccomando,” Ricordò loro prima di lasciarle andare “Sette giorni. Non un minuto di più.”

Mentre le ragazze montavano sulle biciclette, Maria sorrise :“Buona fortuna a voi, Paige, Hilary e Ray. O forse dovrei dire Luisa, Giulia e Chiara?”

Le tre dirette interessate si guardarono, sbalordite, ma prima di poterle fare qualunque domanda, Maria era già scomparsa all’interno della casa, chiudendosi la porta bianca alle spalle.

Secondo capitolo terminato XD. Spero che non sia troppo banale. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando. Quindi, ecco che un po’ di interrogativi sui personaggi sono stati risolti. Paige, Hilary e Ray saremmo io e due mie amiche =), le ho create seguendo il nostro modo di fare (Ray è basata su di me). Nel prossimo capitolo scoprirete chi è l’uomo coi capelli rosso fuoco e le tre protagoniste affronteranno la prima prova. Mi raccomando, continuate a seguirmi! ^^ Ne approfitto di nuovo per ringraziare MemiDark_Cullen. Grazie davvero, il tuo sostegno è prezioso! Recensitee!

 

 

  
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