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Autore: HeyCuteStyles_    21/06/2014    3 recensioni
Trailer storia: https://www.youtube.com/watch?v=klHSpX9pnjE
«Ci siamo già visti?» Domandò. 
«N-non saprei, piacere, sono Taylor, Taylor Swift.» Gli tesi la mano e lui la scosse vigorosamente.
«Louis Tomlinson, sono incantato di fare la sua conoscenza, madame.» Mi sorrise di rimando baciandomi la mano [...]
«Sono sbalordita.» Sussurrai in modo da non farci sentire da nessuno. Se mi avessero visto insieme ad un ragazzo probabilmente sarei finita su tutte le copertine.
«“Sbalordita”, sei l’unica ragazza che usa questo termine. Mi piace.» Mi regalò un altro dei suoi bellissimi sorrisi.
 [...]
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"Passare dal nero al bianco era stata una scelta artistica, simbolizzava il mio cambio dopo la delusione d'amore. Prima di incontrarlo ero una persona pura, ma lui si era preso la parte migliore di me.
 Volevo che lo sapesse, che si sentisse in colpa.
"
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Mi guardavano tutti con occhi terrorizzati, ma a me non importava, stavo solo guardando Louis. "Non pronunciare quel si, ti prego."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Enchanted

Brit Awards 2012

Mi ritrovai nuovamente da sola.
Ennesima serata passata con Meredith, la mia gatta e Law and Order.
Non avevo voglia di vedere nessuno, non dopo tutto quello che era successo. Nelle ultime settimane, dopo il gala, erano usciti degli articoli su di me.
Articoli falsi, cattivi, che si allontanavano anni luce dalla realtà.
“Louis Tomlinson e Taylor Swift, il promesso sposo di Eleanor C. e la sfascia coppie. Cadrà in inganno il bel moro?”
«Sono stanca di tutta questa merda!» Affermai buttando via un’altra copia del giornale che mi aveva regalato Scott.
Non potevo entrare su Twitter, le persone mi attaccavano, non potevo uscire di casa che venivo assalita dai paparazzi, non potevo fare nulla senza ricevere una grossa quantità d’odio.
Quando avevo dodici anni non pensavo che il mondo della musica fosse così, perché quando hai dodici anni ti sembra tutto un sogno e pensi: un giorno sarò la regina della musica Country. Quando hai dodici anni e scrivi la tua prima canzone, non ti aspetti che in futuro verrai odiata per questo. Volevo una vita normale, quella che avevo a dodici anni.
Il display del cellulare si accese, controllai la notifica e rimasi un po’ sorpresa.
“Stai guardando Law and order? C’è la puntata speciale. xx @Taylorswift13”
Louis mi aveva twittato, nonostante lo conoscessi a malapena. Sapeva persino i miei gusti televisivi, ma quelli erano di dominio pubblico, tutti sanno che Taylor Swift invece di uscire il Sabato sera guardava la tv.
La mia risposta non tardò ad arrivare: “Si, non posso credere che abbiano sparato ad Olivia! @Louis_Tomlinson”
Non mi curai dell’odio, per la prima volta. Mi interessava parlare con Louis, il quale mi stava scrivendo ancora.
“NON SPOILERARE! C’è gente che ci legge… haha @Taylorswift13”
Risi davanti al cellulare come una cretina.
Poco dopo io e Lou ci scambiammo il numero nei messaggi privati, così iniziammo a parlare al telefono.
«Domanda numero due: Il tuo colore preferito?» Domandai mentre vagavo per la stanza d’albergo con quello sciocco sorrisetto stampato sul volto.
Stavo sgranocchiando del sedano, quasi non mi strozzai quando sentii cosa aveva detto. «Rosso, il colore della passione, del sesso. Fai l’amore con il sapore.» Assunse un tono sexy ma scherzoso che mi fece diventare proprio di quel colore.
Non risposi, stavo ancora ridendo.

«Scherzo Tay, è il verde. Il tuo?» Ritornò serio.
«Il mio colore è il rosso, ma anche il viola non mi dispiace. Diciamo che se ci fosse una classifica dei colori lo metterei al secondo posto.»
Rosso.
Gelosia, passione, rabbia, rancore, lussuria, erano tutti sentimenti rossi nella mia testa. Stavo costruendo un intero album su questo colore, che per me significava molto.
«Una classifica dei colori? Uhm.. sembra divertente! Io al secondo posto metterei l’arancione. Ma non per le carote, sai com’è sono stanco di essere “Louis, quello delle carote”. A me nemmeno piacciono ‘ste carote!»
Continuammo a parlare per un bel lasso di tempo, fino a quando non ci stancammo.
Stavo imparando a conoscerlo meglio, a Louis non piacevano le verdure, aveva chiesto alla sua ragazza di sposarlo, amava i telefilm polizieschi, scriveva canzoni che puntualmente non venivano pubblicate, era stanco di sentirsi sempre la ruota di scorta della band ed infine aveva una cotta segreta per Beyoncé.
Pensavo che fossero perfetti, ma in realtà c’era molto di più dietro a quella facciata che i One Direction si ostinavano a propinare al pubblico, però la colpa non era loro, ma della modest.

Odio, ancora tanto odio.
Le fan erano impazzite, su twitter c’era una guerra in corso. “Taylor forse sei tu il problema se tutti questi ragazzi ti lasciano” era vero, probabilmente era mia la colpa.
Seduta sul letto stavo disperatamente cercando di finire il testo di well, la canzone che in seguito ho chiamato ‘all too well’, mentre strimpellavo i primi accordi.
Niente di niente.
Quella sera avrei dovuto partecipare ai Brit Awards, non mi andava, ma feci uno sforzo per recarmi in macchina alla postazione prove.
Nonostante l’album non fosse pronto, avrei presentato ‘I knew you were trouble’ il secondo singolo di RED. Il primo era “we are never ever ever getting back together” ma avevo pensato di fare qualcosa di più drammatico e quella era la canzone adatta.
«Sei pronta? Allora vatti a vestire, adesso faremo l’ultima prova. Mi raccomando ragazzi, quando Taylor dovrà cambiare l’abito mettetevi tutti davanti a lei.» Ci urlò Marvin, il coreografo.
Il balletto era abbastanza articolato, drammatico, ma l’avevamo concordato insieme quindi non avevo nulla da ridire.
Volevo un cambiamento drastico, non ero più la Taylor Swift che credeva nell’amore a prima vista e che si faceva mettere i piedi in testa dal primo uomo, no, ero cambiata.

 

 

Indossai il mio Elie Saab, pronta per approdare sul red carpet. Selena mi aspettava dentro, seduta al suo posto, proprio vicino al mio. Sembrava tutto un enorme cliché: posto numero tredici, camerino con la porta rossa e per finire il poster di Tim McGraw e sua moglie Faith Hill.
L’aria era leggermente fredda, mi vennero dei brividi sul braccio, ma quelli erano per la tensione.
Firmai qualche autografo ai fans, i quali furono veramente felici di vedermi. 

«Taylor, perché hai smesso di scriverti il tredici sulla mano?» Chiese una giornalista.
Perché tutti mi vedevano come un enorme tredici vagante, ma ero molto più di scritte sulle braccia e canzoni sull’amore.
«l’inchiostro mi aveva irritato la pelle.» Mentii, non volevo sollevare altre polemiche.
«Capisco, ma parliamo di fatti più scottanti… Abbiamo visto che hai scambiato alcuni messaggi con Louis Tomlinson dei One Direction… Vi frequentate?» Andò dritta al punto.

Tossicchiai imbarazzata e poi risposi: «No, no. Siamo amici, ci conosciamo appena. E’ fidanzato, poi.» Mi guardai le unghie evitando il contatto con la telecamera.
Era certamente un bel ragazzo, ma non il mio tipo.
«Che tipo di amici? Come con John Mayer? O come con Joe Jonas? Scriverai una canzone pure su di lui? Hai già in mente qualcosa?» Era diventata invadente.
Stavo boccheggiando, non sapevo cosa risponderle. Aveva colpito i miei punti deboli: canzoni e uomini.
Perché nessuno mi credeva quando dicevo che non ero mai stata con John o Joe? 

Ci fu un silenzio imbarazzante, erano tutti muti, compresi i fans.
«Penso che Taylor abbia già dato molte spiegazioni. Arrivederci, signorina.» Disse Louis in tono irritato. Mi girai verso di lui e gli abbozzai un sorriso. La serata era iniziata da poco e già mi sentivo morire.
Entrammo dentro insieme e Sel ci venne incontro insieme a Scott. «Tay sbrigati, la prossima esibizione è la tua!» Mi ricordarono prima di trascinarmi via senza aver il tempo di ringraziare Lou.
Gli mimai un ‘ci vediamo dopo’ prima di correre verso il camerino.
Il numero due, uno dei miei numeri preferiti. Il due per me rappresentava l’amore, a differenza del tredici che rappresentava la fortuna. Due, due persone che si amano, il numero perfetto, senza una terza persona.
Un altro cliché.
Vi entrai dentro, i muri erano rossi, proprio come mi aspettavo, i vestiti erano appesi a delle stampelle dorate e sullo specchio c’era la foto di Tim.
Sbuffai.
I miei fans avevano capito che stavo crescendo, con questo album però avrei convinto tutti che ero cresciuta, non solo musicalmente, ma anche spiritualmente. Mi ero scottata con l’amore, ma le ferite erano guarite e mi avevano resa più forte. I knew you were trouble era perfetta per far vedere chi ero diventata, nessuno l’aveva ancora sentita per questo ero molto emozionata.

Cambiai l’abito ed indossai quelli di scena.
Erano due abiti in uno, il primo andava sotto ed era un body nero in pizzo mentre il primo era un abito bianco in pizzo con una gonna ampia.
Passare dal nero al bianco era stata una scelta artistica, simbolizzava il mio cambio dopo la delusione di Jake. Prima di incontrarlo ero una persona pura, ma lui si era preso la parte migliore di me.
Volevo che lo sapesse, che si sentisse in colpa.

Le mani mi tremavano, l’adrenalina aveva preso il sopravvento del mio corpo, pensavo che dopo tanti spettacoli avrei smesso di sentirmi così, ma non è mai successo.
Mi posizionai dietro le porte che si sarebbero aperte proprio nel momento in cui la musica avrebbe iniziato a partire.
«Signori e signori, sono felice di presentare con ‘I knew you were trouble’ estratto dal suo quarto album, TAYLOR SWIFT!» Urlò il mio nome e la folla impazzì.
Sorrisi perché nonostante l’odio che stavo ricevendo, i miei fan erano rimasti. Non tutti però, solo quelli veri.

Le porte si aprirono ed iniziai a cantare, ancheggiando ogni tanto.

Once upon time
A few mistakes ago
I was in your sights
You got me alone
You found me
You found me
You bound me
Ballai per un po’ attorno ai ballerini, sperando che il cambio d’abito che ci sarebbe stato da li a poco, non avrebbe rovinato tutto.
“Cause I knew you were trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places i'd never been
So you put me down oh
I knew you were trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places i'd never been
Now i'm lying on the cold hard ground
Oh, oh, trouble, trouble, trouble
Oh, oh, trouble, trouble, trouble” Cantai per la seconda volta il ritornello, accasciandomi a terra e facendomi coprire dal corpo di ballo.
Sfilai il vestito senza intoppi, poi sciolsi i capelli che avevo raccolto in uno chignon e la folla si alzò in piedi.
“And the saddest fear
Comes creeping in
That you never loved me,
Or her, or anyone, or anything
yeah!”
Finii di cantare senza fiato. Ringraziai tutti quanti, poi scesi dal palco.
«Sei stata fantastica.» Sussurrò qualcuno da dietro le mie spalle. Sorrisi spontaneamente sapendo chi era.

 


 

Hey gente!
Tutto apposto? Ieri sono andata a casa della mia migliore amica HarrysJuliet_x e abbiamo fatto il trailer della storia che vi lascio qui: Trailer
Questa fanfiction è una commedia, non ci sarà nulla di drammatico, quindi attendete per lo sviluppo della storia ! Grazie a chi recensisce, se volete passare ho anche altre storie.
Un baciouz

  
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