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Autore: Mrs Maddox    21/06/2014    0 recensioni
Un piccolo stralcio della mia vita, nonchè una piccolo pezzetto del mio cuore, quello di una giovane adolescente come tante altre.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è una giornata No. Decisamente.
Ultimamente lo sono la maggior parte delle mie giornate, che ormai si riducono sempre alla stessa e noiosissima routine.
Mi alzo tardi, controllo l'orario, i messaggi di whatsapp che non ho visualizzato la sera prima o che raramente mi arrivano durante la notte.  
Colazione: biscotti e latte, niente di più. Televisione, sempre i soliti programmi, niente di nuovo, 
raramente qualche film che può interessarmi. Spesso sono thriller, gialli, o romantici, nonostante io odi baci e carezze di ogni tipo o quasi ogni dimostrazione di affetto.
Non so il perchè e questo mi fa pensare. Sono una persona strana? Non credo. Nessuno mi ha mai definita così, forse perchè oggigiorno questo termine ha assunto un significato esclusivamente dispreggiativo, e di questo sono sollevata. 
Invece credo di essere una persona complicata. Già, complicata. Bellissima parola, non credete?
Quante sfumature di significato esistono per questa unione di nove comunissime lettere? Tante, davvero tante. 
Io definirei complicato qualcosa di intricato, complesso, difficile da capire, qualcosa su cui riflettere. Perchè mi definirei così? Domanda difficile, sicuramente. Piuttosto rifletterei sull'idea del riferirsi a una persona usando questa parola.
Di solito troviamo complicato qualcosa da fare, da scrivere, da ottenere, come un difficile compito in classe, un rompicapo, una scelta importante, una relazione, una questione d'affari, di denaro, non di certo una persona. 
E allora perchè mi ritengo "complicata"? Probabilmente perchè alcune persone come me lo sono più di ognuna delle cose che ho elencato. Si, sono complicata, complicata da capire. Probabilmente una persona complicata verrebbe definita un libro chiuso, serrato a forza con un lucchetto la cui chiave è posseduta solo da se stessa.
La copertina ruvida, malmessa, impenetrabile. Ma chissà, magari il libro al suo interno contiene altro, forse una storia completamente diversa da quella che racconta il suo involucro cartaceo. Forse le pagine sono nuove di zecca, la carta lucente e pulita, la calligrafia ordinata, parole dopo parole che 
raccontano qualcosa di bello. O magari, al contrario, la prima impressione ci ha visto giusto. Pagine accartocciate, vecchie, logore, strappate, scrittura illeggibile, come se chi ne è l'autore l'avesse usata di proposito per non far sapere a nessuno cosa raccontano quelle pagine. Ecco la descrizione perfetta di due persone, o forse di un centinaio, un migliaio, un miliardo. Chi può dirlo? Magari una pagina è perfettamente integra, quella dopo ha un enorme squarcio esattamente nel mezzo. Comunque sia, io faccio parte di una delle tante categorie.
Un libro piccolo, tanto piccolo che è quasi difficile tenerlo in mano. Fragile, a una minima pressione potrebbe perdere qualche pagina.
La copertina possiede intarsi e tanti decori, fiori qua e là, spruzzi di oro e blu cobalto. C'è un lucchetto attaccato all'apertura, dorato, proporzionato al libro stesso.
Fino ad adesso solo qualcuno ha avuto da me la chiave per aprirlo, ma quasi nessuno ha letto completamente cosa serviva a proteggere.
Protezione, non è questa la parola giusta. Non mi serve la protezione di nessuno, le mie scelte riesco a prenderle benissimo da sola, senza che nessuno mi dica cosa fare o mi consigli altro.
No, non è per proteggermi che ho messo quel minuscolo lucchetto. E' per far accedere alla mia vita, al mio essere, alle mie emozioni più profonde, qualcuno che so non deluderà le mie aspettative.
Non è protezione, è cautela. Meglio prevenire che curare, no? Basta, sto divagando.
Lo faccio spesso.
Mi perdo nei miei pensieri, senza seguire nessun filo logico che mi mantenga su una linea retta da rispettare fino alla fine. Avete presente quella dei quaderni che noi tutti usavamo alle elementari? Quella che non dovevamo mai superare per scrivere una parola in modo corretto?
Beh, credo che sia un'ottima similitudine.
Mi capita spesso di oltrepassare quella linea, all'apparenza così sottile. Non credo sia un male pensare. Insomma, Dio ci ha donato questo dono, perchè non sfruttarlo? E comunque a me piace pensare, sopratutto immaginando.
Adoro creare dei veri e propri spettacoli con i miei pensieri, fino a creare una scena nella mia mente che si ripete infinite volte. So benissimo che non è reale ma non me lo vieta nessuno. Non credo ci sia niente di male in questo, o sbaglio? Lo facciamo tutti, nessuno escluso.
Tornando alle mie lunghe giornate, ero rimasta al dopo-colazione. Televisione, in alternativa computer, e quando proprio  i miei occhi chiedono pietà per il troppo sforzo dovuto al tenerli fissi sullo schermo faccio altro. Ad esempio leggere. Amo leggere, sopratutto quando un libro mi entusiasma e mi costringe a finirlo in meno di una settimana.
Certe volte penso che la lettura sia una sorta di medicinale. Non nel senso vero e proprio della parola, intendiamoci. In un certo senso allontana i cattivi pensieri, li scaccia via finchè non si finisce di leggere. A voi non capita mai di perdervi nei libri, nelle pagine che raccontano storie avvincenti, accattivanti, interessanti? A me succede spesso.
Mi capita di immedesimarmi nei personaggi, essere al loro posto, provare le loro emozioni. Non voglio essere melodrammatica, ma spesso succede. Ammetto che spesso piango alla fine dei libri o durante scene tristi. Non so spiegarmelo, accade e basta. Un giorno compro un libro, e tre dopo mi ritrovo con la testa immersa nelle pagine, che sfoglio una dopo l'altra a una velocità impressionante. 
Piangere, però, secondo me è un buon segno. Vuol dire che sei rimasto davvero colpita da quello che hai letto, che ha lasciato qualcosa dentro di te, che ti ha fatto riflettere, e per un pò ti ha distratto da tutto il resto. Leggo sopratutto romantici e fantasy. Quest'ultima categoria, anche se ultimamente la sto abbandonando, manterrà sempre un posticino riservato nel mio cuore. E' con i fantasy che è inziato 
il mio amore per la lettura, a partire da Fallen fino a shadowhunters, da La sedicesima luna fino a La saga delle gemme. Non li dimenticherò mai.
Ecco, adesso forse molti di voi mi considereranno strana, e sicuramente anche noiosa. Beh, scusatemi per questo. Non sono un asso in quanto allo scrivere.
In verità in questi ultimi anni ho avuto parecchia difficoltà. Mi piacerebbe affinare il mio stile fino a diventare davvero brava. Non voglio diventare una scrittrice, sia chiaro. Sarebbe troppo difficile, e non è quello a cui aspiro. Vorrei solo essere brava a usare le parole come un artista è bravo con i suoi pennelli e i suoi colori, un musicista con il suo strumento, capace di intonare note meravigliose.
Forse mi piacerebbe imparare a trasmettere qualcosa attraverso le parole, come quelle dei miei libri preferiti hanno fatto con me.
Adesso voi vi stareste sicuramente chiedendo come mai sono arrivata fin qui, quando in realtà dovevo solo parlare della mia giornata.
Ammetto che ho iniziato a scrivere questo testo per noia, mi sto annoiando come non mai in questi giorni.
Vorrei che mi succedesse qualcosa di bello. Non che la mia vita non sia bella. Ho una famiglia fantastica, amici fantastici, voti fantastici. Sembrerebbe tutto fantastico ma in realtà non lo è. 
Mi manca qualcosa, non so che cosa ma so che mi manca. Prima che ve lo chiediate, no, non sono fidanzata e non credo sia quello che mi manca. Ovvio, mi piacerebbe avere qualcuno tutto per me, con cui avere una relazione solida e che mi faccia stare bene. 
Di questo ,però, posso benissimo fare a meno come ho fatto fino ad ora. Non è un problema. Forse quello che mi manca è il movimento, una vita movimentata. In fondo, non mi succede mai niente di entusiasmante. Sempre la solita noia. 
E' troppo chiedere di vivere altrove, fare qualcosa di diverso ogni giorno, nuove esperienze, vivere la vita in modo attivo? Si, decisamente. Non sono in un film, questa è la vita reale. Purtroppo non potrà mai accadere che Spiderman si innamori di me e mi venga a salvare dal crimine o che da un giorno all'altro 
diventi la fidanzata di un cantante famosissimo che mi farà girare il mondo, come succede nelle fanfictions. Meglio rimanere con i piedi per terra, e riguardo a questo forse un pò sbaglio a riempirmi la testa di tutti quei filmini mentali da adolescente. 
Ma che posso farci? Mi piace viaggiare con la mente. Se non altro, dal momento che non posso girare il mondo nella realtà posso farlo con l'immaginazione. 
Non ho molto altro da dire e non voglio annoiarvi oltre. Così finirò questo breve scritto, continuando da dove avevo interrotto. 
Pranzo, le lancette sempre sulle 12:30, a volte un pò più tardi. Pomeriggio, sempre la stessa storia. Sera. Forse si intravede un barlume di speranza? Si. Si esce, o perlomeno qualche volta. Sopratutto in estate, la sera esco con i miei amici. Gli voglio un bene dell'anima
perchè con loro, e in particolare con qualcuno, riesco ad essere esattamente me stessa. O forse di quel "me stessa" faccio vedere il 60%, ed è molto. Sono loro che a volte mi rallegrano la giornata.
Non so di preciso perchè una mia giornata diventa una giornata No. Evidentemente succede qualcosa che mi infastidisce e mi lascia il malumore incollato alla pelle fino a quando non mi addormento. E' come se le mie giornate seguissero un grafico: al centro ci sono quelle normali, man mano che si sale e la mia felicità aumenta diventano giornate Si, viceversa giornate NO. 
Mi rendo conto che sto diventando abbastanza ridicola. La noia mi porta a scrivere cose insensate. Una cosa mi consola.
Tutto quello a cui riesco a pensare adesso è a quanto il tempo sia fluido. Fluido. Fa pensare a qualcosa di liquido, non credete? Io lo paragonerei ad un fiume che scorre veloce verso la foce. Il suo movimento è continuo e non c'è niente che può fermarlo. Esattamente come il tempo. 
Forse un giorno, col finire dell'adolescenza, ripenserò a questi momenti e a quanto sia stata stupida a rimuginare sulle cose senza fare niente per provare a migliorarle. Magari il tempo mi cambierà, chissà. 
So solo che ogni istante è diverso da quello precedente. Forse un giorno rimpiangerò questi momenti in cui sono comodamente seduta sulla mia poltrona a scrivere senza nessun altro pensiero nella testa. Magari un giorno sarò famosa, ricca, viaggerò per il mondo, o forse mi ritroverò a vivere sotto un ponte. 
Chi può dirlo? Chissà cosa ha in serbo la vita per me. Per adesso è meglio che continui a fare l'adolescente annoiata e mai soddisfatta, perchè questi momenti potrebbero non ritornare più. Tutto passa, e sarà sempre così. 
  
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